Vi era in
paradiso un bellissimo angelo dai lunghi capelli blu notte e dagli occhi
trasparenti, come il suo cuore, privo di impurità alcuna; osservava il mondo da
lassù,lodando Dio e cantando la sua gloria;amava gli uomini e non voleva che
essi soffrissero,sapeva che non vi era solo felicità,per questo ogni volta che
leggeva dolore e sofferenza sul volto di ognuno anche l’angelo soffriva non
potendo alleviare le loro pene.
Decise così
di scendere dal cielo chiedendo di poter prendere sembianze umane per poter
aiutare gli uomini che soffrivano,per non essere impotente davanti alla
sofferenza che attanagliava il mondo;la sua richiesta venne approvata,ma le
venne imposto un limite: nessuno avrebbe dovuto conoscere la sua vera
identità,altrimenti non sarebbe più potuta salire al cielo. L’angelo accettò
conscia del pericolo,ma comunque decisa ad aiutare gli uomini che tanto amava.
In una notte
illuminata dalla luna l’angelo discese dal cielo e posatasi a terra chiuse le
sue ali attorno al suo corpo minuto: posata in quel punto non vi era più un
giovane angelo bensì una ragazza dagli occhi di specchio,così bella da sembrare
quasi irreale.
Il giorno seguente allo spuntar del sole la ragazza raggiunse il villaggio vicino pronta ad aiutare chiunque ne avesse bisogno;venne accolta da un vecchio che si offrì di ospitarla poiché la ragazza aveva detto di non avere una casa,ma di essere li solo per rendersi utile essendo capace nelle arti curative.
Il vecchio gli raccontò allora che suo nipote era malato dal giorno in cui era nato e che a niente erano valse le cure e le preghiere;il piccolo presentava un difetto cardiaco ereditario incurabile che aveva portato via al pover uomo anche sua figlia lasciando il piccolo orfano perché il padre era morto in guerra ancor prima di riuscire a vederlo;la ragazza allora gli disse che la sua fede era solida e il suo cuore puro e chiese di poter vedere il bambino per curarlo ed il vecchio acconsenti, dicendo di non avere ancora perso la speranza;alla ragazza bastò posare la mano sulla fronte del bambino che il suo respiro si fece regolare come non lo era mai stato;la ragazza allora disse al vecchio che la sua fede era stata ricompensata;il vecchio,piangendo lacrime di gioia, le disse che non avrebbe mai potuto ringraziarla abbastanza e che cosa avrebbe voluto in cambio,ma la ragazza le disse che la sua gioia era la più grande delle ricompense.
Continuò il suo viaggio aiutando molta altra gente, esortando le persone ad avere fede e a credere in Dio;un giorno dall’alto di una collina vide un ragazzo dai lunghi capelli castani allenarsi senza sosta sotto il sole battente e rimase incantata da quei movimenti precisi ed eleganti,ma la cosa che più la sorprese era il suo sguardo,freddo come il ghiaccio;il ragazzo si accorse della sua presenza e si voltò:i loro sguardi si incontrarono e rimasero incatenati per un tempo che alla ragazza parve infinito;spaventata decise di correre il più lontano possibile da quel luogo,ma il ragazzo, sorprendentemente veloce, la bloccò prima che potesse scappare e gli chiese chi fosse e che cosa volesse in modo così freddo e distaccato che quasi la ragazza non svenne per la paura tuttavia trovò il coraggio di rispondere che era una guaritrice e che non aveva assolutamente intenzione di arrecargli disturbo;il ragazzo, accortosi di aver spaventato quella ragazza certamente inoffensiva,la lasciò andare dicendogli di stare attenta perchè poteva essere pericoloso viaggiare da sola per quei luoghi. La ragazza tranquillizzata dalle sue parole gli domandò scusa per aver interrotto il suo allenamento e il ragazzo le disse di non preoccuparsi poichè aveva terminato di allenarsi per quel giorno e gli chiese il suo nome perchè non aveva mai avuto modo di incontrarla prima di allora;la ragazza incerta sul da farsi rimase in silenzio non avendo però il coraggio di alzare lo sguardo,ma poi rispose con voce appena udibile:"Hinata"e il ragazzo le disse"il mio nome è Neji".
Parlarono per molto tempo seduti sul prato,in sintonia perfetta,come se lo avessero fatto da sempre;la ragazza si fermò nella villa del ragazzo per la notte poichè non sapeva dove andare.Conobbe a fondo quel ragazzo che portava nel cuore un vuoto incolmabile lasciato dal padre morto per salvare suo fratello e pian piano se ne innamorò;sapeva che non avrebbe potuto tenere celato questo sentimento ancora a lungo e per questo decise che se ne sarebbe andata senza lasciare traccie del suo passaggio e così,quella stessa notte in cui si rese conto di amarlo lasciò la sua stanza e in silenzio si diresse verso la porta che l'avrebbe condotta per sempre lontano da lui,ma qualcuno la bloccò dicendole:"Hinata non andartene,mi sono innamorato di te;il mio cuore, spento da troppo tempo,ha ripreso a battere grazie a te".
Due
ali avvolsero Hinata e quando si dischiusero lasciarono posto ad un
angelo dalla bellezza senza pari che disse:"Neji ti amo,ma ti ho
mentito,questo è ciò che sono in realtà". Calde
lacrime bagnarono le guance dell'angelo pentito e Neji le disse:"sapevo
che tu non eri un essere umano,lo sentivo,ciò nonostante sono
sicuro che tu non me lo abbia detto per un motivo ben preciso" e Hinata
disse:"di mia spontanea volontà ho deciso di venire sulla Terra
per aiutatare gli uomini e infondere loro speranza,ma prima di
discendere dal cielo mi venne imposto un limite, quello di non rivelare
a nessuno la mia vera identità poichè altrimenti non
sarei più potuta tornare in paradiso,ma non mi importa
più ora.Ciò nonostante ti ho mentito quindi certamente
ora mi odierai".
Il
ragazzo disse:"come potrei mai odiarti Hinata,tu che hai illuminato la
mia vita avvolta nell'oscurità?Mio angelo,io ti amo ora e per
l'eternità"
Fu così che l'angelo perse il diritto di tornare in paradiso,ma trovò un luogo ancora più prezioso,un luogo in cui si sentiva a casa come non lo era mai stata.
Neji e Hinata insieme per l'eternità, unirono per sempre angeli e uomini.
Ancora oggi,quando nasce un bambino viene affidato ad un angelo che lo proteggerà chiamato angelo custode.