Per Veget4ever che me lo ha richiesto.
Quello che facevano gli altri mentre Goku se la vedeva con Annin.
I personaggi di Reghina, Vegus e questo Vegeta Jr.; che non è assolutamente il mio di Taintend Dragoon o di quel filone; sono di Vegeta4ever.
Cap.13 Vegus e Jr.
"Si sa, quando si è lontani ai luce,
le notizie arrivano storpiate.
E' come se attraversando lo spazio
sconfinato, venissero modificate….
Vegeta sbuffò.
Non si sarebbe scomodato se avesse saputo che in realtà quello che
era nato era il secondo genito di quel moccioso di suo fratello e di Reghina.
Alla guida di quell'astronave sembrava che
il tempo trascorresse più lentamente.
Certo, senza Kakaroth c'era silenzio, ma si
stava dovendo scarrozzare mezzo mondo e la cosa lo infastidiva.
"Siamo arrivati?”domandò per la
millesima volta qualcuno nelle retrovie.
"No"rispose con tono duro suo
nipote Vetrunks al suo posto.
Sospirò, quanto mancava ancora?".
"La navicella atterrò pian piano.
Appena i portelloni si aprirono, una folla
scese scalpitante; pareva un invasione.
Dalya strillava tirandosi dietro la madre
Bra.
Elly correva dietro al figlio Jaden
eccitato.
May parlava fitto fitto con Gohan e Goten,
facendogli venire un emicrania terribile.
Vetrunks camminava al fianco del padre,
compunto, ma sorridente.
Mentre i gemellini Latys e Gill strillavano
che volevano raggiungere il fratello maggiore, fermati a malapena dalla povera
Pan,
Videl portava aiuto qua e là inutilmente.
Veki scese con calma, mentre Lory guardava
intimidita quel nuovo mondo.
Bulma invece scese chiacchierando con John,
o meglio intontendolo parlando più della stessa May.
Kamy invece si accorse che Vegeta era
rimasto indietro.
"Ti stai facendo vecchio,
Veggy?"chiese senza remore.
Lui le lanciò uno sguardo assassino senza
rispondere e con incedere sicuro scese dalla navicella.
La rossa ridacchio, riconoscendo in
lontananza Reghina.
"Kamy!"salutò questa, entusiasta.
Oltre a Vegeta, di quel mare di persone, la mora conosceva veramente soltanto
Kamy.
"Siete venuti, alla fine!"sorrise
accogliendoli.
"Certo"ribatté la sorella di Goku,
salvando dalle grinfie dell'azzurra il marito.
"Tsk"fu invece la risposta del re
dei saiyan. Più che altro la moglie lo aveva costretto.
O almeno, quella era la scusa ufficiale.
"Oh, ciao anche a te Vegeta"sorrise
entusiasta la mora.
"Mamma".
L'attenzione di Reghina fu subito catturata da
un bambinetto di sei anni, dagli occhioni azzurri.
"E' lui il nonno?"domandò, indicando
Vegeta.
"Ehi!" si lamentò Vetrunks
seccato.
Kamy scoppiò a ridere alla faccia sconvolta
di Vegeta.
In fondo non pensava di sembrare così
vecchio, al moccioso veniva solo zio, ufficialmente.
"Te l'ho detto Veggy, sei
vecchio"scherzò la rossa.
"No, tesoro"disse, stranamente, dolcissima Reghina
rivolta al figlio maggiore.
"E' zio Veggy"chiarì scompigliandogli i capelli neri. Il bambino guardò attentamente
il Sayan di sangue blu, per poi, dopo un po’, annuire solennemente.
"Sì, mi piace!"commentò.
"Tarble dov'è?"si informò John.
"Io sono zia Kamy"si presentò
invece la rossa avvicinandosi al bambino. Vetrunks sbuffò allontanandosi, si
era offeso, in fondo iniziava a vedersi in lui lo stesso identico carattere di
Vegeta.
"Spicciamoci a vedere l'altro
marmocchio"ribatté invece il re dei saiyan, contento di essere uscito
dalla situazione 'spinosa'.
"E' dentro"rispose Reghina a John,
mentre osservava il suo bambino trotterellare dietro Vetrunks."E non
chiamare il mio cucciolo marmocchio"ringhiò, poi, rivolta a Vegeta.
"Io lo chiamo come mi pare"ribatté Vegeta. Kamy era
rimasta impalata, il figlio di Reghina l'aveva snobbata assolutamente.
