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Autore: Caska    24/07/2005    5 recensioni
Miki e Yu si amano.Tuttavia il destino avverso li porterà verso sentieri tra loro lontani e opposti. Riusciranno i due a ricongiungersi e a vivere finalmente quell'amore che da sempre li lega?
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’amore supera ogni cosa…

L’amore supera ogni cosa…

 

Capitolo 13

 

Yu: “Miki?!... allora vuoi muoverti! Sono solo i nostri genitori… non vedo perché devi rimanere tutto questo tempo in bagno a farti bella!”

Yu era all’ingresso. Presto sarebbero andati dai loro genitori a comunicargli la bella notizia, ma ormai era quasi un’ora che Miki era sigillata in bagno. Finalmente si decise ad uscire.

Miki: “Uffa Yu!! Certo che quando ti ci metti sei proprio un rompiscatole! Mi sono fatta bella perché comunque oggi è un giorno speciale… e poi non vuoi che il tuo tesoro si faccia bello per te?” – gli disse lei stampandogli un grosso bacio sulla guancia.

Yu: “Certo! Ma comunque tu sei bellissima in ogni caso!” – le disse sorridendo ironicamente.

Miki: “Mi stai forse prendendo in giro!?”

Yu: “No, no… non mi permetterei mai!!!”

Miki: “Finiscila. Dai andiamo.”

Così dicendo prese il suo uomo sottobraccio e felici come non mai i due s’incamminarono verso la casa dei loro genitori, convinti che nulla sarebbe potuto andare male d’ora in poi.

 

[…]

 

Chiyako: “Oddio Yu!! Come mai sei tornato così presto!!? E’ successo qualcosa!?”

Lo sguardo di Chiyako una volta aperta la porta e avervi trovato Yu, divenne subito preoccupato.

Yu: “Tranquilla mamma. Dovevo solo parlare con Miki e anche con voi.”

Chiyako: “E di cosa?”

Rumi: “Ciao Yu. Ciao Miki.”

Jin: “Ciao ragazzi.”

Yoji: “Ciao”

Presto tutti e quattro erano arrivati all’ingresso per salutare i due e per sapere perché Yu fosse tornato in Giappone così presto.

Yu: “Vi prego, vi prego… sediamoci di là e vi dirò tutto.”

Dopo essersi accomodati e aver preparato del tè, Jin parlò.

Jin: “Allora Yu, cosa devi dirci?”

Yu guardò subito Miki e lei disse:

Miki: “Veramente centro anche io in questa storia.”

Rumi: “Perché? Che storia?”

Yu & Miki: “ …”

Yoji: “Allora? Forza siamo curiosi!”

Yu: “Vedete… io e Miki… presto ci sposeremo!”

Rumi, Jin, Yoji & Chiyako: “COSA!!!!!!”

Sfortunatamente in quell’urlo i due ragazzi non riconobbero nessuna nota di gioia, felicità o anche solo comprensione. Sembravano tutti piuttosto scossi e preoccupati.

Rumi: “Ma… state scherzando?!”

Yu: “No affatto.”

Yoji: “Ma Yu… e Lilian?”

Yu: “Io e Lilian abbiamo divorziato circa quattro mesi fa, proprio a causa di questo amore che io provo per Miki.”

Chiyako: “E… da quanto tempo va avanti questa storia?”

Miki: “Da una settimana più o meno, ma praticamente ci siamo innamorati dal primo momento, da quella sera al ristorante in cui ci siamo conosciuti.”

Silenzio assoluto.

Yu: “P-perché non dite niente?”

Rumi: “Io lo sapevo… sapevo che sarebbe successo…”

Le parole di Rumi erano cariche di disperazione: Chiyako aveva il volto coperto dalle mani; Jin era seduto e con la testa all’indietro fissava il soffitto, quasi sperasse che da un momento all’altro apparisse una scritta tipo “complimenti lei è su candid camera”; Yoji fissava semplicemente il pavimento.

Yu: “Ma che vuoi dire?! Che avete tutti?!”

I due ragazzi non riuscivano a capire cosa fosse successo. Era come se Yu avesse annunciato la sua imminente morte. Perché nessuno parlava? Perché nessuno era felice?

Miki: “Volete dirci qualcosa per favore? Ci state facendo preoccupare.”

A quel punto Yoji si alzò e con un’espressione così seria che Yu non aveva mai visto, disse queste esatte parole che colpirono i due ragazzi come dardi infuocati.

Yoji: “Voi due non potete sposarvi, ne oggi, ne mai.”

Miki pensò che da un momento all’altro si sarebbe svegliata e avrebbe scoperto che si trattava solo di un incubo, ma… non era un incubo… lei non stava dormendo… era semplicemente quello che stava accadendo.

