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Autore: Clover    23/07/2005    7 recensioni
Il proprietario guarda la sua compagna indeciso “Ed allora che si fa?” Lei ci pensa un po’ su, squadrandoli attentamente, poi le si illumina il viso “Potreste convivere!” I due si guardano allibiti, poi scettici. “Avreste meno da pagare…” “M-ma io neanche lo conosco!” balbetta Madelaine rossa in viso piantandogli un dito contro il petto. Ci manca solo una convivenza con quello! E chi dorme più la notte?! “Sono più io a temere, visto come mi guardavi.” Riferisce lui acidamente. La ragazza è scandalizzata. Ma come si permette?! Bastardo! Crepa! I due proprietari sospirano, poi uno dei due si fa avanti “O accettate o andatevene a discutere altrove.” “Mai!” urlano i due litiganti in coro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando si dice “il mondo è piccolo

Quando si dice “il mondo è piccolo!”

 

 

 

Mad sospira affranta, il suo convivente è impegnato con un’altra, mentre il suo killer favorito la rifiuta. Peggio di così non può andare. Prende un cuscino e lo abbraccia “Jack…non voglio chiederti nulla, tranne di lasciarmi andare.”

Il killer l’ascolta attento, mentre lei più che intimorita, bensì imbarazzata prosegue “Non potremo continuare così in eterno. Le cose sono due…o mi elimini o mi lasci andare…”

Oppure ti tengo con me.” Opta tranquillo mentre Madelaine sussulta sorpresa da quella risposta. Sa che sta scherzando, ma le fa comunque effetto. L’uomo si alza prendendo i due bicchieri “Infondo questa casa ha bisogno di vita, allegria insomma.

“Tu non sei un tipo allegro?” chiede lei sinceramente curiosa. Più passa il tempo, più il desiderio di conoscere la sua vita si fa spazio tra  i pensieri.  “No affatto”

E perché?” continua lei sperando che lui non si scocci. Il killer fa un’alzata di spalle “è di carattere.

Lo sente allontanarsi. Sposta le mani sulla benda, e cerca di toglierla nuovamente. E’ troppo stretta, non ci riesco! Non riesco nemmeno a sfilarla! Forze è vero che ho un capoccione…

 

****

Aiden si trova in strada, davanti una villa. E’ notte fonda, e nessuno potrebbe notarlo. Apre il cappotto e tira fuori la pistola caricandola “Se quello l’ha toccata gli sparo senza pensarci due volte.” Scavalca agilmente il cancello e percorre il giardino. Lancia uno sguardo ai cani da guardia che hanno lo sguardo puntato su di lui. Sorride e si dirige verso di loro. I cani scodinzolano felici, mentre lui li accarezza sulla testa “Bravi, ormai mi conoscete eh?”

Si volta dirigendosi verso la finestra della cucina “conosco questo posto meglio delle mie tasche. Mormora arrampicandosi.

Si trova nella cucina. Si guarda intorno “Bastardo, l’ha fatta bere. Ringhia accigliato. Dalla porta semi chiusa entrano dei fasci di luce “Nel salone c’è qualcuno…” Apre lentamente la porta, sperando che non scricchioli…tutto a posto.

Madelaine si trova seduta sul divano, bendata “ma non l’ha legata…perché non se l’è tolta?” si domanda Aiden confuso. Sposta lo sguardo su Jack, in piedi, girato a guardare fuori dalla finestra. Rifodera la pistola e tornare a guardare il killer che…lo sta fissando! Gli manca un battito, come diavolo ha fatto ad accorgersene?

Aiden si avvicina al killer, e gli sussurra senza farsi sentire dalla ragazza “Dai tuoi capelli deduco che non glielo hai ancora detto…”

Il killer si sposta una ciocca bionda dalla fronte “presto…glielo dirò.

L’uomo stringe il braccio del killer “Glielo dici adesso!” Jack sorride sprezzante “Così vedrà anche te.

“Non importa, non voglio mentire alla persona che amo. Calca volutamente l’ultima parola, sperando in una qualche reazione positiva da parte di quell’idiota. Il killer sembra aver incassato malamente il colpo. Sposta lo sguardo prima su Madelaine, poi su Aiden con uno sguardo inceneritore “tu non la  ami affatto.”

E cosa puoi saperne tu?” tira fuori una sigaretta “hai da accendere?”

