BELLA:
C’è
pochissimo tempo e il bastardo ancora non si riprende.
Una fitta alla pancia
mi fa piegare in due facendomi boccheggiare in cerca d'aria. Non ho mai
provato un dolore così devastante in tutta la mia vita. Mi asciugo le goccioline
di sudore che hanno imperlato la mia fronte e cerco di mantenere la calma.
Rosalie è andata a cercare di Jasper mentre Emmet cerca di
aiutarmi a mantenere la situazione sotto controllo. Le guardie del corpo hanno
ricevuto una buona dose di sonnifero mentre il bastardo qua presente dovrebbe
ormai svegliarsi ma ci mette troppo.
Manca solo un’ora al
ricevimento e io ho bisogno di sapere assolutamente tutto quello che può sapere.
Dal nervoso ho stropicciato un po’ la foto che li ritrae insieme…purtroppo
non avevo ancora un altro modo per sfogarmi.
Rosalie torna nella
camera ma sfortunatamente da sola.
-Devo andare se no si
insospettiscono...Sarà meglio che rimani solo tu con loro. Tu non sei al centro
del mirino come noi…dopotutto dovresti sopravvivere solo tu ma appena puoi
raggiungici.- mi spiega Rosalie mentre mi consegna un’altra pistola che cerco di
mettere dietro nella cintura dei pantaloni nascosta dalla maglia lunga.
Rosalie mi squadra poco convinta ma non posso dirlo. Non adesso dopo
quello che è successo. Dovrò mantenere il segreto anche se è
innaturale...
Rosalie ed Emmet escono dalla camera lasciandomi
sola.
Guardo svogliata l’orologio, tra un quarto d’ora inizia e non si è
ancora svegliato. Colta da un improvviso ribrezzo gli do uno schiaffo con il
calcio della pistola scheggiandola.
Il colpo ottiene però
il risultato che stavo aspettando. Sebbene è intontito Edward si sveglia
cercando di toccarsi la parte offesa ma è ancora troppo debole per riuscirci.
Patetico...se svenisse un’altra volta e mettesse a rischio la vita dei
miei amici arriverei ad ucciderlo.
Mi siedo sulla sedia che ho
posizionato esattamente davanti a lui e gli lancio la foto che finisce proprio
sulle sue gambe.
Lui la guarda apparentemente senza capire e poi mi
guarda con sguardo interrogativo. Non devo cedere al suo
sguardo...
-Parla…- gli intimo incominciando a caricare la
pistola.
Lui mi guarda ancora con sguardo interrogativo,
allora inserisco il silenziatore molto piano tanto da permettergli di pensare a
qualcosa da dirmi perché se non mi risponde saranno solo affaracci suoi. Lo
ucciderò, lo giuro.
-Allora?-gli chiedo tenendo alta la pistola
rivolta verso l’alto.
-Cosa vuoi sapere?- chiede anche se sembra quasi
che non sappia cosa voglio che mi dica.
-Non ti dice niente
quella foto?-gli chiedo con tono sarcastico puntandogli per un secondo la
pistola.
-È mio padre...il mio creatore...-mi risponde
come se fosse seccato dalla domanda.
E io perdo qualcosa
dentro di me con quella risposta.
-Cosa? Tuo padre?-gli
chiedo sconcertata. Non è possibile, l'organizzazione mi ha detto di eliminarlo
e poi Mike era IL figlio del capo.
Non poteva avere un altro fratello per di
più vampiro...
Lui intanto annuisce fissandomi con i suoi occhi
neri.
-E’ da anni che lo cerco e finalmente un mese fa ho scoperto dove
viveva...ho deciso di contattarlo ma all’inzio non voleva incontrarmi. Adesso
vuole incontrarmi…e mi ha chiamato qui. -mi risponde tentando di slegarsi ma
inutilmente visto che è ancora troppo debole.
-Non può essere
vero…perché questo significa che vuole ucciderti, ti sembra una cosa
normale?-gli chiedo mostrando che non può mentirmi.
