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Autore: ladyash    23/02/2010    5 recensioni
Dopo lo scontro contro Pain, Naruto viene trasportato nel passato, al tempo della fondazione del Villaggio della Foglia, prima che Madara Uchiha inneschi tutta una serie di eventi che porterà alla spietata caccia dei nove Bijuu e alla Quarta Guerra dei Ninja che rischia di distruggere definitivamente tutto il Mondo degli Shinobi. Riuscirà Naruto a salvare il passato per cambiare il futuro e riportare la pace nel mondo turbolento dei ninja? O scoprirà una sconcertante verità sullo spietato Madara Uchiha che cambierà le sorti del suo Destino? Sempre che un demone volpe vendicativo con la sidrome da Mamma-Chioccia, un reddivivo Itachi e un incazzoso Sasuke non si mettano a complicare ulteriormente la vita del povero Naruto!!!
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tobi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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sole 2

                           IL MONDO STA IMPAZZENDO?

                                                   Capitolo 2

 

 

 

Un grazie a tutti coloro che hanno letto il primo capitolo e anche a chi ha commentato, vi ringrazio moltissimo, spero che la storia sia all'altezza delle vostre aspettative e come sempre fatemi sapere la vostra opinione, Ladyash.

 

 

 

 

 

Dopo la distruzione del Villaggio della Foglia, Tsunade, Godaime in carica, non era più in grado di guidare gli shinobi del Paese del Fuoco, visto che per salvare tutti gli abitanti del villaggio dalla furia distruttrice di Pain era caduta in un coma irreversibile e dopo la misteriosa scomparsa di Naruto, i ninja di Konoha erano nel caos più totale.

Senza una guida forte al comando e col villaggio completamente raso al suolo, quello era senza dubbio lo scenario ideale per le manovre dello spregevole Danzou, capo della Radice e colui che in passato tramò per impossessarsi del villaggio, ebbe finalmente l’occasione che tanto aveva agognato in tutti quegli anni: vestire i panni dell’Hokage.

Ma la sua posizione non era ancora perfettamente consolidata e quale miglior occasione per farlo durante il summit dei cinque Kage, riunitisi per distruggere Akatsuki una volta per tutte e così non solo avrebbe fregato quei quattro sciocchi sottomettendoli ai suoi desideri, ma avrebbe dimostrando a quegli idioti della Foglia che lui era il solo adatto a rivestire tale incarico.

Tutto sembrava filare liscio come l’olio … solo che Danzou non aveva calcolato un piccolo, trascurabile particolare: Sasuke Uchiha lo voleva morto.

E aveva pensato bene di fare irruzione durante il summit dei Kage, proprio quando era a un passo dal farsi eleggere guida dei Kage, tentato di assassinare i suddetti capovillaggio che gli stavano sbarrando la strada e se faceva in tempo vivisezionare in pezzetti piccoli piccoli l’Hokage attualmente in carica.

Come sempre, in disparte, se ne stava Madara Uchiha, il volto perennemente celato dietro a quella ridicola maschera arancione, mentre osservava oziosamente lo scontro d’innanzi a lui … ormai mancava solo Naruto e il suo piano sarebbe stato completo.

Mentre Sasuke schivava  la micidiale sabbia di Gaara, notò un fatto assai bizzarro: il tatuaggio inciso dalla sabbia sulla fronte del Kazekage era sparito … proprio come se il kanji “Ai” non avesse mai marchiato a sangue la sua pelle, sembrava poi che il Kazekage dai capelli rossi non avesse alcuna pietà nei suoi confronti … non sapeva il perché, ma sicuramente centrava Naruto e il fatto che i due ninja, dopo il salvataggio di Gaara, avessero stretto un legame d’amicizia ancora più profondo del precedente, inspiegabilmente , faceva incazzare ancor di più l’Uchiha.

Proprio in quel momento fecero irruzione i ninja della Foglia: Kakashi, impassibile come sempre, era accompagnato da una sconvolta Sakura, dal cosiddetto genio degli Hyuuga, Neji e da quell’irritante Sai dal sorriso fasullo.

Quello che gli risultava veramente strano era l’assenza del Dobe: lui che farneticava da anni sul diventare Hokage e che sicuramente l’avrebbe riportato alla Foglia, in quel momento cruciale della storia dei ninja, lui non c’era.

Sapeva che il Dobe aveva combattuto contro Pain, un ninja che era stato in grado di spazzare via Konoha dalla faccia della terra in pochi secondi …. Fortunatamente tutti gli abitanti erano rimasti illesi, così avrebbe avuto lui il piacere di sterminarli uno per uno … Naruto era forse ferito? Oppure lo scontro gli era risultato fatale?

Sicuramente era una grana in meno da sistemare per lui!!!

Ma la presenza della kunoichi dai capelli rosa invece del Dobe Biondo, face irritare ancor di più l’Uchiha: non aveva il tempo per giocare con quegli insulsi omuncoli e se per colpa loro quel bastardo di Danzou gli sarebbe sfuggito fra le mani, li avrebbe dati con piacere in pasto a Manda, godendosi le loro urla agonizzanti!

Senza perdere altro tempo Sasuke si rivolse sprezzantemente a Kakashi, ma squadrando la faccia del suo ex-sensei rimase sotto shock.

L’occhio sinistro del sensei, perennemente coperto dal suo coprifronte per celare l’iride rossa dello sharingan, donato dal suo compagno morente Obito, non c’era più. 

Al suo posto spiccava un occhio dorato senza l’antica cicatrice che glielo aveva privato …

Sasuke era esterrefatto: prima il tatuaggio di Gaara, adesso l’occhio con lo sharingan di Kakashi … che diavolo stava succedendo?

Ma le sorprese erano solo all’inizio:

-Scusate l’intrusione venerabili Kage, ma per ordine dell’Hokage di Konoha, Danzou è in arresto con l’accusa di alto tradimento-  esordì quietamente Kakashi, che con quell’uscita placò momentaneamente ogni scontro in atto.

Danzou fremette di rabbia.

-Come osi? IO sono il Rokudaime della Foglia!!!-  ruggì l’orbo della Radice.

-L’ho eravate … almeno fino al giorno della vostra partenza al summit dei Kage, ma questa mattina Tsunade-hime si è ridestata dal coma, un autentico miracolo … di recente ne stanno accadendo parecchi, di miracoli intendo … e guarda caso salta fuori che avete fatto fuori il rospo messaggero che la Godaime aveva mandato per avvertire Naruto della minaccia di Pain al villaggio … -  rifletté meditabondo Kakashi.

