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Autore: cloe cullen    04/03/2010    20 recensioni
Brandii la forchetta esasperata. “E’ normale, ok? E’ normale infuriarsi se il tuo ragazzo sorride a quelle oche, è normale piangere se sei triste ed è normale vomitare e ingozzarsi se sei incinta ok?” Le parole mi uscirono prima che potessi fermarle o anche solo provare a contenerle. Le sentii riecheggiare nella stanza. O merda… Alzai gli occhi ed incontrai quelli spalancati del mio ragazzo. Mi fissava sconvolto..più o meno inebetito Poi accadde tutto molto velocemente. Sentii due tonfi. Uno provocato dalla forchetta che mi era caduta, sbattendo sul piatto. L’altro da Rob che era…semplicemente precipitato dalla sedia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 5 MIO Ma buongiorno!!!!!!! Dopo cinque giorni eccoci di nuovo qui con un nuovo fantastico capitolo solo per voi. visto come siamo sempre puntuali come un orologio? (Di questo dovete ringraziare solo Fio perchè se fosse per cloe cullen leggereste una volta ogni due settimane =)). Lo sappiamo che avete pensato tutte la stessa cosa...Rob ma come hai fatto a essere così deficiente?Dovete capirlo lui è un pò...un pò scemo a volte, un pò sbadato, un pò stordito ma...ma non trovate che in fondo siano proprio queste sue caratteristiche a renderlo così...totalmente insostituibile? *.*  *.* Okkkkk...siamo entrate in modalità "adoriamo Robert"...addio per sempre.  
Ok, fine momento adorazione.
Ragazzeeeeee...siete fantastiche!!! assolutamente, totalmente uniche! Tutte queste recensioni, i preferiti e seguiti che aumentano..per noi il vostro suppporto è fondamentale. Grazie di tutto.
Detto questo vi lasciamo alle risposte e poi al capitolo.
Forza Rob fatti perdonare e tira fuori le palle. ehmmm...in effetti in questo capitolo le tirerà fuori...letteralmente. =) Cosa che mi porta ad avvertirvi che il rating del capitolo si alza a rosso a partire dal KRIS POV. Adesso che lo sapete però leggete tutto dall'inizio e non correte alla parte zozza, che vi conosciamo... =)))))))
ci si vede tra 5 giorni. Un beso chicas!!!


kiki_8
8 : tesoro grazie a te, è davvero bello per noi leggere i vostri commenti, ecco il nuovo capitolo alla prossima.

elviraj: grazie a te, beh rob è rob, non ci sono termine per descriverlo ahaha, noi lo vediamo cosi, goffo , timido, riservato, che cerca di rendere felice la sua lei, dove si trova un uomo cosi?? vabbe tralasciamo sta cosa.
per la tua domanda su michael, mi sa che non segui molto robsten , sto michael è l'ex ragazzo di kris, ci stava ai tempi di twilight, poi dopo lei lo ha lasciato per rob...
nella nostra storia questo personaggio potrebbe causare danni ahah.
alla prossima.
Roxisnotdied :brava ross cess non puoi minacciare ahah...
si la scimmia deve fare sempre del suo, che ci vogliamo fare ahah....
eccoti il nuovo capitolo e mi raccomando scrivi london lol..
grazie mille ross cess...
yesido : noi questo mese di non minaccie lo vediamo come un miracolo, un po di pace!! ahah ora ci banna di sicuro lol..
tornando a te, grazie per il tuo sostegno,eccoti il capitolo nuovo, alla prossima mel..
crista :povero rob in che guaio si è cacciato lol...
Luna Renesmee Lilian Cullen :grazie a te tesoro, ecco il nuovo capitolo, alla prossima.
Nessie_06 : grazie  a te per i tuoi complimenti, grazie ci fai commuovere, ecco il nuovo capitolo alla prossima.
chi61:oh si rob è un coglione ahah, no dai nella nostra storia sara un meraviglioso papà, noi lo vediamo come lo hai descritto tu, tanto premuroso..
grazie.
