09/03/2010
13 recensioniHow did you die?
Era tutto bianco.
Bianco, bianco ovunque. Ma non accecante, da almeno qualche minuto.
E c’era altra gente, molta altra gente. Sirius fece spallucce e cominciò a camminare facendosi largo fra i campanelli di persone che si formavano attorno a delle pozzanghere.
Notò che c’erano molte donne che piangevano in un angolo e pensò di andare a curiosare.
«Dieci punti in meno a Griffondoro perché Sirius Black è un idiota!» Una voce dolce, familiare, lo spaventò quasi a morte, facendolo voltare per poi incontrare il volto delicato di Lily Potter. James era subito dietro di lei ed entrambi avevano l’aspetto di due diciassettenni scapestrati, cosa che lo incuriosì, portandolo a osservarsi le mani. Non erano quelle che aveva avuto recentemente, erano più morbide, prive di calli e della sporcizia che Remus continuava a dire non esistesse se non nella sua testa.
Remus. Mancava giusto lui alla felice riunione e gli sarebbe piaciuto rivederlo da ragazzo, quando quello sguardo costantemente distrutto ancora non c’era, quando nei suoi occhi c’era gioia pura e non solo il riflesso di un sentimento lontano e doloroso.
«Oh, Sirius!» Esclamò la vecchia amica gettandogli le braccia al collo e stringendolo forte. Visto che aveva incontrato Lily e James doveva essere morto.
«Così questo è l’inferno?» chiese con una piccola smorfia a storpiare il volto perfetto nella sua ritrovata gioventù. Vide i due amici scuotere la testa e si lasciò trascinare fino ad una panchina apparsa dal nulla.
«Perché mai dovrebbe essere l’inferno?» domandò James stravaccandosi come suo solito, con una punta di offesa nello sguardo.
«Vediamo, evasione, concorso in duplice omicidio, tentato omicidio, stalking, furto, violazione di varie proprietà private... senza contare i reati religiosi come sessualità promiscua e sodomia. Poi so che c’è qualcos’altro, ma al momento mi sfugge.» mormorò quasi distrattamente, come se stesse constatando l’ovvio. Lily strinse in una linea sottile le labbra e non poté trattenersi dal replicare:
«Hai infranto praticamente tutte le regole di Hogwarts, reso la vita di alcuni studenti insostenibile e fatto arrabbiare Remus, che è un peccato abbastanza grave.» James le lanciò un’occhiata in tralice e lei rispose facendo spallucce.
«Andiamo Pads, la metà di quelle cose le hai fatte pensando di fare del bene. E se non sbaglio la sodomia non ha dato mai fastidio a Remus, tutt’altro!» Sirius guardò il fratello ritrovato ed emise una debole risata, più simile ad un guaito che altro.
«Già, nella prossima vita farò solo il peggio che posso pensare, così non morirà nessuno!» Lily, che se n’era rimasta zitta in piedi ad osservarli emise un piccolo ringhio e lo prese per il collo della maglietta, costringendolo a guardarla direttamente negli occhi.
«Senti, Mister-mi-piango-addosso, sei morto ora. Ma se sei qui hai ancora qualcosa da fare! Tutti qui aspettiamo che venga il nostro momento! Mio figlio là fuori ha bisogno di noi e non puoi metterti a piagnucolare, chiaro?!»Sirius si limitò ad annuire, più terrorizzato che altro. Aveva quasi dimenticato i suoi scoppi d’ira.
«Comunque, parlando di cose più frivole, Sir’, come sei morto?» domandò James con un sorriso gentile, senza traccia di malizia, ma Sirius si fece subito scuro in volto ed emise un basso ringhio.
«E’ un ricordo così doloroso? Non stavamo guardando.» mormorò Lily, indicando distrattamente una pozzanghera fra le tante.
«E’ umiliante, piuttosto.» brontolò Sirius, deciso a non dire null’altro.
«I dissennatori ti hanno beccato?» chiese James e sia Lily che Sirius lo guardarono stralunati.
«E tu lo chiami umiliante?!» esclamò Sirius ma subito la rossa diede uno schiaffo sulla fronte del marito, aggiungendo:
«E secondo te sarebbe qui?!» James nascose la testa fra le braccia con un gemito sofferente, mentre Lily tornava a parlare con Sirius. La rossa si inginocchiò e gli prese un mano fra le sue, prima di ricordargli tutto l’amore che lei e James gli avevano sempre voluto. Sirius arrossì cercando supporto in James, che però si limitò a sorridergli pacatamente, chiaramente d’accordo con la moglie (e quando mai! , si disse Sirius con una pesante nota ironica, al ricordo della relazione in vita dei due).
«Va bene, d’accordo. Ma non dovete ridere, dato che è stato abbastanza tragico come finale. Remus era a pezzi, così come Harry.» mormorò Sirius cedendo, andando a giocare con una ciocca di capelli, lisci e morbidi come non pensava più di sentirli fra le dita.
«Sono caduto in un Velo.» Il silenzio che seguì la sua dichiarazione fu carico di tensione, finché James non scoppiò a ridere, esalando a fatica:
«Sei morto strozzato da una tenda?!» e Lily non poté più trattenersi.
Sirius pensò di prendersela ma le risate lo contagiarono e lasciò libero il latrato profondamente divertito che lo caratterizzava da sempre.
Note Finali: Questa cosetta è nata ieri pomeriggio mentre scherzavo con un'amica sulla fine indecorosa di Sirius. In realtà era più sul comico, ma non mi dispiace neppure così.
Spero (prego) per qualche recensione.
Edit del 24/12/2010: Questa fic si è classificata decima (su 34) al contest «Premio 'Piuma di Gallina'» indetto da vogue, LoveChild e Fabi_, meritando inoltre il "Premio Originalità". Queso mi riempie veramente di orgoglio per me stessa. Non sarò prima, ma sono nella top ten nonostante partecipasse così tanta gente. E' una sensazione fantastica.