-Vi state dimenticando del fatto più sorprendente di tutti: il Villaggio della Foglia, completamente raso al suolo dal nemico, nel giro di una notte è risorto esattamente com’era, mattone per mattone … - ribatté seccamente Neji, ancora sconvolto dagli eventi successivi dalla scomparsa di Naruto.

-Tranne che per la montagna degli Hokage … i volti di pietra dei primi due capovillaggio sono mutati e uno di essi assomiglia proprio a … -  stava per dire Kakashi, quando venne interrotto da Sai.

-Sensei stiamo sviando dall’argomento principale: l’arresto di Danzou … con la mia testimonianza e quella di Orochimaru-sama non scamperà al patibolo questa volta!-  disse Sai con risolutezza, finalmente un autentico  ghigno compiaciuto apparve sul suo viso perennemente impassibile, il vecchio bastardo avrebbe finalmente pagato per la morte di suo fratello.

La testimonianza di Orochimaru? Se non fosse stato un Uchiha a quest’ora la sua mascella avrebbe cascata poco elegantemente a terra, ma si accontentò di sgranare allucinato gli occhi.

La dannata serpe era morta per mano sua e gli ultimi residui di quello schifoso segno maledetto erano scomparsi grazie ad Itachi, come regalo d’addio al suo sciocco fratellino.

Quindi com’era possibile che il viscido bastardo fosse ancora in vita?

Come la più silenziosa delle ombre Kabuto fece la sua apparizione, Sasuke lo squadrò disgustato: nel disperato tentativo di salvare il suo padrone, quel pazzo doveva essersi impiantato alcune cellule di Orochimaru e queste come una cancrena inarrestabile stavano lentamente corrodendo la parte sinistra del suo corpo, la pelle del suo braccio sostituita da un’armatura di squame di serpente, mentre il suo occhio sinistro, solitamente nero come la pece,  sfoggiava l’iride gialla da rettile del Sennin dei Serpenti.

Sasuke stava per sfoderare la katana e colpire a morte il suo maestro, ma quando udì nuovamente la  voce strascicata di Orochimaru che grondava odio e disprezzo, non verso Sasuke, colui che l’aveva ucciso, ma contro Danzou, ormai bollato come traditore della Foglia.

-State attenti, probabilmente quel vecchiaccio non dispone solamente dei poteri di Hishirama Senju, quindi non dovete in nessun modo sottovalutarlo!-  disse il leggendario Sennin delle Serpi mentre frapponeva il suo corpo fra lo spietato capo della Radice e i giovani ninja di Konoha, come se volesse far loro da scudo col proprio corpo!  

L’Uchiha era shockato: solitamente la vista del viscido bastardo aveva il potere di far rabbrividire dal disgusto Sasuke, ma c’era qualcosa di anomale nel suo vecchio sensei, non emanava nessuna aura omicida, nessun “Kukukuku” che era la sua risatina diabolica per antonomasia, niente minacce di morte o sordidi ricatti; insomma chi cazzo era sto tizio?!

-Poco dopo la distruzione di Konoha, Orochimaru è venuto a prestarci soccorso … all’inizio pensavamo fosse completamente uscito di senno … invece, grazie alle sue conoscenze a salvato molte vite e ha contribuito a salvare Tsunade-hime dal coma … il Sennin dei Serpenti è ritornato ad essere un ninja di Konoha-  spiegò brevemente Kakashi ad un Sasuke sempre più confuso dagli eventi incalzanti.

Ma le parole del presunto Orochimaru ingarbugliarono maggiormente la mente razionale dell’Uchiha.

-Danzou, fosse l’ultima cosa che faccio in vita mia, non ti permetterò mai d’infrangere il sogno del mio sensei, ti trascinerò con me nella tomba, piuttosto che lasciarti vivere un minuto di più!!!-  sibilò il Signore di Oto, mentre con velocità accecante compose i sigilli con dita ferme, pronto a sferrare l’attacco mortale contro il capo della Radice.

-Questo tuo tardivo attaccamento ad Hiruzen è davvero commovente, Orochimaru!!!-  sputò sarcastico Danzou mentre, attingendo al potere insito nelle cellule del primo Hokage, creò una palizzata di tronchi appuntiti, che crebbero a dismisura per trafiggere il Senin dei Serpenti, ma quando quei rami appuntiti trapassarono il corpo delle Signore di Oto si rivelò una semplice copia; il vero Orochimaru spuntò dalla terra, proprio alle spalle di Danzou.

Ma come si sarebbe aspettato Sasuke, il Senin non l’attaccò alla spalle, a tradimento, ma urlò con orgoglio al suo nemico, affinché il suo intento in quella lotta fosse chiaro a tutti i presenti.

-Il Terzo Hokage non è mai stato il mio vero e degno maestro! Io seguo gli insegnamenti di colui che venne dal cielo e portò il sole nel nostro mondo di tenebra fatto di morte e sofferenza … lui non si arrendeva mai, neanche davanti alla situazione più disparata ed è questo il mio credo ninja, non ti permetterò di distruggere Konoha, miserabile!!!-  mai come in quel momento il viso di Orochimaru apparve determinato a proteggere un ideale tanto puro e sincero che andasse aldilà della brama di potere che perennemente albergava nel suo cuore nero e marcio, ciò nonostante la confusione aumentò nella testa di Sasuke.

Orochimaru, Tsunade e Jiraya era famosi per essere stati allievi del Terzo Hokage, Hiruzen Sarutobi, quindi chi cavolo poteva essere questo essere venuto dal cielo a cui si riferiva il Sennin Leggendario? 

Sembrava proprio che il mondo come loro lo conoscevano stesse collassando su se stesso! Ma l’Uchiha non ebbe il tempo di formulare altre teorie in merito perché una fiammata nera come la pece divise i due contendenti e poi una voce che Sasuke pensò di non risentire mai più in tutta la vita, parlò.

-Non mi sembra giusto che solo tu possa divertirti con Danzou, anch’io ho un  conto in sospeso con lui, visto che è per causa dei suoi complotti che l’intero Clan Uchiha non esiste più … -  disse pacatamente Itachi Uchiha, traditore di Konoha e defunto membro di Akatsuki … beh, ex-defunto a quanto pareva, visto che agli occhi sconvolti di Sasuke sembra molto, molto corporeo … decisamente, mandando a cagare la rigida compostezza degli Uchiha, la sua mascella si schiantò pesantemente a terra per lo shock!!!

La comparsa di Itachi ebbe il potere di scuotere persino Madara: il maggiore degli Uchiha era morto, stroncato dalla malattia che affliggeva tutti i portatori dello Sharingan Ipnotico e dal combattimento contro Sasuke, lui stesso aveva salvato il suo cadavere dalla fiamme dell’Amaterasu del fratello minore, quindi com’era possibile che fosse ancora vivo?