SeaOfLove :ahahh pesciolino ahha, si una bella trovata secondo noi aha
grazie  a te ..
ledyang : grazie mogliettina!!!! Beh d'altronde si sa, noi siamo brave ma con sti due scemi la storia si scrive quasi da sola!!! hihihihihi. Grazie di tutto teso!! Goditi la dolciumeria  e ricordati che mi vuoi tanto tanto bene anche tra qualche capitolo...scherzo..sai che io sono sempre buona !!! LOL
Anto_Pattz:tesoro in questi due giorni ci stai faccendo preoccupare, dove sei??
per quanto riguarda la tua recensione, grazie mille anto, sei sempre gentile con noi e per finire VIVA il calippo lol.. alla prossima
simo1726 : grazie  a te tesoro, non preoccuparti!!
si secondo la nostra visione i padri sono sempre goffi in queste circostanze e anche rob lo è per noi lol.. eccoti il capitolo alla prossima.
ariel7 :oh tesoro tu adori noi e noi adoriamo te(anche la cessa ti adora ah), grazie tanto.. ecco il nuovo capitolo, alla prossima.
shine_gr : non preoccuparti tesoro, ora ti lascio la nuovo capitolo.
ely_leyton: il pesciolino sta diventando un cult ahah
grazie a te alla prossima...
Enris : si rob cattivo ahah, no dai voleva essere gentile con le due persone a cui tiene..
mah vedremo che accadra in seguito, ecco il nuovo capitolo e grazie..


capitolo 5 (claudia)
PEACE AND LOVE



ROB POV
Era ancora decisamente arrabbiata. Su questo, non c'erano dubbi.
Nonostante le avessi detto del vero regalo che avevo in serbo per lei… per noi, il suo umore non era migliorato minimamente. Si era limitata a farsi una doccia, vestirsi e poi chiudersi in camera di mia sorella Lizzie per un'ora intera, finchè non era stata ora di partire. E la cosa peggiore è che aveva fatto tutto questo ignorandomi completamente.
Non un gesto, un saluto, uno sguardo...
Beh, non la potevo di certo biasimare.
Io Robert Thomas Pattinson ero un coglione.
Ma non un semplice coglione. Un coglione patentato.
In meno di 24 ore ero riuscito a fare tre enormi cavolate. Prima l'avevo offesa facendole praticamente capire che sarebbe diventata una balena.
Poi avevo fatto commenti poco carini sul suo seno. E infine, ultima ma non per importanza, avevo avuto la brillante idea di tirare fuori il suo ex.
Quello stupido scimmione di cui ero ancora geloso.
Sì, ero geloso. Me ne rendevo perfettamente conto.
Ero assurdo, ma immaginare lei con quello...mi faceva ribollire il sangue, letteralmente. Sapere che lui l'aveva baciata, accarezzata e addirittura...
Ma la cosa peggiore era che usava la tattica dell’amicizia per essere ancora nella vita di Kris, e lei, ovviamente, non voleva ferirlo. Ma io sapevo perfettamente che lui sperava ancora di avere una chance.
Sbuffai così rumorosamente che la vecchietta che passava al mio fianco mi guardò storto.
Ok, dovevo cercare di darmi un controllo e ricordare che eravamo in incognito su quel cavolo di traghetto diretto all'isola di Wight. E io che mie ero sognato una traversata romantica abbracciato alla mia ragazza guardando il mare.
Mai sogno era stato più lontano dalla realtà.
Io mi ero seduto dentro mentre lei era passata al mio fianco e si era diretta all'esterno, sul ponte.
Sul ponte e senza giubbotto per giunta. Era di spalle ora, guardando il mare e la costa dell'isola avvicinarsi sempre di più.
Avevo cercato almeno venti volte in quella mezz'ora di andare fuori e parlarle ma…ma ogni volta ero tornato sui miei passi. L'avevo ferita, l'avevo offesa e ora forse aveva bisogno di stare un pò sola per sbollire la rabbia. Forse ero proprio l'ultima persona che voleva al suo fianco, pensai sentendo il mio cuore incrinarsi pericolosamente.
Però lì al freddo…con in grembo il nostro piccolino. Chissà se anche lui lo sentiva?Chissà se anche lui provava le stesse emozioni di Kris, la stessa sofferenza?.
Strinsi i pugni inconsapevolmente.
Io dovevo proteggerli, dovevo renderli felici. Non causare solo...
Il flusso dei miei pensieri fu interrotto improvvisamente dalla vibrazione del  telefono in tasca.
Lo presi e risposi senza neppure pensarci.
"Robert sei un grandissimo coglione" Evvai, oggi eravamo molti a pensare la stessa cosa.
"A cosa devo questa gentilezza Lizzie?" Francamente sentire lei e i suoi problemi non era una priorità oggi.
