Alice and the Mad Hatter <3
“non
sei la
persona giusta per me”.
Queste
erano state le parole con cui avevo
lasciato Hamish sotto il gazebo.
Avevo
avvertito una profonda calma, ed
un’intensissima determinazione pervadermi mentre mi muovevo
tra la folla, basita,
che si era radunata nel giardino. Rimbeccavo quelle persone, una ad
una,
cercando di insegnar loro che non sempre si deve dipendere da
ciò che gli altri
pensano di noi, ma di tanto in tanto, bisogna anche avere il coraggio
di
cambiare ciò che ci sta attorno, per renderlo migliore.
Tuttavia,
mi guardavano come se fossi un essere
lontanissimo da loro, dal loro modo di parlare, di pensare,
irraggiungibile,
anche se avessero voluto provare…
Non
mi importava; avanzando tra la folla, che si
allargava per farmi passare, non riuscivo a smettere di sorridere
mentre mi
dicevo che non mi importava se non riuscivano a comprendermi: anche se
ci
fossero riusciti, mi sentivo troppo felice, troppo completa, satura di
forza e
libertà, così diversa, per preoccuparmene.
Questa
mia diversità, questa mia crescita, la
dovevo soprattutto ai miei amici del Paese delle Meraviglie, alla dolce
Regina
Bianca; al minuto ma impavido Ghiro; al coraggioso e folle
Cappellaio…
Non
appena il suo viso accarezzò i miei ricordi,
un brivido mi corse lungo la schiena e fui costretta ad appoggiare il
viso ad
una mano, gli occhi persi all’orizzonte, mentre la nave
salpava.
Di
colpo mi sembrò di aver perso la mia forza, mi
sentii, tutt’a un tratto, vuota…
Ben
presto mi ritrovai sottocoperta, a sospirare;
il suo volto mi riempiva ogni angolo della mente.
Chiusi
gli occhi, e mi sembrò di scorgerlo,
vicinissimo a me: quei suoi profondi occhi verdi; quei buffi capelli
scarlatti;
il suo modo bislacco e variopinto di vestire…
Era
stato l’unico uomo nel quale avevo trovato un
riflesso di me stessa, che, a volte spaventato dalla sua follia, mi
aveva fatto
comprendere quanto fosse importante che la mia vita, per esser ritenuta
degna
di essere vissuta, fosse costellata di pazzia…
Raccolsi
le braccia al petto, emozionata.
Oltre
a vederlo, ebbi la sensazione di poter udire
la sua voce che era riuscita a toccarmi il cuore: intensa;
coraggiosa,
quando aveva cercato di proteggermi, sacrificandosi ai soldati della
Regina
Rossa; spaventata,
perché gli avevo
rivelato la mia convinzione che fosse frutto del mio sogno; timida, quando in un sussurro, mi aveva
supplicato di restare nel Paese delle Meraviglie; infine, tesa, quando avevo compreso il suo timore
che potessi dimenticarmi
di lui…
Ma
come potevo? Io…
D’un
tratto, mi colpii la fronte con una mano.
Come potevo essere stata tanto cieca?
Se
c’era una
persona giusta per me,
nel mondo,
era lui !
Io
l’amavo! Ero innamorata del Cappellaio Matto!
-
mi
senti? Io ti amo!- bisbigliai, serrando ancora di più gli
occhi.
Non
ebbi il tempo di finire la frase, perché
quando riaprii gli occhi, mi ritrovai nel Giardino del Palazzo della
Regina
Bianca, mentre un’allegra musica soffiava nell’aria.
Mi
guardai attorno, avida nella mia ricerca del
suo splendido cappello, ridendo radiosa, e nello stesso tempo piangendo
per la
gioia.
Attraversai
diverse aiuole; i fiori protestavano
perché stavo rovinando i loro petali, ed infine lo vidi, e
fu come la luce per
i miei occhi: in una radura baciata dal sole, stava danzando “la deliranza”, circondato dalla
Regina
Bianca, Pinco Panco e Panco Pinco, la Lepre Marzola…
Raccolsi
ancora una volta le braccia al petto, e
sorridendo, mi persi ad osservarlo: era magnifico, un uragano di
colore…
I
suoi occhi, dopo qualche minuto, affondarono nei
miei, ed io, nonostante me lo aspettassi, mi paralizzai mentre mille
brividi mi
salivano lungo la schiena…
Il
Cappellaio si fermò, spaesato, o forse
ipnotizzato e tutto divenne silenzio. Quando comprese cosa stava
succedendo, mi
corse incontro, ed in breve me lo trovai davanti.
Tesi
come due bambini al primo amore, non
riuscivamo a smettere di guardarci, ma sembravamo non essere neppure in
grado
di parlare.
-
non
ti aspettavo così presto…pensavo che…-
riuscì a farfugliare lui.
Posai
un dito sulle sue labbra rosee, e confessai:
-
non
potrei mai dimenticarti, io…ti amo.-
mi
sorrise, i suoi denti leggermente larghi sul
davanti, erano bianchissimi.
Prima
che qualcuno dei due potesse aggiungere
qualcosa, sentii le sue mani tra i miei capelli, le sue labbra sulle
mie, e
seppi di essere di nuovo completa…
ANGOLO
AUTRICE
Ciao
a tutti! Ieri sono andata a vedere “Alice in
Wonderland” di Tim Burtun, e mi è venuta fuori
questa one shot, spero vi
piaccia
Un
baciotto
Marty23