-Anch’io sono sorpreso … so che dovrei essere morto … invece sono ancora qui, addirittura Orochimaru sta combattendo per Konoha, devo dedurre che sono in atto cambiamenti così profondi da cambiare persino gli eventi che credevamo immutabili...- disse semplicemente Itachi come se avesse letto nella mente del suo avo, poi volse il suo sguardo a Sasuke e vedendo il mantello nero con le nuvole rosso sangue che era posato sulle spalle del giovane fratello, pallido come se fosse vittima di uno Tsukuyomi, i suoi occhi s’intristirono per un istante.

-Vedo che infine hai abbracciato definitivamente la strada della vendetta … hai forse tolto la vita a Naruto? Perché questo è lo scopo ultimo di Akatsuki: catturare i Jinchuuriki, privarli dei loro Biiju e lasciarli agonizzanti al loro destino … l’hai guardato morire lentamente, giorno dopo giorno, prima che i suoi occhi si chiudessero per sempre, otooto?-  chiese Itachi a Sasuke e vedendo la mascella del suo impulsivo fratellino contrarsi dal furore.

Il più giovane degli Uchiha era diviso tra il buttarsi fra le braccia del suo niisan, piangendo a dirotto come un moccioso chiedendo il suo perdono o strappargli il cuore a mani nude … ma quando gli aveva sentito pronunciare il nome di Naruto, strinse la mano sull’elsa della katana, pronto a trapassargli il petto con la sua mortale lama, ma la voce di Sakura, resa stridula da un dolore che non conosceva fine, fermò l’attacco del vendicatore.

-Sasuke-kunsigh … dimmi che non hai … ucciso … sighNaruto … ti prego … sigh … -  la kunoichi dai capelli rosa si accasciò a terra, priva della forza di lottare, priva di ogni speranza; aveva ormai imparato a convivere, seppur dolorosamente, senza la presenza dell’Uchiha, ma senza Naruto, che continuava a ripetergli che tutto sarebbe andato bene e che lui avrebbe riportato il Teme a casa, da loro, il suo mondo di fragili certezze crollò miserevolmente in mille pezzi, così come tutti i suoi amici erano in pena per ninja dai capelli dorati.

Anche coloro che in passato avevano disprezzato Naruto per ciò che albergava dentro di lui sentivano terribilmente la mancanza delle sue risate cristalline e gioiose … era come se il sole avesse smettesse di brillare e i suoi raggi avessero perso tutto il loro calore.

Quando realizzò il significato delle parole sconclusionate di Sakura, la mano gelida del terrore stritolò il cuore di Sasuke … non poteva credere che il suo … cioè il Dobe fosse … morto?!

-Dopo lo scontro contro Pain, Naruto era andato a cercarlo … da solo-  cominciò a spiegare Kakashi a Sasuke, diviso dal senso di colpa per non aver protetto il figlio del suo maestro e osservare la reazione emotiva del suo ex-allievo, sempre ammesso che fosse ancora capace di provare qualche sentimenti umano.

E si stupivano pure che lo chiamasse Dobe!!! Andare da un nemico così potente, solo e ferito magari, altro che futuro Hokage!!! Un futuro cadavere, ecco cos’era sicuramente  diventato, quell’Usuratonkachi!!! Non sapeva il perché, ma sentiva il bisogno quasi fisico di annientare ogni forma di vita esistente sulla faccia del pianeta, sperando di placare quella furia omicida che gli faceva ribollire il sangue nelle vene.

-E poi è scomparso … neanche i miei cani sono riusciti a trovarlo … è come se si fosse … dissolto nel vento. Quindi voglio sapere da te, Sasuke Uchiha, nukenin di livello S e attuale membro di Akatsuki … avete catturato Naruto? Lui è l’ultimo Jinchuuriki rimasto* e voglio sapere se l’avete catturato voi … e se non è troppo tardi per salvarlo, dimmelo Sasuke!-  gli sibilò contro Kakashi, nei suoi identici occhi dorati si poteva leggere il biasimo per il suo ex-allievo ormai perduto e l’angoscia di salvare l’altro.

Ma Itachi s’intromise nuovamente fra il fratellino e il suo sensei, c’erano affari più urgenti da sistemare al momento.

-Sono più che sicuro che Naruto sia vivo e vegeto, quel ragazzino ha la pellaccia più dura del ferro e non è certo il momento di distrarci per simili quisquiglie: per quanto vorrei disintegrare quel bastardo di Danzou per sempre purtroppo non è lui il nostro avversario più pericoloso; il nostro imperativo è fermare Madara a qualunque costo, sei con me Orochimaru?-  chiese Itachi affiancandosi al Signore di Oto.

-Non chiedo di meglio, Itachi … sei pronto a morire, Madara?-  disse il Sennin, consapevole che quello sarebbe stato il suo ultimo combattimento, ma non aveva rimpianti … forse così si sarebbe ricongiunto a Jiraya per sempre e forse, quel pazzo scatenato del suo miglior amico, l’avrebbe perdonato per tutti i suoi peccati.

Perdonami anche tu, Kabuto … a causa mia hai perso il tuo corpo e molto probabilmente ti trascinerò con me nella tomba … sospirò tristemente Orochimauru alla coscienza sopita del suo fedele servitore, colui che non aveva esitato a soccorrere il suo amato padrone in fin di vita e così, senza remora alcuna, gli aveva ceduto totalmente il suo corpo, in modo che potesse compiere quell’ultima, suicida impresa eroica … non s’illudeva che il Sennin dei Serpenti ne uscisse vivo, ma almeno sarebbero stati insieme, fino alla fine.

Servirvi è l’unica mia ragione di vita, Orochimaru-sama, spero solo che il mio corpo resista sino all’ultimo … gli rispose serenamente Kabuto, era calmo e pronto alla lotta e la morte non lo spaventava, perché quando sarebbe venuta a prenderlo trascinarlo all’Inferno non sarebbe stato solo, Orochimaru-sama sarebbe rimasto accanto a lui, col suo viso pallido e il ghigno perennemente sprezzante … poteva forse esistere un Paradiso più perfetto di quello?

Nel frattempo Madara fissa glaciale gli ultimi sconvolgenti eventi.

Ma l’uomo con la maschera arancione non temeva nessuno dei ninja presenti, era infinitamente più forte paragonato a quei miserabili shinobi e lui aveva un obbiettivo da raggiungere o meglio, quell’obbiettivo era la sua unica ragione d’esistere e nessuno l’avrebbe fermato, anche a costo di distruggere il mondo intero!

Ma il suo piano non poteva funzionare senza Naruto e il Jinchuuriki di Kyuubi noYoko sembrava sparito nel nulla, senza lasciare nessuna traccia dietro si sé …  dopo la scomparsa di Konan e del cadavere di Nagato, un sospetto aveva cominciato a serpeggiare nella sua mente.

