Uccidere o essere uccisi.


Uccidere o essere uccisi. Questa č una delle prime regole del mondo ninja.
Sakura, questa regola cosė bruttale, non la condivideva. Ma la capiva almeno.
Era un concetto semplice. Per diffendersi in mondo dove le guerre e le battaglie ci avvolgono in un abbraccio mortale, bisognava uccidere.
Ma come potevano pretendere, l'Hokage e gli anziani del consiglio, che le sue mani, mani che ogni giorno salvavano vite; uccidessero?.

E Sakura sapeva, che in fondo lei aveva sempre vissuto in un sogno ad occhi aperti.

Con Naruto che l'aiutava sempre, non negandole mai un sorriso.
Con Kakashi-sensei, che negli anni aveva imparato a vedere la sue determinazione e l'aveva considerata finalmente la sua alunna.
Con Sai, che in fondo, stava tentando di cambiare per loro.

Ma la vita non č un sogno ad occhi aperti.
Nel profondo del nostro cuore, c'č sempre una spina che ci procura del dolore.
Questa spina aveva anche un nome. Sasuke Uchiha.

Ebbene si. Sasuke Uchiha agli occhi dell'Hokage era solo un traditore.

                                                                                 Uccidere o essere ucciso

Sasuke uccideva per non essere ucciso.
Essere ucciso dalla sua stessa vendetta.
E Sasuke, non solo era un ninja che aveva tradito il proprio villaggio, i propri compagni.
Sasuke era diventato un nemico dal quale diffendersi.

E Sakura, la povera ingenua Sakura, pensava che era compito suo, per il suo amato, allontanarlo dall'oscuritā.
Con la forza, se era necessario.

E cosė, una volta trovato l'Uchiha; Sakura lo guardō agli occhi.
E capė, vedendolo, che lui non sarebbe pių tornato. Che il sogno ad occhi aperti era finito.

                                                                                     Quindi, doveva ucciderlo?

No
     
                                                                  Lo sai che non potresti mai ucciderlo, povera ingenua Sakura.

Se non poteva uccidere....allora sarebbe stata uccisa.
Preferiva morire che uccidere il suo amato.

                                                                               E lo sai, che questo, infondo, ti sta bene.