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Autore: CarolPenny    06/03/2010    1 recensioni
Parlare con Jake, essere in sua compagnia erano dei piccoli momenti speciali a cui per nulla al mondo avrebbe rinunciato.
SCRITTA A QUATTRO MANI.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '¿Love hurts'
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Il vento soffiava leggero, passava nei suoi capelli color carbone. Il ragazzo era girato di spalle, ma chi era?
Sembrava quasi... Jake. aveva sussurrato, mentre il moro davanti a lui si era girato a guardarlo.
Era bellissimo, immobile e sorridente.

Jake... poi il vento iniziò a soffiare forte e le foglie gli andarono tra gli occhi. Quando se ne liberò il ragazzo moro era sparito.

Heath si svegliò sudato e con il respiro affannato. Gli ci vollero 10 secondi per realizzare che era nel suo letto.

Che cazzo di sogno! si ributtò sul cuscino, mettendosi una mano sulla fronte calda e bagnata.
Chiuse gli occhi e cercò di riaddormentarsi, ma i piccoli bagliori dei raggi di sole che entravano dalla finestra della roulotte gli davano troppa noia.
Guardò l'orologio.. erano le 6.30.
Decise di alzarsi per una doccia rilassante, se così poteva chiamarla. Non aveva dormito bene, perchè era nervoso e adesso che era sveglio, lo era più che mai.
Entrò nella doccia, lasciando scorrere sulla schiena dell'acqua tiepida...

Nella roulotte di fianco, Jake era con gli occhi sbarrati a guardare il soffitto. Non aveva dormito quasi per niente... la roulotte gli sembrava fredda e per niente confortevole.
E pensare che in quella roulotte era stato felice insieme a... lui.
Non capiva.. voleva perdonare Heath, ma sapeva che il ragazzo l'avrebbe ferito di nuovo in quel modo, anche se cercava di non farlo.
Jake era in uno stato confusionale, come non lo era mai stato in vita sua.


Jake decise di alzarsi, poichè il sonno era lontano dall'arrivare e dopo aver acceso una lucetta ed aver bevuto un bicchiere d'acqua cominciò a fare avanti e indietro per la roulotte. Avrebbe continuato, se non avesse notato qualcosa di non suo poggiato una delle poltroncine vicino al letto.
Era una felpa grigia, e sopra c'era scritto "GREENE".
Heath l'aveva dimenticata lì.
La prese, e subito gli girò lo stomaco, tornandogli immediatamente come una visione il ricordo dell'altro che se la toglieva, e per di più l'odore del biondo sull'indumento era molto forte, così in meno di un secondo Jake se l'era avvicinato sempre di più a sè. Si ributtò sul letto, con gli occhi che gli bruciavano.
Lo amava. Si forse era così, perchè altra spiegazione non riusciva adarsela in quel momento...
Ma era quasi sicuro che l'australiano non sarebbe riuscito tanto facilmente a lasciare Michelle, visto come stavano andando le cose.
Il motivo non c'era. Ogni volta Heath non sapeva dargli una spiegazione.
Jake, spense la luce, con le lacrime agli occhi e una voglia assurda di poter avere l'amico con sè, tra le sue braccia, o viceversa, perchè era l'unico momento in cui si liberava da ogni pensiero e viveva, viveva la gioia e la pace interiore.
Ma l'unica strada che vedeva avanti a se, era quella di una storia d'amore come quella di Ennis e Jack, che per un maledetto gioco del destino loro due erano stai chiamati ad interpretare...veramente.
E quanto poteva durare?
Anche Jack se l'era chiesto rimanendo molto amareggiato dalla risposta di Ennis.
Qualcosa diceva a Jake, che non sarebbe stato facile...


