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Autore: Midnight_Sun    28/02/2010    5 recensioni
E se il nostro caro Voldemort cominciasse a stancarsi di tutta questa situazione che la cara Rowling gli ha appioppato? E se cominciasse ad avere un sacco di problemi a causa del nostro "Chosen One", e avesse bisogno di un consiglio da un esperto? Ancora una volta una FF scema, e demenziale tutta offerta da Andie e Pussy..
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Commento della mia Pussy <3: Anche questa FF nasce da un idea “pazza” di Pussy u_u …e per l’ennessima volta Andy l’ha assecondata… (che brava lo sa che con i matti si fa cosi). Bene ho deciso di rispondere a coloro che continuano a chiedere come facciamo ad essere cosi brave  (certo certo siamo molto modeste ). Dicevamo..ah si certo…come facciamo a scrivere queste IDIOZIE…semplice… Pussy spara cazzate dal giorno alla notte…ed Andy… (anche quest’ultima avrà qualche problema “serio” perché continua ad assecondare ste stronzate) riesce a tradurre in frasi sensate tutte le minchiate sparate dalla Pussy. Infatti la povera piccola pussy (la cretina che sta scrivendo questo commento) anche andando in università (shh non lo dire che poi ti prendono in giro) continua a fare errori di grammatica e non riesce a costriure una frase di senso compiuto. U.u (non ridete delle disgrazie altrui) non perché sia scema (certo e perché?) Ma perchè ha cosi tante idee  in testa (ah cosi le chiami ora?!) che fa solo confusione. Per questo motivo scrive tutte le sue cavolate su un file di word e lo invia alla povera Andy (che riesce a capire il SENSO delle mie idee) che riscrive tutto in una vera FF.

Un ultima cosa…presto nelle migliori librerie uscirà il PUSSY-ANDY (e basta perché l’andy-pussy non serve, lei riesce a spiegarsi moolto bene XD ) il dizionario che le vostre EROINE hanno scritto insieme (ennessima cazzata MA questa volta è un idea di ANDY).

 

Moi^^: Weilà, mia stupendissima gente. ** Credo che abbia già detto tutto la Pussy, quindi mi limito a salutarvi e a ringraziarvi per tutto. Non riesco ad aggiornare le mie FF; comincia di nuovo il periodo pesante a scuola, ma ho promesso di non lasciarle incomplete. E io mantengo le promesse. u_u Oh volevo dare un saluto speciale a Francy, che ci fa sempre tanti bei complimenti e che ci segue sempreeee.. Cucciola, speriamo che ti piaccia anche questa! xD E un saluto anche alla mia Eglina, che m'ha torturata per questa fanfiction. Ti voglio bene, cuccccci! ** Quindi, non mi resta che dire.. Godetevi questa FF! A noi è piaciuta un sacco, e ci siamo divertite a scriverla.. tanto basta. xD Se poi piace anche a voi, saremo al settimo cielo.. *.* Buona lettura.

 

***




-Noooo! Non è possibile Anche qui, Potter noooo!-  *Punta la bacchetta contro sè stesso e urla: Avada Kedavra!*

Ma come ebbe inizio tutto?

 

-Si accomodi pure... - Mormorò il dottore con una cartella in mano e gli occhiali poggiati a metà naso, e un’espressione annoiata quasi quanto quella di un impiegato alle poste in una giornata estiva con 40°. (Che professionalità!)

Un uomo con un lungo mantello nero, dall'andatura sospetta e tremendamente inquietante si fece largo nella stanza. Il suo corpo rasentava la perfezione, tranne  che per una piccola, minuscola imperfezione sul suo viso:  non aveva un naso.

Cosa che gli aveva causato problemi di autostima negli ultimi tempi, a dire la verità, anche se ciò che lo turbava di più era il grande Harry Potter. (Ed è per questo che siamo qui infatti.) E fu così che il  vecchio Voldemort, che fino ad allora era stato il più grande mago oscuro di tutti i tempi, entrò nella piccola, buia e insignificante stanza dello psicoanalista.

