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Autore: FairyFrida    27/02/2010    7 recensioni
Rose e Scorpius. Due caratteri completamente incompatibili all' apparenza. Ma loro due sono la prova che l'apparenza non è sempre lo specchio della realtà. Rose e Scorpius. Un momento che entrambi aspettavano da tanto tempo e che è finalmente arrivato...
[La mia prima fic... Grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno... e che magari recensiranno ^ ^]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Snow and tea



Rose scrollò l'ombrello carico di neve, strofinò le suole degli stivaletti sullo zerbino ed entrò, facendo trillare il campanello.
Faceva proprio un bel calduccio.
Rose si tolse soddisfatta berretto e guanti di lana, pregustando una bella tazza di tè.
Durante le vacanze di Natale, quando non era ad Hogwarts, andava spesso a studiare in quella tea room, che tra l'altro si trovava a pochi passi da casa sua.
- Buongiorno Rose - la salutò cordialmente il proprietario, intento a sistemare delle fette di crostata alla crema dietro la vetrinetta dei dolci.
Stranamente la tea room era deserta, fatta eccezione per un anziano immerso nella lettura di un giornale e per una coppia di amiche che parlottavano sottovoce.
- Salve signor Collins. Ha visto come nevica?
- Se continua con questo ritmo sarà proprio un bell' impiccio per tutti - constatò il babbano, osservando preoccupato le auto parcheggiate, già coperte da uno spesso strato di neve.
Rose si diresse verso il suo angolino preferito e si sedette sul divanetto damascato, che la stupiva ogni volta di più per la comodità dei suoi cuscini.
- Tè alla vaniglia, come sempre?
Il signor Collins l'aveva raggiunta, sorridendole gentilmente, mentre stava tirando fuori i libri dalla borsa.
- Sì, grazie - gli rispose la ragazza ricambiando il sorriso.
C'erano tanti motivi per cui Rose adorava quel posto.
Per l'aroma fruttato che percepiva non appena entrava. Per la sistemazione dei tavolini e delle poltroncine, disposti a spirale intorno al tavolo dove stavano esposti i dolci e dove era sistemato il piattino con le bustine di zucchero, ognuna con un sapore diverso. Per i quadri appesi alle pareti, capolavori di artisti impressionisti. Per la pace, il calore e l'aria di famiglia che le trasmetteva l'ambiente in sé.

Aveva appena iniziato a sorseggiare il tè, quando intravide dietro la vetrata che stava di fianco alla porta del locale qualcuno che non avrebbe proprio voluto vedere.
Scorpius Malfoy con due dei suoi compagni Serpeverde.
Una ragazza qualsiasi avrebbe continuato a bere il suo tè con tranquillità, non curandosi affatto dei tre ragazzi che confabulavano fuori dalla tea room.
La piccola differenza era che Rose non era una ragazza qualsiasi, ma era la ragazza - una delle tante studentesse di Hogwarts, a dir la verità - che aveva un serio problema con uno di questi ragazzi.

Rose Weasley era innamorata di Scorpius Malfoy.

Il suo era un sentimento segreto, che non aveva mai rivelato a nessuno, nemmeno a sua cugina Lily.
Forse perchè Rose se ne vergognava, dal momento che la reputazione di Scorpius non era sicuramente positiva, soprattutto tra i Grifondoro: la maggior parte degli studenti della sua Casa era convinta che quel ragazzo non fosse nient' altro che uno stronzo, proprio come tutti i Malfoy.
E sicuramente perchè aveva capito che non avrebbe mai potuto funzionare con lui. Oh no.
Lei, china giorno e notte su pergamene e calamai, timida e impacciata con tutti i ragazzi.
Lui, uno degli studenti più sussurrati di tutta Hogwarts, capace di esibire in qualsiasi momento quell' espressione strafottente che risultava così odiosa a chiunque.
"Rassegnati Rose... è inutile" pensava la giovane Grifondoro quando osservava di nascosto il Serpeverde mentre passava nei corridoi.
Eppure non poteva fare a meno di guardarlo.
Le sembrava ogni giorno più bello, più affascinante... ed era sempre più convinta che non fosse veramente uno stronzo, come molti si ostinavano a credere, ma che sotto l'aria spavalda che mostrava in giro, possedesse un animo gentile e comprensivo.
Questi erano i pensieri di Rose da circa un anno, ovvero a partire da quel giorno ormai lontano in cui aveva cominciato a guardare Scorpius con occhi diversi...

