Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Tayr Seirei    06/03/2010    4 recensioni
Piccola riflessione su come vanno le cose... da un PoV a sorpresa, diciamo.
E vedo...
Vedo la natura ferita e umiliata, perché l'uomo ha dimenticato... ha voluto dimenticare il sacro timore che prima ne aveva.
Vedo le altre creature sfruttate in maniere insostenibili, per soddisfare la fame dell'uomo, che in realtà nulla può saziare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
C:\Documents and Settings\Desktop\Vedo.rtf




Sono sempre rimasta in silenzio.
Taccio, nonostante tutto.
Mi limito ad osservare.
E vedo...
Vedo la natura ferita e umiliata, perché l'uomo ha dimenticato... ha voluto dimenticare il sacro timore che prima ne aveva.
Vedo le altre creature sfruttate in maniere insostenibili, per soddisfare la fame dell'uomo, che in realtà nulla può saziare.
Vedo enormi serpenti neri deturpare le dolci colline, gallerie pericolanti forare le montagne.
Vedo l'uomo costruire grandi mostri di vetro e cristallo, e dargli il beffardo nome di grattacieli. Immemore di cosa accadde alla torre nella terra fra i due fiumi, sfida persino l'immensità.
Vedo l'uomo scavare nel mio ventre, sempre più a fondo, alla ricerca di un bene che poi tanto prezioso non è. E, soprattutto, eterno non è. Ma all'uomo non importa, lui non pensa al domani.
Vedo l'acqua e l'aria divenire le discariche dell'uomo, il quale, stolto, non ha compreso quanto esse facciano parte di lui, e che così finirà con l'avvelenare sè stesso.
Vedo gli uomini ingaggiare furiose lotte fra loro, per ottenere cose che dovrebbero appartenere a tutti.
Vedo gli uomini uccidere chi non meritava di morire. E per cosa, poi?
Sentimenti non ricambiati, gelosia, invidia. Egoismo.
E sento il sangue degli innocenti bagnare le mie carni.
Vedo gli uomini camminare attraverso la loro vita, soli, dando per scontato ciò che possiedono.
Vanno avanti, semplicemente. Senza curarsi di cosa hanno sopra, dietro o accanto.
Uomo che ha perso i suoi sogni, che ha perso sé stesso.
Uomo che ha costruito intorno a sé gabbie d'indifferenza, odio, paure. Gabbie di regole insostenibili e orari frenetici.
E ancora, vedo i morti giacere nella fredda pietra, li vedo tornare polvere senza che nessuno abbia portato un solo fiore sulla loro tomba.
Vedo tutto questo.
Non posso più tacere.
Grido.
E le mie grida si traducono in terremoti, grandi onde, colate di lava.
A questo punto sono tutti uguali: muoiono i savi come gli ignavi, muoiono i miei figli.
Vedo l'uomo, in queste occasioni, dare il peggio di sé, rifiutarsi di tendere la mano ai bisognosi.
E ora ho una domanda.
Una soltanto. Mi dà il tormento.
Dov'è, dov'è finito l'amore per la vita?

Dopo vedo loro.
Sono pochi.
Uno sparuto gruppetto, sparso per le varie terre.
Pochi, ma esistono.
Vedo chi ancora ha un timore reverenziale per la natura, chi chiede scusa ad una pianta recisa. Chi ama davvero, così, senza pretese; persone per cui la più grande gioia è vedere l'amato/a felice, anche se non hanno potuto avere un posto al suo fianco.
Vedo persone inchinarsi di fronte alla potenza dei quattro elementi.
Li vedo camminare a testa alta, sbirciando spesso il sole e la luna. E le stelle.
Li vedo nutrire grandi sogni, sovente derisi dagli altri.
Ma loro li sostengono. Con orgoglio.
Vedo la vita scorrere da me, Madre Terra, fino a queste persone, e risuonare poi in tutto ciò che sfiorano.

Forse non tutto è perduto.
Forse... costoro cambieranno il mondo.
Forse.



Fine

[EDIT 9/11/12: ringrazio molto MizuS, Hikari93 e Ignis per aver recensito questa fanfic e/o aggiunto ai preferiti! Così come ringrazio anche chi ha solo letto. ^^]


  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Tayr Seirei