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Autore: Akemichan    21/07/2005    6 recensioni
Commedia scolastica (almeno all'inizio). Cosa potrebbe succedere se una ragazza senza alcun potere magico (o almeno consì sembrerebbe a prima vista) si ritrovasse nel corpo lo spirito di un antico Faraone di nostra conoscenza?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Nuovo personaggio, Seto Kaiba, Touzoku-ou Bakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Per qualche minuto, nella stanza illuminata da una tenue lampadina, regnò il silenzio incontrastato

 

Miyon e Bakura

 

 

Per qualche minuto, nella stanza illuminata da una tenue lampadina, regnò il silenzio incontrastato. Poi, la tempesta che infuriava sempre meno si fece nuovamente sentire e, con essa, i respiri forzati dei due ragazzi.

 

Miyon toccò con i palmi delle mani il freddo tavolino in granito. «Sinceramente, non ho proprio voglia di parlarne. adesso, né mai» Non poteva indietreggiare più di così. «Adesso fammi passare, devo trovare Yuugi»

 

«E’ tipico» scosse i lunghi capelli Bakura. «Quando qualcosa ti dà fastidio, invece di affrontarla, scappi. Proprio come l’ultima volta»

 

«Ancora?!» Lei stava iniziando ad arrabbiarsi. «Me ne fotto di quello che è successo l’altra volta. E soprattutto, sei l’ultima persona che possa farmi la morale!» Sbuffò. «Se solo avessi saputo che c’eri anche tu, mi sarei guardata bene dal venire»

 

«Sai cosa penso?» Bakura si allontanò dalla porta verso di lei. «Che te la prendi con me per evitare di prendertela con te stessa» Vedendo che lei fuggiva il suo sguardo, aggiunse «non è forse così?»

 

Miyon non rispose. Si limitò ad osservarlo con occhi ardenti di rabbia repressa.

 

«Oh, no, non può essere così…» continuò dolcemente lui, poggiando le mani sul tavolino, circondandola. «Tu non provi niente per nessuno, quindi non puoi sentirti in colpa… Tu hai sempre pensato solo a te stessa…» Sorrise. «Sei stata con me finchè ti faceva comodo, ma appena hai trovato qualcosa di meglio, come la Sasaki, non ci hai messo molto a-»

 

«Stupido!» Miyon lo schiaffeggiò con tutta la forza che aveva e si allontanò immediatamente da lui, nascondendo gli occhi già fin troppo rossi di pianto.

 

Da dietro la porta, Yami sobbalzò. Aveva sentito bene, o si era trattato di un errore delle sue orecchie, per via di quei suoni troppo lontani? Miyon e Bakura non solo si conoscevano, ma stavano anche insieme… No, non poteva essere!

 

«Allora dimmela tu, qual è la verità» disse duramente Bakura, massaggiandosi la guancia.

 

«Perché non mi hai mai detto…» mormorò lentamente lei. «Che eri uno spirito?»

 

«Come?» Per la prima volta dall’inizio di questa storia, lui rimase sorpreso.

 

«La Sasaki era solo una scusa!» gridò Miyon voltandosi. «Io credevo che tu fossi psicolabile o qualcosa del genere!» Prese fiato, ancora arrabbiata. «Certe volte sembravi un altro che… , eri un altro! Insomma, sembravi pazzo» Pausa. «Lo eri, credo, e lo sei tuttora»

 

«Stai dicendo che non mi avresti lasciato, con tutto quello che avevi visto?» chiese lui con un ghigno ironico. «Ma non farmi ridere!»

 

Ancora una volta, Miyon non rispose. Abbassò però la mano all’altezza dell’addome. Tutta quella agitazione le stava facendo venire nuovamente mal di pancia, unito ad un calore insopportabile e a un bruciore agli occhi che derivava dagli esperimenti di prima.

 

«Cosa succede

 

Bakura si girò verso la porta. «Niente, Malik» replicò acido, arrabbiato con sé stesso per non essersi nemmeno accorto che qualcuno stava arrivando nel corridoio. «Una questione tra me e la mia ex»

 

«La tua ex?» ripetè a voce bassa Malik, entrando nella cucina.

 

«Si, esatto» rispose Bakura contrariato. «Niente che ti interessi»

 

Malik si voltò verso Miyon, che distolse lo sguardo, arrossendo per l’imbarazzo. «Tutto ciò che succede nella *mia* casa mi interessa» ribattè allora, all’indirizzo del suo “amico”.

