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Autore: Kate_88    22/07/2005    2 recensioni
Fine della saga iniziata con "ragazza di periferia". Draco torna da Ginny... cosa troverà?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è l’ultimo continuo di “ragazza di periferia”

Questa è l’ultimo continuo di “ragazza di periferia”.

Draco ha preso il treno per tornare ad Hogwarts e tornare da Ginny!

Ginny dirà a lui del bambino? E cosa succederà quando lo verrà a sapere? Spero che vi piaccia... non è soffermata molto sulle descrizioni ma è molto concentrata sui dialoghi. Mi raccomando recensite!

 

 

Il ritorno di Draco

 

 

Draco aveva preso il treno da circa 5 ore! Tra meno di due ore sarebbe ritornato da Ginny.

Aveva paura! Sarebbe stato schiaffeggiato?

O cosa avrebbe detto Ginny al suo ritorno? La sua reazione? E la reazione dei suoi amici?

Già lo odiavano... di certo ora non lo avrebbero accolto a braccia aperte.

Il treno fischiò.

Draco aveva già indossato la divisa da Serpeverde ed era pronto per tornare altri due mesi in quella scuola.

Silente già doveva sapere tutto, e sicuramente avrebbe già ritrovato il suo baule nella sua stanza.

Scese dal treno semi vuoto.

Fece un lungo sospiro prima di entrare dal grande portone.

Sembrava il grande ritorno... tutti i Serpeverde che lo accoglievano, e Pansy Parkinson che gli riconsegnava la spilla da Prefetto.

 

Hermione stava uscendo dal cancello per vedere cosa stava succedendo.

Stava portando una pozione appena finita a Piton, quando l’ampolla cadde per terra e disse: “Non è possibile!”.

 

I Serpeverde sentirono il rumore di qualcosa che si infrangeva per terra.

Tutti si girarono e Draco vide Hermione.

Non vedeva Ginny con lei... dove stava? Insomma stavano sempre insieme!

“Hermione!” disse Draco.

“Sparisci verme! Assassino!” disse la ragazza lasciando i frammenti dell’ampolla per terra e prendendo le scale verso la sala comune dei Grifondoro.

Draco non capiva le sue parole... verme ok, ma assassino? Lui non aveva mai ucciso nessuno.

 

Era ormai sera.

Era stato un viaggio lungo e faticoso, ma non voleva andare a dormire. Voleva al più presto parlare con la sua Ginny.

Si tolse la divisa e si infilò un paio di jeans calanti e una camicia bianca di fuori.

Spettinò un pò i capelli, poi si diresse fuori dal sotterraneo.

Continuava a pensare alle parole di Hermione... cosa voleva dire?

 

Hermione leggeva un libro nella sala comune.

Non riusciva a concentrarsi dopo quello che aveva visto. Era tornato!

Con che faccia era tornato?

Non l’aveva detto a nessuno... ne Ron, ne Harry... tanto meno a Ginny, che continuava incessantemente a piangere.

 

Draco saliva lentamente le scale che portavano alla sala comune dei Grifondoro.

Purtroppo per sapere la parola d’ordine aveva dovuto minacciare uno del primo anno, ma non lo aveva fatto con cattiveria.

Arrivò davanti al quadro della Signora Grassa e disse: “Torta al cioccolato!”.

Il quadro si mosse e si aprì il passaggio verso la sala comune.

 

Hermione aveva sentito il rumore del quadro che si apriva, e aggrottò le ciglia.

Chi era a quell’ora?

Era sicura che tutti i Grifondoro fossero nella propria stanza.

 

Draco percorse il piccolo tratto che lo separava dalla sala Comune e quando entrò trovò Hermione.

La ragazza lasciò cadere il libro per terra e mise una mano davanti alla bocca per evitare di urlare.

“Ciao Hermione!”

Cosa vuoi assassino!”

“Non capisco perché continui a chiamarmi assassino!”

“Bhè giusto! Sei andato via prima di saperlo! Prima di chiedere!”

“Senti ho capito che è inutile perdere tempo con te! Comunque devo parlare con Ginny. Io vado!”

“Non potrai salire da lei!”

E perché?”

Perché per il dormitorio femminile c’è una barriera! I ragazzi non possono accedervi!”

