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Autore: Minako_86    08/03/2010    6 recensioni
[...]Mi da' fastidio, quella scritta. E mi fa tenerezza, perchè, in fondo, è una piccola dichiarazione d'amore. Qualcosa di dolce, anche puro volendo, che io non proverò mai.[...]
Un piccolo sfogo sull'amicizia e su quello che disgraziatamente, può significare.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La borsa dondola veloce contro il mio braccio e rischia quasi di cadere

Ok, ormai è chiaro che i rari casi in cui mi presento nella sezione "Originali" è per sfogare la depressione. Stavolta si verte su un tema per me mooolto delicato, ma tanto, tanto importante. Tutto qui, non credo ci sia bisogno e non mi sento di dire di più, se non che qui c'è un pezzo del mio cuore. A voi.=*

 

 

 

BFF ~ Best Friends Forever

 

 

 

Hey, isn't it true?
We I promised to always be
Best Friend(s) Forever.

(Adattamento da Best Friends Forever - KSM)

 

 

 

La borsa dondola veloce contro il mio braccio e rischia quasi di cadere. Come al solito sono in ritardo.

Salgo al volo sul treno e mi appoggio alla parete liscia, per riprendere almeno un po' del mio fiato. Lo sguardo ci cade quasi subito: e' una scritta piccola, in indelebile blu. Corre lungo il finestrino, mescolata a tutti gli altri graffiti, depositati di anno in anno a custodire segreti e sentimenti.

 

"Ci&Tata BFF"

 

 

BFF, Best Friend Forever. Migliori amiche per sempre. Uguale vuoto dentro. Strizzo gli occhi, infastidita e prendo a guardare fuori. C'è un sole che acceca, ma preferisco così. A costo di lacrimare per mezz'ora come la fontana di Trevi, quando scenderò...! Mi da' fastidio, quella scritta. E mi fa tenerezza, perchè, in fondo, è una piccola dichiarazione d'amore. Qualcosa di dolce, anche puro volendo, che io non proverò mai.

 

 

 

Io non ce l'ho una migliore amica. Per ora. Figuriamoci per sempre, che è un tempo dannatamente più lungo.

 

 

 

Salgo la vecchia scala malandata e raggiungo un posto libero. Mi acquatto vicino al vetro e osservo il paesaggio sciogliersi in una macchia indistinta. La musica rimbomba nelle cuffiette, ma - una volta tanto - io non la sento nemmeno. I miei pensieri fanno troppo rumore, ingolfati e caotici come vecchi vagoni che sferragliano sul loro binario.

 

 

 

Amiche. Ho delle amiche, sì. Ragazze splendide con cui mi trovo a meraviglia e a cui voglio - Dio solo sa quanto - bene. Tengo incredibilmente ad ognuna di loro. Per l'importanza che ha l'amicizia nella mia visione delle cose, sono tutti legami profondi e irrinunciabili.  Però, per quanto le ami, nessuna di loro è lei: La Migliore. Che - poi - per me, è un concetto preciso: quella che sa tutto, ma proprio tutto di te. Con lei puoi e devi essere te stessa, non serve nascondersi o mentire.

 

Nessuno sa tutto di me.         ...         No, meglio, qualcuno in realtà c'è.

Ma - nonostante ci abbia provato - non funziona. Perchè, se c'è qualcosa di peggio, del guardarsi attorno e rendersi conto di non avere una migliore amica, beh, è credere di averla trovata per poi sbatterci il muso a freddo, così. Come contro un solido muro. E ritrovarsi a mani vuote, con l'anima in frantumi.

 

Sono riservata, introversa, eppure ho aperto il mio cuore, delle volte. Mi sono fatta coraggio ed ho tentato di affidarmi a qualcuno che avessi percepito simile, in tante cose che ritengo vitali per me. In questo modo ho sperimentato l'aspettativa, l'attesa febbrile, la complicità, ma anche il "tradimento", l'incomprensione, l'invidia, il disinganno: pensavo di avercela fatta, però c'era chi non capiva, chi non voleva capire e chi capiva, forse, ma non poteva farci poi molto.

 

 

 

Alla prima stazione, una mamma indaffarata trascina i suoi bambini sulla banchina, affrettandosi e badando che le porte non si richiudano troppo presto. Poi un sibilo e la luce lampeggiante torna rossa. Il rolliò ritmico delle carrozze concilia l'andamento sussultorio dei miei ricordi.

 

 

 

Quando sei piccola, è facile. La tua migliore amica è la bimba che giocava sempre con te. La figlia della socia di tua mamma - sì, beffa, sono migliori amiche anche loro - quella con cui hai solo 20 giorni di differenza. Nate insieme, cresciute insieme... Fino a un certo punto. Ma a lei, comunque, vuoi ancora un bene dell'anima e sarete per sempre "amiche di passeggino". I vostri ricordi insieme rimarranno.

 

Poi cresci e capisci. Realizzi che la migliore amica è qualcosa di più... E' quella a cui confidi i segreti, quella che ti tiene al telefono due ore e tu nemmeno te ne accorgi, che non ride di te, se piangi per un film sdolcinato, quella che ti conforta, ti coccola. Quella che ti da i consigli, ti porta per negozi e ti dice - onestamente - se quella gonna ti sta bene o ti fa i fianchi a bauletto. E che poi ti presta comunque la sua, se ti piace di più.