Ridacchiò e si rimise in piedi, che tipetto che era il figlio dell’amica. John
invece corse dentro il palazzo alla ricerca del fratello.
Vetrunks si voltò accorgendosi della figura
che senza remore si era messa a seguirlo. Oh no, come se non ci
bastavano i suoi fratellini in giro.
"Che vuoi?"sbottò incrociando le
braccia.
“Volevo chiederti scusa. A me non piace far
arrabbiare le persone”si scusò Vegus.
"Il fatto è che si può fare tutto in
mia presenza, ma "nonno Vegeta" non si tocca"spiegò il bambino.
"Però nemmeno a me piace. Sono nervoso
perchè non dormo da tanto"aggiunse il glicine sospirando.
"Se vuoi posso leggerti una favola!"si
offrì, volenteroso, il bambino"E io non lo sapevo di non poter chiamare
zio nonno, non me l'ha detto nessuno"
"Non importa. In fondo io resto sempre
il suo 'nipote grande preferito'"si vantò il figlio di Trunks.
"Perchè una favola?"si informò
poi non capendo.
"Perché le favole fanno
addormentare"fece, saccente, l'altro.
"Se i tuoi fratelli non urlano troppo
forte la notte. Non credi di essere troppo piccolo per saperle
raccontare?"domandò il figlio di Pan grattandosi una guancia.
"IO NON SONO PICCOLO!"saltò subito su
quello"Però anche io ho un fratellino piccolo così"e, avvicinò
pollice e indice.
Vetrunks sorrise. In fondo anche lui aveva
quella reazione se gli davano del
piccolo.
"Allora, di sicuro sarai anche bravo a
combattere"buttò facendo finta fosse stata una frase casuale.
"Certo!"assicurò il figlio di Tarble.
"Mi ha insegnato la mia mamma! E la mia
mamma è la più forte di tutti tutti tutti!"sottolineò poi Vegus.
"Io e il mio quasi cugino Goshin,
invece, siamo stati allenati dai guerrieri più potenti dell'universo. Due veri
supersaiyan di decimo livello. Nonno Vegeta e il Signor Goku". Non vedeva
l' di trovare a qualcuno a cui poterlo dire.
"Allora devi essere forte!"sorrise.
"Io mi chiamo..."provò a dire.
"VEGUS!"il bimbo
sbiancò"Ma...mamma"un'arrabbiatissima Reghina lo affiancò.
"Non allontanarti più, mi sono presa un
colpo!"lo sgridò. Era una mamma davvero apprensiva.
"Scusa mammina". Vegus mise su un'aria
da cucciolo e Reghina si sciolse.
"Su, entriamo, così zio Veggy vede tuo
fratello e smette di borbottare".
Vetrunks sbiancò. Anche sua madre si
sarebbe comportata in quel modo se si accorgeva che si era allontanato.
Decise perciò di andare dietro al nuovo
amico.
Correndo lo affiancò e gli chiese:"Re
di cosa? ".
[Vetrunks in saiyan significa re. Trunks frutto di un grande
amore. Geta sn i soli saiyan. Vetrunks conosce l'idioma saiyan ed è curioso di
natura]
"Vegus, Re dell'ombra"sorrise, entusiasta il bambino
rispondendo.
"Vero mamma?"chiese conferma.
"Bravo cucciolino"sorrise dolcemente lei, mentre guidava
gli ospiti dentro la casa, precisamente in una stanza con una culla e tutto ciò
che serve a un neonato.
Vetrunks sorrise entusiasta.
"Bellissimo"commentò, cercando però di non sbilanciarsi
troppo.
Vegus sorrise e rimase attaccato al nuovo amico. Difficilmente
l'avrebbe lasciato andare. Reghina, intanto, aveva preso in braccio il
secondogenito e gli stava, per così dire, presentando i parenti, che manco a
dirlo venivano quasi subito fulminati dal neonato.
Vegus sorrise e rimase attaccato al nuovo amico. Difficilmente
l'avrebbe lasciato andare. Reghina, intanto, aveva preso in braccio il
secondogenito e gli stava, per così dire, presentando i parenti, che manco a
dirlo venivano quasi subito fulminati dal neonato.
Vegeta sorrise malefico. Kakaroth aveva messo a segno Goten e
Goshin, ma lui adesso oltre a Vetrunks poteva vantare quel nipote appena acquisito.
