Light
and
Darkness
Capitolo
2:
Continuarono
a baciarsi, finchè Elena non si staccò dalle sue
labbra di poco, per riprendere
il respiro.
Sentiva
il
cuore battere fortissimo, come se stesse per uscirgli dal petto, e
aveva caldo,
fin troppo caldo.
Tenne
gli
occhi chiusi, come se non volesse lasciar finire
quell’istante.
Aveva
agito
d’istinto, senza quasi pensarci.
“Oddio,
gli sono saltata addosso!” realizzò,
tenendo sempre gli occhi chiusi.
Sentiva
lo
sguardo di Damon su di se, e percepiva il suo respiro, il suo alito
fresco
sulle labbra.
Si
decise ad
aprire gli occhi. Quelli di Damon erano li, vicinissimi al suo viso, e
lui la
fissava, la fissava con così tanta intensità che
Elena arrossì e fu costretta
ad abbassare lo sguardo, sciogliendo quasi imbarazzata
l’abbraccio.
Solo
Damon
riusciva ad intimidirla e questo la faceva sentire strana.
Il
ragazzo
le sollevò il viso con le dita, fissando di nuovo i suoi
occhi neri dentro
quelli di Elena.
Per
la prima
volta, Elena non vi trovò traccia di scherno o derisione.
La
stava
studiando, cercava di capire cosa stesse provando.
«Scusa
Damon, non volevo….»
“Saltarti
addosso?” completò lei nella mente, sorridendo.
«A
no?»
Disse
lui,
inarcando un sopracciglio.
Elena
si
alzò.
Era
immensamente confusa. Si era sentita tanto vicina a Damon, quando le
loro
labbra si erano toccate.
Anche
lui si
alzò, al suo fianco.
Elena
lo
fissò. Per un istante osservò il suo fisico. Era
davvero bellissimo. Ma cercò di
riportare il suo sguardo sul suo volto, e cercò di
concentrarsi sulle parole
che doveva dire.
«Vuoi
sapere
se ti lascerò una possibilità, Damon?»
Il
ragazzo
la guardò, come se fosse la cosa più ovvia al
mondo.
«Perché
ti
avrei rapita e portata qui, altrimenti?»
«Ho
bisogno
di pensarci, Damon. Tu… hai fatto cose bruttissime in
passato e io… ci devo
pensare.»
Damon
si
mise a passeggiare sulla riva, recuperando la maglietta.
Elena
si
ricordò di essere bagnata e per la prima volta
sentì freddo e rabbrividì.
«Tieni.»
Disse
lui,
porgendole la sua giacca di pelle nera.
Elena
la
guardò e indugiò, ma poi la prese e se la
buttò sulle spalle.
«Mi
porti a
casa?»
Damon
si
mise la maglietta e la guardò.
«Va
bene,»
disse sogghignando «Ma sappi,» Uno spostamento
d’aria, e inaspettatamente Elena
se lo ritrovò alle spalle, la bocca vicina al suo orecchio
«Che non amo
aspettare.»
La
ragazza
si voltò ma lui si stava già incamminando verso
la macchina.
Si
strinse
la giacca addosso e lo seguì, guardando truce la sua schiena.
Il
ragazzo
procedeva, stando sempre davanti a Elena, che provò a
raggiungerlo, ma ogni
volta che ci tentava lui allungava il passo.
Arrivarono
alla macchina quasi correndo e quando Damon si voltò, stava
ridendo.
Elena
respirava affannosamente e andò verso la portiera del
passeggero ignorandolo.
«Divertente.»
Disse
allacciandosi la cintura, mentre Damon sbatteva la portiera del
guidatore.
Lui
ridacchiò.
«Pensavo
ti
fossi offeso.»
«Scherzi?
Ci
vuole molto di più per offendermi.»
Partì
a
tutta velocità con la sua ferrari nera.
«E
poi ti
ripeto. Non importa quello che sceglierai. Tu sarai
mia.»
Elena
lo
fissò, ma lui sembrava seriamente concentrato sulla strada.
Non
riusciva
a capire se scherzasse o no.
Il
silenzio
regnava incontrastato nell’ auto, finchè Damon non
parlò di nuovo.
«Allora,
suppongo che non mi denuncerai per rapimento.»
Questa
volta
fu Elena a ridacchiare.
«Penso
di
no. Per ora.»
Dopo
pochi
minuti Damon si fermò davanti a casa Gilbert.
Elena
sospirò, guardando la porta. Zia Jenna e Margaret non erano
a casa, meglio
così.
«Bene,
allora direi che ci vediamo domani. E spererei che non mi rapissi di nuovo, ok?»
«Domani
avrai una risposta?»
Elena
sapeva
che era inutile rispondere un forse, non lo avrebbe accettato.
«Sì.»
«Allora
ci
vediamo domani, Elena.»
Disse,
posando enfasi sul suo nome.
Il
battito
cardiaco della ragazza aumentò di poco. Di solito era lei
che faceva aumentare
il battito ai ragazzi, non il contrario.
Si
slacciò
la cintura e fece per aprire la portiera, ma una fredda mano la
fermò.
Damon
aveva
preso il suo polso.
Fece
scorrere le dita sulla sua mano, poi fissò un istante le due
mani intrecciate,
e si portò quella della ragazza alla bocca, sfiorandola con
le labbra.
