After
Our Lives
[Prompt: “L’amore
è cieco nelle sue scelte, si muove velocemente attraverso un bambino”; 847
parole]
Matt ha trascorso i suoi anni con il
calore di Mello a pochi centimetri da lui, sistemato sul bracciolo di poltrone,
che fossero comode, marroni o antiquate, chinati su volumi polverosi, o
sdraiati sul prato attorno al collegio, sotto il loro personale faggio ombroso.
Gli sussurrava nel silenzio di bibblioteche e nel rumore dei giochi dei loro
compagni racconti di lucenti palazzi dorati e di speranza che veniva irridiata
da luci bianche, purissime. Avrebbero varcato un cancello alto e ampio e
all’interno vi avrebbero trovato i loro genitori fieri e commossi. Con il
trascorrere del tempo, certo, quella visione si era modificata. Mai nella mente
di Matt era apparso un dubbio, comunque, era scontato che Mello non fosse in
grado di mentire – né a se stesso, né a Matt, né a chiunque altro. L’indaco
delle sue iridi era talmente leggibile per Matt, che l’aveva visto colorarsi di
sfumature più chiare o scure nel passare degli anni.
Vorrebbe poter parlare ed esprimere i
pensieri che gli pulsano alle tempie, le domande che non ha mai avuto il
coraggio di formulare ad alta voce, i timori che lo hanno sempre scosso durante
le notti e che, con molto coraggio e un pizzico dell’indifferenza che aveva
appreso a posare su di sé da Mello, aveva ignorato. Aveva seguito Mello perché
credeva che la sua causa fosse giusta, anche se con l’utilizzo di mezzi
estremi, oppure si era accodato all’unica figura amica che avesse mai
conosciuto? E Mello, la Wammy’s House, perfino
Elle, erano davvero in buona fede o cercavano di mostrare sotto una
prospettiva di bontà e giustizia qualcosa che, in realtà, era sporco e infido?
Figurava l’espressione beata di Mello
da bambino mentre sgranocchiava cioccolato barretta dopo barretta, apprendeva
con quell’espressione corrucciata che non era mutata negli anni dai libri che
impilava in colonne ordinate sui tavoli di legno della biblioteca,
completamente assente. Nessun suono arrivava alle sue orecchie e nessuna
presenza lo distraeva. Sempre stato testardo e con una forte volontà, piegava i
compagni come fossero stati giunchi. E l’unico su cui non aveva fatto pressioni
era proprio lui, Matt. L’aveva indicato e gli si era avvicinato, domandandogli
se volesse un pezzo della sua barretta e se, gentilmente, avesse spento la
sigaretta perché l’odore era estremamente fastidioso. Gli aveva spiegato, infine,
che i suoi capelli, alla luce del sole, avevano dei riflessi arancioni davvero interessanti.
“Le brutte abitudini sono dure a
morire”.
È soltanto un attimo, ma sembra quasi
che un ragazzino dai capelli rossici e disordinati gli tenda la mano.
Ma il bene – il suo bene e quello di Mello – fu chiaro da quando si accomodò al
fianco di Mello e in quelle volte in cui lo convinse a smettere di piangere.
Era quel sentimento materno che lo scuoteva quando vedeva gli occhi azzurri
posarsi sul pavimento in tutta la loro rabbia; nascosto dietro le parole
stupide che non riusciva a tramutare in discorsi intelligenti e stimolanti, che
lo facevano sembrare indegno di quell’istituto e per i quali Mello provava un
pizzico – ben sostanzioso – di affetto e tenerezza. Quella felicità che
sprizzava dai suoi pori quand’era ora di alzarsi e sapere che, ancora, avrebbe
sentito un leggero dolore alla bocca dello stomaco e avrebbe potuto consolare
il suo amico quando, come un normale orfano, si fosse domandanto come mai lui
non avesse potuto crescere con un paio di genitori come tutti.
Va bene così, dopotutto. “A fra poco,
Mello”. Conserva quella sensazione prima di lasciarsi andare al naufragio dei
sensi e dei secondi che scorrono.
Soltanto il tempo di chiudere gli occhi
e risentire il bruciore della pelle a contatto con quella di Mello. Trenta
secondi di distanza sono insignificanti, quando si ha trascorso una vita
insieme.
Sweeping over
cross a baby
Love descends
on those defenceless
Idiot love will
spark the fusion
Inspiration
have I none
Just to touch
flaming dove
All I have is
my love of love
And love is not
loving
Soul Love – the
priest that tastes the word and
Told of love – and
how my God, oh high is
All love –
Tough reaching up loneliness
Evolves
By the
blindness that surrounds him”.
Con questa storia, ideata proprio per
lo yaoi day, vi voglio augurare, appunto, un fantastico yaoi day a tutte! Spero
che sarete produttive e riempirete le categorie di questo sito con storie
impossibili dei più assurdi personaggi. Buon lavoro a tutte.
(Vi invito, se siete interessate, ad
attendere i risultati questa sera, quando le giudici di comunicheranno voti e
giudizi delle nostre storie).