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Autore: mimilayla_31    06/03/2010    1 recensioni
Questa storia è dedicata alle vere Peach Girls...Sora, Mimi, Jery, Anny e Momoko vi voglio tanto bene!!! Spero che comunque vi piaccia! ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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mimi 5

° Quinto Capitolo °: La paura di perdere tutto!

 

 

Domenica 8 Ottobre 2007

 

Erano i primi giorni di ottobre e un frizzante vento di competizione riscaldava l’aria, ormai più fredda.

 

Quel giorno era una data importante che vedeva la squadra di Odaiba contro quella di Kyoto per l’assegnazione del primo posto nella categoria giovanile.

 

L’Odaiba High School, capitanata da Taichi, giocava in casa e sicuramente sarebbe riuscita a farsi valere e a vincere gli avversari aggiudicandosi la vittoria…

 

Ma quella data era importante anche  perché il moro finalmente sarebbe riuscito a dichiararsi a Sora, che tanto aspettava la spiegazione di quel suo bacio inaspettato.

 

Tutti i digiprescelti e le Peach girls erano la sin dalla mattina presto per avere i posti migliori e in più provvisti di striscioni e cibarie varie pronti a fare il tifo per il loro amici.

 

Spogliatoi:

 

- Giorno decisivo ragazzi!- esclamò Yamato richiamando l’attenzione dei compagni per far parlare Taichi che intanto era salito sopra ad una sedia.

 

-Squadra…E il vostro capitano che parla…- affermò assumendo la sua solita aria da leader -Dobbiamo mettercela tutta oggi e vincere…SIAMO NOI I CAMPIONI- continuò scatenando un boato causato dall’adrenalina che i compagni avevano in corpo.

 

- Bravo Capitano! Tu si che sai come incitare una squadra…Se ci sei riuscito con i digiprescelti con la squadra è un gioco da ragazzi!- dichiarò Yamato facendo arrossire il moro che dal biondino non riceveva quasi mai complimenti.

 

- Lo so…Sono grande!- esclamò facendo innervosire Ishida che odiava quando si montava la testa.

 

- A Sora quando glielo dirai?- domandò poi cambiando decisamente discorso.

 

- Dopo la partita…Ma solo se vinciamo!- affermò con un sorriso fiero sul volto.

 

Negli spalti

 

- Uffa tra quanto inizia!- chiese un inquieto Iori stanco di aspettare.

 

- Si paziente! E la quindicesima volta che lo chiedi!- lo rispose Jou perdendo la pazienza e facendo rimanere male il povero Iori

 

- Trattalo bene…5 minuti e vedrai che scendono in campo!- si intromise Momoko dando una carezza a Iori e un’occhiataccia a Jou.

 

- Comunque...Mimi hai letto il mio sms? Ti avevo chiesto di vestirti da cheeleader?- affermò Miyako mostrando la sua bella divisa da ragazza pon-pon.

 

Mimi non aveva nessuno da incitare quel giorno, era li solo perché Sora glielo aveva chiesto…ma comunque  non poteva farsi vedere depressa e quindi almeno i pon- pon li aveva portati cosi come le altre a cui aveva chiesto il piacere.

 

 Cosi Sora, Hikari, Miyako, Jery, Anny e Momoko formavano un perfetto gruppo di cheerleader capitanate proprio da Mimi che riuscì a richiamare l’attenzione di tutti.

 

Dopo che la squadra scese in campo tutti i presenti cominciarono ad esaltare, con striscioni e grida, la squadra di Odaiba e molte ragazze si unirono al gruppo di cheerleaders più chiassoso della storia.

 

Mimi pensava di poter distogliere il suo pensiero da Koushiro ma il solo fatto che quella ragazza fosse qualche scalino più in la di lei le faceva venire la nausa…Lei incitava il rosso mandandole dei bacini affettuosi e poi faceva smorfie da fidanzatina perfetta…Odiosa…quelle attenzioni poteva averle solo lei con Koushiro… ma ormai tutto era finito…

 

La partita stava andando a gonfie vele…Solo nel primo tempo la squadra di Taichi era a  4 a 0 cosa che prometteva davvero bene…Il momento cruciale si stava avvicinando…

 

Fine Primo Tempo:

 

- Siamo stati grandi, unici, spettacolari…- affermò Taichi con una forte grinta in corpo non riuscendo a trovare altri aggettivi per definire la sua squadra.