"Emh, papà, hai uno sguardo strano"mormorò Trunks
vedendo la luce omicida negli occhi del genitore.
"Vegeta, stai di nuovo facendo la faccia da
squalo"commentò la povera Bulma.
Tutti quegli ai sulla Terra e ancora sapeva sembrare un mercenario
pazzo omicida.
"E' molto più carino di te da piccolo"commentò
pacatamente Reghina, cullando teneramente il figlio.
"Tsk, non tutti quelli che da neonati erano interessanti, lo
erano anche da adulti. Prendi Kakaroth"commentò il principe dei saiyan
punto nel vivo. Dimenticava sempre quanto tagliava la lingua di Reghina.
"Scusa, tu che ne sai di mio fratello?"domandò la rossa
non capendo.
Vegeta schiuse gli occhi. No, invece Kamy era solo un imbranata
parlante ventiquattrore su ventiquattro.
"Me ne hai parlato tu"mentì spudoratamente.
"Vegus, come si chiama tuo fratello?"domandò invece Vetrunks.
"Vegeta"rispose, con tono leggermente geloso.
"Il mio bambino sarà interessantissimo anche da
adulto"rispose subito Reghina.
"Sarebbe davvero umiliante se un componente purosangue della
famiglia reale non lo fosse"continuò, candida e provocante come sempre.
La cosa assurda fu che si risentì Gohan. Era la prima volta che
il si offendeva per qualcosa.
"I mezzo-sangue sono più potenti, a essere
sinceri"commentò aspro.
Videl sgranò gli occhi. Da quando il marito diceva certe cose?
"Se si sanno allenare"commentò, sorridente,
Reghina.
"Sennò non reggono il confronto con un neonato purosangue".
Ad aumentare la tensione ci si mise pure Veki.
"Che ne pensi
Lory. Sarà un combina pasticci come il senior?"punzecchiò il fratello.
La povera Lory voleva volatilizzarsi.
"Non preoccuparti. Se prova a fare certe cavolate due
schiaffi non glieli toglie nessuno"ridacchiò la neo mamma, cullandosi il
bambino, che probabilmente voleva sparire, proprio come Lory.
"Tsk, in ogni caso ha ragione. Un purosangue è più
forte"commentò a sorpresa Vegeta.
"Miracolo, mi ha dato ragione"sospirò
Reghina.
"Vegus, tesoro, ti va di tenere Veg?"il bambinetto guardò
prima la madre, poi il fratellino. Era un ordine o una domanda?
Kamy intanto si era avvicinata a Gohan che brontolava
vistosamente.
"Ci credi ancora a queste sciocchezze? Dai, se fossero vere,
una terza classe come me, col cavolo che si sposava una nobile"lo
rincuorò.
Vegus sbuffò, mentre Vetrunks guardò con raccapriccio Latys e
Gill. Non aveva nessuna voglia di tenere quelle due piccole pesti.
"Mamma, ma papà?"buttò lì, Vegus, per evitare di
prendere il fratello. Se per caso gli cadeva, Reghina l'avrebbe ammazzato.
"John!!!!".gridò a tutta voce Kamy.
Il poveraccio fu costretto ad arrivare di corsa, trafelato;
Le occhiaie erano il segno che non ce la faceva più. I capelli,
compreso il ciuffo erano un groviglio, mentre il sorriso, di chi ha passato
decisamente troppe notti insonni.
Vetrunks si rese conto, che c'era chi era messo molto peggio di
lui.
"Table"lo salutò, sorridendo, Reghina.
"Pensavo stessi dormendo"aggiunse candida. Vegus corse
subito accanto al padre, finalmente contento. Non si sentiva molto a proprio
agio, con tutta quella gente che nemmeno si presentava. Si chiese come facesse
la sua mamma.
"Dormire? Si, che
bella parola…"mormorò il poveraccio che cadeva in piedi.
"Io onestamente, non apprezzo eccessivamente il
dormire"commentò John guardando confuso il fratello.
Al contrario Vegeta guardava esasperato entrambi i fratelli più
giovani.
"Scusate, ma piuttosto che dormire, qui nessuno di voi ha
fame"domandò Goten grattandosi la testa.
Da quando si era fatto crescere i capelli, per il povero principe
dei saiyan era come avere un Kakaroth in miniatura come genero.
"Non è una cattiva idea"si
aggiunse Videl, sperando di placare il cattivo umore del marito.
"Su, state buoni"fu invece la
frase di Bra, che non aveva ascoltato niente, alle prese con le due piccole
pesti.