"E me lo chiedi anche?" sbraitò "Cioè..ma ti rendi conto dei casini che combini? Lei porta in grembo tuo figlio e tu la fai solo piangere! Perchè lo sai che stamattina ha pianto mentre mi raccontava tutto?"
"Lizzie..mi sento uno schifo già da solo" brontolai
"E fai bene! Sei un idiota! Proprio mentre stavate per fare l'amore tu la fai sentire inadeguata fisicamente! Per non parlare dei jeans che le hai regalato, cioè...agghiacciante. Se fossi stato il mio ragazzo ti avrei schiaffeggiato"
"Concordo in pieno!" Sentii la voce di Victoria soffocare quella di Lizzie per un attimo. Ma che avevano fatto? Una riunione di famiglia per decidere quanto mi fossi comportato da idiota? Ci mancava solo che avessero coinvolto anche la mamma.
Non avevo fatto in tempo a pensarlo che avvertii un pò di trambusto dall'altro capo dell'apparecchio e poi la voce di mia madre.
Perfetto.
"Signorino. Da te mi aspettavo più sensibilità. Che ti è saltato in testa? Non fare soffrire quella ragazza o te la vedrai con me, capito?"
"Sì sì.." sussurrai. Mi sentivo tanto un ragazzino di dieci anni che veniva rimproverato per aver rubato la cioccolata.
"Robert" riprese seria "lei ha solo bisogno di essere rassicurata. Di sapere che la ami. E' l'unica cosa che conta, ora. Va da lei e diglielo, d'accordo?"
Non riuscii a trattenere un sorriso. La mamma era sempre stata così saggia. Era la persona che mi capiva di più, che sapeva consigliarmi quando mi sentivo perso o non sapevo cosa fare.
"D'accordo. Ti voglio bene mamma. Grazie di tutto."
"Di nulla tesoro."
"Ah mamma" mi ricordai di una cosa prima di riattaccare "Dì alle due pazze di dimenticarsi del mio numero di cellulare almeno fino al 2010,per favore"
Ritornai ad osservare Kris e mi accorsi che era ancora dove l'avevo lasciata. Solo che ora...c'era un ragazzo vicino a lei.
Si sorridevano e parlavano tranquillamente.
Ma chi era?? Improvvisamente lui si sporse e le toccò il braccio.
Ma come si permetteva? Insomma, chi era questo idiota che andava in giro a toccare le ragazze? A toccare la mia ragazza soprattutto...
Vidi Kris dire qualcosa e poi lui allontanarsi dopo averle sorriso di nuovo.
Che sfacciato.
In quell'istante l'autoparlante ci informò che saremmo attraccati da lì a cinque minuti. Approfittai della cosa per andare subito da lei. Dovevamo parlare, doveva ascoltare le mie scuse e perdonarmi, se poteva. Mi incamminai veloce nell'aria fredda, terrorizzato da una possibile reazione di Kris. Se mi avesse respinto? Se non avesse voluto parlarmi? Che avrei fatto?
Avvertendo la brezza gelida proveniente dal mare mi sfilai il giubbotto e, dopo aver preso un lungo respiro, lo posai sulle sue esili spalle.
Kris sobbalzò stupita da quel contatto e si voltò per guardarmi. La sentii tirare su col naso e certamente, se non avesse avuto un paio di occhiali scuri, avrei visto i suoi occhi rossi.
Sentii lo stomaco contorcersi dal dolore…l’avevo davvero ferita.
“Fa freddo” sussurrai.
“Grazie” rispose flebile infilando le braccia e avvolgendosi nell’indumento troppo grande come a volersi proteggere. “Mi piace il mare d’inverno…Ha un non so che di poetico…quasi malinconico. Anche se tutti pensiate che faccia tanto freddo…a me non sembra..”
“Tutti? Tutti chi?” domandai curioso.
“Prima è venuto un ragazzo. Mi ha chiesto se volevo una coperta o qualcosa di caldo e..”
“Patetico” le parole mi uscirono di bocca da sole “cercare di abbordare una ragazza con la scusa del freddo. Certo che anche tu potevi non sorridergli”
Si irrigidì all’istante aumentando la distanza fra noi. “Senti  non ho bisogno di essere osservata a vista. E poi cos’è? Adesso nemmeno ti fidi di me oltre… a tutto il resto?”
No non no! La conversazione non stava prendendo la piega che avevo sperato. Certo che mi fidavo di lei. Come poteva pensare altrimenti? Era del resto del genere maschile che non mi fidavo affatto.
Era ovvio.