 

- Ci credo!!! Siamo noi la squadra più forte!- esclamò Yamato facendo esplodere un altro boato…ormai si divertiva troppo a stimolare la squadra!

 

 Ma tutta quella energia si placcò appena una ragazza dai lunghi capelli biondi entrò negli spogliatoi facendo piombare un’atmosfera glaciale.

 

- Salve ragazzi! Dov’è Koushiro?- domandò scrutando tutte le panchine tra gli sguardi dei giocatori.

 

- In bagno!- affermò schietto e freddo Yamato, totalmente indifferente alla ragazza.

 

Quando tornò nella stanza, la ragazza gli si catapultò letteralmente addosso cominciando a baciarlo fregandosene dei presenti.

 

- Tesoro, sei stato il più bravo!- affermò lasciando senza parole i ragazzi e offendendo il capitano.

 

- Ehi! Io sono stato il più bravo!- esclamò Taichi vantandosi mentre Yamato lo fissava minaccioso

- Volevo dire che noi tutti siamo stati fenomenali…- si corresse il moro

 

- Sono d’accordo!- affermò Sora entrando anche lei negli spogliatoi – Bravi ragazzi! Vi è piaciuto il tifo? Siamo state brave?- chiese ignorando completamente la presenza della biondina…

 

Quella ragazza l’aveva vista di sicuro da qualche altra parte…Ma non ricordava dove…

 

- Si, bravissime…Non mi aspettavo proprio che Mimi avrebbe fatto da capitano alle cheerleaders improvvisate…Devo dire però che ha talento! Si vede che è stata in America!- si complimentò Taichi lusingandola apposta (dato che in altre situazioni avrebbe detto solo che era pazza) per far morire d’invidia alla ragazza.

 

- Comunque poteva far a meno di urlare così tanto!- affermò lei intromettendosi nel discorso –ha dato solo spettacolo!- concluse sempre abbracciata a il rosso che invece stava zitto e immobile.

 

- E’ questo che fanno le cheerleaders: danno spettacolo!- spiegò Sora facendola rimanere male tra gli sguardi divertiti dei ragazzi.

 

-Comunque voi due non dovreste essere qui!- le rimproverò l’allenatore allontanandole dagli spogliatoi.

 

 

-Ehi tu non permetterti più di mettermi in ridicolo davanti a tutti!-  dichiarò minacciosa la ragazza facendo sogghignare Sora.

 

- Perché se no cosa mi fai?- chiese Sora facendo la falsa spaventata – Io non ho paura di te!- affermò poi lasciando la biondina senza parole…che la sorpassò e andò via veloce!

 

Ecco ora si ricordava! Lei era Ali la compagna di classe di Momoko, ovvero la classe di Koushiro…in più era venuta alla festa con lui quel giorno e si era permessa di criticare Mimi anche in quell’occasione! Era semplicemente ODIOSA! Cosa ci trovava Koushiro in lei? Che cavolo odiava questa situazione…in più come se non bastasse la squadra stava vincendo e quindi Taichi finalmente gli avrebbe parlato...

 

 

Tornò sugli spalti e ricominciò il tifo insieme alle altre. Anche il secondo tempo fu fenomenale…la squadra di Kyoto riuscì a fare qualche punto ma contro Taichi e Yamato che capitanavano l’attacco e Koushiro la difesa non si poteva fare molto!

 

 

La partita finì 10 a 3…non c’era stato gioco! La squadra di Odaiba vinse la coppa del campionato e l’ambito primo posto in classifica…STRATOMITICO!

 

Usciti dal campo i ragazzi stanchi morti, finalmente stavano tornando a casa…

 

Le Peach assieme a Miyako e Hikari non si sentivano più le braccia…Jou e Iori parlavano tra loro (mentre Jou teneva la mano a Momoko), Daisuke si complimentava con il capitano che stranamente assieme a Yamato e Koushiro erano ancora carchi di forza.

 

- Che ne dite di andare a mangiare fuori questa sera per festeggiare la nostra vittoria?- chiesero in coro Yamato e Taichi richiamando l’attenzione del gruppo…

 

- Io mi escludo! Sono esausta e o bisogno di un bel bagno caldo!- affermò Mimi non volendo passare una serata con Koushiro nel caso in cui lui avrebbe accettato

 

-Idem- esclamarono in coro Miyako e Hikari  assieme a Jery e Annie quasi a terra dalla stanchezza.