 

«Mi sembri stanco» disse Bakura cambiando argomento. «Hai percorso i labirinti di Amon-Ra?»

 

«Anche se fosse?» Malik abbassò gli occhi rossi, strofinandoseli per far calmare il bruciore e le lacrime che ne derivavano. «Avanti, dimmi tutto»

 

Bakura tornò a fissare Miyon. «Perché non glielo spieghi tu?» sorrise al suo sguardo aggressivo.

 

«Stavate davvero insieme?» chiese Malik incredulo.

 

Lei continuò a rifiutarsi di guardarli. «Che ne sapevo io…» brontolò.

 

«Allora, è vero?» Questa conferma ebbe l’effetto di un fulmine durante un temporale violento su un povero albero che offre riparo durante le afose giornate, sia nella mente di Malik che in quella di Yami, che continuava ad ascoltare da dietro la porta. Il primo, però, sembrava ancora incredulo.

 

«Si, si, è vero!» Miyon finì per arrabbiarsi anche con lui. «Il nostro è stato… Una specie di colpo di fulmine…»

 

 

«Dai, seguimi» chiamò Miyon, sistemandosi la gonna alla marinaretta che teneva più lunga del necessario, tanto per essere anticonformista. «E sbrigati» Iniziò a camminare nel corridoio, indicando semplicemente le varie stanze. «Aula di musica, aula di chimica…» Ogni tanto si massaggiava istericamente la ciocca bionda dei capelli corti da maschio, che le veniva davanti ad infastidirla. Come odiava quel compito che le era stato assegnato! «…Aula di scienze, biblioteca…» Accidenti a lei e a quando l’avevano eletta capoclasse! Adesso, se si fosse tirata indietro, non avrebbe dovuto fare da guida turistica a quel ragazzino che si era appena trasferito nella sua classe, la seconda B della scuola media Miyonu… Com’è che si chiamava? Ryou Bakura…? Forse. Non che le importasse poi molto.

 

Ad un certo punto, il ragazzo che la seguiva arrancando si fermò, indicando la sua presenza con un leggero battito di mani. «Senti, carina» le disse. «Questa visita infastidisce più me che te, credimi»

 

Lei si voltò per fissarlo duramente nei suoi occhi nocciola. «Carina ci chiami tua sorella» Poi alzò le spalle. «Bene, visto che non ti interessa, possiamo anche finirla qui, basta che tu non vada a rompere con la prof…»

 

«Non farò proprio niente…» Lui si stiracchiò un po’. «Visto che abbiamo risparmiato del tempo nella nostra corta vita, ti va di andare da qualche parte insieme?»

 

«Sala giochi?» chiese Miyon senza scomporsi. In quel luogo, ci sarebbe andata anche con il diavolo, probabilmente.

 

«Vada per la sala giochi» acconsentì lui affiancandosi a lei. «Io sono Bakura, credo che tu te lo sia già dimenticato…»

 

«Figuriamoci» protestò Miyon con aria altezzosa. «Piuttosto, credo che tu abbia dimenticato in classe la cartella…»

 

«Che me la rubino, per quello che c’è dentro…» Certo, rubare a lui, un profanatore di tombe, sarebbe proprio stata una cosa divertente. «Non m’importa… Tu, piuttosto, come ti chiami?»

 

«Minaguchi» Vedendo che lui continuava a d aspettare, aggiunse «Miyon»

 

 

«E’ successo così…» Miyon incrociò le braccia sul petto. «Per i primi tempi, è andato tutto bene… Cioè, aveva degli atteggiamenti strani, ma nulla di…»

 

«Vai avanti» dissero insieme Bakura e Malik, il primo interessato a conoscere i fatti dalla prospettiva di lei, il secondo interessato a conoscere i fatti e basta. O meglio, per sapere se fra loro due ci fosse ancora qualcosa oppure no.

 

 

«Sei libero oggi?» Miyon si sporse leggermente, sorridendo, con una mano appoggiata alla sua spalla e una sul suo banco freddo.

 

Bakura la guardò stupito con i suoi occhi azzurri. La capoclasse che gli dava tanta confidenza? «Come?» Certo, giravano delle strane voci su loro due, ma… Perché avrebbe dovuto metterle in giro proprio lei?

 

Anche sul volto di Miyon comparve la stessa espressione. Era strano. Sembrava quasi che lui non la riconoscesse. «Allora?»