Heath uscì dall doccia, dopo essersi concentrato solo sul rumore dell'acqua che scorreva.
Mettendosi l'accappatoio, ritornò ai pensieri usuali... sospirando, decise di vestirsi in fretta e uscire per una boccata d'aria.
Non si sentiva tanto bene, la testa gli girava e, pensando all'ultimo dialogo fra lui e Jake, gli venne quasi da vomitare.
Corse nuovamente in bagno; arreggendosi al lavandino si guardò allo specchio appannato... la sua immagine leggermente deformata lo disgustava ancora di più.
Decise di uscire e imboccò la via della porta.
Una volta fuori, iniziò ad avere i brividi... era freddo, una leggere nebbia aveva ricoperto il paesaggio e Heath, riuscì a raggiungere a stento la roulotte del compagno.
Iniziò a bussare insistentemente, sapeva che Jake era sveglio.. o almeno, lo sperava.
Dopo poco la porta si aprì.
Il biondo alzò tristemente lo sguardo da terra.
L'amico non disse nulla, lo fissava negli occhi accigliato.
Cosa voleva?
Jake sperava con tutta l'anima che Heath parlasse.
Ma fu quasi colto alla sprovvista quando la mano dell'australiano toccò delicatamente la sua guancia.
Il moro non potè fare a meno di rimanerne affascinato, ma anche turbato, per un attimo, solo uno.
Heath strinse le labbra, mentre i suoi occhi cominciavano ad inumidirsi. Era felice. Jake non l'aveva fermato nel suo gesto.
Aveva avuto paura di perderlo, toccarlo lo stava rassicurando sempre di più. Ma sentiva l'altro ancora distaccato, freddo, sapeva che quel momento sarebbe stato interrotto da lui. Intanto se lo godeva... ancora per poco.


Se hai intenzione di startene zitto va bene... fece improvvisamente il moro Ma almeno entra dentro o congeleremo finì dolcemente.
Heath fece un sorriso, ma notò che invece Jake non lo stava facendo.
Si chiusero la porta della roulotte alle spalle.
Questo è tuo... fece di nuovo il moro porgendogli la felpa.
Ah ecco perchè non lo trovavo... rispose il biondo con una risatina, ma ancora una volta non ci fu alcuna reazione da parte di Gyllenhaal che cominciò a prendere vestiti dal letto e sistemarli in un armadio.
Heath ritornò serio e spospirò squotendo la testa. Fece qualche passo avanti, posò nuovamente la felpa e si fece dietro Jake.
Alzò il braccio con incertezza e poi posò una mano sulla spalla del moro.
Jake... sussurò.
L'altro non rispose.
Lo sai che è una situazione difficile...
L'altro chiuse l'armadio.
Se tu volessi potrebbe anche essere facile... rispose girando leggeremente la testa di lato.
A quel punto Heath strinse un pò la presa sulla spalla e poi la lasciò.
Non ci riesco... rispose spostandosi al centro della stanza.
A fare cosa me lo spieghi? Jake lo raggiunse.
Io sarei pronto a stare con te...ma a quale prezzo?...Heath, in questo modo non durerà...
Il biondo lo guardò per un attimo e poi avvicinandosi al moro con una mano gli prese il viso, e si rifiugiò sulla sua spalla.
Rimasero in quella posizione per qualche minuto, senza dire nulla. Ascoltando i respiri reciproci.
Infine, Heath diede un bacio leggere sul collo di Jake.
Lo so...
Si staccò e uscì dalla roulotte.
Il moro, rimasto ancora immobile fece un grosso sospiro e diede un calcio ad una sedia, facendola rovesciare. E Heath aveva lasciato nuovamente la felpa lì...




Il ragazzo biondo sentì un brivido corrergli velocemente lungo la schiena. Faceva freddo fuori, non aveva nemmeno il giacchetto; era uscito così, con la sua camicia di scena, già pronto per girare.
Guardò l'orologio, avrebbero girato un'ora dopo, infatti gli addetti alle luci e alle telecamere stavano già lavorando per preparare il set.
Decise di prendere una tazza di caffè e, poi, ritornare nella roulotte a mettere a posto il disordine che aveva creato in quei giorni pieni di affanno e problemi.
Imboccò la strada per andare alla mensa. Dentro non c'era anima viva, forse era troppo presto...
Preso il caffè, notò che era troppo amaro, era stato fatto fin troppo velocemente e a dirla tutta, non gli andava nemmeno un pò.
Buttò via il bicchierino ancora pieno e uscì.
Era ancora più freddo di prima e, Heath, si strinse la camicia come meglio poteva. poi si mise le mani in tasca e corse verso la roulotte.