 

- Fratellone se non viene Hikari non vengo neanche io!- dichiarò Takeru facendo contenta Hikari e lasciando Yamato perplesso da tutta questa sdolcinatezza.

 

- Neanche io!- si unì Daisuke a Takeru per il suo stesso motivo.

 

-Io ho promesso al nonno che mi sarei allenato con lui a Kendo, quindi mi dispiace!- spiegò Iori mortificato

 

- Oggi io sono invitato a cena da mia zia per il suo compleanno…Togliete anche me dalla lista!- si aggiunse Ken facendo demoralizzare Taichi

 

-Uffa! Tu Jou, vieni con noi?-  domandò il moro speranzoso nei confronti dell’amico – No, io e Momoko oggi facciamo 3 settimane insieme e volevamo festeggiare da soli!- esclamò Jou tutto contento mentre la biondina arrossiva vistosamente.

 

- Mi sento tradito dai miei amici! Abbiamo vinto e ci abbandonate!- affermò mettendo il broncio

 

- Se ti consola io vengo!- si unì Koushiro facendo tornare il sorriso sul volto di Taichi che pensava avrebbe dovuto festeggiare solo soletto con Yamato.

 

- Bhè anch’io!- affermò Sora rendendolo ancora più contento.

 

- Ok! Allora chi viene si faccia trovare alle 7 al nostro parco! Ok?- disse il biondo chiudendo questa conversazione e passando ai saluti.

 

Tutti si avviarono verso casa propria spezzando il gruppo. Mimi voleva tanto andarci… una serata con gli amici gli avrebbe fatto piacere ma visto che c’era Koushiro non avrebbe mai avuto il coraggio di andare!

 

Che tristezza! Pensava che questi problemi non se li sarebbe mai posti…invece…le cose cambiano troppo velocemente!

 

 Aveva bisogno di piangere e sfogarsi…

 

Con Sora ormai erano giorni che piangeva e ingenuamente stava cominciando a sentirsi un peso per l’amica, con le Peach non si era ancora mostrata debole e non voleva farlo, per non dire poi che era impossibile pensare di parlare con qualcuno del gruppo dato che erano tutti amici anche di Koushiro…

 

Continuava a chiedersi perché fosse successo a loro? Lui era la persona a cui teneva di più…lo amava…Perché gli aveva fatto, così senza motivo, del male…

 

Era a pezzi! Proprio nel momento in cui lei aveva bisogno di lui, era stata abbandonata.

 

- Ehi ragazza pon-pon dove vai tutta sola!?- una voce alquanto familiare la sveglio da tutti i suoi pensieri facendogli prendere un colpo. Ormai stava diventando un’abitudine!

 

- Ah, sei tu Yamato! Mi hai spaventata!- esclamò Mimi – Comunque sto tornando a casa! Tu piuttosto cosa ci fai in giro…non hai le prove?- domandò poi a sua volta trovandosi a camminare vicino al ragazzo.

 

- No, oggi no! Ma dovevo fare una commissione a mio padre prima di tornare a casa!- rispose il biondino sorridendole dolcemente.

 

- Ah…Con lui va tutto bene?- chiese poi conoscendo bene la situazione tra lui e il padre.

 

- Si…il solito! Prima di mezzanotte non torna a casa!- affermò puntualizzando il troppo lavoro del padre – Tu invece come stai?- le domandò preoccupato dato che prima l’aveva vista pensierosa.

 

- Bene! Il sole è alto e gli uccellini cantano…- esclamò fingendosi allegra non accorgendosi che ormai era il tramonto e il sole quasi non c’era più…

 

- Non mi prendere in giro! Non sarò Sora ma con me puoi parlare liberamente!- dichiarò sedendosi sul una panchina e facendosi copiare dalla ragazza.

 

- A ragione Sora…Tu sei un angelo! Spero tanto che torni con te!- affermò sorridendo sinceramente per la prima volta facendo arrossire il biondo.

 

- Mimi sfogati…io sono qui!- esclamò con tono profondo.