Lei era attraente, simpatica, dolce…bellissima. Quello che dovevano capire è che era anche mia. Solo mia.
“Sai Robert?” continuò calcando la voce sul mio nome.
Sul mio nome per intero oltretutto. Niente abbreviazione. Niente nomignoli.
Era davvero furiosa. “Se tu avessi osservato meglio avresti visto che indossava una felpa blu. E sai chi indossa le felpe blu? Il personale di questo traghetto. E visto e considerato che trenta secondi dopo ha rivolto le stesse domande anche ad una vecchietta di 85 anni escluderei che stesse cercando di sedurmi. E scusami ancora se per gentilezza sorrido alle persone quando  mi rivolgono la parola…”
“Kris” risposi mortificato sentendomi sprofondare dalla vergogna “Io..non volevo dire che non mi fido di te… Io, per quello che è successo ieri poi…”
“Senti” mi interruppe “Possiamo…possiamo parlarne dopo per favore? Sono stanca, ho mal di testa e vorrei davvero..scendere da questa barca..”
“Ok “ balbettai “Io prendo le valige”
“E io chiamo un taxi”. Si avviò verso la fila che le persone stavano formando per scendere dal traghetto ancora prima che avessi il tempo di darle un bacio sui capelli o anche solo sfiorarglieli.
Non avevo migliorato nulla anzi, se possibile, avevo peggiorato tutto.
Che cosa avevo detto prima? Che in meno di 24 ore avevo fatto tre cazzate? Beh, ora le cazzate erano diventate 4. Incredibile.
Dovevo assolutamente trovare il modo di farmi perdonare. Di farle dimenticare le parole assurde che mi erano uscite di bocca dal giorno precedente. Di farle capire cosa significasse per me in ogni istante.
E forse avevo già qualcosa in mente.


Il taxi si fermò proprio di fronte alla casetta a pochi passi dagli scogli. Mia madre aveva fatto decisamente un buon lavoro nel trovarci quel posto. Intimo, appartato...era proprio quello di cui avevamo bisogno.
Scendemmo entrambi dalla macchina insieme ai nostri scarsi bagagli. Sentii Kris ispirare a pieni polmoni l'aria del mare e guardare meravigliata la casa. Sembrava piacerle il posto.
"E' davvero...è davvero un posto ..non so, speciale." sussurrò "Come lo hai trovato?"
"E' stata mia madre in realtà. Le ho chiesto di cercare un luogo un pò fuori mano e così..eccoci quì." risposi tenendo le dita incrociate e ringraziando il cielo che almeno mi avesse rivolto la parola.
Girai la chiave e ci ritrovammo in un ampio salone perfettamente arredato. Per fortuna era praticamente tutto sistemato ed in ordine. Per una volta benedissi i soldi e i vantaggi che ti potevano dare.
"Però non è un pò grande?" domandò.
"Beh..in effetti no." risposi rabbuiandomi "Purtroppo sono stato così stupido da parlarne con Tom e lui si è autoinvitato con gli altri...Scusa"
Lo avrei volentieri preso a calci a dirla tutta. Loro riuscivano a fare casino e baldoria anche nei posti più impensabili e io ero stato uno stupido ad accennare solamente alla cosa.
Vidi un tiepido sorriso aprirsi sul viso di Kris. "Non mi dispiace...sai che li adoro. Sarà divertente passare il capodanno insieme". Erano andati d'accordo sin da subito quel branco di matti dei miei amici e Kris. Si divertivano, scherzavano e...e in pochissimo tempo avevano legato come se si conoscessero da anni. Probabilmente avevano capito che lei era la ragazza giusta per me. La mia metà perfetta.
Kris si levò il mio giubbotto che ancora indossava e si sdraiò sul divano, affondando il capo nel cuscino. Doveva essere esausta poverina.
Quella notte non aveva di certo riposato bene e poi si era preso tutto il freddo del viaggio.
Mi chinai così da posarle un bacio sui capelli.
"Amore vado ad accendere il riscaldamento, d'accordo?"
Non rispose, limitandosi ad annuire , ma quanto meno non mi aveva respinto quando le mie labbra avevano toccato il suo capo. Forse dopotutto avevo una chance per farmi perdonare.
Rincuorato da quel pensiero mi diressi in cantina, cercando di fare il più in fretta possibile. Ovviamente non fu così: diciamo che capire il funzionamento degli oggetti tecnologici non era mai stata una mia particolare abilità e ci misi 10 minuti buoni a regolare il termostato alla temperatura giusta.
