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Autore: Purelove    06/03/2010    5 recensioni
L’inverno è ormai arrivato. Il vento invernale mi colpisce come una doccia gelata. Mi copro fino al naso con la sciarpa bianca ed alcune ciocche scappate dal chignon si posando delicatamente sulla mia fronte. Con un gesto deciso le rimetto al loro posto. Il mio passo è deciso. Non bisogna lasciarsi ingannare dal mio aspetto angelico poiché è solo un’illusione che mi ha regalato madre natura. L’insospettabile ragazza della porta accanto fa il lavoro più crudele che possa esistere. Chi sospetterebbe mai di una ragazza come me? Mi chiamo Bella Swan ed ho 20 anni. Professione: Killer. Spero di avervi incuriosito!
Genere: Erotico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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PRIGIONIERA

BELLA:

C’è pochissimo tempo e il bastardo ancora non si riprende.
Una fitta alla pancia mi fa piegare in due facendomi boccheggiare in cerca d'aria.  Non ho mai provato un dolore così devastante in tutta la mia vita. Mi asciugo le goccioline di sudore che hanno imperlato la mia fronte e cerco di mantenere la calma.
Rosalie è andata a cercare di Jasper mentre Emmet cerca di aiutarmi a mantenere la situazione sotto controllo. Le guardie del corpo hanno ricevuto una buona dose di sonnifero mentre il bastardo qua presente dovrebbe ormai svegliarsi ma ci mette troppo.
Manca solo un’ora al ricevimento e io ho bisogno di sapere assolutamente tutto quello che può sapere.
Dal nervoso ho stropicciato un po’ la foto che li ritrae insieme…purtroppo non avevo ancora un altro modo per sfogarmi.
Rosalie torna nella camera ma sfortunatamente da sola.
-Devo andare se no si insospettiscono...Sarà meglio che rimani solo tu con loro. Tu non sei al centro del mirino come noi…dopotutto dovresti sopravvivere solo tu ma appena puoi raggiungici.- mi spiega Rosalie mentre mi consegna un’altra pistola che cerco di mettere dietro nella cintura dei pantaloni nascosta dalla maglia lunga.
Rosalie mi squadra poco convinta ma non posso dirlo. Non adesso dopo quello che è successo. Dovrò mantenere il segreto anche se è innaturale...
Rosalie ed Emmet escono dalla camera lasciandomi sola.
Guardo svogliata l’orologio, tra un quarto d’ora inizia e non si è ancora svegliato. Colta da un improvviso ribrezzo gli do uno schiaffo con il calcio della pistola scheggiandola.
Il colpo ottiene però il risultato che stavo aspettando. Sebbene è intontito Edward si sveglia cercando di toccarsi la parte offesa ma è ancora troppo debole per riuscirci.
Patetico...se svenisse un’altra volta e mettesse a rischio la vita dei miei amici arriverei ad ucciderlo.
Mi siedo sulla sedia che ho posizionato esattamente davanti a lui e gli lancio la foto che finisce proprio sulle sue gambe.
Lui la guarda apparentemente senza capire e poi mi guarda con sguardo interrogativo.
Non devo cedere al suo sguardo...
-Parla…- gli intimo incominciando a caricare la pistola.
Lui mi guarda ancora con sguardo interrogativo, allora inserisco il silenziatore molto piano tanto da permettergli di pensare a qualcosa da dirmi perché se non mi risponde saranno solo affaracci suoi. Lo ucciderò, lo giuro.
-Allora?-gli chiedo tenendo alta la pistola rivolta verso l’alto.
-Cosa vuoi sapere?- chiede anche se sembra quasi che non sappia cosa voglio che mi dica.
-Non ti dice niente quella foto?-gli chiedo con tono sarcastico puntandogli per un secondo la pistola.
-È mio padre...il mio creatore...-mi risponde come se fosse seccato dalla domanda.
E io perdo qualcosa dentro di me con quella risposta.
-Cosa? Tuo padre?-gli chiedo sconcertata. Non è possibile, l'organizzazione mi ha detto di eliminarlo e poi Mike era IL figlio del capo.
Non poteva avere un altro fratello per di più vampiro...
Lui intanto annuisce fissandomi con i suoi occhi neri.
-E’ da anni che lo cerco e finalmente un mese fa ho scoperto dove viveva...ho deciso di contattarlo ma all’inzio non voleva incontrarmi. Adesso vuole incontrarmi…e mi ha chiamato qui. -mi risponde tentando di slegarsi ma inutilmente visto che è ancora troppo debole.
-Non può essere vero…perché questo significa che vuole ucciderti, ti sembra una cosa normale?-gli chiedo mostrando che non può mentirmi.
-Non è vero. Mi ha spiegato che lui ti ha mandato perché sapeva che non mi avresti ucciso…-mi risponde mentre tenta di liberarsi di nuovo…
-Per favore! Non ho mai fallito una missione! Perché dovevo risparmiare proprio te? E io non sapevo che eri suo "figlio". Dovevo eliminarti stupido!- gli rispondo alzando la voce dalla rabbia. Come si fa ad essere così ciechi? Come?
-Non è vero. Se no non mi avrebbe invitato a questo ricevimento per conoscerci!-mi risponde evidentemente arrabbiato dall’enorme verità che gli sto mostrando.
-Non sai che farà fuori tutto il Consiglio Maggiore che c’è nella sala e guarda caso in mezzo ci sei proprio tu! Strane coincidenze no? E lo sai che non sarà nemmeno lui quello che i miei compagni accompagneranno?-gli dico alzandomi dalla rabbia dalla sedia facendola sbattere a terra rumorosamente.
-Lasciami e ti dimostro che non è così!- dice mentre la sedia inizia a traballare per le sue spinte.
-Vuoi proprio farti uccidere, vero?- mormoro mentre con una mano lo trattengo sulla sedia.
Una fitta.
Di nuovo...
Respiro profondamente.
Devo stare calma o non mi darà tregua.
-Piantala di dire così…tu non sai niente!- grida contro mentre i suoi occhi diventano ancora più neri.
-Ah già…ma tanto tutta è questa è solo una messa in scena giusto?- gli dico mentre gli punto alla gola la pistola mentre mi scappa da ridere per il destino assurdo che gli hanno assegnato a questo imbecille che non arriva a delle semplici conclusioni.
Lui mi guarda e non riesco a decifrare il suo sguardo.
Adesso che lo guardo bene però ha qualcosa di Mike....è immensamente stupido.
Poso il mio sguardo sull’orologio...È tardi. Molto tardi.
Dovrei andare ma rimango. C’è qualcosa che non va...me lo sento dentro.
-Guarda caso lui ti invita ad un ricevimento dove ha intenzione, tra le altre cose, di uccidere tutti i rappresentanti maggiori per averne il controllo assoluto…sai Edward...credo che il tuo paparino ci vuole far fuori tutti…-gli dico mentre una lampadina nel mio cervello si accende.
Edward gli ha detto che l’abbiamo salvato...
Questo è tradimento...
Tradimento all’Organizzazione.
Il capo lo sapeva già anche in macchina quando sono arrivata qui. Con lui. Sapeva tutto. Quella domanda su Mike...
Ha voluto vedere se era vero. Era una prova.
Non ci sarebbe mai stato un brindisi…questo vuol dire che la bomba scoppierà prima per uccidere anche me!
Raggiungo la porta e la apro trovandomi davanti Jane. Capo della prima squadra.