“Non ti preoccupare! So il contro incantesimo! Non sono venuto qui senza essere preparato! Voglio parlare con Ginny, scusarmi, e tornare con lei! E non sarà una stupida barriera a non farmi passare! Non sono tornato per niente!”

“Non andrai da lei!” disse Hermione con un tono di voce alterato.

“Mi dispiace Granger... io andrò!” e con un movimento della bacchetta usò il “Petrificus Totalus” che Hermione non riuscì a contro battere.

Draco salì le scale che portavano al dormitorio femminile.

Usò una fialetta contenente una pozione per eliminare la barriera.

La strada verso la sua Ginny era libera.

 

“Ginny, noi andiamo in sala comune a finire di studiare! Con te che piangi non ci si può concentrare! Comunque... noi siamo sicure che lui un giorno tornerà!” dissero le compagne di stanza di Ginny uscendo dalla stanza.

 

Draco era a pochi metri dalla porta della stanza di Ginny.

La porta si aprì e uscirono le quattro compagne di stanza.

Queste videro Draco e sorrisero e facendolo apposta lasciarono la porta non del tutto chiusa.

Draco ringraziò a bassa voce.

Si avvicinò alla porta e l’aprì lentamente.

Davanti ai suoi occhi c’era una Ginny in lacrime sul letto.

Piangeva e nominava sempre il nome di Draco.

Draco deglutì, poi si fece coraggio e disse: “Ginny sono tornato!”

La ragazza si girò di scatto.

Non credeva ai suoi occhi... davanti a lei... il bel biondo la fissava... aveva l’aria da cucciolo bastonato... e una lacrima uscì dagli occhi del ragazzo.

“Draco!” disse lei alzandosi dal letto.

“Ginny... scusami! Io sono tornato per te! So che non merito il tuo perdono, ma ti voglio anche dire che mi hanno costretto a partire! Io non volevo lasciarti tanto meno con uno stupido biglietto! Quanto ho sofferto questi mesi, pensando che la mattina non c’eri tu che mi coccolavi, che mi sussurravi ti amo, e che mi davi la mano lungo i corridoi mentre andavamo a lezione! Ginny so che sarà difficile ma... potrai perdonarmi?”

“I- i- io ti amo Draco... ma... tu mi amerai dopo quello che ti dirò?”

Cosa devi dirmi amore mio!”

“Sediamoci sul letto e io comincerò a parlare!”

I due si sedettero sul letto e Ginny cominciò a parlare.

“Ti ricordi quando sei partito?”

“Si!”

“Bhè... avevo detto che volevo parlarti, ma tu non mi hai voluto ascoltare e te ne sei andato con un biglietto!”

Si lo so! Cosa volevi dirmi?”

“Draco... ricordi l’ultima volta che io e te abbiamo fatto l’amore?”

“Certo che me lo ricordo... ogni singolo particolare!”

“Quella sera ho dimenticato di usare l’incantesimo anticoncezionale!”

“E cos’è successo?” disse Draco cominciando a singhiozzare sperando di sbagliarsi nelle sue idee.

“Draco... io sono rimasta in cinta! Io e te dovevamo avere un bambino!” disse cominciando a piangere.

Perché dici dovevamo?” disse lui abbracciandola.

“Draco ho perso il bambino!” disse lei piangendo e singhiozzando.

Perché è successo?” disse stringendola ancora più forte.

“Aborto spontaneo... troppo dolore e pianti!”

“Ecco perché Hermione mi ha chiamato assassino! È tutta colpa mia! Io dovevo diventare papà! Il papà del nostro bambino... e invece... per colpa mia il nostro bambino non c’è più!” disse Draco piangendo sui capelli di Ginny.

Ginny continuava a piangere, poi disse: “Non sentirti in colpa! Se io te l’avessi detto! Se te l’avessi detto anche contro la tua volontà... è colpa nostra! Non solo tua!”

“Ginny! Torniamo insieme... perdonami! E se tu vorrai, un giorno, noi due avremmo il nostro bambino... lo cresceremo insieme... gli vorremo bene, e io non andrò mai più via!”

“Draco ti amo... si! Torniamo insieme... e un giorno avremmo il nostro bambino!”.

I due ragazzi si guardarono... Draco asciugò le lacrime di Ginny e lei per la prima volta a distanza di 4 mesi, sorrise... Draco si avvicinò e la baciò e tutti e due, sorridendo si tuffarono sotto le coperte.

 

 

The End

   
 
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