-Vieni fuori, piccola Konan … lo so che sei qui, da qualche parte … risparmiami la seccatura di venirti a cercare e ti prometto che ti farò raggiungere i tuoi cari Nagato e Yohiko il prima possibile-  disse placidamente Madara al vento, sapeva che quella traditrice era lì, nascosta da qualche parte … e quando vide mille foglietti di carta argentata danzare nel vento rivelando il nascondiglio della nukenin dai capelli blu sopra un’altura di pietra, seppe che la sua intuizione era corretta.

-Tu non farai proprio niente Madara, non ti accorgi che il mondo attorno a te sta andando a pezzi? Presto, tu e Danzou cesserete d’esistere e finalmente pagherete per il sangue innocente che gronda dalla vostre mani … -  replicò la donna completamente indifferente alle minacce di morte di colui che tirava le file di Akatsuki.

-Perché mi avete tradito? Dov’è LUI? Rispondimi!!!-  ringhiò furente l’uomo dalla maschera arancione, si era ormai stufato di quello sciocco giochino, adesso voleva delle risposte e le avrebbe ottenuta, a qualsiasi prezzo!

-In un posto dove non potrai mai nuocergli … in un luogo dove lui potrà cancellare ogni sofferenza e sanare qualsiasi ferita, anche la più profonda  … perché lui sicuramente riuscirà a portare a termine il SOGNO, là dove noi abbiamo fallito  ed è per questo che Nagato e io abbiamo deciso di credere in lui e affidare il nostro sogno nelle mani di Naruto Uzumaki e io l’aiuterò con ogni mio mezzo a disposizione per facilitargli questo gravoso compito!-  Madara era senza parole … Nagato aveva davvero usato quella tecnica su Naruto? Molte cose ora si spiegavano …

Ma i ninja della Foglia erano decisamente più confusi del capo di Akatsuki, ma riconobbero comunque quella donna: la nukenin che aveva barbaramente massacrato decine di ninja di Konoha durante l’attacco di Pain.

Subito si misero in posizione, pronti ad attaccare e farla prigioniera per estorcerle informazioni preziose sulla sorte di Naruto.

Fu quasi come se avesse letto nelle loro menti e rivolgendosi direttamente ad Itachi, il quale, a parte Madara, la conosceva bene, finalmente parlò sulla missione del ninja biondo di Konoha.

-Naruto Uzumaki non è più in questo mondo … -  esordì con voce grave la kunoichi, facendo piangere ancor più forte Sakura e disperare Kakashi e tutti i suoi amici, mentre Sasuke strinse spasmodicamente l’elsa della katana, pronto a dilaniare il corpo di quella pazza fanatica, solo Itachi continuava a sondarla intensamente col sul sguardo d’onice.

- … né in questo tempo … -  lì per lì nessuno capì quelle parole senza senso, probabilmente tutti i frequentatori di Akatsuki per essere ammessi in quell’esclusivo club dovevano dimostrare d’essere completamente fuori di testa, ma Itachi esordì sconvolto.

-Tu non possiedi quel potere, Konan … ma certo, ora capisco … deve essere stato Nagato a farlo, lo sforzo deve averlo ucciso, dico bene?-  chiese l’Uchiha maggiore che pareva aver capito cosa stesse succedendo veramente.

-Che diavolo stai dicendo, nii-san?-  sbottò spazientito Sasuke, voleva sapere cos’era successo al quel dannato Dobe e voleva saperlo adesso!!!

-Giusto Itachi, che sta succedendo esattamente?-  lo incalzò a sua volta Kakashi, avido d’informazione sull’attuale posizione di Naruto.

-Apri gli occhi, Konan-  disse semplicemente Itachi con uno strano ghigno sul volto, quei due erano davvero pazzi per aver ideato un piano così folle … ma dimenticava che Naruto Uzumaki era ancor più pazzo di quei due per aver accettato quella missione suicida … ma visto che lui non era più un cadavere e Orochimaru sembrava essere diventato l’incarnazione della bontà significava che l’ordine naturale delle cose stava andando allegramente a farsi fottere … forse, pensò Itachi, il piccolo Na-chan aveva qualche speranza di farcela!

Konan aprì lentamente gli occhi e al posto delle iridi azzurre, la sua pupilla era completamente viola e cerchi concentrici bianchi partivano dal centro dell’iride per espandersi  su tutta la superficie dell’occhio.

-Ammira, otooto … quello che stai vedendo è il Rinnengan, un’arte oculare persino superiore al nostro Sharingan, tra i suoi molteplici potere, ne esiste uno più unico che raro nel suo genere e forse quello meno conosciuto perché può rivelarsi fatale se utilizzato troppo a lungo ovvero il potere viaggiare avanti e indietro nel tempo e nello spazio … o di trasportare qualcosa  … o qualcuno nel passato o nel futuro … -  concluse Itachi che ormai aveva quasi scorto per intero l’azzardato piano di Pain, ma nelle testoline dei ninja della Foglia la confusione regnava sovrana perché quell’ipotesi del viaggio temporale era troppo assurda o troppo spaventosa da contemplare … Naruto, il loro allegro e iperattivo Na-chan si era perso fra le pieghe del tempo e loro non avrebbero potuto fare nulla per salvarlo.

L’espressione di Sasuke era impenetrabile, mentre una rabbia cieca pervadeva il suo corpo come un incendio indomabile e tutto quel tumulto emozionale, molto poco Uchiha, era causato da quello stupido d’un Dobe! Quando quell’Usuratonkachi rumoroso e molesto era nei paraggi il suo leggendario sangue freddo andava a farsi fottere e Sasuke Uchiha sentiva l’impulso irrefrenabile d’inseguirlo come un macellaio psicopatico, con la katana in mano, pronto a trasformare il Dobe in un prelibato spezzatino di volpe …

Ma la prospettiva di non poterlo uccidere con le proprie mani … di non poterlo toccare … di non poter vedere mai più i suoi occhi celesti lo rendeva completamente folle di dolore e cazzo! non se ne sapeva spiegare la ragione … ma quel legame che credeva d’aver spezzato per sempre forse era ancora lì, ad unirli, nonostante ci fossero ere o forse secoli a dividerli.

Fu Konan stessa a sciogliere l’enigma, sempre sfidando Madara con gli occhi di Nagato.