All’inizio è sorpresa nel vedermi ma tutto è questione di pochissimi secondi infatti mentre io cerco di prendere la pistola mi arriva un destro che purtroppo non riesco a schivare del tutto.
Vengo scaraventata contro la vetrata che divide due stanze della suite.
Il dolore si propaga per tutto il corpo mentre la mia mano inconsciamente cerca di prendere la pistola. Sento i suoi passi avvicinarsi e l'unica cosa che riesco a fare è proteggere la mia pancia.
La pistola è ferma nelle mie mani ma non riesco a sollevarla così decido di spararle al piede.
Lei urla e finalmente si ferma barcollando.
Spero con tutte le mie forze che le tossine ideate da Jasper funzionino anche se impiantate in una parte così poco sensibile.
La guardo constatando il suo progressivo indebolimento...ne approfitto per colpirla ma blocca il colpo e fa cadere la pistola ai suoi piedi e successivamente dopo un calcio ben assestato...la allontana da noi lasciandomi disarmata.
-Stupida. Come puoi anche solo pensare di uscire viva da questa stanza?- mi dice ridendo.
Mi prende improvvisamente la gola e incomincia a stringere.
Purtroppo la zoccola non ha abbastanza i capelli lunghi nemmeno per tirarglieli. Crocchia di merda.
Per dare un minimo di distacco tra di noi le pesto il piede ferito precedentemente così lascia la presa lasciandomi evidenti graffi al collo. A questo punto le do un calcio ben assestato alla pancia che la fa cadere indietro e non aspettando nemmeno un minuto di più prendo la pistola datami precendentemente Rosalie dalla cintura dei pantaloni e accompagno la sua caduta con il colpo di pistola alla gola.
Cade tramortita a terra mentre il sangue delle sue vittime precendenti incomincia a bagnarle il vestito.
Prendo fiato e strappando un pezzo del suo vestito mi asciugo il sangue che cola lungo il mio collo.
Edward sembra riprendersi probabilmente a causa del mio sangue...i suoi occhi sono enormi. Devo fare in fretta prima che si riprenda del tutto, non riuscirei a sopportare un altro scontro sopratutto con lui.
Adesso però il mio pensiero è da un'altra parte...devo correre da loro.
Cerco un contatto attraverso l’auricolare ma nessuno mi risponde.
Il segnale è disturbato.