Rose era di fretta. Anzi, di frettissima.
Rischiava seriamente di arrivare tardi alla lezione di Trasfigurazione, e questo avrebbe senz' altro significato cinque punti in meno alla sua Casa.
Sapevano tutti quanto era inflessibile la McGranitt quando si trattava di "ritardo non giustificato" e Rose, nonostante la sua condotta esemplare, non sarebbe certo scampata alla sua prevedibile punizione.
Sfrecciò a tempo record per i corridoi, fino a raggiungere finalmente quello al termine del quale c'era l'aula di Trasfigurazione.
Era circa a metà -stava ancora correndo- quando il pigolio dolorante di una voce femminile la fece fermare.
- Ahia... fa male...
- Tranquilla, fra un po' passa. Piuttosto, com'è successo? Quell' ippogrifo doveva essere veramente infuriato per lasciarti questa artigliata!
Malfoy?
Rose tornò indietro di qualche passo, necessario per sbirciare all' interno dell' aula da cui provenivano le voci. I suoi occhi si sbarrarono automaticamente alla vista di Scorpius Malfoy che spalmava una pomata color zafferano sulla gamba malconcia di una Tassorosso del primo anno.
"Malfoy che si prende cura di qualcuno? Una Tassorosso, poi!" pensò Rose scioccata e incredula allo stesso tempo "Non ci posso credere... Malfoy? Ma sarà davvero lui?"
Inutile chiederselo: quei capelli lisci e biondi erano un distintivo inconfondibile!
Rose si trattenne ancora qualche secondo per osservare meglio quello che secondo lei non poteva essere nient' altro che un miracolo, e che per questo le fece rivalutare profondamente l'opinione che aveva di Scorpius...
"Dunque gli altri si sbagliavano... Malfoy non ha il cuore di pietra che lui stesso si ostina ad ostentare con orgoglio!" riflettè la giovane Grifondoro.
E si sorprese di trovarlo addirittura carino, con quei ciuffi scompigliati, l'uniforme scomposta, le mani sporche di pomata...
Rose si immaginò le sensazioni che avrebbe provato se fosse stata lei seduta su quella sedia, al posto della piccola Tassorosso... e le guance le si imporporarono.
Ma qualcosa si fece posto prepotentemente nei suoi pensieri, ponendo fine a quella breve fantasticheria che si era concessa.
- Merlino! Trasfigurazione! - si ritrovò ad imprecare sottovoce.
E riprese a correre.

- Signorina Weasley, mi stupisco di lei - la redarguì la McGranitt appena Rose spalancò la porta.
- Mi dispiace, professoressa.
- Cinque punti in meno a Grifondoro - annunciò l'insegnante.
Rose si sedette al suo posto rossa in viso, ma dentro di sé sorrideva: aveva appena scoperto il vero Scorpius Malfoy.

Mentre Rose riviveva quel momento che era stato così importante e rivelatore, i tre Serpeverde si erano decisi ad entrare nella tea room e si erano diretti verso un tavolino poco distante dall' angolo che occupava la ragazza.
Rose se li trovò a un metro di distanza senza neanche accorgersene, e ovviamente rimase senza fiato quando notò che tutti e tre la stavano guardando.
- Ehi Weasley - borbottarono piano, quasi come se non volessero farsi sentire.
- Ciao - si limitò a rispondere lei.
Scorpius la osservò per un attimo, con uno sguardo che sembrava pensieroso, assorto; poi distolse lo sguardo e si sedette anche lui, dandole le spalle.
Rose sentì improvvisamente bisogno di zuccheri.
Era stato troppo per lei veder entrare nella sua piccola e nascosta tea room il ragazzo che desiderava da mesi ed incrociare il suo sguardo, anche se solo per una frazione di secondo.
Era stato decisamente troppo.
Così si alzò e si diresse decisa verso la vetrinetta dei dolci, scegliendo una bella fetta di torta al cioccolato con castagne e panna: "una bella bomba di calorie", l'avrebbe definita Lily.
Tornò al suo divanetto stringendo piattino e cucchiaino, leggermente sollevata dal fatto che i Serpeverde fossero immersi nelle loro chiacchiere e che non facessero particolare attenzione a lei.
Intanto che lei si era rimessa comoda tra i cuscini, il signor Collins aveva raggiunto i tre ragazzi.
- Un gin tonic - chiesero i due amici di Scorpius.
"Le solite Serpi" si disse Rose affondando il cucchiaino nella pasta morbida della torta.
- Per me un tè alla cannella.