Jack gli prende la sigaretta e la spezza “Niente fumo in casa mia.”

Jack?” la voce di Madelaine li distrae dalla loro conversazione “Ci sei ancora?”

Il killer sorride amaramente “Si…ci sono. fa una pausa, poi prosegue “Devo parlarti.”

La ragazza piega la testa da un lato sorridendo dolcemente “Dimmi tutto. L’uomo sorride, mentre l’altro con aria compiaciuta si accende un’altra sigaretta.

Ma l’uomo sembra non trovare le parole, resta a fissarla senza fiatare. Sente l’odore della sigaretta farsi largo, e si volta verso Aiden “Spegni quella sigaretta deficiente!”

Madelaine interviene “C’è qualcun altro qui con noi…?! Chi è?!” il suo tono è leggermente allarmato. Jack lo guarda con un’espressione preoccupata ed allarmata. Scuote la testa e si dirige verso la finestra, aprendola. Un’ondata d’aria fredda invade la stanza.

Aiden si avvicina alla ragazza “ora ti sciolgo, aspetta. Questa voce… Aiden?!” “In persona.” Mormora facendole scivolare via la benda.

 

 

Mi serve qualche secondo prima che i miei occhi si riabituino alla luce. Le immagini si concretizzano…Aiden…è proprio lui. Sento le lacrime pungermi gli occhi, non devo piangere, ma quel suo sorriso rassicurante e dolce…fa crollare ogni mia difesa…

Mi alzo velocemente dal divano, e lo abbraccio! Non mi importa, può pensare quello che vuole, ma in questo momento voglio solo abbracciarlo…sperando di dimenticare…

Però la verità mi riporta alla realtà “Aidendimmi che succede?” non so se proseguire o meno, ma tanto che ho da perdere? “Sei un killer?” lo vedo annuire tranquillamente… è ancora più bello dall’ultima volta che l’ho visto…già…l’ultima volta è stata anche la prima volta che ci siamo incontrati. Quella sera è stata veramente importante per me, speravo di poter ricominciare una nuova vita con qualcuno accanto…ma il mio piccolo ed ingenuo sogno è andato velocemente in frantumi. Non una chiamata, non una visita, nulla. E adesso? Adesso me lo ritrovo davanti, bello più che mai, a casa di… Jack! Per lo stupore di essermi trovata davanti Aiden, mi sono completamente dimenticata di lui. Ora…posso finalmente vederlo…

Cerco di guardare oltre Aiden, ma è troppo alto, non vedo nulla. Sembra capire le mie intenzioni, e si sposta di lato offrendomi una miglior vista.

Un uomo è rivolto verso la finestra. I capelli biondi seguono il movimento del vento…  Avanzo incerta di qualche passo con il cuore che mi martella il petto. Più mi avvicino, più riesco ad individuare dei piccoli dettagli…è giovane…

All’improvviso sento una stretta al polso, mi volto di scatto e vedo Aiden sorridermi tranquillo “Aspetta, prima vorrei parlare di quella sera. Colpo basso. La tristezza mi assale ferocemente…perché? Perché rivangare quel brutto ricordo? Perché doverci parlare? Non voglio affrontarlo, ho paura di rimanere ancora più ferita.

 

Aiden mi conduce gentilmente in un’altra stanza, deve essere la sala hobby a giudicare dal biliardo ed il mini bar. “Cavolo che casa. Mormoro sbalordita. Questa è una signora casa, chissà al piano successivo cosa c’è…l’ho notato dalle scale.

Si siede sul divanetto “Ha altri due piani…sì devo ammetterlo è una bella casa…” mi guarda serio “Vieni?”

Senza pensarci due volte mi affretto a sedermi “Allora? Spiegati!” voglio sapere come diavolo fa a conoscere Jack! “Ok…se da quella sera non mi sono fatto sentire, un motivo c’è..:” lo interrompo “Voglio sapere di te e Jack. Non voglio sapere di quella sera, non voglio sapere del fatto che non ti sei fatto più sentire!

“Prima ti dico questo, poi ti risponderò sulla conoscenza di Jack. La sua voce è sicura ed autoritaria. Non mi resta che accettare ed ascoltare. Sì, è vero, potrei benissimo alzarmi ed andare a chiederlo direttamente all’altro ma…sono masochista…mi piace soffrire.

