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Autore: Janeisa    23/02/2010    0 recensioni
Una ragazza, i fratelli Jonas, uniti da una grande amicizia, ma forse qualcosa di più con uno di loro. Lei si trasferisce, lasciando che i fratelli seguano il loro sogno, ma poi a distanza di qualche anno si incontrano, di nuovo. Cosa succederà stavolta? Yvaine e Joe resteranno amici oppure no? Bhè si vedrà.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quarto Capitolo

Quarto Capitolo: Ritrovarsi

 

Spazio Commento dei Commenti:

[Lady_Kimy: anche questo capitolo mi piace molto!personalmente mi piace molto Kevin!ma devo dire che anche Joe non è male!!aggiorna presto!!] Uh Grazie!! Bhè Joe è lui, non c'è niente da dire, ma non volevo parlare solo di lui, quindi anche gli altri Jonas dicono la loro e si delineano per il loro carattere e Kevin l'ho sempre pensato come un tipo che dice sempre la sua, romantico e molto dolce, davvero tanto e Nick, il romanticone.^^ 

[A l y s s a: Ciaoooo!! scusa se non ho commentato l'altro...ma gli esami dell'Università mi hanno tenuta occupata!! ..cmq che dire, adoro questa storia!! Joe...e chi non si innamora di lui! *.* ...cmq serei felice se tu facessi un capitolo (o anche di più, la cosa non dispiace) dal punto di vista di Joe!! sarebbe bello entrare nella testolina di quel ragazzo!! baci baci e vai avanti che sei brava!!] Università!! Bel peso..bhè anche io l'anno prox ci andrò...comunque al più presto posterò un capito dagli occhi del nostro Joe. E grazie ancora per il "brava" mi fa piacere che piaccia la storia^^.

 [sbrodolina:Ke bel capitolo aggiorna subitiximiximo !] Grazie^^ e nonostante sia stata molto lenta nell'aggiornare spero che leggerai anche questo capitolo.

Spazio Autrice:

Io chiedo perdono per aver lasciato questa ficcy! Ma tra l'esame di stato e l'inizio dell'università avevo praticamente mollato tutto, ma poi mi sono detta e quelle poche persone che aveva messo la fic tra i preferiti, non le devo pensare allora mi sono messa a scrivereXD. Il capitolo  è qui per voi^^, è piccolino e mi scuso infinitamente perchè è così piccolo. Che dire, sembra giunto il momento dei chiarimenti...del come dire. Ritrovarsi, mi sembra il termine giusto. Spero che vi piaccia e chiedo scusa per il ritardo, ma trovo sempre meno tempo per aggiornare e stare su internet. Bhè ora non dico più niente e vi lascio al nuovo capitolo, spero vi piaccia, e se avete consigli, suggerimenti, errori che non noto...Sono sempre disponibile all'ascolto^^.

Baciotti Janeisa :*

 

Camminammo lungo un corridoio illuminato, si sentivano tanti rumori, prove sound di microfoni, bassi, chitarre elettriche, tastiere.  Riuscivo a percepire le voci di tecnici di luci e suoni che si scambiavano consigli o novità sull'orario di inizio.La confusione era tanta, voci su voci, eppure io, dopo un po', bastava che incontrarsi il suo sguardo che non tutto andava in secondo piano. Era facile incontrare i suoi occhi, troppo facile, ero appoggiata alla sua spalla, mentre le sue braccia, temprate dai duri allenamenti che teneva ogni giorno, mi sorreggevano per la vita evitando che cadessi.

- Allora Yve - la voce allegra di Nick interuppe il silenzio - alla fine vi..ehm ci siamo rincontrati - affermò il ragazzo mentre proseguivamo a passo lento, perchè la mia caviglia non permetteva altro. A fatica riuscì a rispondere, ero più il pensiero di non cadere che di dare una risposta. - Eh si - riuscì a dire, accennando un sorriso.

- E come ti sei trovata a S.Diego? - la voce di lui ruppe nuovamente il silenzio formatosi, alzai lo sguardo per fissarlo e puntare i mie occhi cristalline, nei suoi più profondi, nei quali annegare.

- Io..bhè diciamo bene...mi sono fatta degli amici e sono uscita spesso...ma.. - il mio discorso, quello che avrebbe portato alla dichiarazione fondamentale, cioè che stavo tornando a casa NOSTRA, che stavo per rientrare nella loro vita, venne fermato perchè eravamo arrivati ai camerini. Ovviamente ognuno di loro aveva un camerino con tanto di stellina, proprio come immaginavo. Zompettando, mi appoggiai al muro mentre mi guardavano e si guardavano tra loro, il primo a parlare fu Kevin. - Io vado...devo fare una doccia...e poi rilassarmi. Ci vediamo tra mezz', ora. Più o meno in sala prove - e si diresse, aprendo la porta sulla destra. Nick mi guardò imbarazzato. - Bhè - esordi il moretto - io vado...a tra poco - e scomparì nella porta accanto al muro dove mi ero appoggiata.

