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Autore: Martyx1988    06/03/2010    2 recensioni
Sviluppo della One-Shot "La dea dell'amore"...la solarità di Ayame, la freddezza di Hyoga, la lotta tra due dee, la scoperta del vero nemico e del vero amore, più divino della stessa dea che lo comanda...mescolate il tutto con un pizzico d'azione e un assaggio di comicità e...buona lettura!
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cygnus Hyoga, Nuovo Personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Dea dell'Amore'
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A divine love
(sviluppo della One-shot "La dea dell'Amore")

Capitolo 23 - I tre Ciclopi

Il respiro di Ayame si era fatto via via più faticoso, man mano che il Trono assorbiva il suo cosmo. Lo scatto d'ira che aveva provocato in Efesto aveva accelerato notevolmente il processo, inducendola a pensare che fosse veramente finita per lei e che l'arrivo di Saori coi rinforzi sarebbe stato del tutto inutile. Sudore freddo imperlava la fronte e il viso della dea, la cui vista ogni tanto si faceva offuscata.
L'aiuto di un cosmo conosciuto arrivò improvviso e piacevole come una ventata d'aria fresca e Afrodite riprese lucidità e parte delle forze, sufficienti affinchè riassumesse una posizione sul Trono degna di lei. Incrociò subito lo sguardo sorpreso e furente di Efesto, a cui quella ripresa non era sfuggita, e un sorriso soddisfatto si dipinse sul suo volto.
"A quanto pare è arrivata la cavalleria" gli disse con tagliente ironia e una nuova speranza nel cuore. Atena era con lei, non l'avrebbe abbandonata finchè non sarebbe stata libera dalla morsa di quella trappola, e, insieme a lei, erano arrivati anche i Cavalieri e le sue Sacerdotesse. Ne percepiva distintamente i cosmi che risalivano le pendici del vulcano lungo diversi sentieri e altrettanto bene sentiva le aure dei Ciclopi farsi loro incontro.
Efesto ritornò a scrutare oltre la coltre di nubi, non più spavaldo e divertito ma serio e preoccupato per l'esito di quello scontro che poco prima aveva dato per scontato.
"Ci sono ancora cinque Ciclopi da sconfiggere, prima che tu sia libera e i Cavalieri al mio cospetto. E' presto per cantar vittoria" affermò con quanta più sicurezza possibile Efesto.
"Appunto, è presto. Non dimenticarlo mai" lo mise in guardia Ayame "Anche se siamo dei ci sono variabili che non possiamo controllare nè evitare di tenere in considerazione. Sarebbe un errore che si paga con la rovina e le divinità cadute sotto i colpi di Atena ne sono un esempio"
"Grazie per l'avvertimento, ma conosco anche io la storia dei miei simili e non sono così stolto da non aver imparato nulla. Lo ammetto, la mossa di Atena mi ha sorpreso, ma la tua vita è legata ai miei Ciclopi e non è lei che dovranno affrontare, ma dei semplici mortali. Perciò, come vedi, la Bilancia pende sempre a mio favore, senza contare l'asso nella manica chiamato Palemone"
"Per ora, forse, ma non sottovalutare il nemico. Prevedo che ci saranno svolte interessanti"
"Staremo a vedere. Stanno per iniziare degli spettacoli interessanti quaggiù" sospirò "E' proprio un peccato che tu te li perda"
Ayame tornò allora a concentrarsi sui cosmi lungo il pendio, alla ricerca di uno in particolare di cui seguire la risalita. Hyoga stava percorrendo uno dei tanti sentieri sterrati insieme ad Eufrosine, la quale faticava a tenere il passo del Cavaliere, spinto dalla bramosia di salvare la ragazza a qulsiasi costo.
"Ehi, Principe Azzurro, rallenta!" gli intimò la Sacerdotessa, prendendolo per un braccio "Se arrivi spompato in cima al vulcano, cadrai sotto i colpi di Efesto in un nanosecondo"
"Il cosmo di Ayame si sta spegnendo!" protestò lui, ma non riuscì a liberarsi dalla presa ferma di Eufrosine.
"Atena è con lei e il processo è notevolmente rallentato. Te ne saresti accorto se avessi rallentato un attimo"
Hyoga cercò allora di calmarsi e concentrarsi ed effettivamente riuscì a percepire il cosmo di Afrodite, meno debole di quanto si aspettasse.
"Non temere per me" gli disse Ayame nella mente una volta sfiorata quella del Cavaliere "Concentrati sulla scalata e sui nemici che dovrai affrontare. Io ti aspetto qui"
"Resisti ancora un po', Ayame. Sto arrivando" ribattè Hyoga, lo sguardo perso oltre la cortina di bianche nubi di vapore che nascondevano la cima del vulcano ai suoi occhi.