 

Lei di tutta risposta non riuscì a trattenersi  e si buttò tra le braccia del giovane in lacrime… le sue braccia la stringevano forte facendola sentire protetta e al sicuro…Ne aveva bisogno…Era così confortante averlo vicino…

 

Yamato era l’unico capace di rassicurare e stare vicino alle persone senza essere invadente o seccante…Non sopportava vedere qualcuno soffrire…Sapeva bene cos’era il dolore e non augurava  a nessuno di provarlo…

 

Mimi gli raccontò tutto…di Koushiro e di quello che stava accadendo a casa sua…lasciandolo senza parole!

 

Rimasero in quella panchina abbracciati per un pò fino a quando Mimi non si calmò.

 

- Ti va di venire con noi dopo?- gli chiese lui accarezzandole teneramente la testa

 

- Non credo di farcela- rispose la brunetta sciogliendo l’abbraccio per asciugarsi il viso.

 

- Dai…almeno stai con me, Sora e ti distrai…Non pensare a Koushiro!- cerco di convincerla emanando un caldo e meraviglioso sorriso.

 

- Va bene fratellone!- affermò sorridendo divertita – Mi hai convinta!- confermò alzandosi in piedi grintosa come un tempo.

 

- Allora…A dopo sorellina!- esclamò stando al gioco –Vuoi che ti passo a prendere?- domandò poi richiamando l’attenzione della ragazza che ora stava pensando cosa mettersi.

 

- No…Vengo io al parco!- rispose decisa, cominciando poi a correre accorgendosi che era tardi.

 

-Ciao Yamatuccio, grazie di tutto…Ricordati di tenerti Sora stretta!- urlò da lontano facendo arrossire di nuovo il povero ragazzo…Non cambierà mai!

 

Ore 19:00

 

- Bene…Una serata con i miei migliori amici!- esclamò entusiasta Taichi – O meglio con 1/3 dei miei migliori amici!- puntualizzò poi accorgendosi che erano solo in 4 e ne mancavano 8!

 

- Se non ti bastiamo andiamo via!- ci giocò su Sora curiosa di vedere la reazione del moro.

 

- No, scusa non volevo dire questo!- cominciò a scusarsi Taichi mortificato facendo ridere Takenouchi.

 

Erano i primi ad essere arrivati ma non avevano avuto il coraggio di parlarsi…Proprio quando Taichi stava iniziando a dichiararsi ecco che Koushiro e Yamato sbucarono da dietro l’angolo, interrompendolo… Era un classico!

 

- Guardate chi sta arrivando!- richiamò la loro attenzione il biondo indicando la figura di una giovane ragazza.

 

- Mimi!- urlò Sora correndo verso l’amica – Che bello che sei venuta!- esclamò poi abbracciandola

 

- Grazie dell’accoglienza ma cosi mi strozzi!- affermò contenta di avere un’amica così. – E poi senza di me dove sarebbe stato il divertimento?- domandò in modo retorico lasciando i ragazzi senza parole per la sua modestia.

 

- Si, lasciamo perdere!- disse Taichi – Comunque ora che c’è anche Mimi che ne dite di andare a mangiare?- chiese facendo capire che era affamato e che aveva una voglia pazza di un hamburger con contorno di patatine…

 

E così si incamminarono verso il fast food preferito di Taichi…Koushiro guardava Mimi aspettando di trovare il momento adatto per rivolgergli la parola…anche se non sapeva come sarebbe stata la reazione della ragazza.

 

- Come stai Mimi?- gli domandò avvicinandosi avendo notato che si era fermata per allacciarsi la scarpa.

 

- Bene!- affermò fredda e distaccata lasciando il rosso perplesso.

 

- Meglio così…Volevo parlare un po’ con te!- dichiaro serio ritrovandosi davanti lo sguardo gelido della ragazza.

 

- Trovati un’altra con cui parlare…Io non ho voglia di ascoltarti!- esclamò seccata correndo poi vicino a Yamato e lasciando il ragazzo da solo…

 

Aveva rovinato tutto… Mimi non era solo la persona che amava ma era anche la sua migliore amica e per uno stupido capriccio l’aveva persa…

 

Ore 21:05

 

La serata procedeva bene e tranquillamente…Mimi e Sora guardavano divertite Taichi e Yamato litigare per qualche stupido commento del moro e dopo si concedevano a chiacchiere da ragazza lasciandoli completamente in disparte…

 

Ma quell’armonia che si era creata si spezzò velocemente con l’arrivo di una persona indesiderata.

