Commento della mia Pussy <3:
Anche questa FF nasce da un idea
“pazza” di Pussy u_u …e per
l’ennessima volta Andy l’ha assecondata…
(che brava
lo sa che con i matti si fa cosi). Bene ho deciso di rispondere a
coloro che
continuano a chiedere come facciamo ad essere cosi brave (certo certo siamo molto
modeste ).
Dicevamo..ah si certo…come facciamo a scrivere queste
IDIOZIE…semplice… Pussy
spara cazzate dal giorno alla notte…ed Andy…
(anche quest’ultima avrà qualche
problema “serio” perché continua ad
assecondare ste stronzate) riesce a
tradurre in frasi sensate tutte le minchiate sparate dalla Pussy.
Infatti la
povera piccola pussy (la cretina che sta scrivendo questo commento)
anche
andando in università (shh non lo dire che poi ti prendono
in giro) continua a
fare errori di grammatica e non riesce a costriure una frase di senso
compiuto.
U.u (non ridete delle disgrazie altrui) non perché sia scema
(certo e perché?)
Ma perchè ha cosi tante idee
in testa
(ah cosi le chiami ora?!) che fa solo confusione. Per questo motivo
scrive
tutte le sue cavolate su un file di word e lo invia alla povera Andy
(che
riesce a capire il SENSO delle mie idee) che riscrive tutto in una vera
FF.
Un
ultima cosa…presto nelle migliori
librerie uscirà il PUSSY-ANDY (e basta perché
l’andy-pussy non serve, lei
riesce a spiegarsi moolto bene XD ) il dizionario che le vostre EROINE
hanno
scritto insieme (ennessima cazzata MA questa volta è un idea
di ANDY).
Moi^^:
Weilà, mia stupendissima gente.
** Credo che abbia già detto tutto la Pussy, quindi mi
limito a salutarvi e a
ringraziarvi per tutto. Non riesco ad aggiornare le mie FF; comincia di
nuovo
il periodo pesante a scuola, ma ho promesso di non lasciarle
incomplete. E io
mantengo le promesse. u_u Oh volevo dare un saluto speciale a Francy,
che ci fa
sempre tanti bei complimenti e che ci segue sempreeee.. Cucciola,
speriamo che
ti piaccia anche questa! xD E un saluto anche alla mia Eglina, che m'ha
torturata per questa fanfiction. Ti voglio bene, cuccccci! ** Quindi,
non mi resta che dire.. Godetevi questa FF!
A noi è piaciuta un sacco, e ci siamo divertite a
scriverla.. tanto basta. xD
Se poi piace anche a voi, saremo al settimo cielo.. *.* Buona lettura.
-Noooo!
Non è possibile Anche qui, Potter noooo!-
*Punta la bacchetta contro sè stesso e urla:
Avada Kedavra!*
Ma come ebbe
inizio tutto?
-Si accomodi
pure... - Mormorò il dottore con una
cartella in mano e gli occhiali poggiati a metà naso, e
un’espressione annoiata
quasi quanto quella di un impiegato alle poste in una giornata estiva
con 40°.
(Che professionalità!)
Un uomo con un
lungo mantello nero, dall'andatura
sospetta e tremendamente inquietante si fece largo nella stanza. Il suo
corpo
rasentava la perfezione, tranne che
per
una piccola, minuscola imperfezione sul suo viso:
non aveva un naso.
Cosa che gli
aveva causato problemi di autostima
negli ultimi tempi, a dire la verità, anche se
ciò che lo turbava di più era il
grande Harry Potter. (Ed è per questo che siamo qui
infatti.) E fu così che
il vecchio
Voldemort, che fino ad allora
era stato il più grande mago oscuro di tutti i tempi,
entrò nella piccola, buia
e insignificante stanza dello psicoanalista.
( sembra una
cosa seria, vero? In realtà.. NO! xD
non lo è per niente. Per
dirla terra
terra, il nostro caro Voldemort se la faceva sotto ogni volta che
vedeva lo
Sfregiato. u_u manco se avesse visto il fantasma formaggino sotto al
letto. )
-Signor Riddle,
esatto?- Chiese l’ometto
consultando la cartella del paziente,
e
cercando di dissimulare lo shock di dover parlare per minimo due ore
con un
uomo (?) senza naso e con il colore della pelle molto simile alla tazza
del suo
water.