"Ti dò una mano"si propose, o
meglio si immolò Trunks, prendendo tra le braccia la sua piccola copia Gill.
"Scusaci Reghina, sembriamo un branco
di cavallette senza ordine"cercò di metter pace Bulma.
"A parte questo, in questo marasma non
si può nemmeno salutare e presentarci decentemente"fece notare
Veki arguta. Lei amava tantissimo i bambini
e avrebbe voluto fare amicizia con il piccolo Vegus.
Lory annuì, rapita dal piccolo Jr.. In ogni
caso, non si poteva certo dire che il neonato fosse il tipico visetto
angelico, ma era ugualmente incredibilmente
bello.
"Non preoccuparti Bulma"le sorrise
Reghina.
"In effetti"mormorò poi.
"Vegus, dai, vieni qui". Il bambino si
guardò un po' intorno, attaccandosi alla gamba del padre.
"Devo proprio?"domandò, timido. Poi,
però, avanzò da solo. Sia mai che la madre decidesse di trascinarlo verso
quella marea sconosciuta.
"Come ti chiami?"domandò la principessa dei saiyan. Normalmente utilizzava un tono più dolce con i piccoli, molto diverso da quello solito. In ogni caso, bastava la luce che brillava nei suoi occhi, a conquistarli di solito.
"Tu saresti"?domandò.
Ovviamente aveva capito il nome, ma voleva trattare il piccolo saiyan da vero
ometto.
Kamy nel frattempo, nelle retrovie, aiutava
Elly a tenere a bada Jaden. Il figlio di Junior voleva a tutti i costi fare
amicizia, ma ci mancava solo lui, per far ritrarre confuso e poco propenso il
figlio di Reghina.
"Io..."mormorò, esitante, il bambino.
"Io mi chiamo Vegus"poi sorrise
timidamente.
"E...credo di essere suo nipote"e
puntò il dito verso Vegeta senior.
"Senza credo, tesoro"lo rassicurò
Reghina, sorridendo.
"Lo sei e non farti ingannare da
quell'aria da duro. Sono convinta che a quel capoccione di mio fratello stai
simpaticissimo. In ogni caso, hai un nome da vero saiyan"commentò Veki.
"Penso anche che ti sia fatto un
amico"indicò Vetrunks e allo sguardo inferocito dei due occhi neri
dell'altro giovane saiyan, capì che era
finta rabbia.
"Tu come ti chiami?"chiese, con un
sorriso solare. All'inizio era timido, ma nemmeno due secondi e subito
diventava espansivo.
"Lei è la principessa
Veki"presentò senza farci caso Lory. In fondo alcune abitudini erano dure
a morire.
"Io invece Lory"si presentò,
mettendo da parte un pò della sua timidezza, ma il suo tono rimaneva ugualmente
dolce e basso.
Vetrunks si avvicinò a suo nonno.
"Dovremmo raggiungere gli altri
nonnino?"domandò e, come sempre con il suo eroe personale, il tono da duro
e lontano, si faceva gioviale dimostrando la sua età ancora in procinto di
sbocciare.
"Scommetto che vuoi rimanere con
quell'altro moccioso"ribattè il maggiore capendo le intenzioni del
glicine.
"Ho un'idea. Mangiamo e chi ha ancora
la forza poi va a passeggiare. Sei d'accordo Veggy?"li fece saltare in
aria Kamy intrufolandosi silenziosamente nel discorso, per poi gridare
all'improvviso.
"Piacere Lory, piacere zia Veki"poi il
ragazzino corse accanto allo zio e alla rossa.
"Scusa, zio, dicevi a me
moccioso?"chiese, innocente. Non sapeva nemmeno fosse un insulto.
"Perché, volevo chiederti se mi dicevi cosa
significa!"aggiunse, infatti. Reghina ridacchiò. L'ingenuità a volte era
peggio delle provocazioni volute.
"Significa che ancora non sei
abbastanza grande da abbattere uno stra-mega-cattivo potentissimo da solo, ma
devi già cominciare a dimostrare di essere degno di essere chiamato con il tuo
vero nome"ribattè Vetrunks, che non aveva mai considerato la parola
moccioso come offesa.
"Alcuni mocciosi lo restano anche da
adulti, soprattutto causa 'altezza'"commentò Veki con un sorrisone.
Vegeta ebbe l'improvviso ricordo del perché
si divertisse a massacrarsi con la sorella, da piccolo e non certo in modo
quasi amichevole come con Kamy.