 

Bakura abbassò lo sguardo, tenendosi la fronte con la mano destra. «Un leggero capogiro» disse rialzandosi. «Certo che sono libero»

 

«Ah, bene…» sospirò leggermente lei, un poco preoccupata. «Pensavo di fare un salto a quella fiera sulle novità tecnologiche…»

 

«Si, ti accompagno volentieri» Si grattò la testa. «Sai, però, preferirei essere io a invitarti fuori, non viceversa»

 

«Perché mai?» chiese Miyon staccandosi da lui.

 

«Perché, anche se non discrimino le donne» rispose Bakura con un’espressione seria che gli si addiceva poco. «Ritengo che debbano essere gli uomini ad avere l’iniziativa»

 

Lei scoppiò a ridere. «D’accordo, fa un po’ come vuoi!»

 

 

«Insomma, aveva questi atteggiamenti un po’ strani…» spiegò Miyon. «Certe volte mi sembrava un altro, non mi riconosceva, sembrava essersi dimenticato tutto di noi…» Scoccò uno sguardo eloquente al diretto interessato. «Certo, adesso conosco il perché…» Tornò a guardare altrove. «Su di lui giravano delle strane voci, ma io mi rifiutavo di ascoltarle… Generalmente, credo solo a quello che vedo» Sospirò. «Bakura non era un bravo ragazzo…»

 

«Stai dando tutta la colpa a me!» intervenne lui.

 

Lei lo fulminò con lo sguardo. «Hai la coda di paglia! Mi risulta che io non ti abbia mai biasimato per questo, o sbaglio?!»

 

Bakura assunse un’espressione tra l’arrabbiato e il mortificato. «Uhm…»

 

Malik si appoggiò alla parete. Era ancora molto debilitato per la faccenda del labirinto. «In poche parole, eri così innamorata che ti rifiutavi di vedere la situazione…» mormorò tristemente.

 

«Si…» esalò Miyon, lasciando che le ciocche nere e bionde gli coprissero gli occhi, viola e umidi. «Poi, però…»

 

«Poi, però…?» incalzò Bakura.

 

 

«Ehi!» Miyon si fece largo tra la folla di ragazze e ragazzi, vestiti con la sua stessa divisa della scuola media, fino a raggiungerlo. «Dove te ne stavi andando? Devi accompagnarmi allo chat cafè, non ricordi?»

 

Bakura teneva lo sguardo azzurro basso. «Senti, Minaguchi…» La guardò serio, sospirando. «Credo che dovresti smetterla di tormentarmi. Ci sono già abbastanza voci su di me senza aggiungerne altre…»

 

«Scusa?» si accigliò lei. «Vuoi dire che preferisci che sparlino del fatto, falso, che mandi in coma la gente piuttosto che del fatto, vero, che stiamo assieme?» Si voltò di scattò rischiando di far scivolare la cartella che teneva appesa ad una spalla sola. «Bene, in questo caso posso anche andarmene!»

 

«Aspetta!» Lui la bloccò afferrandola per un braccio. «Stavo solo scherzando!»

 

«Non era divertente!» Lei lo guardò malissimo.

 

«Come sei suscettibile…» Bakura alzò le spalle, mentre passava un dito nella giacca della divisa blu, per aprirla alla moda dei teppistelli. «D’accordo, non lo faccio più…»

 

 

«Diceva sempre così, ma poi capitavano sempre quei momenti in cui era…» Miyon pensò a qualcosa che non potesse offendere troppo il vero Bakura. «…noioso, serio e giudizioso. I momenti in cui non era più lui» Sospirò a fondo. «Insomma, ho avuto paura. Voi non avete mai paura?» Le lacrime rischiarono di uscirle e lei si morse il labbro mentre si strofinava gli occhi

 

«Prima, mi hai detto che la paura è il peggiore dei mali…» disse leggermente Malik, alzando un braccio nel tentativo di avvicinarsi. Lo sguardo che gli scoccò Bakura lo fece desistere.

 

«E’ vero… L’ho imparato sulla mia pelle…» singhiozzò Miyon. «N-non sono riuscita a…» Il dolore spirituale dei ricordi acuiva quello fisico delle mestruazioni.

 

«Avanti, dillo!» urlò Bakura per farsi sentire anche da uno sconvolto Yami, “nascosto” nello stanzino. «Altrimenti lo farò io! E la mia versione non ti piacerà!»