 

- Ehi Koushiro! Cosa ci fai qui?- domandò una ragazza sbucando da dietro le spalle del ragazzo.

 

- Sono qui per festeggiare la nostra vittoria!- affermò imbarazzato dalla situazione…Ali, la sua attuale ragazza era qui davanti agli occhi seccati di Mimi…sperava solo che non si trattenesse un attimo in più.

 

-Ah, e come mai non mi hai invitata?- gli chiese sedendogli in braccio…sembrava che lo facesse apposta.

 

- Non sapevo se ti sarebbe piaciuto venire!- rispose lui secco…

 

- Basta chiedere!- affermò prendendo posto nella sedia accanto a lui- Comunque ciao ragazzi…e Voi due chi siete?- domandò fingendosi sorpresa dalla presenza delle ragazze…

 

- Sono Sora e Mimi…- le presentò Yamato per evitare che Sora esplodesse o che peggio Mimi le tirasse i capelli.

 

-Piacere! Io sono Ali!- esclamò sorridendo.

 

La ragazza si unì a loro e per tutto il tempo, forse venuta a conoscenza dei sentimenti di Mimi per il rosso, fece l’innamorata con lui lasciando i presenti senza parole… Mimi seduta in mezzo tra Yamato e Sora, stringeva forte la mano del biondino sentendosi quasi mancare l’aria… Dopo si alzò in piedi e si avvio a passo veloce verso il bagno.

 

Era sola finalmente…Si mise davanti allo specchio quasi non riconoscendosi…

 

I suoi occhi erano di nuovo arrossati e gonfi…

 

Era logico che Koushiro preferisse quella ragazza…Lei non era bionda con due meravigliosi occhi azzurri come Ali…

 

Si sciacquò il viso ormai bagnato dalle lacrime e quando lo rialzò si senti male…Dove era finita la ragazza energica e solare che era sempre stata…quella che se non era perfetta non usciva di casa solo per piacere a quel ragazzo che ora aveva un’altra forse mille volte più bella e magari più simpatica di lei…

 

- Non è giusto!- affermò piangendo scagliando un pugno contro il vetro dello specchio…

 

 

La lastra si frantumò e fini a terra mentre lei ormai era già accasciata contro il muro…

 

stava da cani…odiava Koushiro, odiava quella ragazza odiava i suoi genitori e odiava se stessa per essere così infinitamente debole!

 

La mano sinistra stava sanguinando ma dal dolore che stava provando neanche se ne accorse…

 

Raccolse una di quelle schegge e se la portò al polso facendolo passare lentamente sulla pelle aprendo un taglio…Non ne poteva più di soffrire…

 

 

- Scusate un attimo!- esclamò Sora alzandosi dal tavolo, sentendo dentro di se  un bruttissimo presentimento, raggiungendo Mimi in bagno…

 

Quando aprì la porta si senti svenire…Mimi era stesa in terra ricoperta di sangue su tutte e due le mani mentre i viso era bagnato dalle lacrime…

 

Alzò un urlo e subito i ragazzi rimasti al tavolo corsero da lei trovandosi di fronte l’amica in preda al panico e Mimi stesa a terra priva di conoscenza…

 

……………………

 

Erano al pronto soccorso ormai da un’ora…E pian piano accorrevano tutti…Il terrore di poter perdere l’amica li accomunava …

 

 Le ragazze piangevano strette nell’abbraccio dei rispettivi ragazzi. Sora era stretta a Taichi mentre Yamato era poggiato al muro in attesa di qualche buona notizia…invece Koushiro era costretto a sopportarsi le lamentele di Ali…

 

- Dai Izzuccio, andiamo via? Ti chiameranno quando starà meglio…- disse stanca di essere li per una persona di cui non gli importava nulla.

 

- Scusa come mi hai chiamato?- gli chiese scocciato dalla presunzione della giovane.

 

- Izzuccio, perché?- domandò confusa…

 

 I ricordi gli laceravano il cuore…Ricordava come era stata tenera Mimi quando gli aveva dato quel nomignolo tutta contenta di poter di nuovo gridare al mondo il suo amore per lui…

 

E ora…aveva paura…paura di perdere tutto quello che per lui era importante…la sua dolce e bellissima Mimi…

 

- Mi da fastidio…non chiamarmi mai più così!- affermò quasi piangendo –Comunque io resto qui!Se vuoi vai a casa!- dichiarò lasciandola senza parole.