Lory respirò forte, sempre così tra quei
due, la differenza di età non aveva cambiato niente.
"A me papà mi chiama sempre
mocciosa"commentò Kamy, mentre John annuiva. Conosceva fin troppo bene il
guerriero dalla fascia rossa, che padre protettivo.
"A me mi ci chiama tutt'ora
Vegeta"mormorò Tarble con voce lugubre.
"Sì, però..."commentò il bimbo.
"Lo l'avevo chiesto a zio!"aggiunse e
incrociò le braccine, con aria altamente indignata.
Vegeta si limitò a guardarlo, considerando
se prenderlo seriamente o meno. Nel suo sguardo scritto a caratteri cubitali
che non aveva intenzione di perdere tempo a rispondere.
Peccato che Vetrunks la pensasse
diversamente.
"Nonno, glielo spieghi tu?"chiese
e utilizzò la sua arma segreta.
"Umphf"commentò Vegeta
incontrando i due occhioni neri profondissimi e dolcissimi da cerbiatto ferito.
"Significa che ancora sei un bambino,
perciò non starmi troppo attaccato"commentò con tono monosillabico e duro
il re dei saiyan.
Meno male che la Donna non c'era a vedere
l'ennesima volta in cui il suo orgoglio doveva piegarsi in un carattere poco
poco più socievole.
"Oh, va bene"non fece una piega,
cambiando meta della sua attenzione. C'era così tanta gente in quella stanza!
"Vegus, devi ANCORA scusarti con Kamy per averla ignorata"lo riprese Reghina, indicandogli la rossa.
"Scusa
Signora Kamy"e sorrise anche a lei.
"Non ti devi scusare, se non vuoi.
Solo mi devi dire, perchè non ti sono sembrata abbastanza simpatica da
chiacchierare".
"Odio quando parla
ambigua"mormorò John al fratello, che alzò le spalle non capendo. Gli
occhi della rossa erano di un insolito bianco-fucsia.
"Non è che non mi sembri
simpatica"s'imbronciò il bimbo.
"Però lui"si era arrabbiato con me, e
io non voglio che le persone sono arrabbiate con me"spiegò indicando
Vetrunks.
Reghina, intanto, ripensava sorridendo a come il
figlio aveva snobbato Vegeta senior, cosa più unica che rara, dato che i
bambini di solito gli giravano intorno.
Vegeta dal canto suo non se n'era nemmeno
accorto. La sensazione di aver lasciato qualcosa in sospeso. Come se ci fosse
qualche problema e non riuscisse a capire quale. Nemmeno si accorse del
draghetto dorato in miniatura, che invisibile a tutti, ma non a lui che vedeva
la fenice, si sgolava urlando nel suo orecchio.
"Questo è molto saggio,
bravo"passò la prova Vegus, mentre Kamy si rendeva conto di una cosa.
"Emh, tutto sommato, voi non avete
veramente fame?"domandò con gli occhioni verdi spalancati, facendo cadere
tutti a terra. Certo che i suoi cambi d'umore erano proprio repentini.
"Ho capito, ho capito"ridacchiò la
padrona di casa.
"Vegus, accompagni tu gli ospiti in cucina?
Io metto papà e Veg a letto"il ragazzino annuì, saltellando felice verso
la cucina. Gli piaceva rendersi utile.
"Dopo mangiato, era già tanto se i
tavoli fosse rimasti interi e i piatti non fossero morsicati anch'essi.
I poveri camerieri e servitori di quella
minuta razza sferoidale, si erano a dir poco
terrorizzati a veder quelle cavallette
voraci.
D'accordo avere fame, ma i saiyan erano
terribili, a rimaner lì a lungo avrebbero portato la carestia.
Solo Jaden aveva mangiato poco e niente, ma
in fondo oltre a sangue di Elly c'era anche quello paterno.
Naturale che dopo mangiato, tre quarti
degli strani ospiti, avessero seguito Tarble nella sua occupazione, ossia:
Pochissimi rimanevano ancora in piedi e tra
questi c'era l'intraprendente Kamy che non vedeva l'ora di uscire e prendere
aria.
Come sempre nelle rimpatriate non si era
parlato di altro che del popolo morto e di quanto erano potenti, o simili cose,
i deceduti.
D'accordo che anche lei veniva dall'oltre
tomba, ma allegra com'era, quei discorsi macabri non le si addicevano.