Il libro di Aritmanzia aveva ben presto assorbito completamente l'attenzione di Rose, che ne aveva alzato gli occhi soltanto due ore dopo.
Subito guardò nella direzione del tavolino occupato dai Serpeverde.
Vuoto.
"Miseriaccia! Sono proprio un' idiota! Me e il mio stupido libro!" si maledisse la ragazza, chiudendo rumorosamente il volume.
- Finito di studiare?
A Rose si congelarono le vene e il volto le avvampò. Sentì inaspettatamente freddo e caldo insieme, due sensazioni fuse in una sola.
Si voltò: Scorpius era seduto al tavolino di fianco al suo, con due tazze di tè fumante di fronte.
- Sì, non ne potevo più...
"Merlino, che imbarazzo" pensò Rose giocherellando nervosa con la bustina di zucchero aromatizzato alla rosa.
- Come stanno andando le vacanze?
- Bene, grazie. A te?
- Normali.
- Ho una proposta per te - disse all' improvviso Scorpius; sembrava aver riflettuto a lungo prima di parlare.
Rose esitò un attimo - nel frattempo le sue guance si erano incolorite ulteriormente - poi riuscì finalmente a decidersi.
- Dimmi.
- Qui ho un tè alla vaniglia e uno alla cannella. Che ne dici se tu provi quello alla cannella e io quello alla vaniglia?

Rose amava il tè.
Era in assoluto la bevanda calda che preferiva: la preparava agli impegni di ogni giorno, la rilassava dopo una pesante mattinata di scuola, la riscaldava nelle sere invernali.
Per questo Scorpius non avrebbe potuto scegliere un modo migliore per strappare un sì alla bella Grifondoro - ma ci sarebbe riuscito comunque, perchè Rose era ormai perdutamente innamorata di lui -.
E così Rose trovò il coraggio di rivolgergli il suo sorriso più bello, felice che forse qualcosa tra loro due sarebbe potuto anche sbocciare. Insomma, dopo un attimo di smarrimento aveva capito che Scorpius non era lì seduto vicino a lei per caso...
- D'accordo.
I due ragazzi avvicinarono le labbra alle rispettive tazze, ognuno impaziente di sentire il sapore del tè preferito dell' altro.
"Intenso, come lui" fu il primo pensiero di Rose.
"Dolce, come lei" fu il primo pensiero di Scorpius.
Ma quello che entrambi si limitarono a dire fu:
- Buono.
Scoppiarono a ridere, per aver pronunciato lo stesso aggettivo, che fondamentalmente non significava nulla.
- Scorpius, come facevi a sapere che il tè alla vaniglia era il mio preferito? - chiese divertita Rose.
Troppo tardi si accorse di aver fatto un grosso errore: lo aveva chiamato "Scorpius"!
Lui sembrò essersene accorto, ma non si mostrò sorpreso, anzi, la guardò sorridendo teneramente, come se avesse visto un uccellino che aveva appena imparato a volare.
- Una buona dose di intuito - rivelò lui - e... un piccolo aiutino! - concluse indicando il signor Collins, che con noncuranza lucidava i bicchieri dietro il suo piccolo bancone.
Rose sorrise.
- Rose... raccontami qualcosa di te.
E lei cominciò a parlare, mentre lui la osservava, mai stufo di ascoltare la sua voce e osservare i suoi boccoli scrollarsi sulle spalle, le sue mani gesticolare, le sue labbra rosate muoversi ed aprirsi in una risata.