Risalii di corsa le scale, precipitandomi in salotto, ansioso di vedere come stesse Kris.
La ritrovai ancora stesa sul divano ma ora...si era addormentata. Doveva avere cambiato posizione durante il sonno: se ne stava supina, un braccio abbandonato sui cuscini, l'altro poggiato sul suo ventre, come a volerlo proteggere.
Sorrisi alla mia dolce mammina.
Mi chinai al suo fianco, scostandole delicatamente i capelli che le ricadevano sugli occhi e avvicinando il mio viso così da poter sentire il suo respiro mescolarsi col mio. Era da troppe ore ormai che non lo percepivo.
Era come una droga per me. Più ne avevo e più ne volevo.
Avevo il bisogno fisico di stringerla, di baciarla, di fare l'amore con lei..semplicemente di averla accanto.
Ma ora avevo rovinato tutto, dicendo una sciocchezza dietro l'altra e facendola star male. Non meritava questo. Meritava molto di più. Meritava di essere trattata come una principessa, di sentirsi una principessa.
E io avevo un piano per farmi perdonare.
Un piano che prevedeva proprio che lei dormisse qualche ora. In questo mi aveva facilitato il compito.
Passai un braccio dietro la sua schiena e uno dietro alle sue ginocchia e mi avviai al piano superiore. Fu piuttosto semplice trasportare Kris fin dentro la camera da letto: era sempre stata uno scricciolo e adesso, addormentata fra le mie braccia, mi fece un'enorme tenerezza. Dovevo assolutamente far sì che prendesse qualche chilo, sia per lei che per nostro figlio.
La adagiai con estrema delicatezza sulle lenzuola. Improvvisamente però le sue dita si aggrapparono alla mia maglietta e le sue labbra si schiusero pronunciando il mio nome.
Per un attimo temetti seriamente di averla svegliata, ma  capii che stava sognando quando parlò ancora. "Non...non ti piaccio...non ti piaccio più"
Sentii il mio cuore spezzarsi.
Era questo che era arrivata a credere...a pensare.
Che non la trovassi più attraente. Una bestemmia praticamente. Le sbottonai i jeans sfilandoglieli lentamente insieme alle scarpe e poi la coprii col piumone in modo che stesse bene al caldo.
Posai un ultimo bacio sul suo capo prima di alzarmi ed uscire dalla porta.
Le avrei fatto cambiare idea. Le avrei dimostrato che era tutta la mia vita ormai, anche a costo di camminare sui carboni ardenti. Ma forse, se mi fossi impegnato, non sarebbe stato necessario.
Volai fuori di casa e feci una corsa al vicino supermercato che avevo adocchiato mentre arrivavamo in taxi. Comprai velocemente tutto l'occorrente  per la cena e pagai passando, fortunatamente, inosservato. Beh, probabilmente con gli occhiali scuri e il cappuccio calato fin sugli occhi avevo quasi rischiato di passare per un rapinatore ma non me ne curai.
Per le due ore successive il mio unico pensiero fu mettere insieme una cenetta speciale senza svegliarla. E ci riuscii.
Beh più o meno.
Temetti seriamente di aver fatto troppo rumore sia quando mi tagliai il dito affettando la frutta, sia quando mi bruciai facendo fondere il cioccolato, sia quando feci schizzare la panna montata sul soffitto.
Avevo posato il vassoio con tutto il cibo sul tavolino di fronte al divano, e stavo proprio finendo di accendere il caminetto quando sentii dei passi dietro di me.
Mi girai...e la vidi.
Dire che era bella sarebbe stata un'eresia.
Lei non era bella. Sembrava un angelo sceso direttamente dal paradiso. Indossava semplicemente una mia camicia a righe troppo lunga per lei; ma non abbastanza lunga da impedirmi di scorgere le sue gambe snelle e il bacino coperto solo dalle coulotte nere. I miei occhi seguirono inconsapevolmente il profilo del suo collo e della sua gola fino ad arrivare lì dove purtroppo la stoffa mi impediva la visuale.
Mi mancò il respiro.
Scalza avanzò fino al divano, poggiando le mani sullo schienale.
"Ciao" sussurrò talmente a bassa voce che faticai a sentirla. Non era a proprio agio e si vedeva chiaramente: continuava a mordicchiarsi le labbra, teneva lo sguardo basso e si passava frenetica le mani tra i capelli.
