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Autore: FrogWriter    10/03/2010    7 recensioni
Jacob, Nessie e un barattolo di Nutella per un Natale da ricordare.
Fanfiction classificatasi terza al contest "Crazy Christmas Prompt" indetto da emogirl in pink.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ness, si può sapere cosa stai combinando?” urlo fiondandomi vicino a Reneesme che, in punta di piedini su una sedia, tenta di afferrare, con le manine, la maniglia di uno degli armadietti più alti della cucina di casa Cullen.

La prendo con delicatezza tra le mie braccia e la poggio a terra. Lei sbuffa e incrocia le braccia sul petto, con il viso imbronciato. La guardo in attesa di una risposta, con uno sguardo di rimprovero.

“ Uffa, volevo soltanto prendere una cosa!” risponde, sbuffando di nuovo.

“Non potevi chiedere a me o a qualcun altro di prenderla?” le dico dolcemente. “Saresti potuta cadere e farti male”. Immagino la scena e rabbrividisco al solo pensiero.

Lei sbuffa più forte. “Non mi sarei fatta niente, Jake, sono resistente! Perché non ci pensate mai?”. Ora è decisamente arrabbiata. Provo una fitta di dolore a vedere il suo viso rabbuiarsi. Le accarezzo la testa e cerco di calmarla.

“Certo che sei forte, Nessie, lo sappiamo. Però, vedi… sei così importante per noi che abbiamo sempre paura che ti accada qualcosa di brutto”. Si distende, allenta la presa delle braccia e rilassa il viso. Quasi sorride. Credo che ci trovi un po’ troppo gusto, a volte, nel sapere che effetto disarmante abbia su di noi. Le sorrido di rimando, decisamente più rilassato.

“Ora, per favore, potresti dirmi cosa cercavi di prendere?”.

Lei chiude gli occhietti a una fessura, ci pensa su un attimo e poi, ridendo, urla un secco “No!”, correndo fuori dalla cucina, perfettamente consapevole del fatto che la seguirò. Le lascio qualche secondo di vantaggio, poi anche io esco dalla stanza. Seguo la scia del suo odore, che mi porta al salone, addobbato a festa: fili di luci colorate pendono ovunque, illuminando decorazioni dal tipico colore rosso. Vedo Nessie seduta ai piedi del grande abete che Jasper ed Emmet hanno portato in casa direttamente dalla foresta e che Alice ha freneticamente agghindato di addobbi natalizi con l’aiuto della piccolina. Mi siedo accanto a lei, intenta a fissare una pallina, appesa all’albero, dello stesso colore rosato delle sue guance. La guardo e arrossisce leggermente. Io sorrido, beandomi di quell’attimo.

“Nutella” mormora all’improvviso lei, spostando la sua attenzione dalla pallina a un nastrino dorato, illuminato da una piccola luce intermittente rossa.

“Cosa?” le chiedo io confuso.

“Cercavo la Nutella” mi spiega, stringendo gli occhi.

La guardo perplesso. “Perché la Nutella? Pensavo che non ti piacesse così tanto mangiarla…”.

“Oooh, ma non è per me!” esclama guardandomi.

Io sono sempre più perplesso. Per chi potrebbe essere? Per nessuno dei Cullen, ovviamente. Allora forse per me? “Per chi, allora, Nessie?”.

“Per Babbo Natale!” esclama, guardandomi contrariata. Come se fosse la cosa più ovvia del mondo. “Zio Emmet mi ha detto che stanotte Babbo Natale mi porta i regali, ma prima fa un viaggio lungo e stancante. Mi ha detto che i bambini gli lasciano una tazza di latte e i biscotti, per riprendersi dalla fatica, ma io non sono come gli altri bambini e il latte neanche mi piace. Allora gli lascio la Nutella, che è più buona!”. Sorride contenta e soddisfatta per la sua spiegazione. La guardo commosso. È così irresistibilmente dolce. Come si fa a non adorarla?

“Mi sembra giusto, Ness” le rispondo teneramente, accarezzandole i capelli.

 

È notte fonda, ma non riesco a dormire. Ho aspettato che Nessie, agitata all’idea dei regali che troverà domani sotto l’albero, si addormentasse e ora il suo dolce visino non vuole lasciarmi dormire sonni tranquilli. Pazienza, penso, vorrà dire che guarderò qualche film natalizio. Mi dirigo verso il salone, stranamente illuminato, rispetto al buio del resto della casa. Sento delle voci provenire da lì. Spero solo che non ci sia Rosalie. Ascolto attentamente il brusio proveniente dalla stanza: sono Edward e Bella, devono aver finito da poco di sistemare gli ultimi regali sotto l’albero. Mi rilasso ed entro nella stanza.

“Jake!” esclama stupita Bella vedendomi. “Come mai sei sveglio?”.