 

- Capisco che una tua amica ma non mi puoi lasciar andare via da sola…Ricordati che io sono la tua ragazza!-

 

Non ne aveva più voglia di sentire quelle parole…Chi era lei per volerlo portare via dalla sua amata Mimi?

 

Aveva bisogno di stare con lei e solo con lei…

 

- Non mi va più…Io non voglio più stare con te!- esclamò spiazzando la ragazza.

 

- Mi stai lasciando?-  domandò innervosendosi.

 

-Si…Io non ti amo!- affermò il rosso – Io amo solo Mimi…Non mi va di continuare una storia a cui non tengo veramente!- continuò facendo fuggire la ragazza sconvolta dal suo comportamento…

 

C’era riuscito…era stato facile e se l’avesse fatto prima ora lei non era in ospedale…Si accasciò in terra e scoppiò in lacrime pregando il cielo che il tempo tornasse indietro!

 

 

Intanto i genitori di Mimi parlarono con il medico che aveva assistito la figlia che annunciava lo scampato pericolo…anche se voleva spiegazioni su quello che era accaduto… Infondo una sedicenne che era arrivata a tentare il suicidio doveva aver avuto delle ragioni serie…

 

I ragazzi ormai, dopo la buona notizia erano tornati a casa…A parte Sora, Taichi, Koushiro e Yamato che avevano intenzione di aspettare il suo risveglio…

 

Si chiedevano come mai Mimi, una ragazza così solare fosse arrivata ad un gesto così affrettato e inutile!

 

Koushiro si dava le colpe inconsapevole però che dietro quell’azione c’erano problemi più gravi di una rottura tra adolescenti…

 

Yamato naturalmente sapeva tutto ma taceva non trovando la forza di parlare con gli altri…

 

Sora e Taichi stavano appoggiati al muro con sguardo assente l’uno appoggiato all’altra. Non vi erano parole…

 

Tutti avevano paura di dire qualcosa di sbagliato e spezzare quel filo sottile di tranquillità che si era creata… Fortunatamente la voce del dottore li rassicurò ancora dato che finalmente gli era stata data la possibilità di vedere la giovane che ora si era svegliata…

 

Aspettarono che i genitori uscissero da quella stanza poi, su consiglio del dottore, si diedero i turni per entrare uno alla volta…Naturalmente la prima fu Sora…

 

Quando varco quella porta la figura che stava sdraiata su quel letto non ricordava per niente la sua migliore amica… le braccia erano avvolte dalle bende, il suo viso era pallido e gli occhi erano arrossati…in quel letto sembrava ancora più piccola di quello che davvero era…

 

-Ciao!- esclamò Sora quasi senza voce

 

-Ciao…- replicò lei sorridendo debolmente.

 

- Come ti senti?- le domandò Takenouchi trattenendo le lacrime.

 

-Anemica!- rispose Mimi ironizzando riuscendo a strappare un sorriso all’amica. –Il dottore ha detto che ho perso molto sangue ma che per fortuna il mio corpo ha resistito!- spiegò sempre con viso sereno.

 

Sora dal canto suo la guardava perplessa… come era possibile che giocava sulla sua possibile morte? Era veramente così serena?

 

- Mimi… Come mai…- la ragazza non riusciva a formulare quella frase…Non ci sarebbe mai riuscita a chiedere alla sua migliore amica il perché fosse arrivata a tanto!

 

- Non lo so…- rispose la brunetta capendo cosa l’amica le stesse per chiedere – di certo Koushiro e stato la ciliegina sulla torta ma non il problema principale- spiegò ritrovandosi gli occhi pieni di lacrime.

 

- Allora cosa è successo?- chiese Sora che ormai aveva già cominciato a piangere.

 

-Mi sono sentita abbandonata…- affermò spiazzando la rossa – I miei vogliono divorziare e non  mi hanno nemmeno chiesto un parere…Mio padre si trasferirà a Kyoto per lavoro mentre mia madre vuole tornare in America e portarmi via con lei!- continuò ormai soffocata dal pianto…-io voglio restare qui con voi!-

 

Ora si spiegava tutto! Sora osservava l’amica in preda alla disperazione e non potè far a meno che abbracciarla e piangere con lei… In cuor suo non capiva il motivo per cui Mimi non si fosse sfogata con lei e si fosse tenuta tutto dentro…ma ora non gli importava…voleva solo che la sua migliore amica fosse sana e salva.