La conoscevo troppo bene, ormai. Conoscevo ogni più piccolo dettaglio del suo corpo, dei suoi gesti.
Finalmente si decise ad alzare lo sguardo e a mostrarmi i suoi occhi. E fu una pugnalata al cuore.
Le lacrime scendevano lente, bagnandole le guance e facendo sì che i capelli le si appiccicassero al volto.
Capii in quell'istante, come un'epifania improvvisa, che cosa dovessi fare. Sapevo che cosa voleva, sapevo di che cosa aveva bisogno.
Di me.
In meno di un secondo fui al suo fianco e la strinsi forte. Fortunatamente non mi respinse, anzi. Si aggrappò ancora di più...come se fossi un'ancora per lei.
La sollevai tra le braccia e mi sedetti sul divano stringendola più che potevo al mio petto.
"Tesoro, non piangere" mormorai nel tentativo di tranquillizzarla. Quelle parole però sembrarono soltanto farla stare peggio. Era scossa da singhiozzi profondi, come se li stesse liberando dopo ore di agonia.
"Kris, ti prego..va tutto bene"
"No. Non..è ..vero. Io..io non...non  ti...piaccio" riuscì a dire tra i singhiozzi "Tu non mi trovi attraente...Pensi che..che .." Neppure riuscì a terminare la frase, scossa da una nuova ondata di lacrime.
"Kris ..Kris. Scusami scusami. Era una stupida battuta. Io sono uno stupido. Tu sei splendida, sei meravigliosa. Sei ben proporzionata e il tuo è il seno più bello che abbia mai visto..te lo assicuro.."
"Non..non è ..solo questo" sospirò cercando di trovare la forza di parlare "Tra..tra poco ingrasserò e..e sarò orribile.."
"Ma che dici? Amore sei incinta. Vedrai che sarai ancora più bella con il pancione e..e comunque io ti amerò sempre. Non devi mai dubitare di questo. Per me tu sarai la creatura più bella di tutte...sempre"
"Davvero?'" balbettò guardandomi fisso.
"Ma certo" Come poteva dubitare di una cosa simile? Io l'avrei amata sempre e comunque, a prescindere da tutto.
"Però...però oggi eri arrabbiato con me.." sussurrò mentre altre lacrime scendevano dalle sue guance.
Non potei evitare di rimanere sorpreso.
Io arrabbiato con lei? Ma quando, come, perchè...?
"Tu credevi che pensassi ancora a...a ..Mike e..oggi ..pensavi che..che stessi flirtando con quel tipo.." Altre calde lacrime mi inzupparono la maglietta "Tu..tu mi odi. Stiamo per avere un bambino e mi odi..Tu non ti fidi di me..."
Ok la situazione si stava aggravando sempre di più. Non era solo arrabbiata. Quì c'era una vera e propria tempesta ormonale in corso.
Ripensai all'improvviso alle parole di mia madre
Presi il suo viso tra le mani e la costrinsi a guardarmi.
“Kristen, non voglio sentirti dire più queste sciocchezze.”Affermai deciso “Io non potrei mai, mai odiarti. Arriverei a detestare me stesso, la mia anima ma te…no, non potrei.Tu sei la mia vita, la madre di mio figlio..il mio tutto. Senza di te non riesco nemmeno a respirare…”
La vidi abbozzare un mezzo sorriso e così continuai “Io mi fido di te. E’ che..tu sei talmente perfetta che ho paura che qualcuno prima o poi ti porti via da me. E..e ammetto che a volte dovrei accendere il cervello prima di parlare o agire. Comprarti quei pantaloni è stato stupido e ti chiedo scusa… Ma quando li ho visti lì non ho potuto fare a meno di pensare a te, a quanto saremo orgogliosi di dire a tutti che dentro di te c’è nostro figlio che cresce…”
“In realtà è stato un gesto premuroso” sussurrò posando il capo sul mio petto “Ti preoccupi per me, per questa gravidanza… Non sai quanto ti amo”
Posai le labbra sui suoi capelli e, in quell’istante sentii il suo stomaco gorgogliare.
Subito afferrai il vassoio e glielo misi sotto il naso. “Mangia. Ho cucinato tutto il pomeriggio. Prendila come un’offerta di pace.”
Finalmente, dopo tante ore, la sentii ridere. Afferrò una fragola e la intinse nella ciotolina di cioccolata, mordicchiandola e gustandola.
