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Autore: SaraGranger    26/02/2010    2 recensioni
salve sono di nuovo io a rompervi le scatole xD..un'altra piccola one-shot scritta sempre a causa dell'insonnia^^..è una coppia inusuale per me ma c'è una prima volta per tutto e quindi eccomi qua..troviamo una Ginny triste in attesa del suo principe azzurro che non tarderà ad arrivare!!! ora vi lascio alla lettura..ciau ciau Saridda^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bugie

BUGIE

-non possiamo stare insieme-

Questa frase mi rimbomba in mente, continuamente, senza riuscire a farla smettere. È come un orologio appeso alla parete che ininterrottamente si fa sentire con il suo fastidioso tic-tac tic-tac. Mi alzo dal letto tutta sudata e con il fiato corto. Mi succede spesso da quando te ne sei andato. Succube di incubi nei quali ti vedo morire mi sveglio di soprassalto quasi ogni notte.

-perché non possiamo?-

Ti avevo chiesto quella volta quando tu con il mantello addosso e una mano sulla maniglia del baule mi avevi comunicato quella tua decisione.

-io non ti amo e in questa guerra non ho il tempo per pensare pure a te-

mi avevi risposto con voce dura e uno sguardo di pietra ed io ero rimasta ammutolita a fissare tua immagine che in silenzio stava partendo per quella che forse sarebbe stata l’ultima delle sue missioni.

Ho capito solo dopo quale grande bestemmia tu mi abbia rifilato quel pomeriggio. Non cambierai mai e io lo so bene. Ci hai provato ad allontanarmi da te in un estremo tentativo di farmi vivere in pace anche nel caso in cui tu non dovessi tornare. Ma sei un sciocco e non capisci che io non potrei mai vivere in pace o semplicemente essere serena del tutto in tua mancanza. Stupido, altruista, testardo Harry Potter. Mi sdraio di nuovo fissando il tetto del mio letto a baldacchino, consapevole che non riuscirò più a prendere sonno, aspettando l’inizio di un altro giorno senza te.

-non possiamo stare insieme-

Me l’avevi spiegato, una volta, il motivo per cui, secondo te, dovevamo allontanarci ed essere al massimo amici. Io avevo già corso rischi quando ero solamente la sorella del tuo migliore amico figurarsi sotto le vesti della tua ragazza. Non avevi capito, e so che ancora oggi non comprendi, che io non sono più la ragazzina fragile e sconsiderata di 11 anni. Sono cresciuta, maturata e sono pronta ad affrontare tutto il male e a crudeltà che sta colpendo il mondo, proprio come fanno Ron e Hermione, stando al tuo fianco sempre. Ma a te questa versione dei fatti non piace e, a differenza di mio fratello e della mia migliore amica, con me sei riuscito ad importi facendo andare le cose come avevi deciso. Il dolore che mi avevi lasciato quel giorno mi aveva impedito di ragionare in maniera razionale e quando ero giunta alle giuste conclusioni era troppo tardi. Nonostante sul mio volto le lacrime fossero state sostituite da un espressione determinata non potevo più combattere vicino a te perché tu eri partito per una destinazione a me, come a tutti, ignota. Non posso fare altro,ora, che continuare la mia vita di sempre con il corpo sui banchi di scuola e la mente-preoccupata- rivolta a te.

Persa nei mie pensieri non mi accorgo subito che l’alba è sorta da un bel po’. Decido di alzarmi per raggiungere la Sala ed iniziare un nuovo-noioso- giorno. Ma oggi c’è qualcosa che non va, me ne accorgo subito appena entro nella Sala Grande. C’è agitazione ovunque, gente che sorride, che si abbraccia, c’è pure qualcuno che piange sulla spalla di un amico. Ma cosa è successo? Come mai tutta questa agitazione?

I professori sono tutti riuniti attorno a qualcosa che si trova vicino il loro tavolo. Non riesco a capire di cosa si tratti poiché l’imponente e larga figura di Hagrid e quella magra e alta di Silente mi ostruiscono la vita. Sono ancora ferma sulla soglia con un punto interrogativo in faccia quando la McGRanitt alza distrattamente lo sguardo e per caso incontra i miei occhi. La vedo sorridere come non ha mai fatto con noi studenti e l’unico pensiero che mi viene in mente è “il mondo si è ammattito oggi?”

Si gira verso Silente sussurrandogli qualcosa che non riesco a comprendere ancora con il sorriso in faccia, quest’ultimo si gira adocchiandomi, con la sua solita aria di eterna saggezza e comprensione, prima di rivolgere di nuovo l’attenzione alla “cosa” in mezzo a loro. Hagrid, all’improvviso, di fa di lato e, come se si fosse aperto il sipario di un teatro, riesco a vedere cosa sia la “cosa”. Ma non è un oggetto è una persona. È La persona. È il mio amore. È Harry Potter, tutto sporco e dall’aria stanca ma vivo, all’in piedi e con un sorriso sbarazzino e sereno in volto che dedica solo a me. Rimango ferma con gli occhi spalancati fissi su di lui. Lo osservo bene. Sono i suoi capelli, sono i suoi occhi, sono le sue mani, i suoi occhiali, le sue gambe, il suo viso. È lui. Veramente. Inghiottisco a vuoto muovendo un passo in avanti verso di lui, poi un altro, un altro ancora e ancora uno finché non mi ritrovo a correre e a buttargli le braccia al collo stringendolo forte e singhiozzando sulla sua spalla. Lo sento stringermi un fianco in maniera possessiva con una mano mentre l’altra mi accarezza i capelli.

-calma Ginny sono qua, sono vivo, è tutto finito, tutto finito davvero, calmati…- sento quelle frasi riscaldarmi il cuore. Mi allontano di un passo e lo fisso, ancora con la vista appannata, e poi…

SBAM

Gli mollo uno schiaffo dritto sulla guancia mentre lui mi guarda allucinato.

-Non osare mai più Harry Potter. Non ci provare mai più a mentirmi per fare l’eroe, anzi non provare a mentirmi mai più e basta o la furia di Ginny Weasley di abbatterà su di te- gli urlo puntandogli un dito contro mentre altre lacrime mi escono dagli occhi. Qualcuno ride dietro di me. Mi volto e vedo Hermione che nelle stesse condizioni di Harry si copre la bocca con una mano ridendo divertita e abbracciando mio fratello. Avremo molte cose da dirci con lei dopo ma per ora…. Mi giro di nuovo e lo vedo sorridere dolcemente prima di prendere il mio viso tra le mani e asciugarmi le guance arrossate e bagnate dal pianto prima di baciarmi. Mi sento all’improvviso completa sul serio dopo tanto e il tempo si ferma attorno a noi. Poi lui si stacca di poco e fissandomi negli occhi mi sussurra sulle labbra- ti amo è questa la sola verità-

-lo so stupido, anche io ti amo- gli rispondo prima di baciarlo di nuovo. Abbiamo tanto tempo da recuperare e non sprecherò un solo istante per farlo.

salve salve... in questi giorni mi sento molto ispirata dalle one-shot..so che devo finire la mia storia a più capitolo "una scommessa"(si lo so è pubblicità occulta xD) ma ho qualche problemino e quindi mi dedico a queste..ho scoperto che la notte mi porta molta ispirazione infatti anche questa è stata scritta verso le 2 di notte..bè a parte i miei farneticamenti spero di avervi strappato almeno un sorriso e che la zia Row non si stia rivoltando nel letto per l'uso improprio dei suoi personaggi..ciau kiss kiss Saridda ^^

  
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