“Vedi…il giorno dopo che ci siamo visti avevo intenzione di chiamarti però… mi hanno rintracciato per lavoro chiedendomi di eliminare una persona…”. Alzo le sopracciglia stupefatta, non mi ha più cercata perché doveva lavorare? Stiamo scherzando! Non dico che doveva venire ogni giorno sotto casa a farmi una serenata, ma almeno una piccola, minuscola telefonata poteva anche farla!

Rimane in silenzio, come per trovare le parole giuste. Voglio proprio sentire cosa dice! “Mi hanno chiesto di ucciderti Madelaine. Non ci credo. Qualcuno vuole uccidermi? Non che non sia mai capitato anzi, ma la cosa mi ha comunque stupita. “E chi è?” chiedo incredula.

Si morde il labbro inferiore “Sid Crichton. Mi guarda sofferente. Quel nome…non è possibile. Un altro colpo basso. Vi prego lasciate in pace il mio cuore! “C-cosa vuole da me?” balbetto sconvolta. Sospira “Vendicarsi.” Già perché non ci ho pensato.

 

Ora dovrei dirvi chi è Sid Crichton. Lui…è il mio ex migliore amico…nonché fratello di Nick, il mio ex fidanzato che ho fatto uccidere. Dopo la morte di Nick giustamente non mi ha più rivolto la parola, cavolo ho fatto uccidere suo fratello. Lui e Nick erano molto uniti,ed è stato proprio lui a farmelo conoscere. Ed adesso, vuole uccidere me. La cosa mi dispiace, ovvio. Anche perché continuo a volergli un bene dell’anima, ma lui non ne vuole più a me. Posso capirlo, e non lo odio per questo. Prima di dirci addio abbiamo parlato.

“E’ vergognoso quello che ha fatto mio fratello, ma sono deluso e orripilato da quello che hai fatto tu. Queste furono le sue ultime parole prima di andarsene. Aveva ragione, ma non posso tornare indietro.

Già, sembrerà assurdo, ma vorrei tornare indietro per potermi fermare. Io lo amavo, come lo amo ancora adesso ma…ho preferito toglierlo dalla mia vita, dal mondo e…di questo mene pento ogni giorno.

 

“Tutto bene?” la voce di Aiden mi riporta alla realtà. Sorrido debolmente “Si, mi sono persa tra i ricordi. Sorride dispiaciuto “mi dispiace, non avrei mai voluto riaprire questa vecchia ferita ma dovevo.” Annuisco “ti ha raccontato tutto lui?” Mi sposta una ciocca rossa dal viso sorridendo “Sì…anche se mi piacerebbe saperlo da te.” Si accende un’altra sigaretta “Ovviamente non ho accettato, ed ho preferito indagare. E’ per questo che non mi sono fatto sentire in questi giorni. Mi guarda intensamente “Mi dispiace Madelaine, io sono sinceramente interessato a te. Prendo la sua mano tra le mie, e piango. Stavolta dalla felicità “L’hai fatto per me…ti ringrazio…” sorride dolcemente con gli occhi che gli brillano “Mi perdoni?” “Si. Sussurro felice.

Mi asciugo le lacrime “Una mattina, dopo essere uscita con una mia amica…decido di fare una sorpresa a Nick, andandolo a trovare…” ma inutilmente dato che ricominciano a scorrere “Siccome la mattina la trascorre sulla sua barca, lo vado a cercare. Scendo nella cabina…da cui sento provenire delle risate…” faccio una pausa, è difficile, ma devo affrontarlo. Aiden mi stringe la mano invitandomi a calmarmi. “E lo ritrovo avvinghiato ad un’ochetta, che ha il coraggio di urlare a me che sono una puttanella… presa dalla rabbia ho tirato fuori la pistola e l’ho minacciata. Rido “ è corsa fuori nuda. Sono rimasta da sola con Nick che mi fissava sconvolto…ha cercato più volte di scusarsi, di spiegarmi, che non era colpa sua. Me ne sono tornata a casa.”

“Ho trovato un numero di telefono, era il numero di un killer che mio padre contattava. L’ho chiamato. E gli ho detto di uccidere Nick il prima possibile. La sera stessa mi hanno chiamata dicendomi della sua morte.

 

Alzo lo sguardo convinta di trovarmi Aiden guardarmi disgustato, ed invece mi sorride, dolce, rassicurante. Da quanto desideravo sfogarmi così.

   
 
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