Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Erestor    24/02/2010    0 recensioni
Ci troviamo nelle Terra di Mezzo verso la fine della Terza Era. Gli uomini regnano sovrani, di Nani ne son rimasti ben pochi e vivono al di sotto delle montagne allacciando raramente rapporti con gli uomini. Gli Hobbit sono anch'essi ormai quasi estinti, ve ne sono solo nella vecchia Contea. Per quanto riguarda gli Elfi si sono allontanati dal resto delle popolazioni della Terra di Mezzo. Sono rimasti in un numero alquanto esiguo e così hanno deciso di riunirsi e fondare un'unica città dove vivere insieme. Questa città chiamata Valar in onore delle loro divinità, era situata al centro di Bosco Atro, nell'Ithilien e protetta da una fitta barriera creata dai grandi Saggi Elfici.
Genere: Fantasy, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Aragorn, Legolas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un altro giorno incominciava a Bosco Atro mentre la barriera diventava sempre più debole. Nonostante tutto la vita sembrava trascorrere abbastanza serena. Legolas si svegliò presto quel giorno, non aveva dimenticato la promessa fatta alla cugina ovvero di insegnarle ad usare la spada. Si avviò così verso il centro del Bosco dove sapeva non ci sarebbe stato nessuno e dove aveva dato appuntamento a Ainwen.
Arrivato si sedette sotto un grande albero uno di quelli che sembra possano parlare. Esso gli faceva ombra dai raggi del sole che risplendeva alto nel cielo e che se non fosse stato un Elfo l'avrebbero infastidito e non poco.
Sospirò godendosi per qualche istante quella quiete ma si sa, dopo la quiete vien sempre la tempesta. Ed infatti poco dopo avvertì qualcuno correre nella sua direzione, non erano leggeri i suoi passi ansi dal rumore poteva capire benissimo chi era.
La figura che stava correndo gli si fermò davanti ansante.

-buongiorno Ainwen-

la salutò l'Elfo tenendo gli occhi chiusi per cercare di respirare ancora un po' di pace.

-salve cugino!-

rispose allora lei fissando Legolas seduto ai piedi del grande albero.

-allora? Mi insegni ad usare la spada?-

-sono qui per questo...altrimenti non ti avrei dato mai un appuntamento-

le rispose ancora Legolas ridendo ed aprendo gli occhi per alzarsi in piedi. Rimase leggermente esterrefatto.

-ma che hai indosso?-

le chiese guardandolo come preoccupato.

-questi? Sono i tuoi...-

rispose Ainwen come se fosse normale.

-li ho presi dal tuo guardaroba, ho pensato che per imparare a maneggiare la spada fossero più comodi-

terminò facendo una leggera giravolta su se stessa. Aveva indosso una tunica verde scuro con delle calze aderenti marroni e gli stivali dello stesso colore della tunica. Di solito erano i vestiti che Legolas usava per allenarsi.

-questo è indubbio... ma mi duole ricordarti ancora una volta che sei una donna e quell'abbigliamento non va bene-

rispose allora l'Elfo leggermente esasperato dalle stranezze della cugina, ma le voleva bene e sapeva che era speciale quindi l'avrebbe appoggiata sempre e comunque.

-a me piace caro Principe, mi sa che dovrete farvene una ragione-

Legolas sorrise passandosi una mano sul volto come vinto.

-e va bene...ma ora diamoci da fare-

Ainwen era al settimo cielo e non vedeva l'ora di poter maneggiare una spada. Legolas intanto si recò dietro l'enorme albero e tornò con due bastoni belli lunghi in mano.

-tieni-

disse lanciandone uno a Ainwen che l'afferrò titubante. Non capiva a cosa servissero.

-bene possiamo incominciare-

sentenzio Legolas sorridendo. Capiva bene le titubanze della cugina.

-ma le spade?-

-non puoi ancora maneggiare una spada, sarebbe pericoloso. Procederemo con piccoli passi-

Ainwen ci rimase malissimo. Aveva tanto aspettato quel giorno ed ora non poteva neanche avere una spada!

-ma Legolas!-

si lamentò scuotendo il capo.

-non si discute. Se vuoi imparare devi fare quello che dico io-

Ainwen sospirò dandosi lei per vinta stavolta.

-e va bene...cosa devo fare?-

chiese allora afferrando meglio il bastone che aveva in mano. Legolas sorrise nuovamente e così trascorse l'intera mattinata a spiegare le basi del combattimento con spada alla cugina.

-wao mi piace tantissimo! Che dici? Potrei diventare un grande guerriero?-

chiese Ainwen seguendo Legolas verso un laghetto poco lontano. Aveva imparato tante cose in quell'unica mattinata ed almeno aveva capito che era più pratica ad usare la spada che non l'arco.