 

 

Dopo Sora entrò Taichi a fargli un saluto tirandole su il morale con qualche suo sciocco aneddoto, ma naturalmente poi  scoppiò anche lui in lacrime avendo preso un grosso spavento…Cosa che fece molto piacere alla brunetta che lo strinse forte a se… Taichi era unico!

 

Quando poi fu il turno di Yamato la ragazza sorrise felice…

 

-Ciao fratellino!- esclamò Mimi contenta di vederlo. Lui di tutta risposta le si avvicinò e sussurrò un “ciao” quasi soffocato…

 

La visione della sua migliore amica in quello stato gli aveva fatto lo stesso effetto che aveva fatto a Sora… Aveva sentito il cuore fermarsi vedendola in quel letto…Le si avvicino lentamente e le si sedette accanto…

 

- Come stai?- domandò lei guardandolo sempre con un grosso sorriso… Yamato si sentiva rassicurato nel vederla così allegra ma sapeva bene che era una finzione… una finzione che continuava a portare avanti da troppo tempo.

 

-Sono io che dovrei chiederlo a te!- affermò turbato. Lei abbassò lo sguardo per qualche secondo poi quando lo rialzò il suo viso era ancora rigato dalle lacrime.

 

-Ho fatto una grossa stupidaggine!- borbottò soffocata dal pianto –Per dei motivi stupidi…- continuò gettandosi nel petto del ragazzo. –Ma avevo paura che il divorzio dei miei e il fatto che Koushiro mi aveva lasciato avrebbe cambiato la mia vita…Ho avuto paura di perdere tutto- terminò così lasciandosi poi consolare dall’abbraccio del biondo.

 

Chi meglio di lui conosceva quella sensazione…forse più di una volta si era sentito abbandonato da tutti…da sua madre, da suo padre, da Sora…eppure anche se il pensiero lo sfiorava non arrivò mai a cercare di fare quello che aveva fatto lei… Avevano sofferto molto entrambi e lui ora era l’unico tra tutti che poteva starle vicino…

 

-Senti…Se vuoi fino a quando le cose non andranno meglio puoi stare da me!- affermò facendo tacere i singhiozzi della giovane.

 

- E tuo padre…sei sicuro che accetterà?- chiese lei asciugando le lacrime dal viso

 

-Si…Ormai è abituato a vederti gironzolare per casa- affermò facendola sorridere -tranquilla ti starò vicino io sorellina!- esclamò abbozzando un sorriso accorgendosi dopo del fatto che le lacrime erano cominciate a scendere sul suo volto…

 

Non era mai successo…Mimi lo guardava stupita…il suo sguardo glaciale era spaventato e sofferente …stava piangendo per colpa sua…

 

Tutto d’un tratto si era fatto piccolo piccolo… sembrava un bambino impaurito e tormentato e solo in quel momento Mimi si accorse di quanto Yamato fosse fragile.

 

Se lo portò al petto piano come una mamma con il suo piccolo trasmettendo al ragazzo una sensazione nostalgica…

 

Sentiva  il calore del petto della ragazza su di se e di istinto la strinse ancora più forte continuando a piangere in silenzio fra quell’abbraccio che avrebbe voluto non terminasse mai.

 

-Scusami se ti ho fatto stare in pensiero- affermò Mimi intenerita dal comportamento così estraneo al suo migliore amico.

 

- L’importante e che ora tu stai bene- esclamò dopo essersi ricomposto –Ma dimmi…Che cosa farai con Koushiro?-  cerco di cambiare discorso imbarazzato da quello che era accaduto prima

 

-Voglio essere solo una sua amica…- dichiaro decisa – Non c’è l’ho più con lui perché ho capito comunque che anch’io ho fatto i miei errori- affermò sorridendo sinceramente. – Ma comunque chiedigli scusa da parte mia…Ora non me la sento proprio di parlargli!- finì demoralizzata.

 

-Tranquilla…A lui basterà sapere che stai bene!- dichiarò schioccandole un bacio sulla fronte e lasciandola infine riposare.

 

 

 

  
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