«A
domani.»
Elena
deglutì e scese dall’auto.
Damon
sorrideva, mentre inforcava un paio di scuri occhiali da solo di marca,
e
ripartiva con la sua ferrari tirata a lucido, che sembrava luccicare al
sole.
Rimase
qualche istante a guardare la strada vuota, stringendosi la mano che il
ragazzo
aveva sfiorato con le sue labbra. Il suo cuore batteva ancora forte.
Odiava
questa sua reazione, la faceva sentire vulnerabile.
La
ragazza
sospirò e entrò in casa.
Fece
cadere
lo zaino in corridoio e non si preoccupò di mangiare,
desiderava fare una sola
cosa.
Arrivò
in
camera sua e individuò il piccolo libricino blu.
Lo
prese e
si buttò sul letto, iniziando a scrivere. Quando diceva
“pensare”, intendeva
scrivere il diario.
28
aprile
Caro
diario,
sono
confusa. Di solito non lo sono mai, di
solito so sempre cosa fare, ho sempre le idee chiare. O perlomeno ho
sempre un piano,
uno schema da seguire, oppure Bonnie e Meredith che mi aiutano. Ma
questa è una
decisone che devo prendere da sola.
Ma
non so cosa fare. Damon mi ha chiesto di
dargli un opportunità, e io l’ho baciato.
Non
so cosa mi è preso, ho agito così, senza
pensare. Sul momento non mi sono pentita, e forse nemmeno ora lo sono.
Mi
sono sentita così in contatto con lui! Ma
non posso dimenticare cosa ha fatto. Lui è cattivo, ma
è come se questa cosa
non contasse. Ma deve, lui ha ucciso delle persone.
E
ora mi domando, se io glielo chiedessi, per
me, smetterebbe di farlo? Non so se ci tiene tanto a me. Non so se mi
vuole
solo per il mio sangue.
Ma
quando l’ho baciato non ho provato questo.
Io sapevo che non voleva farmi del male. L’ho sempre saputo,
per tutto il
tempo.
Forse
lui ha bisogno di me, forse lo posso
aiutare. E io voglio aiutarlo.
Sento
che c’è attrazione tra noi, io sono
legata a lui, lo sento ogni volta che lo vedo.
Quando
guardo i suoi occhi neri, sento come
un richiamo.
Cosa
devo fare diario? Gli concedo questa
opportunità?
28
aprile, dopo cena
Caro
diario,
ci
sto ancora pensando. Ci penso da tutto il
giorno.
Zia
Judith ha detto che a cena ero distratta.
L’ha detto anche Bonnie quando l’ho chiamata per
dirle ch andava tutto bene.
Ma
non va tutto bene. Sono combattuta.
Damo
ha detto che sarò sua lo stesso. Ma
sappiamo entrambi che sarebbe diverso.
A
volte sa essere così irritante, ma sento
che non lo fa per farmi arrabbiare, non davvero almeno. Lui
è semplicemente
così. Ma a volte sa essere anche davvero dolce e con me si
è sempre comportato
bene, in questi tempi. Non ha mai provato ad approfittarsi di me,
nemmeno oggi.
Sono stata io a saltargli addosso, non lui.
Chissà
dov’è ora. Potrebbe anche essere qui
in questo momento. Bè, non in camera mia però,
perché non l’ho mai invitato a
entrare. Ma ora non importa.
E’
vero, ha ucciso delle persone. Ma per
colpa della sua natura. Lui è un cacciatore, anche noi
uccidiamo per mangiare.
Quindi è così cattivo?
Non
riesco più a scrivere diario. Ho bisogno
di riposare. Ma sono sicura che domattina avrò la mia
risposta.
Elena
chiuse
il libricino e lo ripose con cura al suo fianco, sul comodino.
Ci
aveva
pensato davvero tutto il giorno, e aveva davvero trovato una sfilza di
pro e
contro sulle decisioni che avrebbe potuto prendere.
Ma
le
domande erano poche.
Lei
lo
amava? Voleva passare il suo tempo con lui? Si fidava
di lui?
In
fondo al
suo cuore, Elena sapeva di conoscere la risposta.
Ciao
a
tutti!
Prima
di
tutto, vorrei ringraziarvi di aver letto la mia fan fiction! E in
particolare
vorrei ringraziare loli89, Erika90 e KeLsey per aver recensito! Le
vostre
critiche positive mi anno fatto piacere e mi hanno incoraggiata non
poco!!! =)
Così
ho
deciso di fare diventare la oneshot una fanfiction!
So
che
questo capitolo è un po più statico del
precedente, cercherò
di farne altri più dinamici! ^^
Anche
perché
ora sto cercando di costruire una trama, visto che questa storia era
nata per
essere solo un capitolo… quidni… vi starete
chiedendo che fine ha fatto Stefan!
xD
Bè,
vi dico
che prima o poi spunterà fuori anche lui!
E
magari
spunteranno anche gli altri personaggi principali! =)
Bene
allora
vi ringrazio moltissimo dell’attenzione!
Al
prossimo
capitolo!
Cecy
p.s.
chiedo
scuse se ci metto tanto ad aggiornare, ma quando scrivo, devo essere
tranquilla
e rilassata, e in questo periodo la scuola è davvero uno
stress, quindi ho poco
tempo per scrivere!