( sembra una cosa seria, vero? In realtà.. NO! xD non lo è per niente.  Per dirla terra terra, il nostro caro Voldemort se la faceva sotto ogni volta che vedeva lo Sfregiato. u_u manco se avesse visto il fantasma formaggino sotto al letto. )

-Signor Riddle, esatto?- Chiese l’ometto consultando la cartella del  paziente, e cercando di dissimulare lo shock di dover parlare per minimo due ore con un uomo (?) senza naso e con il colore della pelle molto simile alla tazza del suo water.

Il caro Voldie con voce tremante e incerta rispose.  -Non-Mi-Chiami-In-Quel-Modo!-
-Oh ehm.. come vuole che la chiami?- Chiese stupito da tanta insicurezza. Eppure a vederlo sembrava uno che metteva paura.. ma forse era quello il motivo per cui era venuto. (Che genio!)

Il caro Voldemort che intanto stava distruggendo il suo mantello con le mani, neanche fosse una ragazzina al suo primo appuntamento, cercò di rispondere con l'antico tono autoritario. -Vold...- ma un improvviso colpo  di tosse, di quelli che vengono ai vecchi di novantani, impedì al povero disgraziato di completare. Provò una seconda volta a ripeterlo, ma la tosse si fece risentire, e quindi lanciando un’orda di imprecazioni a Merlino, a Harry Potter e a tutta la sua settima generazione, mormorò -Mi chiami come le pare- Fece un cenno svogliato con la mano, osservò rassegnato il lettino sul quale avrebbe passato i prossimi minuti e si stese incrociando le braccia al petto.

Il dottore un pò incerto sul comportamento di quell’ uomo (?) disse: -Ehm d’accordo, Signor Riddle mi vuole parlare del motivo che la spinta a recarsi qui da me? Ma vada subito al punto cosi individuiamo meglio il problema!- Bugia. In realtà stava pensando alla cena che lo aspettava a casa: Rosbeff con patate. Quello si che era allettante. (Come avrete capito, il tizio amava moltissimo il suo lavoro.)

Voldemort che si era ormai entrato in confidenza con l’insignificante lettino rispose incrociando le mani sul ventre e guardando il soffitto. - Allora si ecco...Era una notte Scura e Tenebrosa di sedici anni fa….-

(Azz.. menomale che dovevi andare subito al punto..)

-E' tutta colpa di Harry James Potter, ogni volta, ogni dannatissima volta che provavo a conquistare il mondo (Con l'aiuto di Mignolo e del Prof ovviamente che, per dirla tutta, lo ricattano e lo tengono in pugno!) riusciva a mettermi i bastoni fra le ruote; lui, la sua amichetta mezzosangue (Lo sei anche tu, impedito!)  e quel mocio Vileda (non è pubblicità occulta!) color carota di Ronald Weasley. E adesso? Adesso per colpa sua soffro di depressione acuta e di crisi d'ansia perenne.-

Il caro psicoanalista, seduto su una poltrona di fronte al lettino, con la  penna che aveva in mano disegnava tanti cuoricin,i pensando alla sua fiidanzatina, sul foglio poggiato sulla cartella. -Capisco..- (Ma che hai capito, idiota? -.-) Terribile, terribile...Vada avanti.- Esclamò, tirando fuori la rivista delle conigliette di Play Boy dal cassetto e nascondendola dietro la cartellina..

-Bene, io ultimamente ho anche, come dire, uhmm, qualche problemino a letto.. sa a cosa mi riferisco, no? ..e per questo Bellatrix, povera piccola Bellatrix, mi vuole lasciare..- (E come darle torto, povera Stella. -.-) Disse, e si ruppe in un singhiozzo, per poi asciugarsi  una lacrima e riprendere a parlare a parlare. (Andie e Pussy fanno *patpat* sul testino di Voldie.. ) -La mia amata, povera, piccola, cucciola, cara (devi fare ancora molto? -.-) Bellatrix ha provato ogni tipo di rimedio, tutto.. tutto pur di farmi sentire a mio agio...e per riaccendere la passione... Una sera, pensi, sono tornato a casa e l'ho trovata tutta ricoperta di ciocclata fusa, quella fondente che piace tanto a me, ma nulla.. niente, un’ altra volta, invece, aveva indossato uno di quei completini neri e verdi (in onore di Serpeverde!) tutti di pizzo super sexy..- (Che neanche Edward Cullen è riuscito a far tenere intero a quella tonta di Bella Swan.)