- Scorpius, sono quasi le sei... devo tornare a casa... - constatò Rose dispiaciuta, lanciando un' occhiata al suo orologio da polso.
- Ti accompagno? Tanto se abiti qui vicino...
- Mi farebbe davvero piacere - ammise la Grifondoro infilando il libro di Aritmanzia nella borsa ed alzandosi.
- Perfetto.
I due ragazzi andarono al bancone e, mentre Scorpius pagava i due tè, Rose rivolse un sorriso di gratitudine al signor Collins, che ricambiò con un occhiolino divertito.
Appena anche lei ebbe pagato, i due salutarono e si diressero verso la porta.
- Nevica ancora - osservò Rose uscendo sul marciapiede e rovistando in borsa alla ricerca dell' ombrello.
Scorpius intanto chiudeva dietro di sé la porta, provocando un tintinnio che venne attutito dall' ovattato silenzio che regnava in strada.
- Adoro guardare la neve che cade... - disse Rose assorta nel contemplare i soffici fiocchi che scendevano leggiadri e si posavano con grazia davanti a lei.
- Oh! Scusami! Ho tenuto l'ombrello tutto per me e non ho pensato a coprirti - sussultò poi, notando che Scorpius aveva già qualche fiocco infilato tra i capelli - Aspetta...
Si avvicinò a lui e cominciò delicatamente a sfilargli i piccoli batuffoli, che si scioglievano a contatto delle sue dita calde.
E Scorpius non resistette più: la sua dolce Rose era a pochi centimetri dal suo viso, tanto che poteva sentire il profumo dolce -e come poteva essere altrimenti?- dei suoi capelli.
Si chinò su di lei e le posò un breve bacio sulle labbra.
Rose alzò lo sguardo e lo fissò stupita, incredula del bacio che aveva appena ricevuto. Si perse nei suoi occhi, che le erano sempre sembrati freddi e scostanti, ma che ora -ne era sicura- erano così belli nel loro esprimere... amore?
- Grazie -mormorò.
Poi si sollevò sulle punte ed avvolse la nuca di Scorpius con il braccio libero.
- Ne vuoi un altro?
Rose lo guardò sorridente. E lui lo prese per un sì.

Era da anni che Rose aspettava quel bacio.
Il suo primo, vero bacio.
Lily, anche se era più giovane di lei di un paio di anni, ne aveva già dati tanti... un po' come zia Ginny, che ai tempi di Hogwarts aveva sempre riscosso molto successo con i ragazzi. Invece Rose, proprio come sua madre, se ne stava in disparte, tra i suoi libri, in attesa che il tanto agognato principe azzurro venisse a prenderla.
E finalmente, anche se il principe in questione si era rivelato verde-argento, era arrivato.
E con lui era arrivato quel bacio.
Romantico. Caldo. Avvolgente.
Rose desiderava che non finisse mai, che Scorpius non staccasse mai le sue labbra dalle sue.
Davanti a loro la neve volteggiava in mulinelli, incurante della magia che si stava compiendo fra quei due corpi teneramente abbracciati.
Era in assoluto il momento perfetto che Rose aveva tanto atteso.
Un bacio. Sotto la neve. Davanti alla sua tea room. Dal Serpeverde che le aveva rubato il cuore: Scorpius Malfoy.





~





Spazietto autrice...

Questa one-shot si è fatta strada nel mio contorto labirinto di idee in un giorno nevoso, dopo aver riconosciuto sotto un cappuccio -o forse era solo qualcuno che gli somigliava?- una vecchia conoscenza...
Sono consapevole del fatto che sia estremamente sdolcinata, ma questo è quello che mi è uscito di getto e che non ho voluto cancellare, perchè forse è proprio quello di cui il mio inconscio aveva bisogno.
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta ^ ^ E' la mia prima fic, è il mio esordio nel fandom di Harry Potter, è la prima volta che scrivo una Rose\Scorpius... per questi motivi, mi farebbe molto molto piacere se scriveste che cosa ne pensate... vanno benissimo un commentino piccolo piccolo, una frase o anche solo una parola...
Grazie di cuore ^ ^
Frida


   
 
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