-per il momento pensa ad impegnarti...poi si vedrà-

rispose l'Elfo biondo per poi fermasi ai bordi del laghetto. Vi era anche una bellissima cascata e l'aria era un vero toccasana. Ainwen non perse tempo e subito incominciò a spogliarsi incurante del cugino. Del resto si conoscevano da quando erano bambini e poi per gli Elfi quelle erano cose normali. Rimasta nuda si gettò in acqua incitando il cugino a fare lo stesso.
Ma Legolas era turbato, si trovavano abbastanza vicini alla fine della barriera. Poteva quasi percepire gli odori ed i rumori del mondo al di là.

-hey che hai? Non vieni?-

-si si...arrivo subito-

rispose riprendendosi da quello stato di trance in cui era caduto. Il giorno dopo ci sarebbe stato il fenomeno dell'Aurora. Smise di pensarci e togliendosi i vestiti raggiunse la cugina in acqua.

-ci voleva proprio-

disse poco dopo appoggiandosi con le braccia ad una roccia.

-Legolas-

lo chiamò Ainwen. Ed egli ebbe subito un brutto presentimento, di solito lei non lo chiamava quasi mai per nome.

-sei mai stato nel mondo al di là?-

chiese appoggiandosi a sua volta vicino la roccia.

-no... ma non vorrei andarci per nulla al mondo. Vi sono gli uomini lì, esseri spregevoli, calpestano e deturpando la loro madre, la natura-

-se non ci sei mai stato come fai a dire che sono così crudeli?-

chiese ancora Ainwen non del tutto convinta.

-ti ricordo che molti dei nostri compagni che hanno attraversato la barriera non sono più tornati-

-ma questo non fa di loro dei mostri...almeno non tutti. Non può esistere un Uomo buono?-

-non so rispondere a questa domanda cugina ma quello che so di sicuro è che mai, e dico mai, dovrai attraversare la barriera-

le disse Legolas per poi uscire dall'acqua ed incominciare a rivestirsi dopo essersi velocemente asciugato.
Ainwen rimase pensierosa. Aveva sempre desiderato andare nel mondo al di là, sopratutto nel giorno dell'Aurora. Sapeva bene che era pericoloso ma era più forte di lei. Uscì dall'acqua ed imitò il cugino rivestendosi.

-Ainwen-

la chiamò Legolas con tono serio

-non avvicinarti alla barriera-

le disse prima di scomparire fra gli alberi. Ainwen sospirò per poi seguire il cugino.


Intanto a Gondor il giorno dopo

-Aragorn mio Signore siamo pronti per partire-

disse Boromir raggiungendo il Principe nelle sue stanze. Aragorn era particolarmente felice quel giorno, finalmente avrebbe potuto vedere gli Elfi o almeno lo sperava.
Uscirono così dal palazzo e montarono a cavallo. Oltre a Aragorn e Boromir vi erano altri tre soldati che fungevano da scorta personale del Principe. Anche quella mattina il sole brillava nel cielo e così anche all'interno del bosco folto era possibile riconoscere qualsiasi figura vi fosse passata.
Il fenomeno dell'Aurora avveniva ai confini del Bosco che era sotto il controllo degli uomini, qualche metro distante dalla fine della barriera degli Elfi. Era uno spettacolo mozzafiato che riusciva ad incatenare ad esso anche gli uomini.
Aragorn ed i suoi soldati si appostarono così fra gli alberi proprio nel luogo in cui l'energia dell'Aurora sembrava essere più forte.
Stettero così per qualche tempo ma di Elfi non sembrava esservene traccia. Poi finalmente intravidero una figura scivolare fra gli alberi, aveva lunghi capelli biondi e si dirigeva proprio verso di loro. Sembrava come stregata da un incantesimo.
Gli uomini spronarono i cavalli e circondarono la figura che solo allora sembrava essersi accorta di essere in trappola. Era un Elfo donna, dai capelli biondi e gli occhi verdi.

-è questo un Elfo?-

chiese Aragorn come incantato dalla luce che emanava quella creatura.

-si mio Signore-

rispose Boromir che aveva già visto qualche Elfo prima di allora.

Aragorn sorrise abbastanza soddisfatto e diede l'ordine ai suoi soldati di legare l'Elfo. La creatura subito si dimenò urlando e tirando calci quando poteva.

-non avevi detto che erano esseri pieni di grazia?-

chiese ironico il Principe a Boromir

-di solito lo sono-

rispose questi mentre tornarono a nascondersi fra gli alberi. Prepararono un piccolo campo con delle tende. Sarebbero rimasti lì per tutto il giorno e forse anche la notte. L'Elfo fu legato e rinchiuso in una delle tende mentre due uomini le facevano da guardai.


Spero piaccia...a presto con il nuovo capitolo! baci^^
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Erestor