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Autore: FedeSpuffy    02/03/2010    2 recensioni
Ryo si riscosse dai suoi pensieri dicendo – E’ meglio se vado a vedere se Miki e Umi sanno qualcosa - e così prese la giacca e uscì, senza accorgersi che dal taschino scivolò un biglietto che rimase lì sul pavimento.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una vita intera per ricominciare capitolo11

Una vita intera per ricominciare

Capitolo 11: Epilogo

Erano le undici di mattina e Kaori si svegliò sola nel letto – Ryo …… - a rispondergli fu solo il lamento del suo bel micino che tanto aveva fatto per lei e che Ryo si era portato dietro il giorno del rapimento. Andò in cucina e trovò un biglietto:

“Kaori, sono andato con il prof da Saeko; non tornerò prima di questa sera perché ho delle commissioni da fare. A più tardi.

 Tuo Ryo!”

Kaori guardò il micino scettica – Tuo Ryo? Ma da quando? – però dentro di se sorrideva beata; si fece una doccia veloce, diede da mangiare a Ryo (il gatto naturalmente), e decise di passare da Miki e Umi.

Mentre Kaori usciva di casa non si accorse che 2 persone nell’ombra, un uomo e una donna, la stavano osservando – Finalmente è uscita, avevo il terrore che rimanesse tutto il giorno in casa e addio piano. Dai muoviamoci prima che torni – Non ti preoccupare tanto lei la terrà occupata – stavano per entrare in casa quando l’uomo prese la donna per un polso e disse – Grazie Kazue, a te e a Mick – la donna sorrise ma non disse nulla, sapeva che quello che l’uomo stava facendo per conquistare la donna che amava era una cosa che non avrebbe mai fatto per nessun’altro.

Erano ormai due ore che Kaori si trovava da Miki e stava per andare quando la porta del Cat’s Eyes si aprì ed entrò Eriko - Ah, finalmente ti ho trovato Kao – Eri? Che ci fai qui? – Ho bisogno di un favorissimo – E no Eri, se si tratta di sfilare te lo puoi scordare – Bhe …. Più o meno – Non se ne parla – E dai Kao, una mia modella si è ammalata e mi serve qualcuno per fare delle foto, sono solo abiti da sera, ti prego!! – e quasi si mise in ginocchio. Kaori la guardò – E va bene, ma per le cinque dovremmo aver finito – Grazie, grazie sono in debito con te per la vita – e così uscirono , ma Kaori non si accorse dell’occhiolino che Eriko fece a Miki e della risposta di quest’ultima.

Erano le 16:30 e Kaori non ne poteva più, aveva indossato almeno una quarantina di abiti – Eri ti prego basta, sono sfinita – Su su Kao, questo è l’ultimo te lo giuro – L’hai detto anche per gli ultimi dieci abiti – e mentre diceva ciò Eriko si presento con un vestito senza maniche nero che partiva con un collare alla base del collo, lasciava tutta la schiena scoperta e poi si ricongiungeva sui fianchi per andare a formare una minigonna che a malapena le copriva le cosce; in abbinato l’amica aveva portato delle decolté nere. Una volta provato Eriko la guardò – Kao sembra fatto apposta per te, sei divina – Grazie Eri, effettivamente come vestito, anche se per me è un po’ troppo, mi piace molto - . Finita l’ultima foto Kaori stava per andarsene quando l’amica la fermò – Kao aspetta – e le porse una busta – Tieni, questo è per ringraziarti dell’aiuto, però mi devi promettere che lo aprirai solo una volta arrivata a casa – Kaori un po’ sconcertata rispose – Ok, grazie – e se ne andò.

Mentre Kaori usciva Eriko fece una corsa nei camerini – Su muoviti, questo è l’ultimo che ha indossato ed è quello che gli è piaciuto di più. Su vai, vai , devi arrivare prima di lei – Menomale che sta a piedi e io con la macchina. Grazie Eri – e l’uomo si dileguò.

Mentre Kaori tornava a casa pensava “Certo che oggi si comportano tutti in modo strano: Ryo che mi lascia quella strana dedica, Miki che , se non avrei pranzato con lei, sono sicura che mi avrebbe legata alla sedia e poi Eriko … Sembrava che non volessero farmi tornare a casa”. Proprio in quel momento aprì la porta dell’appartamento e … sorpresa: la casa era al buio ma il tragitto dalla porta d’ingresso fino al piano superiore era disseminato ai lati da candele e al centro c’erano sparsi petali di rosa. Una volta salite le scale si rese conto che il percorso terminava proprio davanti alla porta della sua camera; l’aprì con mani tremanti e …  la stanza era illuminata da candele e sul letto, che era ricoperto anch’esso di rose, c’era una scatola e un bigliettino. Kaori aprì il bigliettino e lesse:

“Dolce Kaori, ho una sorpresa per te. Apri la scatola, fatti bella per me (anche se sei stupenda anche così) e poi raggiungimi in terrazza. Ti aspetto Ryo.