"Dai, facciamo una
passeggiata"pregava un povero John che non ne voleva sapere assolutamente.
"Se vuoi ti accompagno io zia Kamy!"si
offrì Vegus, con gli occhi che gli brillavano. Aveva, ormai, ufficialmente
adottato la rossa come sua 'zietta preferita'.
Vetrunks ci rifletté. Non fosse mai che si
perdeva una cosa simile. Il suo amichetto Gorin non era lì con lui a fare
danni, ovvio che volesse poter sfogare la sua vivacità di bambino con altro.
"Andiamo"strattonò il 'nonnino'
che lo guardava con due occhi spenti.
Il povero Vegeta era il re, oltre che dei
saiyan, delle pennichelle.
Ecco spiegate le sue continue sparizioni
durante importanti combattimenti come Hildegarn.
Peccato che quel giorno, saltellandogli
sulla pancia e pregandolo in modo assilante, il nipote lo avesse detronizzato
dal suo trono-letto.
Una risatina scappò alla padrona di casa. Suo
figlio aveva trovato un'amica e il Re dei Sayan aveva accumulato già due
smacchi al suo orgoglio. Quella giornata sembrava proprio proficua, almeno dal
suo punto di vista.
"Mamma, mamma!"la richiamò Vegus.
"Posso portare zia Kamy fuori? Posso? Posso?
Posso?"e probabilmente avrebbe continuato, se Reghina non avesse annuito,
raccomandandogli ovviamente attenzione.
"Tsk, questo ambiente tranquillo ti ha
rammollito. Pensavo non avresti avuto paura di uscire fuori. Temi forse che
l'aria ti aggredisca?"le domandò Vegeta con uno sguardo glaciale. In
realtà non poteva certo dire la verità. Non gli andava per niente di rimanere
da solo in balia di marmocchi e di Kamy, che volendo la rossa era anche peggio.
Reghina sorrise, angelica. Il Re dei Sayan
doveva preoccuparsi ora. Quando Reghina sorrideva in quel modo, volevano dire
guai.
"Oh, magari, mi servirebbe un
combattimento"iniziò, pacata.
"Ma, non ho intenzione di perdermi TE alle
prese con due bambini"e sorrise, di nuovo, innocente.
"O sei tu a temerli, Veg?"
Vegeta ebbe per un attimo l'immagine di
Kakaroth che le prendeva. Il drago miniaturizzato era passato alle immagini,
peccato che il re dei saiyan lo prese per una perfetta fantasticheria
rilassante.
"Tsk"ribattè soltanto. Notando
che purtroppo il 'bel sogno', si concludeva riportandolo alla spinosa realtà.
"Il nonno ci vuole stare con
me"mormorò desolato Vetrunks.
Vegeta socchiuse gli occhi e forse capì perchè
suo padre si era disfatto di lui quando era moccioso, per non sopportare un
marmocchio quasi sicuramente.
"Certo che ti sopporto. Sei mio nipote
grande, perciò non fare il piangisteo"ribattè e, cercando di ignorare e
bloccare altri possibili interventi, girò le spalle e iniziò ad avviarsi.
Reghina strozzò la risata, giusto per non
dispiacere al bambino. "Fa il bravo baby-sitter Veg!"raccomandò,
giuliva. Non si sarebbe persa un secondo di quella passeggiata.
"Senti, prima che mio fratello ammazzi
me, che alla fine ci vado sempre di mezzo io. Posso rimanere qui?"domandò
John sorridendo a Kamy.
Lei lo afferrò per un braccio scoccandogli
un sonoro bacio sulla guancia per poi prenderlo per mano e portarlo con se.
"Non se ne parla. Se Veggy dice
qualcosa, ti proteggo io"commentò la rossa decisa.
Il come era pressoché impossibile da capibile
e mettere in atto, ma come a spiegarlo alla
sorella di Goku?
Il piccolo Vegus mise il broncio.
"Volevo
accompagnarla io"mormorò, a nessuno in particolare. Decise che la voglia
di uscire era passata del tutto.
"La stai accompagnando tu. Il fatto
che ci siano altri a prendere la stessa strada, non cambia niente"spiegò
Vetrunks. Nemmeno lui aveva capito esattamente cosa aveva detto, ma era
occupato a cercare di tenere lo stesso passo e la stessa camminata del nonno.
"A proposito. Cosa c'è di interessante
in questa zona?"domandò la rossa dopo un pò. Ormai erano troppo lontani
perché la sua povera vittim…marito, potesse scappare.