Il caro Voldie
con voce tremante e incerta
rispose. -Non-Mi-Chiami-In-Quel-Modo!-
-Oh ehm.. come vuole che la chiami?- Chiese
stupito da tanta insicurezza.
Il caro
Voldemort che intanto stava distruggendo
il suo mantello con le mani, neanche fosse una ragazzina al suo primo
appuntamento, cercò di rispondere con l'antico tono
autoritario. -Vold...- ma
un improvviso colpo di
tosse, di quelli
che vengono ai vecchi di novantani, impedì al povero
disgraziato di completare.
Provò una seconda volta a ripeterlo, ma la tosse si fece
risentire, e quindi
lanciando un’orda di imprecazioni a Merlino, a Harry Potter e
a tutta la sua
settima generazione, mormorò -Mi chiami come le pare- Fece
un cenno svogliato
con la mano, osservò rassegnato il lettino sul quale avrebbe
passato i prossimi
minuti e si stese incrociando le braccia al petto.
Il dottore un
pò incerto sul comportamento di
quell’ uomo (?) disse: -Ehm d’accordo, Signor
Riddle mi vuole parlare del
motivo che la spinta a recarsi qui da me? Ma vada subito al punto cosi
individuiamo
meglio il problema!- Bugia. In realtà stava pensando alla
cena che lo aspettava
a casa: Rosbeff con patate. Quello si che era allettante. (Come avrete
capito,
il tizio amava moltissimo il suo lavoro.)
Voldemort che si
era ormai entrato in confidenza
con l’insignificante lettino rispose incrociando le mani sul
ventre e guardando
il soffitto. - Allora si ecco...Era una notte Scura e Tenebrosa di
sedici anni
fa….-
(Azz..
menomale che dovevi andare subito al punto..)
-E' tutta colpa
di Harry James Potter, ogni volta,
ogni dannatissima volta che provavo a conquistare il mondo (Con l'aiuto
di
Mignolo e del Prof ovviamente che, per dirla tutta, lo ricattano e lo
tengono
in pugno!) riusciva a mettermi i bastoni fra le ruote; lui, la sua
amichetta
mezzosangue (Lo sei anche tu, impedito!)
e quel mocio Vileda (non è
pubblicità occulta!) color carota di Ronald
Weasley. E adesso? Adesso per colpa sua soffro di depressione acuta e
di crisi
d'ansia perenne.-
Il caro
psicoanalista, seduto su una poltrona di
fronte al lettino, con la penna
che
aveva in mano disegnava tanti cuoricin,i pensando alla sua
fiidanzatina, sul
foglio poggiato sulla cartella. -Capisco..- (Ma che hai capito, idiota?
-.-) Terribile,
terribile...Vada avanti.- Esclamò, tirando fuori la rivista
delle conigliette
di Play Boy dal cassetto e nascondendola dietro la cartellina..
-Bene, io
ultimamente ho anche, come dire, uhmm,
qualche problemino a letto.. sa a cosa mi riferisco, no? ..e per questo
Bellatrix, povera piccola Bellatrix, mi vuole lasciare..- (E come darle
torto,
povera Stella. -.-) Disse, e si ruppe in un singhiozzo, per poi
asciugarsi una
lacrima e riprendere a parlare a parlare.
(Andie e Pussy fanno *patpat* sul testino di Voldie.. ) -La mia amata,
povera,
piccola, cucciola, cara (devi fare ancora molto? -.-) Bellatrix ha
provato ogni
tipo di rimedio, tutto.. tutto pur di farmi sentire a mio agio...e per
riaccendere la passione... Una sera, pensi, sono tornato a casa e l'ho
trovata
tutta ricoperta di ciocclata fusa, quella fondente che piace tanto a
me, ma
nulla.. niente, un’ altra volta, invece, aveva indossato uno
di quei completini
neri e verdi (in onore di Serpeverde!) tutti di pizzo super sexy..-
(Che
neanche Edward Cullen è riuscito a far tenere intero a
quella tonta di Bella
Swan.)