Miki: “C-come scusa?!”

Yoji: “Voi non vi sposerete.”

Yu: “E potrei sapere il perché?”

Yoji: “ …”

Yu: “Mamma?!... Jin?!... Rumi?!... qualcuno mi vuole rispondere?!”

Yoji: “Voi non potete sposarvi… perché andrebbe contro la morale…”

Yu: “ …”

Yoji guardò negli occhi Yu: era triste, preoccupato, ma anche dispiaciuto, quasi come se dire quelle parole gli costasse la sua vita.

Yoji: “… Yu… Miki… voi due… siete fratello e sorella.”

Neanche il nulla sarebbe stato silenzioso e devastato più di quella maledettissima stanza; se Yu e Miki fossero stati investiti da un treno sicuramente il dolore sarebbe stato meno intenso.

Yu: “C-cosa?!”

Miki: “Che vuol dire… come può essere… non… non ci credo.”

Yoji: “E invece è così. Ora vi racconteremo ogni cosa. Ti prego figliolo siediti.”

Così dicendo mise una mano sulla spalla del ragazzo che lui scostò bruscamente.

Yu: “… non toccarmi… non osare toccarmi… tu non sei mio padre!”

Tutti rimasero di sasso a quelle parole, poi Yoji disse:

Yoji: “Si… è vero… ma ora mi basta solo che tu mi ascolti.”

Yu rimase in piedi immobile, mentre guardava Yoji sedersi al tavolo da pranzo. Gli altri non si erano mossi di un millimetro, compresa Miki, la quale probabilmente non era neanche mentalmente presente, tanto era lo shock.

 

Yoji: “Noi quattro… non siamo stati del tutto sinceri con voi fin dall’inizio. Vi abbiamo sempre detto di esserci incontrati alle Hawaii…”

Yu: “ …”

Jin: “… ma non è vero.” – questa volta fu Jin a parlare – “Noi quattro ci conoscevamo da prima, più precisamente dall’università e… cosa più importante… stavamo insieme secondo le coppie attuali… ora cominci a capire Yu?”

Si… Yu aveva capito. Finalmente era tutto chiaro. Ma sicuramente non era pronto a parlare ne a replicare, anzi forse non sarebbe stato pronto neanche a continuare a vivere.

Jin: “Dopo aver terminato l’università, tua madre andò a lavorare presso lo studio di un architetto, il signor Miwa. Dopo alcuni mesi, mentre mi dirigevo verso casa, li vidi camminare insieme… abbracciati…”

A quel punto Jin si fermò e lanciò uno sguardo comprensivo a Chiyako, la quale ora fissva fuori dalla finestra con sguardo assente.

Jin: “… quella sera litigammo pesantemente e io in preda alla rabbia e alla gelosia me ne andai, lasciando Chiyako.”

Chiyako: “… qualche giorno dopo scoprii di essere incinta…” – disse la donna – “… di Jin naturalmente… non sapevo cosa fare. Ero disperata. In quella brutta situazione in cui mi trovavo, solo Yoji riuscì a darmi un po’ di conforto… talmente tanto da suscitare la gelosia di Rumi…”

Rumi: “ …”

Chiyako: “… che si arrabbiò con Yoji e lo lasciò, decidendo poi di partire per Londra qualche giorno dopo… insieme a Jin. Una volta rimasta sola, non avevo la minima idea di cosa avrei fatto, ma di una cosa ero certa… non avrei sicuramente abortito, non me lo sarei mai perdonato…”

Yoji: “ …”

Rumi: “ …”

Jin: “ …”

Chiyako: “… vedendo al mia determinazione e non volendo lasciare che affrontassi quella situazione da sola, Yoji si offrì di crescere lui il bambino che portavo dentro di me… tu Yu… e mi chiese di sposarlo. Io accettai. Probabilmente fu la stessa cosa che accadde a Rumi e Jin: eravamo rimasti tutti soli e delusi in qualche modo e non volevamo altro che un po’ di conforto e affetto.”

Rumi: “… tempo dopo la nascita di Yu, avvenne anche quella di Miki…”

Yu: “Questo vuol dire… che l’uomo mensionato nella lettera della nonna indirizzata a… Yoji… in realtà… era Jin?!”

Chiyako: “Si.”

A queste ultime parole seguì un silenzio glaciale. Nessuno dei presenti in quella stanza aveva il coraggio di dire qualcosa; nessuno sapeva cosa dire. Miki era ancora immersa in un profondo coma ad occhi aperti; Yu fissava il pavimento, quasi sperasse di vederlo disintegrarsi per inghiottirlo e porre fine alle sue sofferenze.