Solo in quel momento il mio cervello tornò a realizzare la situazione in cui eravamo: lei a cavalcioni su di me con indosso solo un paio di miseri slip e una camicia mezza sbottonata. I miei occhi seguivano tutti i suoi movimenti: il modo in cui si leccava il dito sporco di cioccolato, il modo in cui le sue labbra succhiavano la polpa rossa della fragola.Mi stava deliberatamente provocando.
D’un tratto intinse un'altra fragola nella panna e me la passò sulle labbra. Scoppiò a ridere.
“Scusa..ti ho sporcato tutto” Avvicinò pericolosamente il suo viso al mio e passò la sua lingua sul mio labbro superiore, leccando via la panna.
Le sue mani si perdevano fra i miei capelli.
Sì, decisamente mi stava provocando.
Prima che potesse protestare mi alzai in piedi sempre tenendola in braccio, le sue gambe allacciate al mio bacino. Mi diressi su per le scale, verso la camera da letto.
Avrei saputo farmi perdonare anche per lo stupido comportamento della sera precedente.
Non appena fummo in camera la staccai da me, pronto a sfilarmi la maglia quando notai che sembrava in imbarazzo.
"Ehm..Rob, scusa. Io..ho ancora un pò di mal di testa e sono un pò stanca. Ti dispiace se dormiamo?"
Rimasi di sasso. Voleva dormire? Dopo avermi leccato la panna dalla bocca io pensavo che anche lei volesse...insomma...
"Scusa" continuò spalancando i suoi occhi verdi "Tu..tu volevi.."
"No" la bloccai subito, intenerito dal suo sguardo. Io volevo solo che lei stesse bene e che fosse serena. Di certo non l'avrei forzata a fare qualcosa che non si sentiva, tanto meno ora che aveva un bimbo in grembo. "No Kris. Anche io sono stanco. Andiamo a dormire"
"Va bene" rispose sorridendomi "Vado un secondo in bagno e torno subito"
Premette le sue labbra leggere sulle mie prima di chiudersi dietro la porta.
Iniziai a spogliarmi pensieroso. Avevo letto che gli ormoni in gravidanza causavano sbalzi d'umore non indifferenti e ora ne stavo testando personalmente gli effetti.
Ma poi mi venne da sorridere. Se questo era il piccolo prezzo che avrei dovuto pagare per tenere mio figlio tra le braccia, per formare una famiglia con Kris lo avrei fatto. E anche molto volentieri.
Indossavo soltanto più i jeans quando sentii la porta alle mie spalle riaprirsi.
"Kris vieni a letto. E' piuttosto tardi e.." le parole mi morirono in gola quando mi volta e vidi quello che aveva addosso.
O meglio, che non aveva addosso.

KRIS POV

Aprii la porta leggermente imbarazzata da quello che mi ero messa addosso. Insomma, non era proprio da me presentarmi con una cosa del genere : slip e reggiseno in pizzo neri, entrambi molto...molto trasparenti. Ma quello era il regalo di Natale per Rob, lo avevo deciso già da qualche tempo, anche se ad essere pienamente sincera avevo valutato l'opportunità di gettarlo nell'immondizia nelle ore precedenti. Ma poi, quando si era scusato in modo così dolce e avevo sentito tutta l'intensità e la verità della sue parole,...era come se la giornata precedente fosse sparita, risucchiata in un luogo che volevo dimenticare.  E poi, forse, avevo un tantino esagerato.
Sentivo che piano piano questa gravidanza mi stava cambiando. Mi sentivo più fragile, più bisognosa di sentirmi amata, al sicuro. Ma ero tranquilla. Rob sapeva amarmi come nessuno, sapeva proteggermi come nessuno.
Lo vidi voltarsi verso di me e rimanere a bocca aperta.
Decisamente si era rassegnato ad andare in bianco anche stasera.
"Ma tu non avevi sonno?" domandò riprendendosi .
"Ehm..diciamo che mi è passato" lo stuzzicai "Mi proponi qualche valida alternativa?"
Si avvicinò veloce e in mezzo secondo mi ritrovai adagiata tra le lenzuola, con Rob poggiato su di me.
"Io un idea ce l'avrei in effetti" sussurrò roco al mio orecchio prima di mordicchiare piano la mia pelle. Prima quella del collo, poi quella delle spalle abbassando con i denti la spallina del reggiseno.
Sospirai, intrecciando le mani fra i suoi capelli e avvicinandolo di più al mio patto. Sapeva sempre come mandarmi in estasi con un solo bacio, una semplice carezza.
