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Autore: ila74cullen    09/03/2010    8 recensioni
E' passato un anno dai fatti di BD. I Cullen si stanno preparando per andare al College, i loro problemi non sono ancora finiti: La scia di un intruso che li osserva... un nuovo vampiro... il passato dimenticato di Edward... Riusciranno a ritrovare la serenità?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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3 … 2 … 1 … Ok mi butto! Questa è veramente tutta farina del mio sacco, so che non è una gran cosa, nulla a confronto di Eclipse… non pretendo piaccia, ma mi farebbe piacere non passasse inosservata.

Vi prego, commentate… specialmente se dovete dirmi di appendere la tastiera al chiodo…

CAPITOLO 1

Bella

Era passato un anno. Il mio primo anno da vampira. Come ogni mattina un tiepido raggio di luce entrava dalle finestre della nostra casetta e ci trovava abbracciati stretti l’uno all’altra, in un groviglio di corpi e lenzuola. Non avevo più bisogno di dormire da quando avevo abbandonato la mortalità, le mie priorità erano di tutt’altro tipo, specialmente la notte. Stretta tra le braccia del mio splendido marito chiudevo gli occhi e, dato che non potevo più nemmeno sognare, facevo volare la mia mente nei ricordi più belli di tutta la mia vita, continuavo ancora a stupirmi del fatto che in buon 99% di essi andasse di pari passo con i miei ultimi due anni da umana, ovvero da quando avevo avuto la fortuna di trovare Edward sul mio cammino.

Avrei veramente potuto passare il resto della mia esistenza così, abbracciata stretta a lui, inebriandomi del suo splendido profumo, con le sue mani che mi carezzavano dolcemente la schiena.

Come sempre, sapevo che la sua innata curiosità lo avrebbe spinto a pormi la fatidica domanda.

«Cosa pensi?» non aveva ancora digerito il fatto di non potermi leggere nella mente e, adesso che sapeva che se solo io avessi voluto lui sarebbe potuto entrare nei miei pensieri, si irritava incora di più. Ma era una delle cose che lo avevano sempre attratto di più in me e, allora… perché non continuare a farsi desiderare.

«Mmmm?» risposi vaga, giusto per farlo stare un po’ sulle spine.

«Bella? Amore? A cosa pensi?» era impossibile resistere alla sua voce, calda come il sole, convincendomi così a svegliarmi dal quel sogno ad occhi aperti. Aprii gli occhi e alzai lo sguardo, quando incrociai il suo, un brivido mi percorse la schiena. Non sarei mai e poi mai riuscita ad abituarmi alla sua incommensurabile bellezza! Era sconvolgente, quando mi guardava con quel suo sguardo dolce incantato, come se avesse visto una delle sette meraviglie del mondo. L’unica cosa che riuscii a dire fu «A te». E il sorriso sghembo che preferivo apparve sul suo viso. «Starei così…tra le tue braccia, per l’eternità … non desidero altro».

«Anch’io amore…» mi sussurrò dolcemente in un orecchio e una lunga scia di baci iniziò pian piano a scendere lungo il mio collo. In un attimo mi ritrovai con Edward sopra, con lo sguardo acceso di passione, la mia stessa passione, che lentamente riempiva il mio corpo di baci.

«lo sai che non vorrei altro che esaudire ogni tuo desiderio…» sussurrò malizioso alzando appena gli occhi verso di me. Ero già in estasi. Il desiderio costante che avevo di lui era davvero imbarazzante, ma d’altra parte era ampiamente ricambiato, quindi…

Ancora frastornata da quel tumulto di sensazioni, vedo Edward che mi osserva con il suo sorriso mozzafiato.

«Mi dispiace amore, ma la nostra eternità deve aspettare … oggi un’altra donna ha bisogno di me…» lo fulminai con lo sguardo, già preda ad un attacco di folle gelosia, avrei potuto staccare la testa a qualunque donna avesse posato gli occhi su mio marito, quando la porta di camera si spalancò improvvisamente e un ciclone dai capelli bronzo balzò sul letto riempiendoci di baci e gridando spensierata «MAMMAAAA!!!! PAPAAAAAAA’!!» Per fortuna che Edward aveva prontamente risistemato le lenzuola. Io continuo a distrarmi sempre in “certi momenti”. Quella piccola trottola era nostra figlia Renesmee, o come ormai tutti l’avevano ribattezzata: Nessie.

