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Autore: Diana924    08/03/2010    2 recensioni
Enrichetta Anna Stuart( 1643-1671), sorella, figlia e cognata di re. Il suo ultimo giorno e ciò che insospettì tutti...
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Regine ed amanti-Francia'
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Oggi mi sveglio nel momento in cui la mia domestica apre le finestre della camera da letto. Saint-Cloud, la mia bella residenza, la residenza di mio marito, la residenza delle mie figlie, dove sono nate.

   Dalla finestra vedo il cavaliere d’Effiat, che si volta e mi saluta con un sorriso che sembra un ghigno.

   Chiudo subito la finestra, non voglio avere nulla a che fare con i favoriti di mio marito.

    Favoriti, che brutta parola questa, da dieci anni mi procura dolore e lacrime.

   Questa mattina a colazione sono sola, mio marito con la sua solita villania mi ha lasciata sola. Non me ne preoccupo, da anni sto imparando a fare a meno di lui.

  Indosso uno dei miei abiti migliori, e mi reco da mia figlia Maria Luisa, la maggiore, nata nel 1662.

   Si sta facendo ritrarre quando entro nei suoi appartamenti, non mi saluta ma mi sorride, sa che il sorriso potrebbe rovinare il quadro, quindi resta nell’espressione che aveva in precedenza, ma si illumina.

   La mia visita è corta, il tempo di parlarle appena. Luisa è una bambina bellissima, secondo mia madre, che è deceduta da un anno, mi assomiglia moltissimo e le ricordava me quando ero bambina.

   Una povera principessa in esilio nella terra d’origine di sua madre, una Regina, figlia di Enrico IV, con così poco denaro come appannaggio che non avevamo neppure la legna per scaldarci e io passavo i pomeriggi con mia zia, la Regina madre Anna d’Austria. E allora pensavo che non mi sarei mai sposata, chi avrebbe desiderato avere come moglie la figlia di un Re giustiziato dal suo parlamento ribellatosi e la sorella di un esiliato? Eppure mia madre e mia zia pensavano al mio futuro: io avrei dovuto sposare mio cugino Luigi, che era, è, e sarà Re di Francia.

   Ma nel 1659 si firmò la pace dei Pirenei ed una della clausole era il matrimonio di Luigi con Maria Teresa d’Asburgo, figlia del re di Spagna Filippo IV e della sorella maggiore di mia madre, Elisabetta di Francia. Tutti i miei progetti crollarono in quel momento, ma mio fratello, Re Carlo II, tornato sul trono mi diede in sposa al fratello di Luigi, Filippo duca d’Orleans.

   E’ da lui che mi sto recando in questo momento, da mio marito.

   Mentre sto per farmi annunciare vedo la porta aprirsi ed Effiat uscirne. Noto tutti i suoi gesti, il ragazzo si sta sistemando il farsetto e questo mi fa comprendere una cosa: mio marito ha ricominciato i suoi giochi particolari con i paggi! Non sono questi ad irritarmi, sapevo già di ciò quando ci siamo sposati, infatti aveva già un favorito, Armand de Grammont, duca di Giuche. E’ il suo modo di comportarsi che mi offende, in pubblico vengo apertamente calunniata da suoi mignons, li odio.

   All’inizio pensavo che avrei sopportato tutto ciò, ma in seguito… Perché Giuche si è innamorato di me ed io di lui? Perché ha causato quello scandalo della lettera spagnola insieme alla contessa di Soissons?

   Perché ha attirato su di sé la collera di mio cugino che l’ha esiliato e quella di mio marito che quando ha scoperto la tresca ha aspettato tre anni e poi non lo ha protetto? Per gelosia? E di chi era geloso? Di me che gli ero infedele? O di Armand che lo tradiva con me e che secondo lui mi insidiava? Ora è inutile pensare a questo e mi faccio annunciare.

   
 
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