“Non riesco a dormire” mi limito a rispondere, buttandomi a peso morto su una delle poltrone. Chiudo gli occhi e mi massaggio le tempie. Sento Edward e Bella ridere, mentre guardano uno dei soliti film natalizi che trasmettono in tv. Non so come ho fatto a pensare di poter vederne uno. Decisamente meglio pensare al visino di Renesmee.

Riapro gli occhi e guardo l’albero. Lì, ai suoi piedi, scorgo un barattolo di Nutella poggiato, assieme a dei biscotti e a un coltello, su un vassoio. Rido istintivamente, attirando gli sguardi di Bella ed Edward.

“Lui lo sa…” sussurra Edward a Bella.

“Io so cosa?” chiedo curioso.

“Jacob, saresti così gentile da spiegarmi cosa ci fa un barattolo di Nutella sotto l’albero di Natale?” mi chiede Edward.

Sorrido e gli mostro la scenetta del pomeriggio che ho vissuto con sua figlia; lo vedo sorridere teneramente, mentre spiega a Bella ciò che gli ho fatto vedere.

“Oh, che dolce!” esclama lei, divertita.

Edward si volta istintivamente verso la porta. “Renesmee si è svegliata e tra poco scenderà qui. Ha sentito delle voci e spera che ci sia Babbo Natale, così da poter vederlo” dice sorridendo.

“Che curiosa!” esclama Bella.

“Già, chissà da chi ha preso, vero Bells?” la incalzo io ridendo, provocando una risata anche in lei.

“Sarà meglio che andiamo via, non vorrei che rimanesse delusa vedendoci qui” afferma Edward alzandosi, seguito da Bella.

“Jacob” mi dice lei, guardandomi rimanere fermo.

“Sì, Bella, ora vado. Devo solo fare una cosa” le dico, alzandomi e dirigendomi verso l’albero, sotto i loro sguardi perplessi.

“ Attento a non farti vedere, Jacob” mi avverte Edward.

Rimasto solo mi siedo ai piedi dell’albero. Prendo in mano il coltello e il barattolo; spalmo la Nutella sui biscotti e li mangio. Poi sento dei piccoli passi provenire dal pavimento del piano di sopra ed esco velocemente dalla stanza, nascondendomi in cucina.

Sento Nessie, in punta di piedi per non far rumore (come se potesse fare rumore lei, così delicata), arrivare in salone. Provo a immaginare la sua faccia mentre la sento muovere i pacchi di regali sotto l’albero, curiosa. Poi cala il silenzio per qualche attimo. Aguzzo l’udito per percepire ogni possibile rumore e la sento ridere. “Lo sapevo che la Nutella gli sarebbe piaciuta!” esclama contenta, tornando velocemente nella sua stanza.

Rido felicemente ed esco dalla cucina, diretto alla mia camera.

“Grazie, Jacob” mi dice una voce nell’oscurità del corridoio. È Edward. Deve essere rimasto in ascolto dei pensieri di Nessie, per assicurarsi che non restasse delusa. Ovviamente ha sentito anche i miei e ha capito tutto.

“Non so se avrà ancora occasione di passare il Natale da bambina; volevo che, almeno per quest’anno, credesse a Babbo Natale, come tutti i bambini normali”. Sento una nota di emozione nella sua voce. “Ora ho la certezza che ci crede, grazie a te”.

Quasi mi imbarazzo a quelle parole, ma cerco di scherzarci su. “Figurati, vado pazzo per i biscotti con la Nutella!”. Rido e lo sento ridacchiare.

“Grazie, è davvero felice ora” mi sussurra andando via.

Istintivamente corro al piano di sopra e, cercando di non far rumore, entro nella camera di Nessie. Mi siedo ai piedi del suo letto e la guardo. La sua mano è appoggiata al braccialetto intrecciato che le ho regalato. Sorrido.

Dormi felice, mia piccola Nessie. Babbo Natale esiste ed esisterà per sempre. Per te.

***

Non pubblicavo da tanto tempo... in realtà questa storia l'ho scritta a dicembre, quando ancora l'ispirazione c'era. Ha partecipato al contest "Crazy Christmas Prompt" indetto da Emogirl in Pink e si è classificata terza. Sono molto soddisfatta e ringrazio Emogirl in Pink per il giudizio ^_^

In realtà io odio le Jacob/Nessie; però l'idea è venuta da sola e sono del parere che quando l'ispirazione viene non è giusto fermarla. E poi devo dire che in questa versione mi piacciono, perchè mi sembrano più fratello e sorella; o meglio vedo Jacob come un fratello maggiore che vuole vedere sorridere la sorellina!

Ora vado, la cena è pronta! Se vi andasse di esprimere il vostro parere sarebbe cosa molto gradita :)

   
 
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