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Autore: scorpy    06/03/2010    6 recensioni
Un incontro su internet unisce Sayuri e un misterioso ragazzo... di lui sa solo che è un giocatore di basket...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Sendoh, Altro personaggio, Kaede Rukawa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 3   Violent collision

 

 

Sono in super ritardo!!! Non arriverò mai in tempo per l’inizio delle lezione… stamattina non ho proprio sentito la sveglia, quindi il mio risveglio è stato suggellato dalle urla di mia madre…quelle sveglierebbero pure i morti!!!

 

Sto sentendo caldo… nonostante l’autunno è alle porte la mia attività fisica mattutina, la corsa verso la scuola, mi fa sentire come se fosse ferragosto! È diventato un vero e proprio sport il mio, tra un po’ sarò pronta per la 400 metri alle olimpiadi…

 

Negli ultimi tempi mi capita spesso di non riuscire ad aprire gli occhi al mattino.

 

La causa della mia corsa disperata fino al liceo Ryonan?

 

Beh, quasi ogni sera faccio tardi davanti al computer, in attesa che Lakers si faccia vivo prima o poi, ma niente.

Ormai è più di una settimana che non ho sue notizie e, a dir la verità, sono preoccupata. Lo so, lo so, non dovrei esserlo per una persona che neanche conosco, ma questo è il periodo più lungo nel quale non ci siamo sentiti! Chissà, forse sarà impegnato… o forse si è stancato di Elizabeth …

 

In ogni caso, come una patetica deficiente, ogni sera faccio le ore piccole in attesa di una sua mail, un messaggio, un trillo, un segnale di fumo o altro… Come se non avessi nulla a cui pensare tra la scuola, i compiti, il club di teatro e il club di giornalismo!

 

Si, perché Yoko non scherzava quando diceva che dovevo entrare nel giornale della scuola per scoprire la vera identità di Lakers.

Proprio l’altro giorno sono andata da Hicoichi Aida per farmi ammettere. Ma la sua risposta non è stata per niente incoraggiante. Mi ha chiesto di scrivergli un articolo sulla mensa della scuola per “valutare le mie abilità con la penna”, e , nonostante gli abbia scritto un articolo che avrebbe potuto vincere il premio pulitzer, mi ha detto che mi avrebbe fatto sapere perché la richiesta per i cronisti sportivi, soprattutto quelli che si occupano del campionato di basket, è alta…e un mucchio di altre scemenze!

 

Ricordo ancora le parole di Yoko dopo averglielo raccontato.

 

-“Sayuri, non mi interessa come. Pagalo, picchialo, minaccialo di morte, vacci a letto insieme ma Aida dovrà darti quel posto!”-

 

Come se fosse facile…ma poi cosa ci guadagna lei.

 

-“Un bel niente!”- mi ha risposto –“voglio solo che la mia amica che se lo merita, possa avere una tranquilla storia d’amore con questo meraviglioso Lakers! Quindi è di vitale importanza scoprire la sua vera identità.”-

 

Sarà, ma io non so davvero come fare per avere quel posto….

 

SBAAAAAAAMMMM!!!!!!!!!!!!

 

Ahi! Che dolore….

 

In due secondi sono finita col sedere per terra!!!! Ma chi è quest’idiota che mi ha travolto con la bicicletta???

 

-“Ehi ma ci vedi?”- urlo con un tono che si addice più a Yoko che a me.

 

-“Scusa”- risponde con un tono piatto –“Mi ero addormentato”-

 

Questo qui è tutto matto. Addormentarsi su una bici??? È la scusa più assurda che abbia mai sentito…ma che fa? È sceso dal suo pericoloso mezzo di trasporto per darmi una mano ad alzarmi.

 

Cavolo, è alto…ed è anche molto carino.

 

Ha i capelli neri come la pece e la pelle candida come la neve. Ha uno sguardo ipnotico, così intenso che sembra che ti riesca a guardarti nel profondo. Devo essere arrossita, perché non mi è mai capitato di essere guardata così.

 

-“Non ti preoccupare”- mi affretto a dire, pentita per l’atteggiamento di prima –“ anch’io ero distratta”- mentre cerco di mettermi in ordine.

 

-“Hmn”-

 

Mi volto verso di lui…che significa??? È di poche parole. Ma che fa? Mi sta porgendo un fazzoletto.

 

-“Hai…”- mi dice indicandomi le gambe, visto che non riuscivo ancora a capire.

 

Non mi ero accorta che nella caduta mi sono sbucciata un ginocchio. –“oh, grazie”-

 

Ho fatto la figura dell’imbecille!!!

 

-“Scusami, si è fatto tardissimo…io vado”- aggiungo pronta a riprendere la mia corsa.

 

Ma poi c’è qualcosa che me lo impedisce… mi ha afferrato il braccio. È stato così strano…eravamo vicinissimi, potevo sentire il suo profumo….

 

-“Sali”- mi ordina.

 

-“Come scusa?”-

 

Più che al ginocchio, avrà pensato che alla testa avevo qualche problema.

 

-“Sali”- ripete spazientito. –“Ti accompagno io.”-

 

Questo non me l’aspettavo. Un attimo prima credevo fosse un vero imbecille e l’attimo dopo sono seduta all’amazzone sul telaio della sua bici, con il suo viso a pochi centimetri dal mio!!!!!!!! Ignorando il panico per il suo modo di guidare, l’ho osservato meglio.

Ha dei lineamenti perfetti, ma la cosa che colpisce di più è il suo sguardo. In essi  vi è una determinazione e un’energia che non si direbbe a primo impatto. In lui vi è qualcosa di misterioso, che incuriosisce, e il suo riserbo non fa che aumentare questa sensazione.

