Note:
il seguente
scritto contiene riferimenti slash.
Dedicato a voi, che avete
apprezzato i precedenti capitoli.
Un grazie a quanti
commenteranno. Ai vecchi e ai nuovi lettori.
Un pensiero speciale a Tao, che
sopporta le mie sclerate pignole XD
(II parte)
by elyxyz
Lady Ygraine fluttuò dietro Merlino, tampinandolo come un mastino in caccia.
Il giovane fece finta di nulla e continuò a spostare la cassapanca dietro cui comparve un quintale di polvere e ragnatele.
“Dovresti curare maggiormente la pulizia degli appartamenti del mio bambino.” Gli appuntò, con sussiego.
Il servo rimase zitto, ignorandola.
“Non oso nemmeno immaginare cosa vi sia sotto a quel letto.” E indicò il baldacchino del principe.
Merlino si morse la lingua e trattenette una rispostaccia, stringendo più forte il manico di legno.
“Datti da fare con quella radazza e guarda che la saggina non si sciupa, smettila di accarezzare il pavimento!”
Il mago la fulminò con lo sguardo, mosso da un rigurgito di orgoglio e amor proprio. Ma poi, poiché ella sembrava immune alle occhiatacce, si mise di buona lena a scopare i pavimenti che avevano, francamente, visto tempi migliori.
“Bene, Merlino. Così va già meglio.” Lo elogiò la regina, annuendo soddisfatta, tempo dopo.
“Se non dovessi salvare il regale deretano del vostro regale pargolo ad ogni piè sospinto, Milady, avrei più tempo per occuparmi anche delle altre mansioni che mi sono state assegnate come valletto personale del principe, ma si dà il caso che qui a Camelot i guai spuntino come funghi… ma tutto l’anno!” brontolò, querulo.
“Ne sono consapevole…” ammise la donna, senza aggiungere altro.
“E non avete consigli o suggerimenti anche in merito a questo mio ruolo?” la incalzò, con tono di sfida.
“No, non al momento.” Replicò ella, con solenne contegno.
Per Merlino fu quasi una vittoria. Soprattutto quel silenzio protratto della molesta suocera. Poi, e non seppe come, si ritrovò ad aprire bocca.
“Milady, una curiosità: siete sempre stata… così?”
“Così simpatica e bella?” lo spettro guardò nello specchio la propria esile, maestosa figura, fingendo modestia. “Devo ancora smaltire i chili della gravidanza” appuntò, critica “ma del resto, capirai, ho appena partorito.”
Merlino roteò gli occhi, ma non commentò.
“Intendevo di carattere, Milady…”
“Certo, caro.” Rispose ella, lanciandogli un eloquente sguardo di compatimento, come se la domanda fosse sciocca. “Hai presente com’è Uther?” ma non attese risposta “Ecco. Immaginalo con l’energia della giovinezza. Il mio compito era di tenergli testa, a quell’asino cocciuto! – con rispetto parlando, beninteso.”
Alle parole asino cocciuto, il mago sorrise sentendosi stranamente partecipe, condividendo una singolare empatia con la suocera.
“Come vi capisco…” soffiò.
“Ti confesso che non ho mai sopportato le damine che non fanno altro che annuire al proprio consorte, mute e remissive, con la testa china e lo sguardo basso.” Ygraine si accostò al bordo di una sedia ricoperta di pelliccia, degnandola appena di uno sguardo stizzito – Artù vi aveva rovesciato sopra mezzo boccale di birra giusto la sera prima – ma all’ultimo momento vi rinunciò, continuando a fluttuare per la stanza con suo nobile portamento.
“Quando si ha da regnare, bisogna essere pronte a sostenere il proprio compagno! Nascere nobili è un privilegio e un onere non indifferente, Merlino caro. Senti il peso delle incombenze sulle tue spalle, sei responsabile del tuo popolo, di ogni singolo suddito. Se vuoi essere una buona regina, devi dimostrare di avere carattere, un pugno di ferro in un guanto di velluto! Non hai mica tempo di star lì a pettinare le bambole – a gingillarti, direste voi oggi, no? – c’è sempre qualcosa da fare, qualche decisione da prendere. Si dice che, dietro ad ogni grande uomo, ci sia sempre una grande donna. Ed è verissimo!
Uh!, nel tuo caso direi che è vero per metà, ma tu riesci a svolgere più che egregiamente il tuo compito, ragazzo mio, so quanto ti applichi per il bene di Camelot!”
“Beh, grazie.” Sussurrò, colto in imbarazzo dall’inaspettato complimento.
“Ed è un impegno a tempo pieno.” Riprese la nobildonna. “Ci vuole energia a stare dietro ad un Pendragon.”
“Me ne sono accorto!”
“Hanno una puntina di arroganza, una buona dose di impazienza, sono irruenti e impulsivi…”
“Verissimo.”
“Ma a letto… oh, a letto…” la sovrana gli fece l’occhiolino.
“Già.”
E non ci fu altro da dire, perché si erano perfettamente capiti.
- Fine -
Disclaimer: I personaggi citati in questo
racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi
è alcuna forma di lucro, da parte mia.
Note: in futuro, dovrebbero
esserci altre parti (
Concludo dicendo che sono proprio contenta che l’Ygraine sfacciata e impicciona dello scorso capitolo vi sia piaciuta. Spero di riuscire ancora a trasmettervi il divertimento che provo io mentre do vita alla storia.^^
Un grazie di cuore a chi commenterà.
Un’ultima cosa:
Per chi se la fosse persa, la mia ultima fic su Merlin è questa: “The He in the She (l’Essenza dentro l’Apparenza)” (capitolo II)
La prossima settimana arriverà il cap 3 e, per farmi perdonare l’attesa, sarà più lungo del solito.^^
PS: Ho raggiunto le 240 preferenze come autrice tra gli
utenti di EFP, e molti vengono da questo fandom.
Grazie della fiducia. *inchin*
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Grazie (_ _)
elyxyz