P.S. Apri la busta che ti ha dato Eriko”

A Kaori mancava il respiro, non poteva credere che stava succedendo davvero a lei; aprì il contenitore e davanti a lei apparve il bellissimo vestito che aveva provato da Eriko con le decolté e anche un paio di orecchini abbinati; per poco non gli veniva da piangere. Poi si ricordò anche della busta, la prese, la aprì e … - Erikoooooooooo, giuro che io ti ammazzo – urlò. Dentro alla busta c’era un perizoma nero in pizzo e una ghepierre che la minigonna avrebbe a malapena coperto; però …. Però mancava qualcosa, controllo meglio  - Ma …. Ma il reggiseno dov’è? – si domandò Kaori, poi pensandoci – No …. No e poi no, non esiste che io non mi metta il reggiseno sotto al vestito! - .

Da qualche parte a Shinjuku una donna iniziò a starnutire – Lo sapevo, questa e sicuramente Kaori che mi manda qualche maledizione, ne sono stra sicura, penso che per un po’ dovrò starle alla larga - .

Ryo si trovava in terrazza. Aveva sentito le urla della socia nei confronti di Eriko e aveva sorriso, però ora era preoccupato: era passata già un’ora e ancora era scesa, possibile che non volesse vederlo?Era perso nei suoi pensieri quando la sentì salire le scale, si girò e ai suoi occhi apparve l’angelo più bello che avesse mai visto.

Kaori rimase a bocca aperta “Mio Dio quanto è bello” fu la prima cosa che pensò; in effetti vedere Ryo in smoking non era cosa da tutti i giorni. Una volta ripresasi si rese conto che al centro della terrazza c’era un tavolo apparecchiato con ogni ben di Dio. Ryo le si avvicinò, le tese la mano e le disse – Sei stupenda – Kaori abbasso lo sguardo imbarazzata ma gli porse la mano e rispose – Anche tu – e si avviarono al tavolo. Una volta accomodati Kaori disse – Ryo posso sapere perché …. – ma fu interrotta dallo sweaper che la bloccò dicendole – Le domande a dopo, ora ceniamo ok? – lei fece cenno di si. Fu la cena più bella della sua vita, Ryo fu un gentiluomo come non lo era mai stato; una volta finito di mangiare il dolce Ryo si alzò  - Ti va di ballare? – Ma non c’è musica – l’uomo prese un telecomando dal taschino della giacca, premette un bottone e una melodia lenta ma bella si diffuse nell’aria. Lui le ritese la mano – Allora? – la donna si alzò, Ryo la prese tra le braccia e iniziarono a muoversi a ritmo di musica – Ryo – Dimmi – Grazie, è la serata più bella di tutta la mia vita – lui non rispose ma sorrise. Una volta finita la musica Ryo si staccò – Kaori – lei lo guardò interrogativa e Ryo la fece sedere davanti a lui – Sai bene che non sono bravo con le parole quindi ti prego di farmi finire tutto il discorso e poi se vorrai potrai anche andartene – la donna annuì e lui continuò – Ci conosciamo ormai da quanto? Undici anni? Abbiamo passati momenti bruttissimi insieme ma anche momenti stupendi, come il giorno in cui mi hai regalato una nuova vita decidendo per me la mia data di nascita nel giorno in cui ci siamo conosciuti per la prima volta – Kaori lo guardò stupita perché non pensava sapesse il motivo di quella scelta, ma non lo fermò – Tu sei sempre stata al mio fianco anche quando ti trattavo malissimo e ti dicevo che eri un maschiaccio. Perdonami, mai parole furono più false, sei bellissima, più bella di qualsiasi donna che io abbia mai incontrato – Kaori abbassò lo sguardo imbarazzata ma Ryo le mise un dito sotto al mento e glie lo fece rialzare – Sugar ti prego guardami – lei lo fece – Io ti amo – e, estraendo  un cofanetto da dentro la tasca dello smoking, lo aprì e disse – Kaori mi vuoi sposare? – lei rimase a bocca aperta, non sapeva cosa fare e così, per paura che le parole non gli uscissero lo baciò con passione. Ryo all’iniziò rimase di sasso, poi però rispose con tutto il suo cuore; quando si staccarono Ryo disse – Lo devo prendere come un si? – la sweaper sorrise – Si stupido era un si – Ryo felicissimo si alzò, la prese in braccio e iniziò a correre di sotto – Ehi ma dove vai con questa fretta – Come dove vado? Dobbiamo fare pratica per la prima notte di nozze no? - Kaori lo guardò perplessa ma poi scoppio in una fragorosa risata seguita a ruota da Ryo.

Fu così che quella notte due cuori che si cercavano allungo si riunirono.

                                                                                                        FINE

 

Siamo arrivati alla fine e quindi anche ai ringraziamenti. Per prima cosa ringrazio tutti quelli che hanno letto questa fanfiction; poi vorrei ringraziare tutti quelli che l’anno commentata: Giova71, jaj984. Pfepfer, Nami Akimoto, Kia_85, angelosenzali (hai visto che gli ultimi capitoli erano più lunghi?! :-)). Grazie mille a tutti per i consigli. Alla prossima fanfiction.

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