 

 

Miyon alzò una mano, chiusa a pugno, per bussare alla porta. Esitò un attimo. Era davvero sicura di quello che stava facendo? «Oh, al diavolo!» bussò. Aveva deciso di lasciarlo e così doveva essere. Alla Sasaki si sarebbe certamente trovato qualcun altro, magari anche ricco. Non importava, ma sentiva che non poteva più rimanere accanto a lui.

 

«Minaguchi» chiamò un ragazzo dai capelli biondi, aprendo leggermente la porta.

 

«Iazawa?» si stupì lei, sbattendo le palpebre. «Ma… Bakura?»

 

«Vieni dentro» disse lui facendole segno. «Stiamo giocando a Monster World»

 

Titubante, Miyon entrò. Seduti da un lato del tavolo, accanto alla sedia vuota di Iazawa, si trovavano un altro ragazzo e una ragazza, che la salutarono allegramente. «Ci sono anche Sakuramazu e Kiryo…»

 

Bakura, che si trovava seduto dall’altra parte del tavolo, si alzò e si diresse verso di lei. «Non ti aspettavo» ammise.

 

Iazawa li lasciò soli all’ingresso, tornando dagli altri due. «Andiamo a preparare una strategia contro Zork»

 

«Avrei bisogno di parlarti…» disse lentamente Miyon, stringendo fra le mani sudate la sua cartella di scuola. «In privato» Scoccò di traverso un’occhiata ai tre amici.

 

«Proprio adesso?» Bakura alzò un sopracciglio. «Perché non ti unisci a noi? Puoi dirmi tutto quando avremo finito…»

 

«Veramente…» Lei adocchiò il tavolo da gioco. Le piacevano gli RPG e aveva sentito parlare così bene di quel Monster World, in cui Bakura era un vero esperto…

 

«Dai, Minaguchi!» la chiamò la ragazza, sistemandosi uno dei alti codini neri dietro la spalla. «Non avrai paura?»

 

«Paura di che, Sakuramazu?» si accigliò Miyon.

 

«Di quello che dicono su Bakura» aggiunse il ragazzo dai capelli castani e ricci. «Chiunque abbia giocato con lui a Monster World, è finito in coma»

 

«Kiryo…» lo ammonì severamente Bakura.

 

«Non ho affatto paura» ribattè Miyon, superando il ragazzo dai capelli bianchi e avvicinandosi al tavolo. «Gioco» Appoggiò la borsa ad un lato del tavolo e afferrò una sedia, sedendosi accanto a Iazawa.

 

Bakura prese un foglio dal cassetto. «Adesso, devi decidere il tuo personaggio» Avvicinandosi per passarglielo, gli sussurrò «non c’è bisogno di un comizio privato per dirmi che hai passato l’esame alla Sasaki»

 

«Non è solo quello» mormorò debolmente lei, prendendo il foglio. I tre ragazzi iniziarono a darle dei consigli, mentre Bakura le andava a prendere una pedina. «Okay, ho deciso»

 

 

Razza: Elfo

 

Mestiere: Stregone

 

Arma: Arco

 

Equipaggiamento: Frecce magiche

 

Velocità: 18

 

Intelligenza: 20

 

Forza: 5

 

Coraggio: 5

 

LV 1

 

HP 22

 

 

«Sei un elfo, come me» disse Kiryo. «Io però sono un mercante»

 

«Ovviamente, tirchio come sei» rise Sakuramazu. «Io invece sono una fata, guarda che carina» Prese la sua pedina, mostrandola. Era una specie di lei stessa in piccolo, con un vestitino rosato e leggere alette in carta velina azzurrine, e un cappello a punta, rosa anche quello.

 

«Accidenti, ti somiglia» Miyon guardò quella pedina quasi preoccupata.

 

«Io invece sono un Birdoteil» disse Iazawa soddisfatto, indicando il suo personaggio. «Dato che sono quello più forte, farò il leader»

 

«Sei forte, ma stupido» intervenne Kiryo.

 

«Facciamo che c’è anarchia» stoppò ogni possibile discussione Sakuramazu.

 

«Io invece sono il Dark Master» disse Bakura, sporgendosi dall’altra parte del tavolo per passare a Miyon la sua pedina. «Sai come si gioca, vero?»

 

«Certo, visto che quando usciamo non parli d’altro» cercò di scherzare lei, non riuscendoci poi troppo bene. Senza nemmeno guardarla, la appoggiò accanto alle altre sul tavolo, che aveva raffigurato un villaggio nell’angolo a destra, una foresta da attraversare al centro e, in fondo, il castello del Dark Master. «Noi siamo gli avventurieri che devono sconfiggerti. I dadi stabiliscono la potenza dei nostri attacchi»

 

«Esatto» confermò Bakura.