Anche gli altri quattro erano in assoluto silenzio, quasi come il ritornare a quei vecchi ricordi avesse fatto riaffiorare lontani sentimenti dolorosi e tragici, ma ben presto Yu scoprì che non gli importava che loro soffrissero; anzi cominciò a sperare che questo dolore non li abbandonasse mai. Poi finalmente riuscì a raccogliere abbastanza razionalità per poter parlare; voleva esplodere e inveire contro di loro.

Yu: “… così… è questa la verità… e dimmi una cosa… “papà”…” – disse rivolto a Jin con un tono carico di rabbia – “quando avevate intenzione di dircelo?! Eh?! Quando avremmo avuto dei figli?!”

Jin: “ …”

Quel silenzio da parte dell’uomo fu la goccia che fece traboccare il vaso e scatenare la furia di Yu. Nel giro di un nanosecondo il ragazzo si gettò sopra Jin, afferrandolo per la camicia a sbattendolo violentemente al muro.

Yu: “RISPONDI!!”

Yoji, Rumi e Chiyako, colti alla sprovvista, non ebbero il tempo di impedirglielo, ma quando si avvicinarono ai due per tentare di dividerli, Jin fece segno loro di stare indietro.

Yu: “RISPONDI BRUTTO BASTARDO!! QUANDO AVEVI INTENZIONE DI DIRMELO?! EH?! COME PENSI CHE POSSIAMO SENTIRCI ORA IO E MIKI! SONO NOVE ANNI… NOVE… ANNI CHE SIAMO INNAMORATI PERSI UNO DELL’ALTRA E ORA CHE FINALMENTE ABBIAMO INIZIATO AD AMARCI, A STARE VICINI, A VIVERE INSIEME… ORA CHE… VOLEVAMO SOLO CONDIVIDERE LA NOSTRA ESISTENZA SENZA LASCIARCI MAI PIU’… TU… E VOI… INFIDI TRADITORI E VIGLIACCHI… CI VENITE A SBATTERE IN FACCIA QUESTA TREMENDA VERITA’… CHE NOI SEMPLICEMENTE NON POSSIAMO STARE INSIEME PERCHE’ ABBIAMO LO STESSO SANGUE…”

Erano parole amare e crudeli, ma le lacrime che cominciarono a scendere dagli occhi di Jin non commossero Yu, anzi aumentarono maggiormente la sua ira: lui non aveva il diritto di piangere, di sentirsi in colpa, di provare dispiacere. Le sue lacrime non erano niente se paragonate a tutte quelle che lui e Miki avevano versato in quegli anni a causa del loro amore “impossibile”.

Jin: “… tu hai ragione Yu… noi non abbiamo scuse… speravamo che nulla sarebbe accaduto tra di voi… ma anche quando ce ne siamo resi conto… ormai non avevamo più il coraggio di rivelarvi la verità… ci vergognavamo… sapevamo che voi eravate molto importanti l’uno per l’altra e questo rendeva ancora più difficile il compito di dirvi la verità… mai i vostri volti erano stati tanti illuminati e felici come quando eravate vicini, ma più il vostro amore cresceva, meno coraggio avevamo noi per dirvi tutto… è stata colpa nostra… su questo non c’è dubbio… avremmo potuto evitarlo fin dall’inizio, ma non l’abbiamo fatto e credimi… sarei disposto a dare la mia vita pur di evitarti questo dolore che stai provando… voi non lo meritate.”

Yu: “… puoi dirlo forte che non lo meritiamo…”

Ormai la sua momentanea ferocia era svanita, anche se lo sguardo che continuava a rivolgere a Jin se ne avesse avuta la possibilità, lo avrebbe mortalmente trafitto. Lentamente Yu allentò la presa sulla camicia e dopo averla lasciata si diresse verso la finestra, dall’altra parte della stanza, dando le spalle a tutti: lo aveva fatto per evitare che tutti lo vedessero mentre cedeva alle lacrime, ma presto si rese conto che effettivamente non gl’importava.

Yu: “… cosa dovremmo fare ora?... lasciarci di nuovo?... ricominciare a fingere che quello che proviamo non esista?... dovrò di nuovo allontanarmi dall’unica cosa che abbia mai dato un senso alla mia vita?... ditemelo!”

Chiyako: “Anche se mi costa dirlo, non credo ci siano altre soluzioni, tesoro…”

Yu: “Certo… è facile per voi… ma io non vivo senza Miki…”

Miki: “E io non vivo senza Yu.”