Gli parve di sentirla sorridere e anche lui lo fece, quindi si voltò verso Eufrosine.
"Hai ragione, scusami. Avevo perso di vista la nostra vera missione"
"Non c'è una vera missione e una falsa, Cavaliere, ma un unico obiettivo. Soltanto, per raggiungerlo occorre fare un passo alla volta e non essere avventati. Non so quali siano le nostre possibilità di vittoria, ma agendo in questo modo sicuramente ne avremo di più"
"Sì, sono d'accordo. Grazie" sorrise Hyoga un po' più calmo nell'animo, come forse voleva Eufrosine.
Ripresero a camminare lungo il sentiero, a passo sostenuto ma ragionevole per entrambi, finchè Hyoga non si fermò di colpo, in guardia.
"Che c'è?" domandò subito Eufrosine, aguzzando i sensi. Ciò che percepì le diede la risposta. "Non è possibile"
"Forse i sentieri si incrociano" azzardò Hyoga.
"O forse è un trucco"
"Imitare i cosmi degli altri è impossibile, Eufrosine"
"Ma non ingannare le menti. Potrebbe volerci far credere che stia arrivando gente amica per farci abbassare la guardia" spiegò la Sacerdotessa, sempre guardandosi attorno.
"Allora non lo faremo, ma dobbiamo comunque proseguire"
Procedettero cauti ancora per qualche minuto, finchè non raggiunsero un crocevia in cui altri due sentieri si intersecavano al loro per diventare uno unico che continuava a risalire il monte. Hyoga ed Eufrosine fecero per continuare, senza però perdere di vista gli altri due percorsi, quando un fruscio di foglie attirò la loro attenzione. Subito accesero i cosmi e si misero in guardia, gli occhi puntati sul sentiero centrale e fittamente coperto di felci. Poco dopo, assieme al fruscio sentirono una voce ansimare, come se qualcuno stesse portando un peso. Hyoga ed Eufrosine si guardarono dubbiosi, per poi tornare ad osservare il sentiero quando la voce emise un ultimo e più acuto lamento e qualcosa di metallico cade a terra.
"Aglaia!" esclamò Eufrosine, riconoscendo la sorella d'armi, corrucciata e affaticata. Quanto a Hyoga, stava cercando di capire il motivo per cui Seiya era privo di sensi a terra.
"Che ci fate qui?" domandò la mora Sacerdotessa, ansimando leggermente.
"Il nostro sentiero arriva fino qua insieme al tuo e a quell'altro" spiegò Eufrosine.
"Perchè Seiya è...svenuto?" domandò allora Hyoga, sempre guardando il compagno.
"E' come se si fosse preso una grandissima sbronza" rispose Aglaia serafica, lanciandò uno sguardo schifato verso il Cavaliere.
"Ok, ma perchè?" insistette Hyoga.
"Non stava un attimo zitto nè diceva qualcosa di intelligente"
"In più Aglaia non ha molta pazienza" aggiunse una terza voce femminile, proveniente dall'altro sentiero che giungeva all'incrocio e appartenente a Talia. Poco dopo di lei apparve anche Shun, che subitò rivolse a Seiya uno sguardo divertito. Anche a Hyoga scappò una risata, ma si costrinse a tornare subito serio.
"Posso capire le tue motivazioni, Aglaia, ma sarebbe meglio se ora lo facessi tornare sobrio"
"A me sembra di maggior utilità in questo stato, almeno per le mie orecchie" ribattè la Sacerdotessa.
"Sì, ma se dobbiamo combattere serve che sia sveglio e attivo. So che può risultare un rompiscatole di prima categoria, ma sul campo di battaglia è uno che non si tira indietro e al momento ci sarebbe molto utile" spiegò di nuovo Hyoga.
Aglaia non si scompose più di tanto, ma si limitò ad una scrollata di spalle e ad uno schiocco di dita. Seiya, sotto di lei, emise un lungo grugnito mentre riprendeva conoscenza e si tirava su a sedere, tenendosi la testa.
"Che è successo?" domandò più a se stesso che a qualcuno in particolare. Realizzò poi la presenza degli altri guerrieri oltre ad Aglaia.
"Voi che ci fate lungo il nostro sentiero?"
"Siamo arrivati ad un incrocio comune" spiegò Shun "Perciò dovremo continuare tutti assieme lungo questa strada comune"
Seiya annuì e si alzò in piedi nonostante fosse stato incosciente fino a pochi secondi prima, sorridente e pieno di energie.
"Finalmente avrò qualcuno con cui parlare. Miss Simpatia qui a fianco si è rivelata peggio di Psiche, in quanto a sense of humour"
Aglaia gli lanciò un'occhiata assassina, ma subito si fece seria e concentrata, così come gli altri attorno.
