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Autore: Aly92    25/02/2010    4 recensioni
Edward lascia bella, lei fugge dalla sofferenza... si ritrova a volterra al cospetto dei volturi ... e quando i cullen arrivano a palazzo??? ... vi prego recesite, se non vi piace nn scriverò più nulla
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardo la pioggia che cade. Le goccioline d’acqua creano linee che formano disegni astratti. Sono passate due settimane che Lui se n’è andato. Charlie è preoccupato. Ha paura a lasciarmi sola. Sto prendendo in considerazione di andarmene. Sotto il letto c’è già tutto l’occorrente per sparire. Ho sentito mio padre dire, forse, che deve andare ad un congresso a Los Angeles. Durerà tre giorni. Partirà domani se tutto va bene. Gli lascerò una lettera. Decido di scriverla ora. Ciao Papà, so che non trovandomi in casa ti sarai preoccupato molto, ma devi stare tranquillo. Non penso tornerò presto, ho bisogno di scollegarmi da qui, dove tutto mi ricorda lui. Pensavo di essere più forte, ma evidentemente mi sbagliavo. Non t’incolpare di nulla, non incolpare nemmeno lui di nulla, in fondo non è colpa sua. Non si può amare a comando. I mesi passati con te sono stati fantastici, ma ora rimanere a Forks mi fa soffrire in un modo inconcepibile, ti chiamerò ogni tanto per farti avere mie notizie. Ho solo bisogno di tempo per poter alleviare il dolore che mi provoca la voragine che ho nel petto, dove fino a due settimane fa c’era il mio cuore. Ti prego, non mi cercare. Non preoccuparti, ormai sono grande, so badare a me stessa; solo non cercare di avvelenarti con la tua cucina o di bruciare la casa, quando un giorno tornerò mi piacerebbe fosse ancora in piedi. Mi raccomando, rassicura la mamma e dille che le voglio bene. Farò avere mie notizie presto. Un bacio, ti voglio bene. Bella Imbusto la lettera e ci scrivo su “papà”, infine la nascondo nel cassetto della scrivania. Tra un’ora mio padre arriverà e mi troverà per l’ultima volta a dormire sul mio letto. Il mattino dopo Sono le sette. Mi alzo, mi preparo e nel giro di mezz’ora sono a scuola. Charlie è partito alle sei questa mattina. Durante le ore e le pause i miei compagni tentano di avvicinarsi, ma gli basta incrociare il mio sguardo che subito demordono. A fine lezioni chiamo un momento Angela, Jessica, Mike, Tyler, Erik e Ben. B: Ragazzi, vorrei parlarvi un secondo, vi spiace? Devo dirvi una cosa importante e non vi ruberò molto tempo, promesso. Mi guardano un momento straniti e poi annuiscono. B: Prima di tutto vorrei chiedervi di non interrompermi, per favore.- Annuiscono tutti e allora io inizio il mio discorso – Oggi sono venuta a scuola per salutarvi, sto partendo. Non so ancora quando, e se, tornerò. Per questo ci tenevo a salutarvi. Mi mancherete, vi voglio bene. Tutti e sei hanno sgranato gli occhi, ma non dicono una parola, quindi mi giro e mi dirigo al pick-up. Quando arrivo a casa mi faccio una doccia, mi vesto, attacco la lettera per Charlie al televisore con un pezzetto di scotch, prendo il mio bagaglio e parto per l’aeroporto di Seattle. … Decido di prendere il primo volo disponibile: Firenze, Toscana, Italia. Il viaggio dura molto. Ma lo passo quasi tutto dormendo, anche se penso di essermi agitata molto. Sono sfinita. Noleggio un’auto. A causa di un guasto di quella che mi avevano deciso di noleggiare, mi fanno uno sconto dandomi un porche nera decapottabile. Prendo la prima strada che mi capita. Oggi la giornata è nuvolosa. Finisco in una piccola città molto graziosa. Volterra. Sono nella piazza principale. Cerco di non pensare e di godermi i monumenti, quando … Ragazza: Signori e signori. Vorrei proporvi una visita guidata del monumento più antico della città. La visita è assolutamente gratuita, chiunque voglia partecipare deve semplicemente firmare questo modulo. Mi avvicino, guardandola bene, ora, mi