Heath!
Il ragazzo si girò di scatto.
Il moro lo stava fissando stupefatto, con una sigaretta tra le labbra

Che ci fai qui fuori senza nemmeno un maglione o un giacchetto?!
L'australiano lo fissò e poi scosse le spalle.
Il moro sorrise...

Vieni qui...
Heath lo raggiunse velocemente...
Avevi dimenticato questa un paio di notti fa.
Sussurrò Jake, mettendogli il maglione verde sulle spalle.
Ehm, scusa..
Il biondo lo prese e se lo mise in fretta.. stava morendo di freddo.
Adesso va molto meglio, grazie Jake.
dandogli un leggero pugnetto sulla spalla. Alcune persone della troupe li stavano guardando.
Heath si sentì osservato, troppo osservato.
Ti va una sigaretta?
Jake alzò la mano dove stava tenendo la sua, facendogli notare che ne aveva già una.



Heath si fece improvvisamente rosso e abbassò lo sguardo.
Si può sapere cosa stai combinando? gli chiese Jake sghignazzando e porgendogli la sigaretta.
Il biondo la prese e fece un tiro.
Fumatela...e schiarisciti un pò le idee... disse ancora il moro.
Heath annuì e si incamminò verso la sua roulotte.
Jake lo osservò e durante il tragitto lo video prendere il cellulare e pronunciare il nome di Michelle.
Prese immediatamente un'altra sigaretta.
Forse ne avrebbe fumate due, o tre, l'importante sarebbe stato non pensare troppo a lui...



Il freddo lo aiutava a distrarsi.
Concentrandosi sul fumo che gli usciva dalla bocca, Jake girottolò per il set.
Era una giornata ventosa, chissà cosa avrebbero filmato.

Ecco, bravo, pensa a questo, pensa alle scene di oggi.
Si ripeteva, per non soffrire troppo.
Jake era sempre stato un ragazzo sensibile, però non lo dava a vedere... ma adesso era quasi inevitabile non cacciare indietro il rossore che circondava le sue pupille.
Per fortuna c'era il vento, avrebbe dato la colpa a quello.
Si era sentito strappare Heath dalle braccia, con una sola telefonata. La loro storia sarebbe continuata, sì, ma sarebbe stata tormentata e, chissà se avrebbe avuto un happy-ending.

Ma sì! Ma sì!
Il ragazzo voleva autoconvincersi, non poteva pensare alla sua vita senza il compagno che amava tanto.
Ed ecco il bruciore che stava corrodendo i suoi occhi, ma anche la sua anima.

Adesso basta...
Buttò in terra la sigaretta e s'incamminò verso la roulotte di Heath, determinato a bussare.



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Buon weekend a voi! Capitolo un pò tostino il 22 eh? Ma che ci volete fare...dopo la tempesta c'è sempre la quiete comunque quindi state tranquilli... Ops vi ho detto troppo!!
Ringrazio Leila per essere tornata a commentare:  per gli errori di grammatica spero di rimediare, perchè se ne abbiamo fatti, non me ne sono accorta del tutto, perdonateci! Per quanto riguarda lo spazio e il luogo, non so, forse proprio il fatto che sia scritta a quattro mani è un pò svantaggioso perchè ognuna pensa ad una cosa diversa forse. E infine per quanto riguarda la situazione, è proprio questo il punto principale della storia, che continua a passare da incertezze a fatti e da fatti ad incertezze, proprio perchè Heath non sa quello che vuole, come hai detto tu, e non c'è ancora nulla di definito. Comunque, grazie sempre per i tuoi consigli, lo sai che a noi fanno più che piacere e continua a dirci ciò che senti.


Ringrazio anche Boda per aver messo tra le "seguite" questa ff e MissHilary88 per averla messa tra i preferiti e per aver commentato piano piano a tutti i capitoli! GRAZIE.
Al prossimo aggiornamento.




   
 
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