"Sentite anche voi?" domandò Eufrosine, con tutti i sensi all'erta.
"Sì" rispose Hyoga, ugualmente attento "Non ho mai sentito questi cosmi, ma sono molto simili a quello di Palemone, perciò devono appartenere a qualche altro Ciclope che non abbiamo ma incontrato"
"Per fortuna tua, Cavaliere di Atena!" aggiunse una voce tonante dalla boscaglia, annunciando la comparsa di tre uomini in armature brillanti dalle tonalità metalliche, dal fisico massiccio e l'espressione truce.
"Voi chi siete?" chiese loro Shun, posizionatosi insieme a Hyoga e Seiya davanti alle Sacerdotesse.
"Siamo Ciclopi di Efesto, moscerino" rispose il più grosso dei tre "Io sono Arge dell'Incudine"
Gli altri due si indentificarono come Bronte del Martello e Sterope della Tenaglia.
"Dunque, a quanto ho capito, siete i pagliacci che dobbiamo sconfiggere per raggiungere la cima" precisò Seiya, il cui cosmo si era già acceso.
"Attento a chi chiami pagliaccio, moccioso" minacciò Bronte, serrando contemporaneamente una mano a pugno, che subito venne circondato da un'aura grigio cenere. Eufrosine bloccò, però, l'attacco ancora prima che partisse, immobilizzando il braccio di Bronte con un ramo d'ulivo. Il Ciclope guardò furente la pianta e si liberò con uno strattone.
"Era giusto per ricordarti che ci siamo anche noi" spiegò la Sacerdotessa, affiancandosi ai Cavalieri assieme ad Aglaia e Talia.
"Solo perchè siete in sei pensate di avere la vittoria in pugno?" chiese ghignante Sterope e alla sua risata si unirono gli altri Ciclopi.
"Non siamo tipi da sottovalutare il nemico" rispose Hyoga "Ad ogni modo abbiamo una certa fretta, quindi, se non vi dispiace, iniziate a combattere"
"Se avete così tanta fretta di andare all'altro mondo, ben felici di accontentarvi!"
I tre Ciclopi si lanciarono all'attacco, ingaggiando una lotta serrata ciascuno con due guerrieri, cui seppero tener testa senza troppe difficoltà anche grazie alla considerevole mole. Cavalieri e Sacerdotesse li attaccavano come se stessero combattendo da soli, senza una tattica precisa, risultando così prevedibili e vulnerabili.
Con un potente destro Arge spedì contemporaneamente Shun e Talia contro un albero, il cui tronco si spezzò a cadde rumorosamente a terra, mancando di poco i due combattenti, ma nascondendoli alla vista del Ciclope sotto le sue fronde.
"Così non va affatto bene" ansimò Talia "Saremo sopraffatti in un batter d'occhio se continuiamo a combattere a casaccio"
"Hai ragione" asserì Shun "Presi singolarmente sono forti come due di noi messi assieme, e scommetto che hanno qualche asso nella manica che non hanno ancora rivelato"
"E che ci schiaccerà come sardine inscatolate"
A riprova delle loro supposizioni, in aria si levò potente il grido unisono dei tre Ciclopi, che lanciarono il loro Attacco Combinato contro i quattro restanti guerrieri avversari, atterrandoli all'istante. Hyoga ricadde pesantemente tra i rami dell'albero, vicino a Shun. Era ricoperto da numerose ferite non gravi, ma la potenza del colpo gli aveva mozzato il respiro.
"Hyoga!" lo chiamò Shun, ma il Cavaliere del Cigno non fece in tempo a rendersi conto dell'amico che Sterope lo prese per il collo e lo sollevò sopra di lui.
"E tu saresti la cimice che ha scatenato l'ira del nostro signore? Se non avessimo l'ordine preciso di farti fuori, ti lascerei a strisciare nella polvere, tanta è la pena che mi fai"
"Risparmiami la tua pietà, Ciclope" ribattè a fatica Hyoga, tentando di resistere alla morsa della sua mano "Sappi che non mi arrenderò così facilmente. Ho una missione da compiere per cui sarei felice di sacrificare la mia vita, ma non qui e non per mano tua"
"Temerario il paperotto!" rise Bronte, andando ad affiancare Sterope "Vorrà dire che, come premio, sarai l'ultimo a soccombere sotto il nostro Attacco Combinato. Ma lascia che ti anticipi una cosuccia: nella remota ipotesi in cui tu riesca a sconfiggere tutti e tre - molto remota, oserei dire - scordati di raggiungere la cima del vulcano con ancora un briciolo di vita in corpo. Sei il ricercato numero uno e la taglia sulla tua testa è molto alta. Non hai scampo"
Sterope lo lasciò ricadere tra i rami con poca grazia. Le mani di Hyoga corsero subito alla gola e prese a tossire forte. Shun, che aveva assisitito a tutta la scena da sotto le fronde, raggiunse l'amico per sincerarsi sulle sue condizioni.