La voce di Miki colse tutti di sorpresa: era rimasta sempre immobile per tutto il tempo, ne la rabbia precedente di Yu ne le lacrime che inconsapevolmente le erano scese dagli occhi l’avevano smossa, ma ora il suo tono era deciso, serio e presente accompagnando quelle parole. Dopo qualche secondo in cui tutti si erano girati a guardarla, lei distolse finalmente lo sguardo da quel punto inesistente che fino ad allora aveva fissato e si alzò in piedi, guardò con rimprovero e ribrezzo tutti e quattro i loro genitori.

Miki: “… io non riesco a credere… che voi… coloro che ci hanno cresciuto e che hanno sempre professato di amarci…”

Rumi: “Ma noi…”

Miki: “SILENZIO!!”

Rumi: “ …”

Miki: “… abbiano avuto il coraggio di farci… una cosa del genere. Ho sempre pensato che voi foste delle persone… eccentriche… ma mai vi avrei immaginato capaci di un’azione tanto ignobile, vile e crudele come questa…” – le parole penetravano nella carne dei quattro come fossero lame incandescenti; ad ogni frase i loro sensi di colpa si facevano più presenti e più profondi… ma a Miki non importava – “… io ho sposato Ginta per dimenticare l’amore che avevo per Yu, così come lui ha sposato Lilian cercando di cancellarmi dal suo cuore… sono state due unioni fondate sulla menzogna e ognuno di noi le ha portate avanti sapendo di sbagliare, solo per cercare, per sperare di superare quell’atroce dolore che il non stare insieme ci provocava. Mi piace farvi ricordare che in questo modo, con il vostro… schifoso… comportamento, non avete rovinato solo la nostra vita, ma anche quella di altre due brave persone.”

A quel punto i suoi occhi indugiarono su Rumi, in lacrime: ad ogni passo con il quale Miki si avvicinava a lei, i suoi occhi si abbassavano sempre di più appesantiti dalla vergogna. Ormai la ragazza torreggiava su di lei.

Miki: “Sei dispiaciuta mamma?... lo sono anch’io… ma la differenza è che i tuoi sensi di colpa non ti lasceranno mai più. Forse io potrò perdonare te… ma tu… potrai mai perdonare te stessa per aver distrutto la vita di tua figlia?! Io non credo. Ma non ti preoccupare…” – continuò rivolgendo poi lo sguardo verso Jin – “… starai sempre meglio di papà, che avrà sulla coscienza la rovina di due figli… non è vero?!... papà?!”

Chiyako: “Miki credo che tu stia esagerando.”

Miki: “Esagerando?! Oh no! Non credo affatto! Dimmi…” – le disse avvicinandosi – “… tu sai cosa significa guardare qualcuno che ami negli occhi, in quegli occhi che in solo momento possono farti sognare, la mancanza dei quali ti fa pensare di poter morire… guardarlo negli occhi desiderando con tutta te stessa di… essere solamente… uno solo… insieme a lui… ma non poter realizzare quel desiderio? Moltiplica questa sensazione angosciante e orribile per centomila e avrai provato solo una minima parte di quello che ho provato io in questi nove anni. Nessuno… potrà mai capire ciò che abbiamo passato noi due… e sinceramente non me la sento nemmeno di augurarvelo, ma sicuramente di una cosa sono oltremodo certa…” – i suoi occhi incontrarono quelli di Yu – “… per nessuna ragione al mondo, morale compresa, rinuncerò ancora a lui… mai più… qualunque cosa voi possiate dire o fare.”

Yu: “… si… noi rimarremo insieme… per sempre.”

Ricadde così il silenzio. Nessuno aveva il coraggio di replicare: le parole di Miki avevano ferito ognuno di loro e posto di fronte all’evidenza di ciò che aveva fatto.

Yu: “Vieni Miki, andiamocene. Credo che non abbiamo più niente da dire.”

Senza alcuna esitazione, Miki si avvicinò a Yu, lo abbracciò con fermezza e poi entrambi si diressero verso l’ingresso, certi di volersene andare per sempre da quel luogo, da quella famiglia, ma prima di andarsene Yu si fermò e disse:

Yu: “Da questo momento in poi… voi non avete più nessun figlio… e noi non abbiamo più dei genitori… addio.”

Così dicendo i due ragazzi se ne andarono per sempre; ne Rumi, ne Jin, ne Chiyako, o Yoji glielo impedì: erano state le loro azioni a portare a quelle conseguenze e ora l’unica cosa che potevano fare era lasciarli andare, per permettere loro di vivere finalmente quell’amore che da loro stessi gli era stato quasi negato. Non ci furono più contatti tra loro, ne lettere ne telefonate… per tutto l’anno successivo.

 

Continua…

 

 

 

  
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