Ok,
ormai è chiaro che i rari casi in cui mi presento nella sezione "Originali" è per sfogare la
depressione. Stavolta si verte su un tema per me mooolto
delicato, ma tanto, tanto importante.
Tutto qui, non credo ci sia bisogno e non mi sento di dire di più, se non che
qui c'è un pezzo del mio cuore. A
voi.=*
BFF ~ Best Friends
Forever
Hey, isn't it true?
We I promised to always be
Best Friend(s) Forever.
(Adattamento da Best
Friends Forever - KSM)
La borsa dondola
veloce contro il mio braccio e rischia quasi di cadere. Come al solito sono in ritardo.
Salgo al volo sul
treno e mi appoggio alla parete liscia, per riprendere almeno un po' del mio
fiato. Lo sguardo ci cade quasi subito: e' una scritta piccola, in indelebile
blu. Corre lungo il finestrino, mescolata a tutti gli altri graffiti,
depositati di anno in anno a custodire segreti e sentimenti.
"Ci&Tata BFF"
BFF, Best Friend Forever. Migliori
amiche per sempre. Uguale vuoto
dentro. Strizzo gli occhi, infastidita e prendo a guardare fuori. C'è un
sole che acceca, ma preferisco così. A costo di lacrimare per mezz'ora come la
fontana di Trevi, quando scenderò...! Mi da' fastidio, quella scritta. E mi fa
tenerezza, perchè, in fondo, è una piccola dichiarazione
d'amore. Qualcosa di dolce, anche puro volendo, che io non proverò mai.
Io non ce l'ho una migliore amica. Per ora. Figuriamoci
per sempre, che è un tempo dannatamente più lungo.
Salgo la vecchia
scala malandata e raggiungo un posto libero. Mi acquatto vicino al vetro e
osservo il paesaggio sciogliersi in una macchia indistinta. La musica rimbomba
nelle cuffiette, ma - una volta tanto - io non la sento nemmeno. I miei
pensieri fanno troppo rumore, ingolfati e caotici come vecchi vagoni che
sferragliano sul loro binario.
Amiche. Ho delle amiche, sì. Ragazze splendide con cui
mi trovo a meraviglia e a cui voglio - Dio solo sa quanto - bene. Tengo incredibilmente
ad ognuna di loro. Per l'importanza che ha l'amicizia nella mia visione delle
cose, sono tutti legami profondi e irrinunciabili. Però, per quanto le ami, nessuna di loro è
lei: La Migliore. Che - poi - per me, è un concetto preciso: quella che sa
tutto, ma proprio tutto di te. Con lei puoi e devi essere te stessa, non serve
nascondersi o mentire.
Nessuno sa tutto di me. ... No, meglio, qualcuno in realtà c'è.
Ma - nonostante ci abbia provato - non funziona. Perchè, se c'è qualcosa di peggio, del guardarsi attorno e
rendersi conto di non avere una migliore amica, beh, è credere di averla
trovata per poi sbatterci il muso a freddo, così. Come contro un solido muro. E
ritrovarsi a mani vuote, con l'anima in frantumi.
Sono riservata, introversa, eppure ho aperto il mio
cuore, delle volte. Mi sono fatta coraggio ed ho tentato di affidarmi a
qualcuno che avessi percepito simile, in tante cose che ritengo vitali per me. In
questo modo ho sperimentato l'aspettativa, l'attesa febbrile, la complicità, ma
anche il "tradimento", l'incomprensione, l'invidia, il disinganno: pensavo
di avercela fatta, però c'era chi non capiva, chi non voleva capire e chi
capiva, forse, ma non poteva farci poi molto.
Alla prima
stazione, una mamma indaffarata trascina i suoi bambini sulla banchina,
affrettandosi e badando che le porte non si richiudano troppo presto. Poi un
sibilo e la luce lampeggiante torna rossa. Il rolliò
ritmico delle carrozze concilia l'andamento sussultorio dei miei ricordi.
Quando sei piccola, è facile. La tua migliore amica è
la bimba che giocava sempre con te. La figlia della socia di tua mamma - sì,
beffa, sono migliori amiche anche loro - quella con cui hai solo 20 giorni di
differenza. Nate insieme, cresciute insieme... Fino a un certo punto. Ma a lei,
comunque, vuoi ancora un bene dell'anima e sarete per sempre "amiche di
passeggino". I vostri ricordi insieme rimarranno.
Poi cresci e capisci. Realizzi che la migliore amica è
qualcosa di più... E' quella a cui confidi i segreti, quella che ti tiene al
telefono due ore e tu nemmeno te ne accorgi, che non ride di te, se piangi per
un film sdolcinato, quella che ti conforta, ti coccola. Quella che ti da i
consigli, ti porta per negozi e ti dice - onestamente - se quella gonna ti sta
bene o ti fa i fianchi a bauletto. E che poi ti presta comunque la sua, se ti
piace di più.
Come sorelle. Che ne so io, sono figlia unica....!