-Dopo che Naruto aveva distrutto i sei corpi di Pain è venuto a cercarci, dal principio credevamo fosse venuto solo per vendicarsi della morte di Jiraya sensei e degli abitanti della Foglia rimasti uccisi durante il nostro attacco … invece a voluto conoscere la nostra storia e invece di ucciderci ci ha fatto una promessa: trovare un modo per riportare la pace nel mondo dei ninja e Nagato ha scelto di credere in Naruto, ma ormai il nostro mondo è destinato a soccombere sotto la falce della Morte perché tutti portiamo dentro di noi il retaggio di un odio così profondo e antico che nessuno, nemmeno Naruto, sarebbe in grado di estirpare con le proprie forze … però una flebile speranza di cambiare per sempre il nostro infausto destino esisteva secondo Nagato, cambiare il passato per salvare il nostro futuro ed è per questo che con le sue ultime forze ha utilizzato il Rinnegan per mandare Naruto nel passato, precisamente prima della fondazione del Villaggio della Foglia, per impedire che questa catena di odio e sangue, che ci sta distruggendo tutti, non nasca mai e che il nostro futuro sia vivere in pace senza quell’opprimente peso che grava sulle nostre anime … e da quello che posso vedere il mio piccolo kohai sta facendo un ottimo lavoro … -  svelò Konan con malcelato orgoglio verso quel ragazzo così coraggioso da farsi carico di tutte le loro speranze e del loro dolore.

Erano senza parole … Sakura non poteva accettarlo, come poteva Naruto riuscire in una simile impresa tanto folle? Kakashi e Sai sapeva che testardo com’era non avrebbe esitato a buttarsi a capo fitto in quella missione impossibile e che forse poteva anche farcela. Neji non poteva concepire che si potesse andare contro il proprio destino, ma bazzecole come queste erano insignificanti dettagli per uno come Naruto Uzumaki. Gaara era semplicemente preoccupato a morte per il suo unico vero amico e l’unica cosa che desiderava era essere lì ad aiutarlo. Itachi era curioso di vedere come se la sarebbe cavata quel cucciolo di volpe e se quel potere che gli aveva donato gli fosse servito in qualche modo. Sasuke semplicemente sapeva che quel Dobe ovunque fosse, a prescindere dal luogo o dal tempo in cui si trovava, stava sicuramente rivoltando il povero neo-villaggio della Foglia, alla ricerca del suo fottuto ramen perché era più che certo che l’Ichiraku non avesse ancora aperto i battenti a quell’epoca … contro la propria volontà, un ghigno divertito si formò sul suo viso, davanti all’immagine mentale del Dobe costretto a mangiar pomodori mentre sognava di sbaffarsi il suo adorato ramen.

Solo in un secondo momento realizzò che l’Usurantonkachi era nel passato, modificando con le sue azioni il loro destino e conoscendo il Dobe avrebbe potuto causare danni inimmaginabili, senza contare che il Madara del loro tempo gli dava la caccia e non si poteva escludere che tentasse di ucciderlo anche nel passato, per sottrargli Kyuubi. Un’improvvisa inquietudine serrò il suo cuore a tale pensiero, solo lui poteva decidere sulla vita e la morte del Dobe. Lui e basta!

Ma nessuno troppo presi dai loro turbamenti interiori notò che il viscido Danzou stesse per approfittare della loro momentanea distrazione, colpendoli a tradimento con la sua arma segreta per poi fuggire via da lì, non era ancora finita per il suo sogno di gloria, se fosse riuscito ad intrufolarsi al villaggio di nascosto e porre fine alla vita di Tsunade, incolpando l’Uchiha traditore, forse aveva ancora qualche speranza di circuire gli stupidi shinobi della Foglia per l’ennesima volta.

Attivò lo Sharingan appartenuto a Shishui Uchiha, dotato del particolare potere di controllare le menti dei suoi avversari senza che essi se ne accorgano, impiantato nel suo occhio destro, quello che teneva celato sotto alle bende.

Quando Itachi aveva sterminato per ordine suo il suo intero clan, Danzou aveva fatto incetta dei pochi Sharingan che si erano salvati dall’esecuzione sommaria di Itachi, forse quel dannato bastardo aveva intuito il suo vero intento e intenzionalmente aveva reso inutilizzabile la maggior parte dei degli occhi dei cadaveri che possedevano lo Sharingan e quindi inutilizzabili per gli scopi di Danzou, ma per suo sfortuna alcuni si erano salvati e una decina di Sharingan era attualmente impiantati nel suo braccio destro, fornendogli un’arma micidiale da utilizzare contro i suoi avversari e contrastare i veri possessori di quella diabolica arte oculare.

Ma Orochimaru non aveva perso di vista quel miserabile traditore nemmeno per un attimo e aspettandosi una sua mossa sleale da un momento all’altro evocò il possente Manda per proteggere quegli sbarbatelli della foglia dal suo attacco mortale, ma ciò che temeva di più era l’intervento di Madara nella lotta perché con due avversari del genere non poteva prevedere quanto a lungo il corpo di Kabuto avrebbe retto a quello scontro.

-Idioti, non distraetevi se non volete fare una brutta fine!!!-  gli ammonì il Sennin dei Serpenti mentre Sasuke e gli altri vedevano Manda lotta strenuamente contro i rami di un contorto e nodoso albero gigantesco che tentava di stritolare il suo corpo squamoso coi suoi rami muniti di spine.

Proprio in quel momento anche Madara decise di scendere in campo con l’intenzione d’impossessarsi del Rinnegan di Konan anche con la forza e riportare Naruto nel loro tempo, la kunoichi dai capelli blu capì perfettamente le intenzioni malvagie di Madara e non poteva permettere che mettesse le sue mani su Naruto, sapeva che se non avesse acconsentito spontaneamente di riportarlo al presente, quel bastardo senza cuore avrebbe ucciso gli amici del suo kohai o peggio sarebbe stato capace di strapparle il Rinnegand di Nagato per utilizzarlo pe ri suoi biechi scopi e lei non poteva certo permetterlo!

Come fece Nagato con Naruto, Konan compose i sigilli con di ferme, pregando che il suo corpo resistesse a quel dispendio considerevole di chakra senza ucciderla, un fascio di luce non si limitò ad inghiottire la donna dai capelli blu, ma trascinò con sé gli amici di Naruto per sottrarli dalle grinfie di Madara e fu così che i nostri eroi vennero sbatacchiati fra un secolo e l’altro ed infine atterrare molto dolorosamente sulla nuda terra, di un paese a loro alieno e sotto ad una fitta pioggia battente.

