Fanfic su artisti musicali > Children of Bodom
Segui la storia  |       
Autore: sweetevil    04/03/2010    0 recensioni
Alexi in crisi con la ragazza, i Children of Bodom non riescono a trovare nessuno che possa aprire i loro concerti, mentre dall'altra parte del globo (o quasi) quattro ragazzi e una ragazza vivono alla giornata, prendendo tutto così come capita. -Ragazzi, ho risolto tutti i nostri problemi!-
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2) Death Scream

California.

Il sole sta nascendo e i primi raggi cominciano ad illuminare il cielo blu, nel quale si può ancora vedere qualche stella. In una piccola spiaggia delimitata da qualche arbusto, quattro ragazzi e una ragazza si stanno godendo quel meraviglioso spettacolo attorno ad un circolo di pietre all’interno delle quali le braci del fuoco che era stato acceso la sera precedente, si stanno lentamente spegnendo, emettendo una luce sempre più debole.

- Ragazzi, non mi abituerò mai a questo – disse la ragazza

- All’alba intendi?- le chiese Matt mentre tamburellava con le sue bacchette sul tronco sopra il quale era seduto

- All’alba, alle nottate sotto le stelle, all’andare in giro con solo una felpa a Dicembre… Ho deciso: non lascerò mai Los Angeles, la amo troppo- rispose sorridendo lei

- Eh già.. fantastica la vita in California vero? A volte mi chiedo come tu abbia fatto a crescere in un luogo così ostile- si intromise Brian il bassista dei Death Scream

- Esagerato! Addirittura ostile?- lo rimbeccò lei

- Beh, le temperature che raggiungiamo noi in inverno per voi sono estive!- insistette lui

- Quello è vero- ammise la ragazza

Sdraiato sopra il suo telo, non molto distante dai tre, Jake il cantante del gruppo, un ragazzo muscoloso, ma non troppo, con gli occhi verdi e i capelli biondi sparati in aria anche in assenza di gel, stava osservando quella conversazione, ma soprattutto osservava lei, Evelyne. Si era infatuato di lei dal primo istante in cui l’aveva vista, quattro anni prima.

Ricordava perfettamente quel momento: si stava facendo tatuare un bracciale di spine tutto intorno al braccio quando ad un tratto una ragazza dai lunghi capelli neri e occhi di ghiaccio si avvicinò mostrando al tatuatore l’interno del suo polso, che mostrava una “A” scritta in una grafia elegante, dicendo –Ti prego fallo diventare un’altra cosa- e così, ora al posto di quella A si può vedere una bellissima rosa quasi appassita che gronda sangue.  Non aveva mai capito il motivo del suo gesto, ma era felice che avesse deciso di cambiare il tatuaggio. Dopo che il tatuatore ebbe finito con lui, aspettò che finisse anche con lei e poi la invitò fuori a prendere una birra. In questo modo scoprì che era una chitarrista molto brava e la convinse a entrare a far parte della band che aveva da poco messo su insieme ad un paio di amici.

Come a volerlo distogliere da quei pensieri, Aaron l’altro chitarrista si sedette sopra di lui, con il costume completamente zuppo, visto che fino a pochi minuti prima era in acqua a sguazzare come un ragazzino.

- Ah, arrenditi amico, non ce la farai mai con lei. Sai come la pensa: niente storie sentimentali tra i membri della band, si creerebbe sono un gran casino- Disse Aaron indovinando il motivo dello sguardo triste del suo amico.

-Si, lo so. Ma che posso farci, lei è meravigliosa, guardala- indicò con lo sguardo la ragazza che stava ridendo di gusto a qualche battuta degli altri due buffoni –Ha un corpo da urlo, un visino dolce e furbo allo stesso tempo, è simpatica, allegra e..-

- E sei innamorato perso di lei- lo interruppe l’altro –E’ più grave di quello che pensavo. Bhè vedi di fartela passare, lei non diventerà mai la tua ragazza, almeno finché uno farete entrambi parte della band. E non credo che uno di voi sia disposto a lasciare i Death Scream. O mi sbaglio?- domandò alzando un sopracciglio

- No, nessuno dei due lascerà la band, siamo troppo forti!- gli rispose alzandosi di scatto e facendo cadere l’altro nella sabbia, che gli rimase tutta appiccicata addosso e sui lunghi capelli castani

Il cantante e il chitarrista si unirono agli altri membri,sedendosi anche loro sul tronco sdraiato sulla sabbia.

- Di cosa stavate parlando?- chiese il biondo

- Della vita della nostra chitarrista nelle lande sperdute della Lapponia, prima che prendesse la fantastica decisione di trasferirsi in America e unirsi alla nostra band!- gli rispose il bassista, mentre cercava di legarsi in una coda di cavallo, i capelli troppo lunghi per stare sciolti senza dar noia, ma troppo corti per poterli legare dietro la schiena. Brian era il più alto della band, raggiungeva un metro e ottantadue centimetri, delle spalle larghe dovute a  tutte le lezioni di nuoto che aveva preso da piccolo, e dalla sua passione per la pallanuoto. Aveva gli occhi di un azzurro intenso, e capelli neri e lisci. Qualcuno aveva anche creduto che lui e Evelyne fossero fratelli, per la somiglianza.

-Uh, interessante, e cosa faceva la nostra bella Eve in Lapponia?- chiese Aaron, lanciando un’occhiata divertita a Jake per quel “bella” forse un po’ troppo sottolineato

- Una volta per tutte- cominciò lei – la Lapponia è nel nord della Finlandia, io vengo da una cittadina vicina ad Helsinki, nel sud!-

- Non hai risposto alla mia domanda- le fece notare lui, capendo che quello della ragazza era solo un modo come un altro per cambiare discorso evitando la questione. Era sempre stata misteriosa sul suo passato. Certo, non si aspettavano che fosse una spia in missione o un’assassina sfuggita alla polizia che aveva assunto un’altra identità. Ma loro erano ragazzi molto curiosi, e lei cercando di nascondere il suo passato non aveva fatto altro che stuzzicare ancora di più la loro curiosità.

- Lo so!- gli rispose divertita lei, alzandosi e andando incontro all’oceano

- Non provare a scappare!- gridò divertito Aaron correndole dietro e prendendola di peso tra le braccia per riportarla indietro

- E daiii!!!- protestò Eve - Lo sai che sei proprio antipatico?-

- Si, lo so, ma non mi importa- disse mentre la rimetteva giù vicino agli altri –Vorremmo solo sapere il motivo per cui sei scappata- disse facendosi serio

- E non dire che non sei scappata- la precedette Matt –Altrimenti non avrebbe avuto senso nascondere la tua vita-

Eve si guardò intorno, capendo che forse quello era il momento per rendere partecipi gli altri di quello che le bruciava dentro, infondo si conoscevano ormai da quattro anni, e per tutto quel tempo avevano accettato senza protestare i suoi silenzi su quella questione. Si fece coraggio respirando a fondo e cominciò

- Non stavo scappando. Stavo solo cercando di dimenticare…-



Ecco il secondo capitolo! spero che vi piaccia, ho deciso di tenere separate le vite delle due band finchè non si incontreranno. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Children of Bodom / Vai alla pagina dell'autore: sweetevil