"Ci sono tante cose belle".
Vegus le saltellava intorno, non allontanandosi mai troppo da lei.
"Per esempio ci sono le
terme!Oppure anche le palestre!E poi le piscine, parchi giochi, cinema...mamma
ha voluto mettere tuuuuuuuuuutte le cose della Terra!".
Probabilmente, non si sarebbe zittito più, ora
che aveva familiarizzato con la rossa.
Gli occhi di quest’ultima si illuminarono.
Era come se avesse appena trovato un fratellino. Ora chi le avrebbe più chiuso
la bocca "Davvero. Addirittura il cinema!!"festeggiò. Gli occhi di
tutti i colori, ma molto vividi, come se fossero stati luminescenti.
"Sì!"assicurò, il piccolo.
"C'è tutto tutto zia!"
La rossa iniziò a riflettere.
"Voi dove andreste?"domandò più a
se stessa che agli altri. Sapeva essere indecisissima sulle cose, sopratutto
quando le piacevano tutte. Questo era uno dei motivi, o una delle scuse di
quando mangiava, diceva semplicemente che non sapendo scegliere le toccava
divorarsi tutto. Gli altri però non capirono e ognuno diede la propria
risposta, a parte Vegeta che guardava la sua coda muoversi stranamente.
Il draghetto al contempo non sapeva più che
fare, nemmeno quello stava servendo a niente.
"Palestra"disse sicuro Vetrunks.
"Cinema"propose John, più che
altro per dormire mentre lo proiettavano.
"Possiamo andare al cinema?".
Vegus la guardò, entusiasta.
"Mamma mi ha detto che oggi c'è una
'parodia', e voglio scoprire cos'è!"
"Allora tutti al cinema!"decise
Kamy puntando il dito davanti a se. Accorgendosi che era sceso il silenzio e
sopratutto il gelo, come se niente fosse, si sistemò la giacca viola sopra la
battle suit e si diresse a passo di marcia. A parte il fermarsi due volte, una
per un verme antennuto di come non ne aveva mai visto e per qualche coccola a
un imbarazzatissimo John, arrivarono facilmente al cinema.
Era fedelissimo, ma di proporzioni più
piccole e ovviamente al posto dei pop corn e cose simili c'erano specialità e
cibi tipici del pianeta, ma tutto sommato gradevoli.
La maschera capì subito che tra di loro
c'era una probabilmente componente chiassose e si preparò di tutto punto per
zittirla se avesse parlato durante il film
Peccato che Kamy, con gli occhi neri pece e
un sorriso poco rassicurante, in anticipo, fece capire che lei voleva fare
chiasso e provare a fermarla poteva valere più di un film perso, o almeno
questa era la scena.
John potè dormire e stare abbracciato con
Kamy e per lui fu un successo.
Vegeta dovette sopportarsi le chiacchiere
della rossa fitte fitte con Vegus, unite alle domande del nipote e ai commenti
di Reghina che lo vedeva lentamente sempre più distrutto.
Fortunatamente il film finì.
"Beh, pensavo peggio"commentò Reghina,
cullando Vegus. Il bambino alla fine si era addormentato, con un sorriso felice
e nel bel mezzo di un discorso su non si sa cosa.
Vetrunks non era riuscito a sapere se il
film al nonno era piaciuto, ma l'adulto aveva le occhiaie e i suoi capelli a
fiamma parevano poco poco sfibrati.
Kamy invece era mezza addormentata, in
fondo consumava molte energie e la sera cullava presto, peccato che parlasse
anche nel sonno.
Il draghetto intanto sentì distintamente la
paura di Goku. Il suo custode era da solo in mano a una pazza, anche partendo
in quel preciso istante ci sarebbe voluto del tempo per tornare sulla Terra. A
mali estremi, estremi rimedi. Concentrò tutto il suo potenziale e con la forza
della disperazione morse il re dei saiyan.
Quello che proruppe dalle labbra di
quest'ultimo fu un misto tra un basso ringhio e un imprecazione di dolore.
"Tsk, questo pianetucolo è pure
malsano"si lamentò massaggiandosi la mano che inspiegabilmente, per lui,
era diventata tutta rossa.
"Sei tu vecchio"lo 'rassicurò' Reghina.
"Non hai più l'età per viaggi nello spazio,
eh, Vegeta?"