accorgo che non è una ragazza. Una vampira. Naturalmente è bellissima e molte persone si avvicinano. Decido di partecipare anche io. B: Signorina? Mi scusi. Volevo solo chiederle quanto durerà la visita. La ragazza mi squadra, poi mi dice che durerà circa due ore e mezzo. Si vede che mente. Può essere brava quanto vuole, ma riconosco quando un vampiro non dice la verità. B: Io sono Isabella, Bella. Piacere. Mi guarda come se fossi un’aliena. Mi sento quasi divertita. Ragazza: Io sono Heidi. È … è un piacere conoscerti. Le sorrido, o almeno credo, non sono sicura di esserci riuscita. Iniziamo a chiacchierare mentre aspetta che ci sia un bel gruppo di persone. Ma ad un certo punto mi fa una domanda e non so come risponderle. H: Bella? Ti sembrerà una domanda senza senso, ma … mi chiedevo, non … come dire … non ti senti … ehm … strana a starmi vicino o a parlarmi? B: No. E non è una domanda senza senso. H: Perché? B: Perché ormai la mia vita non ha più alcun senso. S’irrigidisce e sgrana il suo sguardo. H: Perché mi dici una cosa simile? B: Io … Ecco io … sai una cosa? Sei una splendida vampira H: G – g – gra – zie. Ma … ma tu … co – come fai a – sapere di noi? B: è una storia troppo complicata e lunga. Ora voglio solo … che tu, o chiunque di voi, mi ammaziate. Sgrana gli occhi. … Sono passati sei mesi da quanto Heidi mi ha portato a palazzo. Ho conosciuto i Volturi. Aro, Marcus e Caius. Non hanno assecondato la mia richiesta, anzi, mi hanno trasformato. Ho deciso di aspettare qualche mese prima di andarmene, non voglio ammazzare nessun umano. Oggi Aro mi ha convocata, non ha ancora capito quale sia il mio potere speciale, ma mi vuole nella sua guardia, ma come al solito rifiuterò. Ancora nessuno sa della mia storia, alla fine parlo solo con Heidi e molto poco. La segretaria tenta di fermarmi dicendo che è in riunione, io non mi fermo ed entro silenziosamente. Ciò che mi trovo davanti mi blocca. Davanti a me, che mi da le spalle, tutta la famiglia Cullen al completo. Ed: Aro, Marcus, Caius. Sono qui per chiedere voi di mettere fine alla mia esistenza. COSA?!?!? Non può farlo … perché?! Aro: Posso chiederti il motivo di questa tua richiesta? Ed: Ho … perso la mia unica ragione di vita Lo dice con tono molto addolorato. Mi ha già dimenticata. Si è già innamorato di un’altra. Un dolore straziante mi parte dal cuore ormai morto, facendo voltare Jasper nella mia direzione. Dopo di lui tutti gli altri mi guardano shockati. Ma il mio sguardo è ancora su di Edward, che molto lentamente si gira. Ed: Bella?! Cosa ci fai qui … ? B: I-io … - mi schiarisco la voce e parlo, ma ad Aro – Aro. Mi hai fatta chiamare? Aro: Volevo chiederti se hai cambiato idea, riguardo la mia proposta di entrare nella guardia B: mi dispiace Aro, ma la mia decisione resta invariata. Ho già preparato la mia roba. Partirò al più tardi domani. Aro: Capisco. Sappi che ci sarà sempre un posto per te qui. Mi sarebbe davvero piaciuto scoprire qual è il tuo potere. Magari più avanti. Puoi andare, anche se spero tu torni presto a trovarci. B: Senz’altro, sarà un piacere. Arrivederci a tutti. Senza guardare nessuno mi volto e m’incammino, ma … Ed: Bella! Aspetta! Ti prego … Mi fermo ma senza voltarmi, percepisco perfettamente la presenza di tutti e sette i vampiri che amo e che non posso odiare. Ed: Ti prego di darmi cinque minuti. Voglio solo dirti una cosa. B: Cosa?! Che ti sei divertito? Che ti sei innamorato? Che mi hai lasciata frantumandomi e portandoti via il mio cuore? E che non riuscivo più a stare con mio padre perché tutto mi faceva soffrire perché mi ricordava te? Che sono morta dentro? Ma sai una cosa? Non ce l’ho con te, hai fatto la cosa giusta. Sai, sono venuta qui per liberarmi, ho incontrato Heidi, le ho chiesto di morire, ma mi hanno trasformato. Ora c’è solo una cosa che vi chiedo, a tutti, rispettate la promessa che mi ha fatto