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Autore: Natalja_Aljona    23/02/2010    7 recensioni
(dal capitolo 4)
Babbo Natale e l'allucinazione si scambiarono uno sguardo interrogativo.
Ad un certo punto, però, un frastuono interruppe la quiete di quella patetica scena da telenovelas.
-Il terremoto!- cominciò ad agitarsi Babbo Natale, scuotendosi un'infinità di cenere di dosso.
-Ehm...scusate...è il mio stomaco!- spiegò Harrison, con un sorriso imbarazzato.
Babbo Natale, l'allucinazione e Lennon alzarono gli occhi al cielo.
-Cosa ci fate qui?- tornai alla carica, cercando di non guardare Harrison con il cioccolato sciolto tra le mani e le briciole dei biscotti tra i capelli.
-Ehm...è una lunga storia...-
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'With The Beatles'
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Quando finisce un amore


Quando finisce un amore così com'e' finito il mio
senza una ragione ne' un motivo, senza niente
ti senti un nodo nella gola,
ti senti un buco nello stomaco
ti senti un vuoto nella testa e non capisci niente
e non ti basta più un amico e non ti basta più distrarti
e non ti basta bere da ubriacarti
e non ti basta ormai più niente
e in fondo pensi, ci sarà un motivo
e cerchi a tutti i costi una ragione
eppure non c'e' mai una ragione
perché un amore debba finire


George era sconvolto.

Come poteva essersene andata...così, senza dire una parola...

Senza nemmeno arrabbiarsi, o trovare un modo per farlo sentire in colpa, come facevano tutte le ragazze(o quasi), in situazioni simili...

Nemmeno Laban aveva saputo spiegare il comportamento di sua sorella.

Non aveva portato con se neppure il telefono...niente.

Non sapevano dov'era, ne con chi era...e questo lo distruggeva.

Avrebbe potuto essere stata rapita, torturata, uccisa...beh, adesso non esageriamo.

Chissà perchè, quando era così depresso, tendeva sempre ad essere fin troppo drammatico...

George si sedette per terra, chiuse gli occhi e pregò di poter sparire...o almeno di poter andare dov'era lei.

Ma lei dov'era?!

George diede un calcio alla chitarra, di fianco a lui, e incominciò a guardare il soffitto, così immenso e vuoto...così grande e così vuoto...gli dava quasi la nausea.

-Fratellino...vieni a mangiare?- Dhani era entrato in camera senza farsi sentire...strano... il giovane Harrison era sempre stato così rumoroso...eppure non l'aveva sentito.

Forse anche Dhani poteva essere comprensivo, volendo...in fondo era suo fratello.

Sapeva come si stava sentendo.

-No, grazie, adesso non mi va...- rispose, con tono distaccato, ma al tempo stesso pieno di gratitudine.

Dhani sgranò gli occhi.

-George Harrison che rifiuta di venire a mangiare...questa me la segno!- cercò di sdrammatizzare, ma invano.

-Ho sempre le scorte di biscotti nell'imbottitura del materasso...-

-Beh, anche questa è una rivelazione! George Harrison non aveva mai detto a nessuno, prima d'ora, il nascondiglio delle sue provviste per l'inverno...Sai che ti dico, fratellino? Per scoiattoli e roditori saresti un vero luminare...a chi sarebbe mai potuta venire in mente, un'idea simile?-

-Per carità...-

Era riuscito a farlo sorridere.

Era già qualcosa.

-Beh, allora io vado a mangiare...-

-Vai, vai...ci vediamo dopo-

E vorresti cambiare faccia, E vorresti cambiare nome
E vorresti cambiare aria, E vorresti cambiare vita
E vorresti cambiare il mondo
Ma sai perfettamente
Che non ti servirebbe a niente
Perché c'e' lei, perché c'e' lei
Perché c'e' lei, perché c'e' lei
Perché c'e' lei nelle tue ossa
Perché c'e' lei nella tua mente
Perché c'e' lei nella tua vita
E non potresti più mandarla via,
Nemmeno se cambiassi faccia
Nemmeno se cambiassi nome
Nemmeno se cambiassi aria
Nemmeno se cambiassi vita
Nemmeno se cambiasse il mondo



Nel pomeriggio provò a distrarsi, provò perfino ad aprire un pacchetto di biscotti...