Il balzo sul letto la portò dritta tra le braccia di suo padre. Insieme erano inspiegabilmente ancora più belli. Non credo che potesse esistere al modo amore più grande tra padre e figlia di quello tra Edward e Nessie. «Buon compleanno principessa! Siamo pronti per la festa?»

Improvvisamente feci mente locale sulla battuta di Edward. Anche se fisicamente ne dimostrava quasi cinque, oggi era il primo compleanno di Nessie! Ecco chi era l’altra donna. La gelosia cessò all’istante. Che stupida che ero, chissà quanto si era divertito a vedere la mia faccia infuriata.

Dopo essersi sbaciucchiata per bene tutto il viso del suo papà, si lanciò su di me e cominciò da capo. Sapeva che avevamo in serbo per lei una sorpresa e stava tentando di corromperci. Ma vedendo che non stava ottenendo alcunché passò la sua manina sul mio viso.

«Certo che andiamo dalle zie, lo sai che ti stanno aspettando, ci sarà anche nonno Charlie, sarà una festa bellissima!» Quell’amore sviscerato per le feste glielo avevano inculcato Alice e Rose. Ormai ero circondata.

«Certo che ci sarà anche Jacob» Disse Edward con una punta d’astio nella voce. Ormai erano amici, lui ed il mio migliore amico licantropo, ciononostante quando la SUA BAMBINA chiedeva di Jake, la cosa lo indispettiva.

In un primo momento nemmeno io avevo preso bene la notizia dell’imprinting tra Jacob e la mia piccola brontolona, ma adesso ero convinta che meglio non le sarebbe potuto capitare. Per adesso era come il fratello che non avrebbe mai potuto avere, poi un giorno… chissà… Lui l’avrebbe protetta e fatta felice ad ogni costo, questo era quello che contava. Per Edward era diverso, continuava ad essere geloso di Jake. Non voleva capire che nulla lo avrebbe allontanato dalla sua piccina. Era il tipico comportamento di un padre.

«Vestiti amore, così arriviamo prima del nonno e gli facciamo uno scherzo!» le dissi stampandole un bacio sulla fronte.

All’idea dello scherzo i suoi occhietti furbi brillarono e, come un lampo volò a prepararsi nella sua cameretta.

«Salvata in corner vero?» mi disse Edward facendomi, malizioso, l’occhiolino.

«è colpa tua se sono distratta lo sai...» non feci in tempo a finire la frase che le sue labbra si stavano già muovendo delicatamente sulle mie, le mie mani tra i suoi capelli lo portavano sempre più vicino a me, approfondendo in maniera vertiginosa quell’innocuo bacetto.

«Vuoi che Nessie torni e ci trovi così? » Sussurrò ridacchiando sulla mia bocca. Certo che non volevo! Mi bloccai all’istante, avevamo scampato il pericolo poco prima, non era il caso di rischiare nuovamente di farci trovare nudi abbarbicati l’uno all’altra. Non ero ancora pronta per spiegarglielo.

«Insisto, sei tu che mi distrai!» “Aspetta che venga sera Edward Cullen, che ti sistemo per le feste!” mi girai e puntai verso la cabina armadio.

Il mio incubo personale.

Ero intenta a cercare qualcosa di comodo e poco appariscente quando due braccia mi cinsero i fianchi e il suo respiro vicino al mio collo mandò completamente in tilt il mio cervello.

«Serve aiuto?» Stupido vampiro romantico! Perché si divertiva a farmi impazzire così. Non sarei mai riuscita a combinare nulla quella mattina. Ormai ne ero più che certa.

Feci per girarmi ed in mano aveva già un paio di Jeans ed un dolce vita blu. Era incorreggibile. Non avrebbe mai smesso di circondarmi di attenzioni … scossi la testa e sorrisi. In fondo non lo volevo neanche io veramente. La mia vita con lui era una favola, lo era stata dal primo momento che lo avevo visto, ma solo adesso riuscivo a capire pienamente il significato della frase “…e vissero per sempre felici e contenti!”

 

 

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