Per l'una come per l'altra cosa, non ho mai saputo come
si fa ad esserlo sul serio. Un'amica scadente, così come sarei stata una
sorella di dubbio gusto, probabilmente. Ma questo non mi è dato di saperlo. So
solo che come "best" devo lasciar parecchio a desiderare, se nessuno
mi ha mai preso in considerazione per quel ruolo. Magari non ho la stoffa.
La mia fermata si
avvicina. Riconosco i muri sbeccati e le piante di oleandro non ancora in fiore.
Fa troppo freddo, ora. Hanno bisogno di più sole e meno nebbia, ma quest'anno
l'inverno non vuol decidersi a finire... Scendo alle porte, di nuovo e cerco di
non ricascare sulla causa di tutto questo, me la lascio alle spalle e alzo di
una tacca il volume. Musica.
Ci sono anche pochi posti vacanti, per quello. E' un
ruolo richiestissimo e già preso,per lo più: tutti hanno una migliore amica da
presentarti o da farti conoscere, nessuna sede vacante. Nessun sedile riservato
per me: tocca viaggiare in piedi.
"Oh,
lei è Mara-Ilaria-Chiara-Elisa-Giulia-Francesca-Federica-Silvia-e
chi più ne ha più ne metta, non te ne ho parlato? E' la mia migliore amica."
E' sempre un'altra: lei. Sì. E' carina, simpatica. E'
fortunata, un po' la invidio. Io, eterna seconda per tutti, ho sorriso a tante
migliori amiche, le ho "conosciute" e me le sono fatte stare
simpatiche, al di là dei miei sciocchi risentimenti. Mi sono impegnata a
cercare di essere una persona ragionevole e sono fiera di me per esserci
riuscita. Sono forte, in fondo. Sono sempre stata la sorella di me stessa, sono
anche la mia migliore amica. In mancanza d'altro, mi basto:
...sono quella che mi capisce a fondo, quella che sa
come rassicurarmi e farmi sorridere, quella che verrebbe con me in capo al mondo,
anche subito. Che si trasferirebbe a Parigi o in America, quella che era con me
il giorno in cui finalmente li ho visti, che si è fatta undici ore di
coda al freddo e mi ha accompagnata sotto al palco. Quella che tremava insieme
a me, all'idea di guardarli negli occhi davvero. Quella che mi vede piangere spesso
- anche quando lacrime visibili non ce ne sono affatto - e mi ripete che in
fondo andrà tutto bene, passerà tutto. Quella che non mi prende in giro quando
li vedo qui accanto a me e "ci parlo", che capisce cosa significa per
me, Quella che mi donerebbe un abbraccio ogni volta che ne ho bisogno, che
accetterebbe con gioia la metà di una di quelle collane doppie con il ciondolo che
va diviso con qualcuno a cui tieni sul serio. Per la sola gioia di avere
qualcosa di uguale a te, tu ed io per sempre...
O in fondo, nemmeno. Ho fatto tutte queste cose, sì, ma
in realtà non ero io. No, senza dubbio. Era lei. Anche lei. Perchè noi siamo sempre insieme: e'
nata per me, letteralmente su misura. L'ho tirata fuori dall'angolo più
nascosto e impenetrabile di me e le ho dato vita. La vita che sogno io... A
Gabrielle - la mia Coco - ho regalato tutto quello che può farla felice,
considerando che dipende in tutto e per tutto da me. Posso darle ogni cosa e
l'avrà. Sempre.
Le ho dato anche la cosa che più le manca: un viso, un
corpo. Perchè io so che, se mai dovessi incontrare
Amber, pur perfettamente consapevole - dentro di me - che non è lei, io
scoppierei a piangere come una cretina e le sorriderei. Esattamente come alla
mia piccola Coco. E la ringrazierei perchè, in qualche modo, ha dato vita ad un pezzo del mio
cuore.
Non sarà comunque mai abbastanza per ripagarla.
Un soffio di aria
fredda si infrange sul mio viso. Spazza via le lacrime impigliate tra un sospiro
e l'altro, mi frusta le guancie e scompiglia bruscamente i capelli. Sono le due
del pomeriggio e si congela, nonostante la bella giornata. Troppo, troppo
freddo. Meglio se arrivo a casa in fretta... Non mi sento più le mani. Il
binario è affollato di studenti che ridono fra loro, due ragazzine si tengono
per mano. Migliori amiche per sempre.
E' una bella immagine, per una storia. Almeno in questo
modo posso farla mia.
Sì, sono una scrittrice, dipingo mondi col colore delle
lettere. Davanti ad una pagina bianca chiudo gli occhi e creo tutto quello che
voglio, di cui ho bisogno. E' così che la mia migliore amica esiste in me - con
me - ed ha un'anima di parole. Grande, bella e dolce come nessuna. Lei è la
protagonista della mia storia... sogna, sorride, mi abbraccia
stretta-stretta emi fa sentire un po'meno sola. Fa vivere quel mondo anche per
me.
Me lo racconta, sussurrandomi all'orecchio nuove
emozioni da raccontare.
Credo la conosciate tutti, si chiama Fantasia.