 

Sakuramazu prese i dadi. «Tocca a me» Mescolò leggermente i dadi a dieci facce e poi li lanciò, facendo venire 22. «Riesco a sconfiggere il mostro che è spuntato dalla foresta?»

 

«Direi di si» confermò Bakura osservando lo schermo del computer dov’erano riportati tutti i dati. «La percentuale di questo mostro è del 30%»

 

La pedina della ragazza dai capelli neri alzò la bacchetta magica, distruggendo la pedina mostro con un raggio azzurrino. «Evvai

 

Iazawa si sporse a guardare. «Adesso cosa facciamo? Proseguiamo?»

 

«Per forza» disse Kiryo. «Dobbiamo raggiungere il castello di Zork, il Dark Master…»

 

«E questo?» Miyon indicò una scritta sul quadrato del tavolo da gioco proprio davanti a loro. «Qual è quella cosa che ingrassa quando piove ed è magra con il sole?» lesse.

 

«E’ un indovinello?» si domandò Sakuramazu.

 

Bakura appoggiò i gomiti sul tavolo, unendo le mani come se pregasse. «Magari, vi suggerirà degli indizi…»

 

«La risposta è il torrente» disse tranquilla Miyon. «Forse significa che dobbiamo attraversare la foresta navigando sul fiume…»

 

«Giusto!» esclamò Iazawa. «C’è anche la barca» Prese la sua pedina e la avvicinò. Dal fondo del fiume, prima che gli avventurieri potessero salire sulla barca, spuntò un mostro simile a un serpente marino. «Lo sistemo io» Lanciò i dadi, facendo venire 99.

 

«Ho visto…» lo guardò scettica Sakuramazu. «Hai fatto uscire il numero maledetto…»

 

«Accidenti…» Iazawa si grattò la testa. «Qual è la punizione prevista dal regolamento?»

 

Bakura si alzò lentamente. «Il trasferimento dell’anima» disse pericolosamente. «Mind Doll» Una leggera luce penetrò attraverso la sua camicia bianca. Iazawa si sentì come invaso da un vento gelido, poi perse la sensibilità in tutte le parti del corpo. Con dolcezza, si accasciò lungo lo schienale della sedia, piegando lateralmente la testa. Le iridi degli occhi, un tempo azzurro cielo, erano diventate bianche, il bianco dei lenzuoli dell’obitorio.

 

«Che… Che diavolo…?» Miyon, seduta proprio accanto a lui, sobbalzò e, inconsciamente, si allontanò lievemente. «Iazawa…?»

 

Sakuramazu, dall’altra parte si alzò e iniziò a scuoterlo. «Iazawa! Iazawa!» chiamò. «Insomma, che ti succede?!»

 

«Bakura…» mormorò leggermente Kiryo. «Tu… Che cosa gli hai fatto…?»

 

«Mi ero dimenticato di dirvelo» Bakura si sedette, sistemandosi i capelli bianchi dietro le spalle con noncuranza. «Questo RPG è uno Yami no Game. Se il giocatore ottiene la pessima combinazione possibile, il 99, o se il Dark Master ottiene il punto critico, lo 00, l’anima dell’avventuriero viene trasferita nella sua pedina… Il gioco, quindi, può terminare sia con una sconfitta – dello Zork o degli avventurieri – oppure con il trasferimento dell’anima di tutti i giocatori» Sul campo di battaglia, Iazawa si guardava intorno, sconvolto. Era davvero diventato una miniatura? Ma… Ma non poteva essere!

 

Bakura appoggiò il mento sul palmo della mano, sorridendo. «Vogliamo continuare?»

 

 

 

Note di Akemichan:

Accidenti quanto spazio ha Miyon in questo capitolo! Mi dispiace…ù_ù Però vi porto una buona notizia: nel prossimo scoprirete finalmente chi è! Contenti? (No, abbiamo già capito tutto N.d.Tutti) Ma come? ç_ç E io che mi ero impegnata ad inventare una cosa originale…