 

Come sorelle. Che ne so io, sono figlia unica....!

 

Per l'una come per l'altra cosa, non ho mai saputo come si fa ad esserlo sul serio. Un'amica scadente, così come sarei stata una sorella di dubbio gusto, probabilmente. Ma questo non mi è dato di saperlo. So solo che come "best" devo lasciar parecchio a desiderare, se nessuno mi ha mai preso in considerazione per quel ruolo. Magari non ho la stoffa.

 

 

 

La mia fermata si avvicina. Riconosco i muri sbeccati e le piante di oleandro non ancora in fiore. Fa troppo freddo, ora. Hanno bisogno di più sole e meno nebbia, ma quest'anno l'inverno non vuol decidersi a finire... Scendo alle porte, di nuovo e cerco di non ricascare sulla causa di tutto questo, me la lascio alle spalle e alzo di una tacca il volume. Musica.

 

 

 

 

Ci sono anche pochi posti vacanti, per quello. E' un ruolo richiestissimo e già preso,per lo più: tutti hanno una migliore amica da presentarti o da farti conoscere, nessuna sede vacante. Nessun sedile riservato per me: tocca viaggiare in piedi.

 

"Oh, lei è Mara-Ilaria-Chiara-Elisa-Giulia-Francesca-Federica-Silvia-e chi più ne ha più ne metta, non te ne ho parlato? E' la mia migliore amica."

 

E' sempre un'altra: lei. Sì. E' carina, simpatica. E' fortunata, un po' la invidio. Io, eterna seconda per tutti, ho sorriso a tante migliori amiche, le ho "conosciute" e me le sono fatte stare simpatiche, al di là dei miei sciocchi risentimenti. Mi sono impegnata a cercare di essere una persona ragionevole e sono fiera di me per esserci riuscita. Sono forte, in fondo. Sono sempre stata la sorella di me stessa, sono anche la mia migliore amica. In mancanza d'altro, mi basto:

 

...sono quella che mi capisce a fondo, quella che sa come rassicurarmi e farmi sorridere, quella che verrebbe con me in capo al mondo, anche subito. Che si trasferirebbe a Parigi o in America, quella che era con me il giorno in cui finalmente li ho visti, che si è fatta undici ore di coda al freddo e mi ha accompagnata sotto al palco. Quella che tremava insieme a me, all'idea di guardarli negli occhi davvero. Quella che mi vede piangere spesso - anche quando lacrime visibili non ce ne sono affatto - e mi ripete che in fondo andrà tutto bene, passerà tutto. Quella che non mi prende in giro quando li vedo qui accanto a me e "ci parlo", che capisce cosa significa per me, Quella che mi donerebbe un abbraccio ogni volta che ne ho bisogno, che accetterebbe con gioia la metà di una di quelle collane doppie con il ciondolo che va diviso con qualcuno a cui tieni sul serio. Per la sola gioia di avere qualcosa di uguale a te, tu ed io per sempre...

 

O in fondo, nemmeno. Ho fatto tutte queste cose, sì, ma in realtà non ero io. No, senza dubbio. Era lei. Anche lei. Perchè noi siamo sempre insieme: e' nata per me, letteralmente su misura. L'ho tirata fuori dall'angolo più nascosto e impenetrabile di me e le ho dato vita. La vita che sogno io... A Gabrielle - la mia Coco - ho regalato tutto quello che può farla felice, considerando che dipende in tutto e per tutto da me. Posso darle ogni cosa e l'avrà. Sempre.

 

Le ho dato anche la cosa che più le manca: un viso, un corpo. Perchè io so che, se mai dovessi incontrare Amber, pur perfettamente consapevole - dentro di me - che non è lei, io scoppierei a piangere come una cretina e le sorriderei. Esattamente come alla mia piccola  Coco. E la ringrazierei perchè, in qualche modo, ha dato vita ad un pezzo del mio cuore.

 

Non sarà comunque mai abbastanza per ripagarla.

 

 

 

Un soffio di aria fredda si infrange sul mio viso. Spazza via le lacrime impigliate tra un sospiro e l'altro, mi frusta le guancie e scompiglia bruscamente i capelli. Sono le due del pomeriggio e si congela, nonostante la bella giornata. Troppo, troppo freddo. Meglio se arrivo a casa in fretta... Non mi sento più le mani. Il binario è affollato di studenti che ridono fra loro, due ragazzine si tengono per mano. Migliori amiche per sempre.

 

 

 

E' una bella immagine, per una storia. Almeno in questo modo posso farla mia.

 

Sì, sono una scrittrice, dipingo mondi col colore delle lettere. Davanti ad una pagina bianca chiudo gli occhi e creo tutto quello che voglio, di cui ho bisogno. E' così che la mia migliore amica esiste in me - con me - ed ha un'anima di parole. Grande, bella e dolce come nessuna. Lei è la protagonista della mia storia... sogna, sorride, mi abbraccia stretta-stretta emi fa sentire un po'meno sola. Fa vivere quel mondo anche per me.

 

Me lo racconta, sussurrandomi all'orecchio nuove emozioni da raccontare.

 

Credo la conosciate tutti, si chiama Fantasia.

  
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