"Ehi, tutto bene?"
"Dobbiamo escogitare qualcosa, altrimenti non riusciremo mai a sconfiggerli" biascicò il Cavaliere, mentre in sottofondo Seiya e le altre due Sacerdotesse avevano ripreso ad attaccare senza esclusione di colpi, ma restando sempre in netto vantaggio. Anche Talia si unì a loro e prese a suonare il suo Canto del Passero, che riuscì a bloccare i tre Ciclopi. Continuando a suonare, la Sacerdotessa lanciò un'occhiata eloquente in direzione di Shun, che ritornò allo scoperto e, aiutato Hyoga a rialzarsi, raggiunse i compagni al centro dell'incrocio.
"Serve inventare qualcosa di efficace, altrimenti non ne usciamo vivi" disse Shun, mentre insieme a Hyoga rimetteva in piedi gli altri.
"E possibilmente alla svelta" aggiunse Hyoga "Non so per quanto ancora possa andare avanti Talia".
"Forse ho un'idea" si fece avanti Eufrosine "Noi Grazie abbiamo un attacco combinato, ma serve solo a intontire l'avversario, non lo mette definitivamente al tappeto"
"Però può liberare a voi la strada per dare ai Ciclopi il colpo definitivo" continuò Aglaia, dopo aver compreso la proposta della compagna.
"Non possiamo fare altro che tentare" concluse Seiya, in accordo con gli altri due Cavalieri.
Le Sacerdotesse annuirono e si andarono ad affiancare a Talia. Eufrosine le disse qualcosa nell'orecchio e la Sacerdotessa cambiò melodia, emettendone una più lenta e soporifera. Contemporaneamente Aglaia incrociò le braccia davanti a sè e su di esse presero a crescere dei sottili rami di mirto carichi di foglie e bacche, da cui scaturì una piacevole fragranza che profumò tutta l'aria attorno, concentrandosi soprattutto attorno ai tre Ciclopi. Eufrosine, invece, chiuse gli occhi e congiunse le mani, da cui partirono fasci di luce bianca che incanalarono ulteriormente la melodia e il profumo verso gli avversari. I Ciclopi iniziarono a sentirsi rintontiti e assonnati e tentarono di rimanere in piedi nonostante l'ebbrezza e la sonnolenza.
"Adesso, Cavalieri!" esortò infine Aglaia, sempre concentrata sugli obiettivi.
Shun, Seiya e Hyoga non se lo fecero ripetere due volte e, come le loro tre compagne, concentrarono il Fulmine di Pegasus, la Polvere di Diamanti e la Catena di Andromeda alla massima potenza contro i Ciclopi, i quali, a causa dei sensi rallentanti, non fecero in tempo a parare i colpi e vennero sbalzati in aria. Le loro armature andarono in frantumi prima che i loro corpi ricadessero a terra senza vita.
Percependo i loro cosmi azzerati, i Cavalieri e le Sacerdotesse si concessero un sospiro di sollievo. La mente di Hyoga andò subito a cercare il cosmo di Ayame. La maggior parte del cosmo che era stato assorbito tornò in lei e la velocità di assorbimento diminu notevolmente. Il Cavaliere del Cigno si concesse un sorriso trionfante ma anche carico di impazienza. Ormai solo un ostacolo lo divideva dal liberare Ayame e il mondo dalla minaccia di Efesto. Bastò solo quel pensiero a fargli riprendere le forze per andare avanti.


PERDOOOOOOOOOOONO per questa attesa interminabile, ma ho promesso che porterò a termine questa fic e così sarà, parola di Martyx :D
E via! Tre Ciclopi fatti fuori in un colpo solo! Non è che non abbia voglia di descrivere tutti gli scontri, però era carino vedere le tre donzelle in azione assieme a far ubriacare tre omoni grandi e grossi...o no? Inoltre penso che vedere Seiyaprivo di sensi dalla sbronza indotta di Aglaia sia impagabile XD. A proposito, ecco la mia versione della Sacerdotessa del Mirto:
Sacerdotessa5
And now, i dovuti ringraziamenti a chi con tanta pazienza segue ancora questa fic :)
-kikka_hiwatari: grazie per il fedele commento e per gli auguri, spero che questo cap un po' più movimentato ti piaccia :) a presto!
-Krisalia Kinomiya: chiedo perdono per la mancata razione di Hyosità, spero che questo cap in cui è protagonista ti faccia tornare il buon umore :) grazie dei tuoi commenti!
Grazie anche a chi, nonostante tutto, continua a leggere, seguire e preferire questa fic :)
A presto (spero)!
   
 
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