Kamy riaprì un occhio sorridendo. Assonnata
si, ma non poteva perdersi una simile occasione.
"Te lo dicevo io. Dovresti ascoltare
me e tua sorella. Sei anziano"commentò con un sorrisone innocente, mentre
John guardava da un'altra parte per non essere tirato in mezzo.
"Nonnino, ti sta diventando rosso
anche il collo…l'altra mano e"…iniziò a numerare Vetrunks, mentre il
draghetto dava il meglio di se. Pareva che il povero Vegeta stesse avendo una
leggera orticaria.
"Forse dovresti tornare a casa"ora
Reghina cominciava davvero a preoccuparsi.
"Maledetto Kakaroth!!"gridò
Vegeta. Non aveva idea del motivo, ma il suo intero essere gli diceva che era
colpa dell'altro saiyan. O meglio era la fenice che cercava di spiegarlo,
mentre dava poco amichevoli beccate all'altro animale simbolo.
"Non gridare"gli fece notare
Kamy. Più che altro, era disperata. Possibile che Vegeta non sopportasse il suo
adorato fratellone Goku?
"Tsk, certo che torniamo a casa. In
fondo il moccioso lo abbiamo visto"ribattè il principe dei saiyan,
dimenticando che
Reghina non apprezza che suo figlio venisse
chiamato in quel modo.
"Io questo benedetto Kakaroth devo ancora capire chi
è"borbottò tra sé.
"E non chiamare il MIO bambino moccioso, o altro che
Kakaroth, te li do io i problemi"minacciò. Non le importava niente se
Vegeta era Super Sayan 10 o 50, nessuno chiamava suo figlio moccioso.
"Kakaroth in realtà è il mio bisnonno
Goku. E' il figlio di Bardack"cercò di spiegare Vetrunks, aggiungendo poi
di parlare a basa voce per non svegliare Vegus, in fondo gli faceva simpatia
ormai.
"Lo abbiamo visto combattere contro
Kid Bu, il mio fratellino"ribattè Kamy con voce dolce.
"Ah! La copia bionda di Radish!".
In fondo, lei l'aveva visto in Super Sayan tre,
quella volta.
"Non è degno di essere nominato quel
beota non greco. Partiamo immediatamente"diede ordine il re dei saiyan
duro.
"Ti sei rimesso in fretta, eh? Deve starti
proprio antipatico questo...Kakaroth?"chiese.
"O come cavolo si chiama, comunque".
Nel frattempo stava facendo salire sulla
navicella tutti gli ospiti. Infondo, il rossore sul corpo di Vegeta non era
rassicurante.
Il potere del drago aveva iniziato a litigare
aspramente con la fenice e questo aveva fatto aumentare esponenzialmente la
rabbia di Vegeta. Fu forse per questo che mezzi confusi e non capendoci quasi
niente, tutti si lasciarono convincere a tornare a casa in quel modo
improvviso.
"Vegeta, sembri un
peperone"commentò Goten. Gli arrivò un pugno da parte della 'mogliettina'
Bra che se lo portò via mezzo svenuto.
Si che il rossore stava già scemando, ma
ugualmente ancora si notava.
"Hai dei figli meravigliosi"si
complimentò un'ultima volta Kamy con Reghina salutandola.
"Congratulazioni"diceva invece
John a un redivivo Tarble.
"Secondo te gli fa tanto
male?"domandò Lory preoccupata a Veki, riguardo alle condizioni del
maggiore.
La sorella di Vegeta sbuffò. Un altro
guaio, cosa doveva fare con suo fratello? Era un caso senza speranza.
"Ci rivediamo presto"promise la mora a
Kamy.
"Te li mando sulla Terra una volta di queste"al Re
quelle parole arrivarono quasi sfocate, ma gli sembrò la più terribile minaccia
esistente...
Alcune storie iniziano, altre finisco…larga
è la foglia, stretta è la via, aspettatevi la prossima Na special…
FINE
ka93: ^^ Sn felice ti sia piaciuta. Spero gradirai anche questa.
hehe, quel terrestre mi sa che non farà più il bullo in vita sua.
Tarble al solo pensiero ancora scappa XD.
Alla prossima. kiss
Luna_07: Sono felicissima che questa coppia ti piaccia.
Tarble arrossisce e si nasconde dietro il ciuffo.
Al prossimo, bacioni ^^
Vegeta4ever: Lo sai, per il matrimonio alla fine di BRE. XP.
A prestissimissimo ^_^