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Autore: RubyTuesday_    01/03/2010    4 recensioni
"Il mio sguardo si posa velocemente su tutti i passeggeri: un signore che legge in prima fila; la mia amica nonché compagna di viaggio Molly Jones ; un anziano signore che sembra un generale in pensione o qualcosa di simile; sua nipote, ( forse) vestita di grigio e i capelli raccolti in uno chignon biondo… forse una donna d’affari?; una ragazza dalla carnagione scura e folti capelli color cenere, che sta armeggiando con la sua borsa multicolore; quattro strani tizi seduti appena dietro di me. Ehi, un secondo, ma… “Molly! Hey, Molly!” “Che cosa vuoi, Penny?”" Molly Jones e Penny Kite tornano in Inghilterra dopo una vacanza negli States. Anna Moonlight deve accompagnare suo nonno, Mr. Moonlight, a trovare un lontano parente. Rain torna dalla sua famiglia dopo molti anni. Maxwell Mustard torna in patria dopo un viaggio di lavoro. Dieci passeggeri che si incontrano su un aereo, ognuno con una propria storia da raccontare, con sogni nel cassetto e segreti... no, aspettate. Di persone ne ho contate sei. Quindi... dove sono le altre quattro?
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Things We Said Today

 

E’ una serata di sorrisi, questa. Tutti parlano e ridono, e l’allegria è palpabile nell’aria. Non saprei perché. Sarà che i due intelligentissimi piloti ci hanno appena detto che possiamo ripartire, finalmente (per fortuna, già mi immaginavo dispersa su quest’isola e poi morta di fame… ma che ottimismo!). Dobbiamo comunque aspettare Penny e Paul, che sono veramente dispersi. Ma il peggio è passato, oramai.

E io ho deciso, rimarrò in Inghilterra. Non so ancora dove starò, ma l’importante è che non ritornerò con mio nonno negli Stati Uniti. Non voglio più tornare alla vita di prima (tecnicamente, sono ancora una giornalista… piccolo particolare, trascurabile direi). Ho voglia di cambiare un po’.

Non sono l’unica felice. George non è ancora riuscito ancora a calmarsi da quando gli ho annunciato i miei piani, solo che adesso ha smesso di saltellare (e per fortuna, prima che incontri un’altra pietra). Rain ha appena finito di raccontare a tutti noi la sua storia. Lo leggo nei suoi occhi, si è liberata di un fardello pesantissimo. Adesso sorride, chiacchiera con John e con quello che dovrebbe essere suo padre, cioè il tizio del giornale, che ha anche un  nome e si chiama Maxwell. Anche Ringo è contento, non so perché. Si sarà fatto contagiare dall’allegria generale. Continua a sorridere, in quel modo un po’ buffo ma che tranquillizza chiunque lo guardi.

“Vuoi un biscotto?” chiede George. Ma dove li ha presi i biscotti?

“Ehm… sì, grazie! Ma dove li hai presi?”

“Me li ha dati il pilota!”

Adesso ho capito perché è così contento.

Va be’, prendiamo un biscotto.

George continua il suo giro di biscotti. Poteva chiederli prima, che ci evitavamo l’incontro con il pazzo sulla collina…

 

Tapini!

 

Ma tu vuoi la guerra allora!

 

No, niente guerra! All you need is love!

 

Cosa?

 

Aspetta qualche anno…

 

Va beeene.

 

Allora, dove ero rimasta?

Ai biscotti di George (che intanto sono finiti… pazienza).

“Ma secondo voi non sarebbe meglio andare a vedere dove sono Paul e Penny?”

Ha ragione Rain.

“Naa… e poi, se andiamo a cercarli ci perdiamo anche noi di sicuro…”.

Il ragionamento di John non fa una piega, se non fosse per un piccolo particolare che però potrebbe creare un circolo vizioso e poi… sì, forse è meglio se lo dico anche agli altri.

“Però, se anche loro non si muovono facendo il tuo stesso ragionamento, va a finire che rimaniamo qui per sempre!”

“Tranquilla! Vedrai che domani arrivano!”

“Eh, appunto, domani!”

“Non è poi tanto tempo! Intanto rilassati, guarda il lato positivo delle cose!”.

Forse ha ragione lui… ma sì, ha ragione.

C’è un’atmosfera così calma, si sta benissimo.

Il cielo è pulitissimo, le stelle brillano come diamanti, la luna si riflette nel mare, appena increspato da una leggera brezza. A parte le nostre voci, gli unici rumori che si sentono sono le onde, il fruscio del vento tra gli alberi e il frinire delle cicale. C’è proprio pace qui intorno.

Mi lascio cadere sulla sabbia, ancora tiepida. Guardo all’insù, verso le stelle.

 E così, mentre parliamo tra di noi, i minuti si susseguono instancabilmente uno dopo l’altro. Forse sono io che sono stanca, o forse non è solo una mia impressione: sembriamo tutti più sollevati, più leggeri, come se tutte le preoccupazioni fossero lontane…

 

 

 

************************************

Buonasera a tutti quanti!

Ho ritardato un po’ con questo capitolo (pensavate di esservi liberate di me? Vi stavate sbagliando! Muahahah!) perché non ho avuto tempo, ma infine… eccomi qua.

Dato che non ho altro da dire, passiamo alle recensioni:

 

Laban: ma infatti… non vale la scusa che è andato a importunarla perché lui è Paul! Cioè Paul è Paul! xD A lui si perdona tutto

 

Thief: grazie! Eh già, le solite domande banali… però insomma, stare zitti è peggio J

 

Marty: eh già, Paul colpisce ancora! Sì, Lucy l’ho preso un po’ a caso… cioè, stavo ascoltando Lucy in the sky with diamonds e mi è venuto così… J

 

Clafi: wow, sette ore? Ancora Vienna? Va be’, affari tuoi. Peccato, mi piaceva la recensione in rima! Erano bellissime! Comunque anche io avrei detto la stessa cosa, o forse non avrei detto niente… boh…

 

Zazar: sono contenta che ti sia piaciuto! Però è vero, poi Paul non viene più in Italia se Penny lo tratta male… questo non va bene.J Eccoti il seguito

 

E con questo vi lascio e vado a pallavolo

Ciao a tutte

THE Sorriso

  
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