Sakura venne aiutata da Sai a rialzarsi faticosamente da terra, Kakashi piagnucolava sulla sua copia preferita dell’Icha Icha Paradise irrimediabilmente rovinata dalla pioggia, Gaara recuperò la sua giara piena di sabbia pronto a tutto, Itachi controllava che Konan fosse ancora viva, mentre Neji, col Byakugan attivo e Sasuke, con lo Sharingan che brillava nei suoi occhi, cercavano di capire dove diavolo fossero finiti … non sapere dove fossero, ma soprattutto in quale tempo, era estremamente frustrante per non dire spaventoso … se non stavano attenti potevano causare disastri irreparabile alla storia come loro la conoscevano e non necessariamente con risultati positivi per loro stessi.

Sotto a quel diluvio torrenziale videro il letto del fiume ingrossarsi pericolosamente fin quasi a straripare dai suoi argini … grazie al suo Sharingan, Sasuke poté scorgere in lontananza, aldilà di una fitta foresta, un piccolo e rudimentale insediamento umano che stava proprio sulla traiettoria di quell’inferno liquido … entro pochi minuti l’acqua avrebbe ingoiato quel villaggio … e allora Sasuke capì … quello era il luogo in cui sorgeva la Konoha dei suoi ricordi di bambino, dopo il suo allontanamento dal Villaggio della Foglia gli sembrava che fosse passato ormai un secolo invece era rimasto lontano dal luogo che in passato aveva chiamato “casa” solo tre anni prima, ma ormai non aveva più importanza, con una punta di malvagio divertimento si preparò ad assistere “nuovamente” all’annientamento della Foglia, ma un sussulto strozzato di Neji distolse momentaneamente la sua attenzione da quel macabro spettacolo e fu così che lo vide.

Su una bassa altura, che ere proprio sulla traiettoria del fiume impazzito, si stagliava immobile una figura nera, incurante della pioggia battente che penetrava nella pelle come aghi gelidi o della corsa del fiume adirato.

Sasuke  poté osservare quel pazzo in ogni minimo particolare, proprio come se fosse stato in piedi accanto a sé e non distante qualche centinaio di kilometri dalla sua posizione attuale.

Indossava un armatura completamente nera, l’elmo antico celava completamente il suo visto, unico suo ornamento era un mantello nero dove danzavano fiamme ardenti, Simbolo di Konoha, poi alzò il braccio destro e una quantità pazzesca di chakra cominciò a vorticare impazzita sul palmo della sua mano … e lui quel chakra lo conosceva benissimo, ma non poteva essere il Dobe, perché quel chakra era spaventosamente potente per appartenere al’Usuratonkachi , ma un altro pensiero lo sconvolse al momento …

Quella figura sconosciuta, che non era assolutamente il Dobe, se ne stava esattamente nel “punto” dove aveva lasciato Naruto privo di conoscenza dopo il loro scontro alla Valle dell’Epilogo … loro erano proprio dove avrebbe dovuto esserci l’immensa cascata ai confini del Villaggio della Foglia, il luogo dove Hishirama Senju e Madara Uchiha si erano scontrati per il titolo di Hokage, tristemente nota come la Valle dell’Epilogo … solo che lì c’era solo un fiumi impazzito e nulla più!!!

Ma il chakra sulla mano di quel guerriero assunse una strana forma mentre l’intensità della sua potenza continuava ad espandersi … sembrava quasi …

-E’ il Rasenshuriken di Naruto!!!-  urlò sconvolta Sakura, Sasuke non poteva credere ai suoi occhi … allora era veramente il Dobe? E che diavolo voleva fare con quella tecnica? Se era un’evoluzione del suo Rasengan, quella tecnica non sarebbe servita a molto, visto che per colpire il bersaglio doveva essere sferrato a distanza ravvicinata.

-Forse con le Arti Eremitiche il colpo sarà più potente?-  ipotizzò Kakashi, mentre la confusione totale regnava nella testa di Sasuke.

Arti eremitiche? Che cazzo aveva fatto quel Dobe dopo essersi rivisti quella volta nel covo di Orochimaru? Non era passato nemmeno un mese dal loro incontro e quello scemo d’un Usuratonkachi era diventato ancor più forte? L’antica rivalità che sentiva nei suoi confronti si riaccese prepotentemente in lui … adesso voglio proprio vedere cosa t’inventerai questa volta per difendere il tuo patetico villaggio, eh Naruto!? Pensò con sarcasmo Sasuke, ma contemporaneamente Itachi parlò mentre il fantomatico Dobe si mosse improvvisamente all’attacco della massa d’acqua fuori controllo.

-Vuole deviare il corso del fiume-  disse semplicemente Itachi, come se deviare la corsa di un fiume in piena a mani nude fosse una passeggiata di salute, il maggiore degli Uchiha era curioso di vedere Naruto all’opera, mentre suo fratello lo guardò come se fosse completamente pazzo per aver pronunciato tale assurdità: per quanto forti e potenti fossero gli Uchiha, nemmeno loro sarebbero riusciti a modificare un disastro naturale di quella portata con le loro micidiali tecniche di combattimento fuori dal comune e se non ci riusciva un Uchiha figuriamoci un Dobe come Naruto Uzumaki!!!

-L’ha lanciato!!!-  urlò Kakashi impressionato dai continui miglioramenti del suo allievo, ora poteva afferma che Naruto era ben più forte del Quarto Hokage, suo padre Minato.

L’impatto di quel gigantesco Rasenshuriken fu talmente devastante che la terra tremò sotto ai loro piedi e quando essa s’acquietò lo spettacolo che gli si presentò dinnanzi a loro li lasciò senza fiato.

Non solo Naruto era riuscito a deviare il corso del fiume salvando il Villaggio della Foglia, ma l’impatto della sua micidiale tecnica scavò rocce antiche e squarciò la terra e dove prima c’era solo un fiume in piena ora si ergeva maestosa un’imponente cascata … Naruto Uzumaki aveva creato la Valle dell’Epilogo con le proprie mani!

Sasuke tremò di rabbia repressa, come quella volta in ospedale circa tre anni fa, quel dannato Dobe forse era diventato un po’ più forte di prima, ma quello colpo andato a segno era stato sicuramente un colpo di culo e il Dobe ne aveva uno da favola … e adesso che cazzo centra sto pensiero osceno con quell’idiota?

Ma Sasuke non ebbe il tempo di perdersi in quelle oscure elucubrazioni mentali, perché un’ombra minacciosa calò su di lui e quando alzò gli occhi per sapere chi dover fulminare col suo Chidori il respiro gli si mozzò in gola.

Alto, lunghi capelli neri ribelli, imponente armatura rosso sangue e lo sguardo più glaciale che Sasuke avesse mai visto negli occhi di un essere umano, sembrava quasi che volessero trapassargli il corpo come lame di ghiaccio … non aveva bisogno di presentazioni perché lui conosceva benissimo il volto di quell’uomo … era lo stesso volto scolpito nella pietra secoli orsono … il volto del capoclan Uchiha più crudele e spietato mai venuto al mondo.