Eravamo soli. Ecco ora avrei potuto parlare, ma chissà perchè non riuscivo a parlare o spiccicare parola. Joe sorrise e asserì - Viene, mettiamo del ghiaccio su quella gamba..sennò come balli -

Se lo ricordava! Si ricordava che amavo ballare.

Annuì. - Oddio no..devo ballare - afferrai di slancio la mano offertami dal giovane, ma con troppo slancio, tanto che il mio precario equilibrio fece che finii tra le sue braccia, come in un film. Ci guardammo, così vicini che poteva contare le sfumature dei miei occhi, ma invece che di un bacio come da copione scoppiai a ridere. E lui con me.

- Yve, Yve, impossibile balli da Dio ma ora in quanto ad equilibrio sei..una frana - affermò già consapevole dello scalpellotto che li arrivò poco dopo, che lo fece ridere ancora di più. - Scemo - mormorai avvicinandomi senza rendermene conto. Era una strana fonte di tranquillità quel ragazzo, mi faceva stare bene come pochi. Aprì la porta del suo camerino, e mi trascinò dentro, poggiandomi delicatamente su di una grande poltrona rosso bordeaux. Quando si rialzò e si ritrovò con il mio volto a distanza di millimetri, arrosì di botto, insieme a me, e allontanandosi alzò un dito, forse ad intendere un minuti, e fuggì verso una porta che dedussi doveva essere il bagno. Lo sentì trafficare tra quelle che sembravano bottiglie e altra roba e tornò poco dopo con un secchio da champagne pieno di ghiacchio. Utilizzando una delle sue adorate bandane creò un impacco gelato che poggiò lentamente sulla gamba attento alle mie reazioni. Sobbalzai al contatto con il freddo del ghiaccio, ma poco a poco mi rilassai, mentre il sollievo raggiungeva il mio sistema nervoso donandomi un delizioso senzo di piacere. Appoggiai la testa allo schienale dalla poltrona, mentre di tanto in tanto guardavo Joe al momento impegnato a sistemare nel caos imperante della sua stanza. Quando riuscì a liberare anche un'altra poltrona che quando ero entrato non c'era, segno evidente che doveva esserci un mucchio di roba sopra, si sedette e la trascinò con i piedi fino a me. In quel momento il mio povero cuore riprese a battere furiosamente, mentre resistevo alla voglia matta di allontanare il ciuffo dal suo volto per poter fissare di nuovo quelle iridi così meravigliosamente sue.

Era arrivato! Dovevo dirgli che presto mi avrebbe riavuto nella sua vita.Il dubbio che lui non volesse trionfava in quei momenti nel mio animo mentre sceglievo con cura le parole da usare. - Ehm - schiarii la voce, sollevando il volto in sua direzione. - JJ devo dirti una cosa - con quelle parole catturai la sua attenzione ora totalmente e incondizionatamente diretta a me. - Poichè non so come potrete prenderla, né tu e né i tuoi fratelli, ecco non so se potrette riaccettare che tutti torni a come prima...oddio sto tergiversando...il punto è - bussarono in quel momento alla porta. Sbuffai mentre Joe mi rivolgeva uno sguardo di scuse e si alzava per aprire anche lui palesemente scocciato. Nick, lo avrei ucciso!, scambiò qualche parola con Joe che annuì sospirando mentre riuchiudeva la porta. - Successo qualcosa? - domandai appena fu tornato vicino a me, JJ scosse il capo rivolgendomi uno dei suoi sorrisi. - Stavi dicendo - deviò il discorso deliberatamente, riportando la sua attenzione alle parole che poco prima stavo mettendo assieme. - Si dicevo - ripresi mentre cominciavo a tormentare il plaid di lana che giaceva sulla poltrona. - Io non so se puo' fart..farvi felici...io torno a casa - ecco l'avevo detto, senza guardarlo negli occhi, perchè altrimenti mi sarebbe venuto un'attacco al cuore, ma ce l'avevo fatta! Mi arrischiai a sollevare gli occhi qualche secondo e quello che vidi mi accarezzò l'anima. Joe sorrideva, felice come poche volte l'avevo visto, forse l'idea che sarei tornata non gli faceva tanto schifo. Mi sentii sollevata a tal punto che se non fosse stato per la forza di gravità avrei fatto decisamente un volo nello spazio. - Ehm allora? - domandai rompendo il silenzio. Joe mi fissò qualche secondo, e poi prima che potessi fermarlo, mi baciò. Di colpo ritrovai le sue labbra che accarezzavano le mie, prima lentamente e poi quasi in ricerca d'acqua. Si staccò qualche secondo dopo e disse sorridendomi, e appoggiando la sua fronte alla mia. - Ti basta come risposta - i suoi occhi brillarono di una ritrovata malizia mentre lo abbracciavo di slancio e pensavo decisamente che le cose non sarebbero potute andare meglio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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