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Autore: Aislin    27/02/2010    3 recensioni
Piccola one-shot sempre dedicata alla coppia Lily-Scorpius in un loro piccolo momento di intimità. Nello stesso istante comprendo che nessuno dei due sta mentendo, che nessuno dei due ha mai mentito
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Missing Moment'
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Don't Cry in Silent

"amare è il più grosso dono che sia stato dato agli esseri umani...

insieme alla speranza rendono la vita degna

di essere vissuta un giorno dopo l'altro"

 

 

 

“Ricordo di aver letto da bambina che le lacrime degli dei, così rare e preziose, erano come perle d'ambra che una volta cadute al suolo rotolavano silenziose su un pavimento di marmo, dono immortale per l'umanità. Ricordo di aver pensato che forse le loro lacrime erano così preziose proprio perché divine. Perché mai un dio dovrebbe piangere?

Forse all'epoca non avevo capito la portata del mio pensiero, ne tanto meno avrei potuto immaginare che lacrime diventano sempre più preziose crescendo. Sono delle perle incastonate nel dolore delle nostre anime...silenziose e caste. Come il più puro dei diamanti, come il più incontaminato dei cieli. Così fredde e distanti pur essendo figlie del dolore, della frustrazione.”

 

“Piangi di gioia o di dolore?”

Per un attimo questo domanda interrompe il fluire del respiro rotto in singhiozzi che suonano di una lenta disperazione, e gli occhi vacui, che so azzurri e troppo limpidi, cercano la fonte di quella domanda così crudele e allo stesso legittima.

Per cosa piango? Non lo so nemmeno io. Piango per quello che era e non potrà mai essere, e piango per le speranze del cuore, per le speranze dell'anima. Cerco la ragione del passato, e un motivo per sorridere in futuro. Non si ferma il mio cuore, che batte dentro di me come a ricordarmi che se sono viva è per un motivo. Tutto accade per una ragione.

“Perché piangi?”

Quella domanda assillante che mi chiede di dare voce alla parte più nascosta di me, quelle ombre selvatiche, quel buio che urla lacerato in se stesso, quel silenzio che è così assordante da lasciare privo di coordinate.

 La mano premuta contro il vetro freddo, scivola silenziosa, fino a incontrare la tua. La stringo e con quel gesto rispondo alle tue domande.

“C'è vuoto...piango per quello. Non è ne gioia ne dolore”

Tu non fai più domande, ma mi abbracci. Posso percepire il calore oltre la barriera delle nostre divise, posso sentire il tuo cuore battere regolare contro la mia schiena e le tue braccia stringermi. Sono piccola e pallida, una bambola di stracci priva di volontà mentre il tuo respiro sfiora il mio collo, e la tua guancia sfiora la mia. Per un attimo il mio corpo risponde per me, rinfrancandosi e abbandonandosi a quel pianto, che suona come liberatorio. Ogni particella del mio essere assorbe quell'energia che tu e solo tu possiedi.

 “Non c'è nulla oltre al vuoto, se non chi siamo”

Quelle parole sfiorano appena la mia coscienza, mentre le tue labbra sfiorano il mio orecchio. Vorrei scappare. Sento la tua presenza incombere su di me, e in passato questa vicinanza non l'avrei sopportata. Sono cambiata, sei cambiato. Nulla rimane sempre uguale. A parte il vuoto.

Me lo ripeti dolcemente, stringendomi e cullandomi come se fossi la cosa più fragile e preziosa nel nostro mondo di ombre cinesi, dietro ad un telo candido di bugie e falsità. La nostra è la perfezione fittizia delle parole, di un mondo che non ci siamo scelti, ma che pretende la nostra totale dedizione.

Ci siamo costruiti due identità, la figlia perfetta io, il figlio perfetto tu ma non lo siamo mai stati...siamo altro...siamo noi: due ragazzi con i loro sogni, le loro speranza.

 “Perché?”

Lo domando ancora, come una preghiera ad un cielo che non risponde mai, che ci lascia soli. Vuoto. Solitudine. Eppure c'è anche tanto calore. Ci siamo noi. Per la prima volta comprendo che hai ragione, e che io ho torto. Il mio orgoglio si sgretola come un castello di sabbia al vento e alle risacca. So che sbagliavo, che forse ho sempre sbagliato. Negare di noi, negare del nostro amore a tutti è stato assurdo, inutile....doloroso.

 “Le parole sono il male del mondo. Non domandare...”

Ancora la tua voce, e ancora una volta si rompe il silenzio delle lacrime d'ambra. Mi volto in quell'abbraccio, cercando i tuoi occhi. Li conosco da sempre, e non so come sia possibile, ma ogni volta mi sembra che comprendano il mondo, con la saggezza del tempo. Iridi grigie solo all'apparenza fredde che quando sento su di me sprigionano un calore inimmaginabile. Non sono occhi da ragazzo, i tuoi. Non lo sono mai stati. Hanno quel velo di ricordi, e di malinconia che possiedono solo gli adulti che hanno smesso di sognare. Eppure tu sogni. Io lo so.

 

E rido, un suono fresco e liberatorio e il tuo volto severo e dolce perde quella piega austera di sempre per tornare quello di un bambino. Vorrei ringraziarti, ma sento che non serve, vorrei dirti che ti amo, ma sarebbe una bugia. Non perché non sia vero, ma il motivo è che non èamore questo. E' molto di più: sono il rispetto, l' amicizia, la comprensione, il dolore, la felicità. Sei vita, nel senso più puro del termine.

Vorrei urlartelo, vorrei trovare la forza di dirtelo, ma so che rimarrà tra le mille intenzioni. Io sono solo un intenzione, un'ombra che cerca la tua prima di scomparire alle prime luci dell'alba.

Sfiori i miei capelli, li osservi rigirando un ciocca rossa tra le dita pallide, fino a che non rompi il silenzio mormorando il mio nome.

“Lily”

Dalle tue labbra ha il suo puro della verità, e avvicinandomi colmo la distanza minima tra di noi

“Scorpius”

Lo sussurro contro le sue labbra, mentre il mio respiro si confonde nel suo.

“Per sempre”

Lo mormoriamo in contemporanea prima che un bacio cancelli ogni altro pensiero. Nello stesso istante comprendo che nessuno dei due sta mentendo, che nessuno dei due ha mai mentito.

 


 

Piccola Nota:


Credo di essermi appassionata ormai alla Coppia Scorpius Lily che nella mia fantasia rappresentano un po' il prototipo dei figli sulle cui spalle si concentrano i desideri e i sogni dei genitori. E poi anche se non sono una persona estremamente romantica quanto mi trovo da sola di fronte ad una pagina bianca li immagino così.

Spero che questa piccola one-shot possa piacere, e qualunque commento sia positivo che negativo sarà più che gradito.

  
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