-Madara-  sussurrò sconcertato Sasuke, trovandosi davanti a quel personaggio sbiadito della favola della buonanotte che sua madre Mikoto gli raccontava ogni sera nei suoi ricordi nebulosi di bambino.

Ma vederlo dal vivo era forse il peggiore degli incubi, perché quel viso ingannevolmente angelico e splendidamente crudele trasmetteva un angosciante senso di implacabilità: niente e nessuno poteva sfuggirgli e se voleva la tua vita, nulla gli avrebbe impedito di prendersela … ma anche Sasuke era un’Uchiha e come tale si rifiutava di soccombere alla paura, ma quando l’uomo parlò, il sangue gli si ghiacciò nelle vene.

-Sasuke-  sputò il suo nome dalla labbra con tono astioso e col più profondo rancore, mentre lo Sharingan Ipnotico brillava minacciosamente nei suoi occhi che contenevano la promessa di torture atroci e dolore infinito, come se conoscessero ogni suoi più piccolo e infimo peccato e Madara era colui che glieli avrebbe fatti scontare lentamente uno per uno.

E quando Madara afferrò il manico del gigantesco ventaglio che teneva legato dietro la schiena per scatenare sulla testa di Sasuke l’Inferno in terra, il giovane Uchiha sfoderò la katana e col suo identico istinto omicida si prepararono a quello scontro mortale.

Ma prima che i due avversari potessero anche solo sfiorarsi, una mano ferma e decisa imprigionò i loro polsi ed entrambi vennero scaraventati con violenza sulla nuda roccia e il ninja mascherato parlò con voce scocciata:

-Stupidi Uchiha, vi conviene aver finito coi vostri sproloqui megalomani della giornata, altrimenti vi rifaccio lo scalpo, è tutto chiaro?-  urlò uno sfinito e spazientito Sennin dei Rospi ai due mori leggermente frastornati dalla botta ricevuta.

Sasuke non ebbe più dubbi, quello era proprio Naruto e cazzo se era diventato forte! Aveva sollevato lui e Madara come se fossero stati leggeri come piume! Quali altre sorprese avrebbe riservato loro il Dobe?

-Otooto, sei ancora vivo?-  chiese leggermente preoccupato Itachi, mentre  punzecchiava allegramente con un kunai affilato le costole del suo fratellino nella speranza che con un po’ di dolore fisico si riprendesse dal suo stato di shock, sempre se non moriva dissanguato nel frattempo … e poi la gente sosteneva malignamente  che non voleva bene al suo piccolo otooto!!!

-Nii-san, hai fatto arrabbiare ancora Naruto-kun?-  domandò a sua volta preoccupato Izuna, fratello minore di Madara, accorso al capezzale del fratello apparentemente moribondo … era sempre uno scontro all’ultimo sangue fra Naruto-kun e il suo fratellone, certo era triste pensare che non c’era quasi nulla su cui erano d’accordo … ma d'altronde lui ci si divertiva un mondo a vedere le disavventure del suo povero nii-san che tentava di rendere  Naruto-kun  un vero Uchiha … per un istante Itachi e Izuna si fissarono intensamente negli occhi mentre i rispettivi fratelli riprendevano lentamente conoscenza … e anche se non si conoscevano affatto, un identico ghigno diabolico si formò sui loro visi, perché siccome erano due Uchiha, e quindi per antonomasia dei geni, sicuramente il loro divertimento era destinato a moltiplicarsi … che gran cosa era l’affetto fraterno!!!

Naruto aveva avvertito la loro presenza poco dopo che aveva lanciato il Rasenshuriken e per poco non gli era venuto un colpo!!!

Aveva avvertito distintamente il chakra famigliare di Kakashi sensei, Sakura, Gaara, Sai e Neji, ma sentire anche quello di Sasuke e Itachi era stato un vero shock.

Quasi non si sorprese di vedere quel Teme di Sasuke, che appena arrivato dal futuro, in meno di cinque minuti si era subito accapigliato con quel Baka di Madara … era stanco, bagnato fradicio e il suo stomaco brontolava per l’assenza di ramen e quegli due stupidi Uchiha non facevano altro che tenerlo lontano dal suo piatto preferito coi loro inutili battibecchi da lavandaie!!!

Poi si fece improvvisamente serio … come avevano fatto ad arrivare lì? E avvertì solo in quel momento la debolissima traccia di chakra di Konan. Portare tutti loro nel passato doveva esserle costato uno sforzo disumano e Naruto fu subito al suo capezzale, inginocchiandosi di fronte a lei.

Togliendosi l’elmo scuro i lunghi capelli biondi, legati un’alta coda di cavallo, scivolarono sull’armatura come una cascata dorata facendo mozzare il fiato a Kakashi e agli altri ninja della Foglia, Naruto li portava quasi come il sommo Jiraya e sembrava stranamente … più adulto della sua età.

-Senpai, riesci a camminare?-  le chiese gentilmente Naruto sorreggendole la testa con delicatezza, doveva cercare di muoverla il meno possibile.

-Mi dispiace, Naruto … non sono riuscita a far altro che portarli con me … LUI  li avrebbe uccisi tutti, se non l’avessi fatto … -  e i suoi occhi ormai vacui si posarono sul giovane capoclan dell’Uchiha che ricambiò con un’occhiataccia al vetriolo per tale impudenza nei suoi confronti.

Gli occhi di Naruto, per un istante, vennero dilaniati dall’angoscia profonda, ma durò un attimo perché il suo incrollabile ottimismo si specchiò nel più radioso dei sorrisi.

-Non preoccuparti, Konan senpai … qualunque cosa accada, io riuscirò a portare a termine la missione che mi ha affidato Nagato!-  e Konan non poté che sorridere a sua volta, e serenamente si abbandonò fra le braccia del suo kohai, che con strema delicatezza la prese fra le braccia.

Mentre Izuna faticava a tener a bada il suo nii-san che stava per incenerire quell’obbrobrio rosa che urlava a gran voce il nome di Naruto e contemporaneamente s’inchinava  con grazie felina salutando un imbarazzato  Kakashi sensei; Sasuke, completamente ignorato dal Dobe, si parò di fronte al biondo per vendicarsi dell’onta subita poco prima: sia chiaro, doveva far capire a quel Dobe chi era che comandava tra loro due, altrimenti l’idiota rischiava di montarsi la testa!!!

Ma quando Naruto sollevò Konan, alzandosi da terra ed incrociando, per la prima volta dopo mesi, il viso pallido di Sasuke, per poco i due ex-compagni del Team 7 rischiarono di schiattare per il traumatico shock che subirono da lì a poco … specialmente Sasuke!!!