Ne afferrò uno e se lo portò all'altezza del viso, come per esaminarlo.

Lui e il biscotto si “osservarono” attentamente per qualche minuto.

No, non era possibile.

Persino i biscotti, adesso, gli davano noia.

Nei suoi pensieri c'era solo lei, la sua piccola irraggiungibile ribelle, che sorrideva a tutti e a nessuno e sempre e solo a lui...la ragazzina con il sole negli occhi che, in un triste e monotono giorno d'inverno, gli aveva, chissà come, cambiato la vita...e ancora non riusciva a crederci.

Look for the girl with the sun in her eyes. And she's gone.” cantava John, solo qualche tempo fa...ora lui quella ragazza(anche se non si chiamava Lucy), l'aveva vista, amata e...l'aveva vista andar via.

Come se niente fosse.

Come il vento.

Come un raggio di sole.

Lei, che non era altro che una ragazza, una futura scrittrice, forse...lei, che non era come lui...e forse mai e mai più sarebbe tornata da lui...

Però, se potessi ragionarci sopra
Saprei perfettamente che domani sarà diverso
Lei non sarà più lei
Io non sarò lo stesso uomo
Magari l'avrò già dimenticata
Magari se potessi ragionarci sopra
E se potessi ragionarci sopra
Ma non posso, perché ...
Quando finisce un amore ...


***


-Abita qui Pattie Boyd?-

-Sono io, chi parla?-

La bionda modella si affacciò alla finestra, scrutandola con i suoi grandi occhi azzurri, confusa.

-Pattie?!-

-Ehm...ci conosciamo?-

-No...non credo, almeno. No, certo che no- si affrettò a dire Martina, arrossendo.

-Cerchi qualcuno in particolare? George non c'è, è a Parigi...-

-No, non cerco suo marito, signorina Boyd- “suo marito”...quanto le era costato dire quelle parole...

-No?-

-Posso parlarle un momento, signorina B...Harrison?-

-Chiamami pure Pattie, cara- rispose ridendo la ragazza.

-Posso parlarle un momento...Pattie?-

-Sali, sali pure-

Pattie sorrise, radiosa.

Era così bella...e lei si sentiva così in colpa...

Come hai potuto, George, come hai potuto?!”

Martina entrò in casa di Pattie, ancora tremante, guardandosi intorno smarrita, finchè non la vide.

Aveva i lunghi capelli biondi legati da un lato e negli occhi una scintilla di curiosità...era una ragazza come lei, in fondo.

Ora forse si sentiva più tranquilla...o forse no.

-Vuoi dirmi come ti chiami, piccina?- le chiese, sorridendole dolcemente.

Martina si ricordò che, in fondo, aveva sempre 9 anni in meno di George.

Doveva dimostrarne molti meno, però, l'aveva capito dal sorriso quasi materno con cui la guardava Pattie...chissà, forse l'aveva scambiata per una giovane fan...probabilmente non aveva idea di quello che stava per dirle.

-Mar...Martina. Martina Renard...o qualcosa del genere...-

-Qualcosa del genere?-

Martina accennò un sorriso.

-Dimmi pure, Marty. Posso chiamarti così, vero?-

-C...Certo!-

Martina abbassò lo sguardo, sempre più a disagio.

Lei era stata così gentile con lei...e lei, invece...

Smettila di piangerti addosso! Tu non sapevi niente, in fondo...”

Le gridò una vocina, nella testa, ma dal profondo del suo cuore lei sentiva che la colpa era soprattutto sua...e George, il bellissimo chitarrista a cui mai e poi mai avrebbe saputo resistere, in fondo, l'aveva già perdonato...