COME può essere disturbato?

Il dubbio che Jasper potrebbe averci tradite mi assale.
Lui sarebbe stato in grado di fare una cosa del genere per impedirmi di avvisarli nel momento in cui avessi scoperto la verità.
Prendo l’ascensore e corro verso la sala quando improvvisamente sento un’esplosione.
Il mio cuore manca un battito.
Dalla sala incomincia ad uscire del fumo e alcune persone escono correndo ma sono relativamente poche. Evidentemente sono quelle al fondo della sala che non hanno subito eccessivamente gli effetti della bomba.
Guardo se tra di loro escono Jasper, Emmet o Rosalie...ma non ci sono.
Il fumo si protrae lungo il soffitto che incomincia ad annerirsi.
Fuori dalla porta si ferma una limousine nera esattamente come quella del capo. Bastardo...c
arico nuovamente la pistola e la nascondo dietro la schiena. Se scende è morto.
Ma non è lui a scendere dalla limousine.
Rosalie con un vestito sgualcito scende dalla limousine sorridente e dopo aver salutato entra nell’hotel. Mi nascondo dietro una colonna per non essere vista.
"Ti ho vista."

E'morta.
Sento i tacchi arrivare e mi faccio vedere come se non l’avessi vista, come se non avessi ricostruito il puzzle nella mia testa.
-Rose!- urlo dalla felicità di vederla cercando di far uscire alcune lacrime dagli occhi.
-Bella! Loro….loro…sono morti…non sono riuscita a salvarli…io...- balbetta.
Siamo a pochi metri di distanza e sto per estrarre la pistola quando Rosalie spalanca gli occhi improvvisamente.
Blocco la mia mossa e guardo la sua espressione guardarmi sempre più stupita.
Poi si tocca la pancia e quando toglie le mani noto che il suo vestito è insanguinato. C
ade sulle ginocchia scoprendo così chi le ha sparato.
Una persona incappucciata ha ancora la pistola alta e in questo modo puntata anche su di me.
Si avvicina e stavolta alzo anche io la pistola ma con mia grande sorpresa la punta nuovamente contro Rosalie sparandole dieci colpi per staccarle la testa dal collo dopodichè prende un accendino dalla tasca e le da fuoco.
Il corpo di Rosalie ora, non può più ricomporsi.
-Bella abbassa la pistola…-
Quella voce.
Non è possibile. Non può essere.
Con movimenti lenti toglie via il cappotto con il cappuccio che le copriva il volto dandomi così modo di vederla meglio.
Sgrano gli occhi.
-Non puoi essere tu…-sussurro mentre la pistola mi cade inavvertitamente dalle mani.
-Cosa c’è Bella? Sembra che hai visto un fantasma…

 

Oooooook......
Non so se avete letto il mio blog o su facebook. Cmq non mi dilungherò qui sfruttando questo spazio. Se siete curiosi o volete sapere guardate su uno dei due.
Mi dispiace nn dire di più ma....vabbè...
Spero che vi piaccia il capitolo.
Bacioni

   
 
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