Il dottore,
povero cuore, leggermente accalorato
(Per la descrizione di Voldie o per il giornalino?) rispose -Ehm okay,
okay.. basta
cosi, non entriamo troppo nei particolari, per amor del cielo! -
E Voldemort con
la faccia da cane bastonato,
pronto a giustificarsi, ribattè:
"No, no volevo solo aggiungere che ho provato anche con i
peperoni
secchi della Calabria, ma niente, non è successo nulla
nemmeno con quelli.. - I
singhiozzi, nel frattempo, si erano fatti più frequenti, e
un tremore continuo
gli scuoteva le esili spalle. (Ma sembra una storia drammatica oh! o_o)
-E poi..-
Riprese dopo essersi soffiato il naso..
oh beh quello che era! con quello che restava del suo mantello -Anche i miei cari
Mangiamorte non mi danno
più retta e li trovo ogni sera ad ubriacarsi e a giocare a
biliardo come tanti
babbanofili, che schifo! E ho perso tutto il mio smalto e il mio potere
e tutta
per colpa di quel tonto di Harry.. Harry Potter! Ecco perchè
sono venuto
qui...Codaliscia mi ha consigliato di venire da lei- (Allora dovevi
essere
proprio disperato, caro mio!) Concluse sull’orlo della
disperazione, e con la
voce che raggiungeva ormai solamente note isteriche.
Il dottore che
non aveva capito un’acca di quello
che aveva detto il nostro eroe, lo liquidò in poche parole.
-Caro signor ehm..
si, direi che questo è un problema altamente psicologico.-
(Noo, ma dai.. non
ci saremmo mai arrivati!)
-Grazie al cazz.. altrimenti non venivo da lei.-
Lo interruppe Voldemort con una faccia molto simile a questa ->
-.-“
-Bene, l'unico modo per eliminare le sue paure è
affrontarle.. e poi mi chiedo,
Il signore oscuro prese le pasticche e guardando
con fare perplesso il barattolo chiese -Cosa sono queste pilloline blu?
A cosa
servono?-
-VIAGRA!- Rispose come se fosse la cosa più ovvia
del mondo, sotto gli occhi allibiti di Vold che, da buon mago
qual’era, non aveva
mai sentito parlare di nulla di simile.
-Via-gra...serve per la depressione?- Domandò.
Il dottore lo guardò accigliato, come per capire
se volesse prendere in giro e poi rispose. ----No! Per Bellatrix, ovvio-
Voldemort un po’ deluso dalla risposta, ma con un
ghigno per nulla casto ribattè –Beh, meglio di
nulla! E per le crisi d'ansia?
-Possiamo riparlarne al prossimo colloquio d’accordo?
tra una settimana! Tanto sono certo che non lo rivedrà tanto
presto il signor
Potter.. - Fece una
risatina diabolica,
di chi la sa mooolto, ma molto lunga.
Il grande mago dunque si alzò dal suo ormai caro
lettino e mentre stringeva la mano dell’uomo, si rese conto
di chi fosse
costui, e soprattutto a chi aveva raccontato il suo enorme, gigantesco
complesso.
-Noooo! Non
è possibile Anche qui, Potter noooo!-
*Punta la bacchetta contro sè stesso e urla:
Avada Kedavra!*
La porta dell’ufficio si aprì tutt’un
tratto, e un
uomo con la barba e i capelli lunghissimi, e con quegli occhiali a
mezzaluna
ormai conosciuti oltremodo benissimo, entrò guardandosi
attorno stranito, per
poi passare sopra il corpo del povero Voldemort, con
un’espressione perplessa. –Harry,
caro.. quante volte ti ho detto di non giocare allo psicologo!- Disse
con voce
rassegnata, per poi fare un gesto stanco con la mano. –Adesso
vai su.. lasciami
la mia poltrona. - Concluse, mentre se la rideva sotto i baffi.. mentre
riprendeva
il giornalino che Potter aveva lasciato lì vicino,
cominciando a….
Ma questa
è un’altra storia..
Fine.