Edward, anche se servirà a poco … come se non foste mai esistiti. Uscite dalla mia vita, io … non … soffro troppo … mi spiace. Ed: Aspetta. Non andartene. Cinque minuti. Ti ho mentito, l’ultima volta che ci siamo visti. Ho detto che non ti amavo, ma non era vero. Me ne sono andato per il tuo bene, per lasciarti vivere in modo normale. Dopo un mese sono tornato a Forks, ho incontrato Black, mi ha quasi ammazzato. Poi sono andato da Charlie, mi ha fatto leggere la tua lettera. T’ho cercata molto qui in Italia quando ho scoperto che eri venuta qui, ma non avrei mai pensato a Volterra, forse però avrei dovuto … infondo, attiri disgrazie – mi scappa un sorriso che lui non può vedere – quando a Firenze ho perso le tue tracce, mi avevano detto che una ragazza aveva avuto un incidente ed era morta. Pensavo fossi tu, sono venuto qui, ho chiesto la morte per ricongiungermi a te. Perché non posso vivere se tu non ci sei. B: Hai idea della sofferenza che ho patito? Hai idea di quanto ho aspettato di vedervi spuntare dal nulla? Io … io … Tempo un sedicesimo di secondo e sono tra le sue braccia, singhiozziamo entrambi e abbraccia noci strettissimi. Vengo poi sradicata da Edward da Alice ed Emmet che mi stritolano, poi abbraccio anche Carlisle ed Esme, abbraccio forte anche Jasper, e mi ha sconvolto l’abbraccio di Rosalie, perché è stata lei a prendere l’iniziativa. … Lasciamo Volterra dopo che i Cullen hanno salutato i Volturi. Chiamo mio padre, lo avevo chiamato la settimana prima. Tu, tu, tu, tu … Ch: Pronto? B: Ciao Papà, sono Bella Ch: Bella! Come stai? B: Bene e tu? Ch: Mi manchi tesoro B: Anche tu … la cucina? È ancora integra? Ch: Isabella Marie Swan, abbi un po’di fiducia nel tuo vecchio! Ho bruciato solo una presina! B: Ahahahah … papà? Ch: Si? B: Perché non mi hai detto che i Cullen erano venuti lì? Ch: Allora ti hanno trovata … Edward ti ha spiegato? B: Si, tutto. E a quanto pare anche a te … Ch: Già … mi ha spiegato TUTTO Mi volto di scatto verso Edward che annuisce e mi sorride, mentre io ho una faccia sconvolta. B: In tal caso devo dirti una cosa … ora io … sono … Ch: Come loro … B: Si Ch: Tornerai? B: No … rischieresti solo la vita Ch: Almeno fatti sentire ogni tanto B: Ok … Ti voglio bene Ch: Anche io Piccola … Decidiamo di trasferirci a Londra, in una delle tante ville. O almeno è quello che credevo. La proprietà è immensa. Ci sono quattro casette. Una per ognuno. Noto con piacere che sono tutte insonorizzate. I pensieri molto poco casti che avevo avuto durante tutto il viaggio tornano prepotenti appena il letto mi si para davanti. Edward è andato a prendere le altre valige in auto. Decido di fiondarmi nel bagno e mettermi uno dei pochi completino intimi sexy che possiedo, nero ricoperto di pizzo rosso. Sento la porta chiudersi. Ed: Bella? B: Eccomi Quando gli appaio davanti spalanca occhi e bocca. B: Tutto bene? Ed: Ehm … io … credo … sono morto e poi finito in paradiso? B: No, ma posso portarti in uno dei gironi dell’inferno che preferisco Ed: E quale? B: Che ne dici di quello dei lussuriosi? Ed: Dico che mi piace Non so bene come, ma sono sdraiata sul letto con il mio vampiro mezzo nudo sopra di me. Mi bacia le labbra, il collo, il decolté, mi strappa il reggiseno e si dedica a ciò che c’è sotto. Scende ancora, fino allo slip. Strappiamo i nostri ultimi indumenti e dopo aver … fatto lavorare le nostre lingue sui nostri corpi caldi, mi entra dentro. Spinge in modo dolce, passionale, possessivo … eccitante … Veniamo insieme. Rimaniamo uno dentro l’altra, finché la porta si spalanca e Emmet, Rosalie, Jasper ed Alice appaiono. Appena ci notano nel letto scoppiano a ridere. Ora sono pronta, pronta ad affrontare la mia eternità con al mio fianco Edward e la mia famiglia. Ho assaporato la felicità e non ho intenzione di rinunciarci facilmente. THE END
  
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