 

D’improvviso i suoi occhi incrociano i miei. Mi ha trafitto con il suo sguardo di ghiaccio. Oh mio Dio, deve essersi accorto che lo stavo fissando…

 

-“Scusami …”- sembra imbarazzato per quello che deve dire. –“ Ma dove ti devo accompagnare?”-  

 

 

Come non detto.

 

-“Al Ryonan”- rispondo. –“Sai dov’è?”-

 

Quando ho pronunciato il nome del mio liceo mi è sembrato che un ombra di rabbia sia apparsa sul quel viso bellissimo ma impassibile. Devo essermi impressionata, e poi se così non fosse, l’ antipatia verso il liceo sarebbe una prima cosa che mi accomuna a quello sconosciuto.

 

Siamo caduti di nuovo in un silenzio imbarazzante. 

 

Ora altri particolari mi balzano all’occhio.

 

Deve essere uno sportivo, nonostante ora trasporti anche me, non sembra affatto affaticato. Inoltre, ha indosso la divisa della scuola, ma non riesco a ricordare a quale istituto appartiene.

 

 

-“Ecco siamo arrivati”-

 

Siamo arrivati all’interno del cortile, il ragazzo mi fa gentilmente scendere da quella pericolosa bicicletta che ha attentato alla mia vita.

 

-“Grazie mille per il passaggio”- gli dico, nella mia voce noto che vi è un accenno di tristezza. È strano, ma non voglio separarmi da lui, sento un’affinità che non ho mai avvertito con nessuno.

 

-“Hmn”-

 

Mi sento imbarazzata, deve averlo notato anche lui. Ora mi sta fissando …

 

Non riuscirei a sostenere il suo sguardo a lungo, ma è lui al primo a distoglierlo. Non lo avevo notato, ma tutta la scuola ci sta spiando!!!!!!!! Oddio, non credevo che varcare l’ingresso della scuola con un ragazzo di un altro liceo equivalesse a una condanna a morte al Ryonan!!! Ci guardano in cagnesco, soprattutto la squadra di basket con il mio senpai.

 

Credevo che dopo la storia di Asuka avesse abbassato un po’ la cresta, ma niente!!!!!!!! Uffa vorrei ucciderlo, mi sta mettendo in imbarazzo.

 

Devo dire che neanche il mio accompagnatore ci va giù leggero, sembra un serial killer che sta per finire la sua vittima, talmente che è infuriato.

 

-“Spero che la prossima volta ci incontreremo in maniera meno violenta”- aggiungo io un po’ rattristata, prima che ci sia una rissa. Tanto lo so che non ci rivedremo più. È stato solo un incontro casuale.

 

-“Già”- risponde riportando l’attenzione su di me. Ma poi non può far a meno di lanciare un’occhiataccia agli atleti dietro di me.

 

-“ok… ora vado”-  dico con l’intenzione di andarmene,  ma come prima mi afferra il braccio.

 

Non è il massimo della galanteria, però …

 

-“Come ti chiami?”- mi chiede.

 

Non posso far a meno di sorridere, non c’eravamo ancora presentati…

 

-“Sayuri”-

 

Sembra divertito anche lui, ma forse non è abituato a sorridere. –“Ora vado”- Ma come non si è presentato??? Vabbè, fa niente.

 

Ah … forse questa giornata non è del tutto da buttare!!!!!!!!! Penso mentre si allontana dal mio campo visivo, mentre intorno a me le persone stanno ancora parlottando, non capisco perché.

 

 

-“Ehi Sayuri”- Yoko mi saluta urlando –“chi era quel figaccione?”- aggiunge più sottovoce.

 

 

Stavo per raccontarle tutto, ma il mio senpai e il suo amico ci interrompono.

 

 

-“Sakemoto, che fai ? Familiarizzi con il nemico?”- mi dice pungente Koshino.

 

 

Ecco che vengo riportata bruscamente alla realtà, ha rovinato il momento più bello della mia giornata.

 

-“Non sono affari tuoi chi frequento!!! E poi se è un tuo nemico tanto meglio!!!”- confesso acida.

 

-“In realtà”- si intromette Sendoh sorridendo - “il nemico è mio ma fa lo stesso!”-

 

Cosa ci troverà di tanto divertente non lo so, ma ormai non temo più di risponderli.

 

-“Ok, la prossima volta tra i requisiti per essere miei amici metterò la clausola non odiare Hiroaki Koshino e Akira Sendoh . Contenti?”-

 

 

-“SAKEMOTOOOOOOOOO!!!”-

 

Chi è questo pazzo che urla così!?!

 

-“ehi, Hicoichi non urlare!!!”- lo rimprovera Sendoh.

 

Aida??? Cosa vorrà da me? Forse vuole dirmi del giornale.

 

-“Sakemoto, quel ragazzo di prima lo conosci?”- mi chiede ancora col fiatone.

 

-“Si perché?”-

 

 

Tutti e tre mi guardano un po’ straniti. Yoko sa perfettamente che quel tizio non lo conosco proprio, ma gli altri due sono sospettosi.

 

 

-“Vedrò cosa posso fare per quel posto al giornale, allora”- mi dice entusiasta.

 

-“Come? Ma se l’altro giorno mi hai detto che non c’era posto!”- chiedo io esterrefatta. Ma lui già se n’è andato.

 

 

-“Non capisci”- interviene Sendoh –“Hicoichi, venderebbe pure l’anima per avere tra le sue file, un’amica di … Kaede Rukawa!”-

 

 

-“KAEDE RUKAWA!!!!!!!!!!”-  Non posso crederci …

 

 

 

 

Fine capitolo 3

  
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