Sentii le sue mai scivolare sotto la mia schiena e slacciare il gancetto del  reggiseno.
Volò ai piedi del letto.
Aprii gli occhi e lo trovai intento a fissare il mio corpo. Col dito percorse la mia gola, le mie scapole, fino a tracciare il contorno del mio seno.
Mi mordicchiai il labbro per soffocare un gemito.
"Sei bellissima" soffiò sulla mia guancia, scendendo lentamente "Adoro tutto di te."
Le sue parole mi carezzavano le orecchie mentre le sue labbra il mio corpo.
"Adoro la tua pelle" disse lambendo il mio petto.
"E adoro il tuo seno..." Vi posò sopra le labbra, assaporando piano.
"...e adoro la tua pancia dove cresce nostro figlio..." continuò baciando il mio ombelico. Sorrisi emozionata alle sue parole.
"...e adoro il tuo sapore, e il tuo profumo..." disse mentre le labbra si posarono sul mio interno coscia, succhiando piano. Mi aggrappai forte ai suoi capelli.
"Rob…Rob ti prego non ce la faccio più" mugolai sotto  il suo tocco.
La bocca de mio ragazzo fu nuovamente sul mio ventre. "Piccolino chiudi gli occhi adesso perchè ho intenzione di mostrare alla mamma quanto la amo"
Si staccò leggermente in modo da potersi spogliare e poi si riposizionò su di me. Presto anche il mio ultimo indumento intimo fu solo un ricordo sul pavimento.
Lo sentii entrare dentro di me piano, con estrema delicatezza. Sicuramente una piccola parte del suo cervello aveva ancora paura di fare male a me o al bimbo. Aprii gli occhi e lo vidi guardarmi fisso, attento ad ogni mio gemito ,ad ogni mia più piccola espressione.
Gli carezzai la guancia come a volergli confermare che andava davvero tutto bene e lui si rilassò al mio tocco. Entrò più profondamente dentro di me facendomi boccheggiare alla ricerca d'aria.
Non sarei mai riuscita a descrivere a parole quello che provavo in quel momento. Mentre la sua voce sussurrava il mio nome, mentre le dita delle nostre mani si intrecciavano sul cuscino, mentre ci fondevamo in una cosa sola...
Ero felice. Davvero felice..come mai ero stata prima.
Ero pervasa dalla consapevolezza che ci appartenevamo. Che le nostre anime erano legate...in quel momento come mai prima.
Quelle sensazioni aumentarono ancora di più quando sentii il suo corpo irrigidirsi e il scosso da migliaia di brividi impossibili da controllare.
Ci ritrovammo avvinghiati a guardarci negli occhi sorridendo come due idioti. Rob ribaltò le posizioni e mi strinse al suo petto, avvolgendo entrambi nel lenzuolo, così che non prendessi freddo.
"Avevi ragione sai.." Rob fu il primo a parlare dopo alcuni minuti.
"Che vuoi dire?"
"Su quello che hai detto ieri. Che io ero l'unico con cui avessi mai fatto l'amore. Anche per me è così. Quando siamo insieme...è sempre una magia. Tu sei l'unica con cui abbia provato queste cose. Sei l'amore della mia vita Kris"
Mi morsi il labbro per non rischiare di piangere "Lo so...è una magia. E' il modo in cui abbiamo creato il nostro bambino.."
"Ti amo" posò le sue labbra bollenti sulle mie.
"Anche io ti amo" risposi maliziosa "Mio piccolo pesciolino.."
Le sue mani furono immediatamente sui miei fianchi "Pesciolino? Vuoi morire di solletico di nuovo?"
"No, no!" lo pregai ridendo "Volevo dire... mio forte ed enorme squalo"
"Molto meglio così"
"Sai a che pensavo?" domandai sistemandomi meglio a cavalcioni su di lui "Che domani arrivano i ragazzi e quindi...avremo molta meno intimità. Perciò forse è il caso che..ehm io prosegua la mia battuta di pesca. .."
La sua bocca si posò sul mio collo
"Sai, penso sia un'ottima idea…" sussurrò roco mentre l'aria si riempiva nuovamente dei nostri sospiri.
Scusate, non eccello nello scrivere scene hard..cerco sempre di non essere esplicita e puntare sulla dolcezza. Quindi sono sicura che nessuna di voi è rimasta scioccata xd....spero -.-
Un bacione e a presto!!!!!! =)))))
   
 
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