In questo capitolo si parla, come avrete letto, del “Monster Wolrd”. Nella storia del manga, infatti, i nostri amici (o pseudo tali ^^’’) incontrano Yami Bakura prima dell’Isola dei Duellanti e l’incontro che fanno non è a M&W (o Duel Monsters, che dir si voglia) come in tv, ma appunto a Monster World, che è un RPG dove si usano le pedine. La situazione è più o meno la stessa, visto che Yuugi e gli altri vengono intrappolati nelle miniature invece che nelle carte, Yami combatte da solo e alla fine arriva il Bakura buono che li aiuta. Non sono stata a descrivere minuziosamente tutto, anche perché il capitolo era già abbastanza lungo ^^’’ Nel caso vogliate delle precisazioni, chiedete pure. A venerdì prossimo ^^

 

 

Reviews:

 

Kelly: Il mare… Io vivrei in acqua… Vorrei essere una sirena ù_ù Comunque complimenti per l’esame, gran bel voto! ^.^ Aggiornare settimanalmente mi è facile, visto che sono piuttosto veloce nello scrivere e almeno evito di farvi perdere dei capitoli in giro ^^’’ A me capita spesso con le storie e finisco per non leggere più essendo rimasta troppo indietro ù_ù Perciò preferisco evitare la stessa situazione con le mie… Mi fa piacere che questa iniziativa ti torni utile. Come vedi, Bakura ha parecchio spazio in questo capitolo… Ma le sorprese non sono ancora finite… ^_- Bye

 

Ayu-chan: Seto aveva preso sicuramente qualche strana sostanza, per uscirsene con proposte del genere (e Miyon che ha accettato, allora? ù_ù N.d.Seto) lei già non era normale da prima… ^^’’ No, non sei tu che sei imbecille, è che serviva questo capitolo per chiarire la situazione tra i due… Povero Malik, lo sto sfruttando ^^ Io non ho pianto, però era commuovente sul serio (anch’io sono romantica, anche se non vorrei ù_ù), anche se io gliel’avrei detto che era il figlio! è_é Okay, poi mi saprai dire sull’altro libro (così lo “raccatto” gratis in biblioteca :-P) Ehi, se davvero Seto ha la mania di sposare le dipendenti, forse abbiamo delle speranze se ci facciamo assumere (non ci sperate… N.d.Seto) Cattivo ç_ç… Ci vediamo in chat ^_-

 

Vallybeffy: Già questo capitolo ha rivelato qualche segretuccio sul passato di Miyon, ma spero proprio di sorprendervi (in positivo, mi auguro, ma non si sa mai O.o…) con il prossimo capitolo ^_- Ma se fosse veramente la suocera…?

 

*Lamù*: Mi fa piacere che ti piaccia ancora… ^^ E poi non sono così cattiva, al prossimo ti racconterò tutto (sperando di non sconvolgere troppo ^^’’) Al prossimo venerdì ^^

 

Viky: Ah ah, scusa ^^’’ Ma se non interrompo così, la suspence va a farsi benedire…^^’’ Ti pagherò le spese dell’ospedale ^_- Alla prossima ^_-

 

Jaly Chan: La proposta di Seto ha stupito anche me, non è che aveva mangiato qualcosa che gli ha fatto male? O.o… (sto benissimo N.d.Seto) bene, così puoi portare anche me alle Barbados, non è che rifiuto un viaggio gratis! ^^ (accidenti… Non imparo mai a farmi i fatti miei…ù_ù N.d.Seto) Aspetta a dirlo quando le tue fan ti linceranno per quella proposta… :-P (ma è colpa tua! Fa qualcosa! N.d. Seto) Quando avrò tempo, adesso sono troppo impegnata… (a proposito, non è che puoi spiegarmi cosa sta succedendo? Da dietro la porta non sento nulla! N.d.Yami) Se sei sordo non dare la colpa a me… (ma se non lo dico a sua eccellenza Jaly Chan quella mi uccide! Aiutami! N.d.Yami) Uffa, ma non è che io ho sempre tempo per occuparmi dei fatti vostri (ma sei tu l’autrice!! N.d.Yami&Seto) E’ una vendetta per l’altra storia… uh uh uh… La storia a questo punto è un po’ incasinata, ma già questo capitolo dovrebbe aver chiarito un paio di cosucce ^^ Grazie per il consiglio sul mal di mare, peccato che la sottoscritta non resiste senza leggere nemmeno due secondi ç_ç (è scema… N.d.Seto ancora arrabbiato) Quando vorrei che anche TU soffrissi il mal di mare… farò una fic comica simile, anche se di solito queste parti spettano a Jono (grazie, eh ç_ç N.d.Jono) Grazie della recensione, a venerdì prossimo ^^

   
 
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