-Come cazzo fai ad essere più alto di me, Dobe!!!-  gli urlò contro sconvolto Sasuke, neanche lo sterminio del suo intero clan l’aveva traumatizzato così tanto … e pensare che aveva sempre creduto che il nanismo del Dobe fosse l’unica costante certa nella sua vita!!!

-Teme, sei tu che ti sei rimpicciolito a forza di strafogarti solo con quegli intrugli al pomodoro!!! Il ramen è meglio degli spinaci!!!-  lo sbeffeggiò Naruto, scompigliando allegramente l’oscena acconciatura a culo di papera di Sasuke, nel tentativo di migliorarla, ma ottenne solamente di far incazzare a morte quel nanerottolo d’un nukenin che giurava eterna vendetta per sé e per la sua meravigliosa chioma oltraggiata.

I ninja della Konoha  del futuro, un finto nukenin resuscitato e un ex-Bijuu alquanto irascibile, osservando quella surreale scenetta comica, sovvenne loro in mente una cruciale domanda:

Ma che diavolo era successo a Naruto?

 

               ANGOLINO DELL’ISTERIA DI MASSA:

 

 

Orociok: Perché io sono così disgustosamente buono?

Kabuto: Orochimaru-sama il vostro sex appeal  è rimasto immutato!

Orociok: Kabuto perché mi guardi con quella faccia da depravato?

Kabuto: Orami non posso più resistervi, mio signore … ormai le vostre cellule sono dentro al mio corpo e potremmo farci entrare anche il resto!!! E’arrivato il tempo di abbandonarci, finalmente, a questo turpe piacere!!! Venite dal vostro ninja medico di fiducia … ho qualche visitina di controllo da farvi fare, spogliatevi!!!

Orociok: Metti via quel siringone sospetto, Kabuto!!! E’ un ordine!!! Sasuke-kun, salvami tu!!!

Sasuke: Crepa, pervertito squamoso!!! Piuttosto perché devo essere più basso del Dobe?

Neji: Se è Destino, lo sapremo nel prossimo episodio.

Sasuke: Ma va a cagare, Hyuuga!!!E perché quella sottospecie di porcospino vivente di Madara ha cercato d’accopparmi?

Madara: Sempre meglio che avere il culo di una papera in testa!!! Ma non preoccuparti moccioso, presto scomparirai da questa fic, Muuuaaahhh!!!

Sasuke: Perché credi che riuscirai ad uccidermi? Tsè, povero illuso!

Madara: No, perché stai sulle scatola all’autrice!!!

Sasuke: Che cavolo dici? Nessuna donna può resistermi!!!

Madara: Ne sei proprio sicuro?

Ladyash che si spupazza allegramente Itachi.

Sasuke: Nooo!!! Una fan di mio fratello!!! (Sasuke in posa Urlo di Munch)

Ladyash: Muuaaahh!!! Preparati, tu e Madara ne vedrete delle belle!!!

Madara: E io che c’entro?

Ladyash: Adoro torturare i personaggi, a parte Itachi, s’intende.

Itachi: Na-chan che ne dici di andare a mangiarci una ciotola di ramen super-deluxe? Offro io, s’intende e naturalmente sei invitato anche tu, Gaara.

Naruto: Certo che vengo!!! Penso che potrei amarti!!!

Gaara: Se viene Naruto, vengo anch’io.

Itachi: Kukuku … è stato più facile che rubare la piastra per i capelli di Sasuke! Sono un genio!

Sasuke: Sei uno stronzo!!!

Itachi: Si, può anche essere, ma chi è tra noi due che finirà in bianco, stanotte?

Sasuke: Ti odio!!!

Itachi: Anch’io ti voglio tanto bene, otooto … ma non aspettarmi alzato!!!

Izuna: Che dire, vi aspettiamo al prossimo episodio!!! (s’inchina e trascina via il suo povero fratellone Madara ancora sotto shock per essere finito fra le grinfie di quest’autrice ancor più sadica di lui)

 

 

NOTE DELL’AUTRICE:

 

* Attenzione allo Spoiler: Nel manga originale ad Akatsuki sono rimasti solo due Jinchuuriki da catturare, ovvero Naruto con Kyuubi e Killer Bee con Hachibi, per esigenze di copione nella mia fan fiction è rimasto solamente Naruto da catturare, in quanto per sigillare Kyuubi è necessario che gli altri otto Bijuu prima di lui vengano catturati da Akatsuki. Quindi al Madara del Futuro manca solo Naruto per completare il suo piano.

 

 

RINGRAZIAMENTI:

 

SARA90: Penso che sulla domanda di Sasuke ed Itachi abbia risposto in questo capitolo, probabilmente sarà un po’caotico per via dei molti personaggi che appaiono, sappi comunque che la matassa si dipanerà molto presto e che io personaggio che ho scelto di mandare nel passato non sono casuali … se mi capitano delle sviste, per favore dimmelo, sono molto distratta. Anche a me piace molto Maddy-chan (NdM  ma io ti arrostisco!!! NdA  e io faccio mettere Naruto con qualcun altro!!! NdM  sei cattiva!!! NdA  grazie, lo sapevo già!!!) e spero che piacerà anche a te la mia versione del nostro simpatico (si fa per dire) Capoclan Uchiha preferito. Naruto ovviamente toccherà un gran lavoro, ma per questo ne riparleremo nel prossimo capitolo, fammi sapere cosa ne pensi, a presto!!!

YUKO CHAN: Per come la vedo io Madara o lo ami o lo odi ed è un po’ così per tutti i membri del Clan Uchiha (a parte Itachi s’intende). Posso solo dirti che il Madara di questa storia sarà un po’ diverso dall’immaginario collettivo o almeno lo spero. Ma sicuramente ci divertiremo un sacco con le sue disavventure, mi raccomando aspetto le tue impressioni sul nuovo capitolo.

Skadi: Io, odiare Sasuke? Come ti è venuta un’idea del genere? (Me che nasconde un kunai arrugginito dietro alla schiena, mentre si avvicina con passo felpato ad un Sasuke legato come un salame su una sedia da barbiere alla Sweeny Todd. NdSkadi  ma che stavi facendo? NdLadyash  Io? Volevo solo dargli una puntatina al ciuffo, lo giuro!!! NdSasuke: Salvatemi!!!) comunque posso dirti che attualmente detesto molto di più Sakura che Mr Culo d’Anatra (dimmi quello che vuoi, ma c’ha un culo d’anatra sulla testa) per le coppie non voglio rovinarti la sorpresa, ma credo che nel prossimo capitolo molte cose verranno rivelate, mi raccomando voglio sapere le tue impressioni sui personaggi, al prossimo capitolo!!!

   
 
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