-Non è vero. Mi ha
spiegato che lui ti ha mandato perché sapeva che non mi avresti ucciso…-mi
risponde mentre tenta di liberarsi di nuovo…
-Per favore! Non ho
mai fallito una missione! Perché dovevo risparmiare proprio te? E io non sapevo
che eri suo "figlio". Dovevo eliminarti stupido!- gli rispondo alzando la voce
dalla rabbia. Come si fa ad essere così ciechi? Come?
-Non è vero. Se no non
mi avrebbe invitato a questo ricevimento per conoscerci!-mi risponde
evidentemente arrabbiato dall’enorme verità che gli sto
mostrando.
-Non sai che farà fuori tutto il Consiglio
Maggiore che c’è nella sala e guarda caso in mezzo ci sei proprio tu! Strane
coincidenze no? E lo sai che non sarà nemmeno lui quello che i miei
compagni accompagneranno?-gli dico alzandomi dalla rabbia dalla sedia
facendola sbattere a terra rumorosamente.
-Lasciami e ti
dimostro che non è così!- dice mentre la sedia inizia a traballare per le sue
spinte.
-Vuoi proprio farti uccidere, vero?- mormoro
mentre con una mano lo trattengo sulla sedia.
Una fitta.
Di
nuovo...
Respiro profondamente.
Devo stare calma o non
mi darà tregua.
-Piantala di dire così…tu non sai niente!- grida
contro mentre i suoi occhi diventano ancora più neri.
-Ah già…ma tanto tutta
è questa è solo una messa in scena giusto?- gli dico mentre gli punto alla gola
la pistola mentre mi scappa da ridere per il destino assurdo che gli hanno
assegnato a questo imbecille che non arriva a delle semplici conclusioni.
Lui mi guarda e non riesco a decifrare il suo sguardo.
Adesso che lo guardo bene però ha qualcosa di Mike....è immensamente
stupido.
Poso il mio sguardo sull’orologio...È tardi.
Molto tardi.
Dovrei andare ma rimango. C’è qualcosa che non va...me lo sento
dentro.
-Guarda caso lui ti invita ad un ricevimento dove
ha intenzione, tra le altre cose, di uccidere tutti i rappresentanti maggiori
per averne il controllo assoluto…sai Edward...credo che il tuo paparino ci vuole
far fuori tutti…-gli dico mentre una lampadina nel mio cervello si
accende.
Edward gli ha detto che l’abbiamo
salvato...
Questo è tradimento...
Tradimento all’Organizzazione.
Il capo lo sapeva già anche in macchina quando sono arrivata qui.
Con lui. Sapeva tutto. Quella domanda su Mike...
Ha voluto vedere se era
vero. Era una prova.
Non ci sarebbe mai stato un brindisi…questo vuol
dire che la bomba scoppierà prima per uccidere anche me!
Raggiungo la porta e
la apro trovandomi davanti Jane. Capo della prima squadra.
All’inizio è
sorpresa nel vedermi ma tutto è questione di pochissimi secondi infatti mentre
io cerco di prendere la pistola mi arriva un destro che purtroppo non riesco a
schivare del tutto.
Vengo scaraventata contro la vetrata che divide due
stanze della suite.
Il dolore si propaga per tutto il corpo mentre la mia
mano inconsciamente cerca di prendere la pistola. Sento i suoi passi avvicinarsi
e l'unica cosa che riesco a fare è proteggere la mia pancia.
La pistola è ferma nelle mie mani ma non riesco a sollevarla così decido
di spararle al piede.
Lei urla e finalmente si ferma
barcollando.
Spero con tutte le mie forze che le tossine ideate da Jasper
funzionino anche se impiantate in una parte così poco
sensibile.
La guardo constatando il suo progressivo
indebolimento...ne approfitto per colpirla ma blocca il colpo e fa cadere la
pistola ai suoi piedi e successivamente dopo un calcio ben assestato...la
allontana da noi lasciandomi disarmata.
-Stupida. Come puoi
anche solo pensare di uscire viva da questa stanza?- mi dice
ridendo.
Mi prende improvvisamente la gola e incomincia a
stringere.
Purtroppo la zoccola non ha abbastanza i capelli
lunghi nemmeno per tirarglieli. Crocchia di merda.