Era una delle sue debolezze, lo sapeva...ma non poteva farne a meno.

Sapeva che doveva essere così.

Anche se non era giusto.

Alzò gli occhi, ormai pieni di lacrime, le lacrime che aveva trattenuto durante tutto il viaggio, e le raccontò tutto.

Le raccontò di quando, un giorno, Paul McCartney le aveva chiesto il suo numero, ma lei non gliel'aveva voluto dare...quando però, le era avvicinato il chitarrista, con fare del tutto naturale, ma anche così maledettamente affascinante...altro che numero di telefono!

Gli aveva dato il suo cuore.

E da lì era cominciato tutto...

Al termine del racconto, Pattie aveva perso un po' di colore, forse, ma la sua bellezza non era affatto sminuita...ne la sua bellezza, ne il suo sorriso, ora amichevole e comprensivo.

-Marty, cara...non devi preoccuparti per questo, davvero. George è solito fare così, lo conosco...però...da quello che mi hai raccontato, c'è qualcosa di strano, stavolta...qualcosa di più-

Martina alzò lo lo sguardo confusa.

-George è innamorato. Stavolta veramente, follemente innamorato. E non certo di me-

-Pattie!! Ma che dici?! Come può essere innamorato di me? Tu sei sua moglie...-

-Vedi, Martina...l'anno scorso ho conosciuto un suo amico, un tale Eric Clapton e...-

-E...-

-Non lo so! Io sono sposata con George, lo sai...sono attualmente ancora innamorata di George, però...-

-Però...-

-Non lo so, davvero...Sono piuttosto confusa. E adesso George...credimi, se ti dico che ora starà soffrendo almeno quanto te...-

-Ma...-

-Lo so, non puoi più tornare indietro, adesso...-

-Non è per questo, ma...-

-Fermati qui. Per quanto tempo vuoi. Parleremo, mi racconterai bene come sono andate le cose dall'inizio...e, vedrai, troveremo una soluzione-

-...Grazie, Pattie!-

Le due ragazze si abbracciarono, anche se non si conoscevano quasi.

Martina non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere...se adesso era ancora lì e non si era ancora buttata nel Mersey, doveva ringraziare Pattie.

Martina si affacciò alla finestra, illuminata dai raggi di sole, nonostante fossero in pieno Febbraio.

Sorrise, asciugandosi le ultime, ancora tiepide, lacrime.

It's getting better all the time...”


Ed eccoci giunti alla fine...

La fine? , direte voi.

Beh, non è proprio la fine...è la fine apparente, diciamo...
Ho pensato di finirla così, perchè altrimenti non mi ritrovavo più xD Ma non è ancora la fine, purtroppo per voi xD

In fondo c'è ancora Alistair in prigione, George Jr nelle grinfie di Julia...Anna da sistemare...Martina e George, Pattie, Laban, Paul, Cath e Ringo, John, Dhani, Marty, Thief, Zazar, Zacky, Fido...The, Jane e...non è finita qui, ovviamente xD

Diciamo che nella prossima serie(si fa per dire xD), avrete le risposte a tutte queste domande e...anche se in modo un po' diverso, dal punto di vista di Anna(e non solo)...

So che starete pensando che questa storia è interminabile, peggio di Beautiful...e vi capisco, credetemi xD

Vi prometto che questa sarà l'ultima, così non vi tartasserò più...credo xD
Non avevo detto niente a nessuno, infatti l'ho pensato solo oggi pomeriggio, al ritorno da scuola...probabilmente adesso mi odierete xD
Comunque(notizia inutile xD)...ho scritto questo capitolo ascoltando "Quando finisce un amore", di Riccardo Cocciante, mi sembrava abbastanza adatta alla situazione...e poi adoro questa canzone xD

Bene, questa storia è finita...il seguito, da stasera, su Rai Uno xD

Ah già che stasera c'è Capri...xD

Vabbè...non ha importanza xD

A stasera,

Marty




  
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