Il dottore, povero cuore, leggermente accalorato (Per la descrizione di Voldie o per il giornalino?) rispose -Ehm okay, okay.. basta cosi, non entriamo troppo nei particolari, per amor del cielo! -

E Voldemort con la faccia da cane bastonato, pronto a giustificarsi, ribattè:  "No, no volevo solo aggiungere che ho provato anche con i peperoni secchi della Calabria, ma niente, non è successo nulla nemmeno con quelli.. - I singhiozzi, nel frattempo, si erano fatti più frequenti, e un tremore continuo gli scuoteva le esili spalle. (Ma sembra una storia drammatica oh! o_o)

-E poi..- Riprese dopo essersi soffiato il naso.. oh beh quello che era! con quello che restava del suo mantello  -Anche i miei cari Mangiamorte non mi danno più retta e li trovo ogni sera ad ubriacarsi e a giocare a biliardo come tanti babbanofili, che schifo! E ho perso tutto il mio smalto e il mio potere e tutta per colpa di quel tonto di Harry.. Harry Potter! Ecco perchè sono venuto qui...Codaliscia mi ha consigliato di venire da lei- (Allora dovevi essere proprio disperato, caro mio!) Concluse sull’orlo della disperazione, e con la voce che raggiungeva ormai solamente note isteriche.

Il dottore che non aveva capito un’acca di quello che aveva detto il nostro eroe, lo liquidò in poche parole. -Caro signor ehm.. si, direi che questo è un problema altamente psicologico.- (Noo, ma dai.. non ci saremmo mai arrivati!)
-Grazie al cazz.. altrimenti non venivo da lei.- Lo interruppe Voldemort con una faccia molto simile a questa -> -.-“
-Bene, l'unico modo per eliminare le sue paure è affrontarle.. e poi mi chiedo, un uomo grande e temuto come lei, che motivo ha di temere un diciassettenne? Suvvia, si faccia coraggio.. prenda 3 di queste pasticche al giorno.. e non ci pensi più.- Prese un barattolino bianco dal suo cassetto delle meraviglie e lo mise in mano all’altro. 
Il signore oscuro prese le pasticche e guardando con fare perplesso il barattolo chiese -Cosa sono queste pilloline blu? A cosa servono?-
-VIAGRA!- Rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo, sotto gli occhi allibiti di Vold che, da buon mago qual’era, non aveva mai sentito parlare di nulla di simile.
-Via-gra...serve per la depressione?- Domandò.
Il dottore lo guardò accigliato, come per capire se volesse prendere in giro e poi rispose. ----No! Per Bellatrix, ovvio-
Voldemort un po’ deluso dalla risposta, ma con un ghigno per nulla casto ribattè –Beh, meglio di nulla! E per le crisi d'ansia?
-Possiamo riparlarne al prossimo colloquio d’accordo? tra una settimana! Tanto sono certo che non lo rivedrà tanto presto il signor Potter.. -  Fece una risatina diabolica, di chi la sa mooolto, ma molto lunga.
Il grande mago dunque si alzò dal suo ormai caro lettino e mentre stringeva la mano dell’uomo, si rese conto di chi fosse costui, e soprattutto a chi aveva raccontato il suo enorme, gigantesco complesso.

-Noooo! Non è possibile Anche qui, Potter noooo!-  *Punta la bacchetta contro sè stesso e urla: Avada Kedavra!*

 
La porta dell’ufficio si aprì tutt’un tratto, e un uomo con la barba e i capelli lunghissimi, e con quegli occhiali a mezzaluna ormai conosciuti oltremodo benissimo, entrò guardandosi attorno stranito, per poi passare sopra il corpo del povero Voldemort, con un’espressione perplessa. –Harry, caro.. quante volte ti ho detto di non giocare allo psicologo!- Disse con voce rassegnata, per poi fare un gesto stanco con la mano. –Adesso vai su.. lasciami la mia poltrona. - Concluse, mentre se la rideva sotto i baffi.. mentre riprendeva il giornalino che Potter aveva lasciato lì vicino, cominciando a….

Ma questa è un’altra storia..

 

Fine.

  
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