Sono contenta che Grifondoro abbia vinto. Certo, è risaputo che il Quidditch non mi esalti, però Grifondoro è pur sempre la mia casa. E poi Ron è stato fantastico. Certo, anche Harry…Forse mi sento un po’ piu’ coinvolta dal Quidditch da quando ho aiutato Ron a ridiventare Portiere. Non so perché l’ho fatto…forse non avrei sopportato di vederlo triste. Non so, il fatto è che gli voglio troppo bene.
In effetti il nostro rapporto è sempre stato un po’ “particolare”, non come quello di due amici normali, come è invece quello tra me ed Harry. E’ un rapporto diverso.
I nostri continui battibecchi davano alla nostra amicizia quella sfumatura “odio-amore”. Andiamo avanti così da sei anni. Se poi contiamo anche la faccenda “Viktor”… Mi disse che stavo “fraternizzando con il nemico”, ma era ovviamente geloso. Per dire la verità, anche a me ha dato fastidio, e non poco, quando Fleur lo ha baciato sulla guancia. Mi sono sentita togliere qualcosa di “mio”. Dico felice la parola d’ordine alla Signora Grassa ed entro in Sala Comune decisa a godermi i festeggiamenti.





Ecco Ron. E’ lì a …..baciarsi con Lavanda Brown?


La sensazione è quella di un pugno allo stomaco. Mi sento male. Devo andare via. Sto combattendo con le lacrime. Vado nella prima aula vuota. Mi sento malissimo. E’ devastante.
Per fortuna arriva Harry, una parola di un amico non può farmi che bene.>br> “Ron sembra divertirsi” gli dico.
Lui mi risponde “Ehm…davvero?”
Harry, ti prego. L’hai visto benissimo.
“Non fare finta che non l’hai visto” gli dico. “Non si stava esattamente nascondendo…”


La porta si apre.
Ecco, entrano Ron e la sua Lavanda. Lui la tiene per mano. Dovevo essere io, quella che lui tiene per mano. Di male in peggio. Entrambi ridono, il mio stato d’animo è opposto al loro.

Lavanda si lascia scappare un “Ops!” ed esce dalla porta con una di quelle sue solite risatine stupide. …E’ un’oca. Un’oca in piena regola. Io non l’ho mai sopportata, figuriamoci ora che si è presa il mio Ron.


Adesso c’è un imbarazzante silenzio. Si sarà reso conto Ron di ciò che ha fatto? Se era un dispetto a me, non era molto divertente. Anzi, per nulla.

“Ciao, Harry! Mi chiedevo dov’eri!” dice lui.

Devo fare qualcosa.

Compiendo il mio piu’ grande sforzo d’animo, acquisto, o almeno cerco di acquistare, il tono di voce piu’ calmo che mi riesce.


“Non dovresti far aspettare Lavanda fuori. Si starà chiedendo dove sei andato”. Non so come l’ho detto, se la mia rabbia si è notata oppure no.

Se ripenso a quella scena, di lui incollato a lei…


“Oppugno!” grido. Sono furiosa. Inizio a piangere e, sbattendo la porta, esco.

Sono proprio arrabbiata nera. Un’oca si è presa il mio Ron.


Siate Clementi! Bacioni!