Per dare un minimo di
distacco tra di noi le pesto il piede ferito precedentemente così lascia la
presa lasciandomi evidenti graffi al collo. A questo punto le do un calcio ben
assestato alla pancia che la fa cadere indietro e non aspettando nemmeno un
minuto di più prendo la pistola datami precendentemente Rosalie dalla
cintura dei pantaloni e accompagno la sua caduta con il colpo di pistola alla
gola.
Cade tramortita a terra mentre il sangue delle sue vittime precendenti
incomincia a bagnarle il vestito.
Prendo fiato e
strappando un pezzo del suo vestito mi asciugo il sangue che cola lungo il mio
collo.
Edward sembra riprendersi probabilmente a causa del mio sangue...i
suoi occhi sono enormi. Devo fare in fretta prima che si riprenda del tutto, non
riuscirei a sopportare un altro scontro sopratutto con
lui.
Adesso però il mio pensiero è da un'altra parte...devo correre da
loro.
Cerco un contatto attraverso l’auricolare ma nessuno mi risponde.
Il
segnale è disturbato.
COME può essere disturbato?
Il dubbio che
Jasper potrebbe averci tradite mi assale.
Lui sarebbe stato in grado di fare
una cosa del genere per impedirmi di avvisarli nel momento in cui avessi
scoperto la verità.
Prendo l’ascensore e corro verso la sala quando
improvvisamente sento un’esplosione.
Il mio cuore manca un
battito.
Dalla sala incomincia ad uscire del fumo e alcune persone escono
correndo ma sono relativamente poche. Evidentemente sono quelle al fondo della
sala che non hanno subito eccessivamente gli effetti della
bomba.
Guardo se tra di loro escono Jasper, Emmet o Rosalie...ma non
ci sono.
Il fumo si protrae lungo il soffitto che incomincia ad
annerirsi.
Fuori dalla porta si ferma una limousine nera
esattamente come quella del capo. Bastardo...carico nuovamente la
pistola e la nascondo dietro la schiena. Se scende è
morto.
Ma non è lui a scendere dalla limousine.
Rosalie con un
vestito sgualcito scende dalla limousine sorridente e dopo aver salutato entra
nell’hotel. Mi nascondo dietro una colonna per non essere
vista.
"Ti ho vista."
E'morta.
Sento i tacchi arrivare e mi faccio vedere come
se non l’avessi vista, come se non avessi ricostruito il puzzle nella mia
testa.
-Rose!- urlo dalla felicità di vederla cercando di far uscire alcune
lacrime dagli occhi.
-Bella! Loro….loro…sono morti…non sono riuscita a
salvarli…io...- balbetta.
Siamo a pochi metri di distanza e sto per
estrarre la pistola quando Rosalie spalanca gli occhi
improvvisamente.
Blocco la mia mossa e guardo la sua espressione
guardarmi sempre più stupita.
Poi si tocca la pancia e quando toglie le mani
noto che il suo vestito è insanguinato. Cade sulle ginocchia
scoprendo così chi le ha sparato.
Una persona
incappucciata ha ancora la pistola alta e in questo modo puntata anche su di
me.
Si avvicina e stavolta alzo anche io la pistola ma con mia grande
sorpresa la punta nuovamente contro Rosalie sparandole dieci colpi per
staccarle la testa dal collo dopodichè prende un accendino dalla tasca e le
da fuoco.
Il corpo di Rosalie ora, non può più
ricomporsi.
-Bella abbassa la
pistola…-
Quella voce.
Non è possibile. Non
può essere.
Con movimenti lenti toglie via il cappotto con il
cappuccio che le copriva il volto dandomi così modo di vederla
meglio.
Sgrano gli occhi.
-Non puoi essere
tu…-sussurro mentre la pistola mi cade inavvertitamente dalle
mani.
-Cosa c’è Bella? Sembra che hai visto un
fantasma…
Oooooook......
Non so se
avete letto il mio blog o su facebook. Cmq non mi dilungherò qui sfruttando
questo spazio. Se siete curiosi o volete sapere guardate su uno dei due.
Mi
dispiace nn dire di più ma....vabbè...
Spero che vi piaccia il capitolo.
Bacioni