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Autore: _wayward    10/03/2010    3 recensioni
Una madre sa, sempre. E, nonostante questo, continua a fingere di ignorare.
I ~ Veglia sotto la Vergine
Eppure sei lì a guardarli, Mikoto.
II ~ Fiore di Melograno
Mikoto osserva, fuori dalla finestra, la caduta dolce dei petali di vermigli melograni.
III ~ D'acqua e Fotografie
Eccolo: il famoso tesoro.
[Raccolta; MikotoCentric][Shishui/Itachi]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Itachi, Shisui Uchiha
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                  ~Veglia sotto la Vergine


Dormi.
O meglio, dormivi forse beatamente, fino a qualche minuto fa.
Poi ti sei svegliata.
E' stato quel rumore attutito, vero?
Si, lo so: ti svegli sempre quando lui arriva.
Neanche fosse che viene per te... Eppure, attenta e all'erta, sei subito in piedi.
La meta è la solita.
Da quanto tempo continui, ormai?
Da quando l'hai scoperto? No. Lo sapevi già da prima, l'avevi sempre saputo; non dire bugie, Mikoto, sennò poi ti cresce il naso come diceva sempre la tua mamma.
Non ne avevi la certezza, dici? D'accordo, come vuoi tu, d'altronde non è questo l'importante.
Quello che conta è che adesso lo sai, eppure stai facendo qualcosa di sbagliato.
Non stai facendo niente, dici? E' proprio questo il punto.
Intanto sei arrivata alla porta della Sua stanza: è accostata, come sempre.
Ti avvicini lentamente, sperando che, come tutte le altre volte, la dea che ti protegge nascondendo la tua presenza sia vigile e dalla tua parte.
Si, avevi sentito giusto. Lui è appena arrivato.
Lo vedi entrare dalla finestra poggiando le mani sul davanzale, passando facilmente fra le ante accostate dal proprietario della stanza, che gli è subito vicino, sveglio come, se non di più, te.
Lui è vestito come tutte le volte che arriva così, una maglia nera con lo stemma del vostro clan e i pantaloni del medesimo colore.
Ha i capelli bagnati, noti, e mentalmente ti dici che deve essere appena uscito dalla doccia al rientro della sua missione.
Mentre chiude piano la finestra noti anche una fasciatura al braccio: deve essere rimasto ferito, ovvio.
Si gira lentamente, cercando con lo sguardo colui per il quale sta' facendo tutto questo.
Lo trova e lo osserva, con lo stessa dolcezza di sempre, avvicinandosi per stringerlo nel suo abbraccio.
Shisui...” sussurra tuo figlio, cingendogli le spalle.
Itachi.” il Suo nome suona sempre così strano pronunciato dalle labbra di tuo nipote.
Quando lo hai scelto non avresti mai pensato che un giorno, accostata dietro a una porta, brividi ti avrebbero accarezzato la schiena, al solo suono di queste tre semplici sillabe.
Ero preoccupato,” scandisce il tuo bambino, affondando la testa vicino al collo del cugino. “Dall'Hokage hanno detto che il tuo gruppo era incappato in un'imboscata e due sono rimasti feriti.”
Non è successo niente di grave, Hina e Karuhi sono all'ospedale ma hanno soltanto delle lievi lesioni interne, nulla di estremamente pericoloso.”
Itachi sbuffa leggermente, inclinando la testa.
Io non ero affatto preoccupato per Hina o Karuhi, lo ero per te.”
Lo so.” risponde il più grande, stringendolo più forte tra le braccia. “Ma io sono qui, adesso.”
Il tuo primogenito annuisce e tu lo vedi sollevare il volto.
Sai benissimo cosa cerca.
E ovviamente non tarda ad arrivare.
Le labbra di Shisui si avvicinano lentamente alle sue, fino ad essere completamente unite.
E' un bacio lento e dolce, ma tu sai benissimo che adesso inizierà pian piano a farsi sempre più passionale.
Infatti, ecco le lingue che si cercano a vicenda, senti i respiri che si affannano tentando di non risultare troppo forti, per non svegliare nessuno -anche se è troppo tardi: tu sei già sveglia-, vedi le braccia di tuo figlio stringersi intorno al collo del cugino in una morsa sempre più stretta e lo vedi alzarsi in punta di piedi pur di raggiungere l'altezza di colui che sta' baciando.
Quando si staccano Itachi ha le labbra gonfie e un vago rossore sul viso, quasi invisibile data l'oscurità della stanza e Shisui gli posa un leggero bacio sulla fronte, portando una mano ad accarezzare la guancia sinistra del tuo primogenito.
Non lo vedi, ma ne sei sicura, sta sorridendo, tuo nipote.
Shisui...” è talmente sottile la voce di tuo figlio nel vuoto assordante della stanza che non sei nemmeno sicura che si sia pronunciato, almeno fino a quando non senti rispondere il più grande e ogni tuo dubbio svanisce.
Dimmi, sono qui.”
Itachi lo conduce verso il letto, intrecciando le loro mani.
Oh, Mikoto, quando si comporta così fa fremere il cuore anche a te, vero?
Li vedi sdraiarsi, l'uno sopra l'altro, mentre tuo figlio bisbiglia qualcosa che potrebbe risultare un “fa freddo”, accoccolandosi sul petto del cugino.
Itachi, cosa vuoi dirmi?” lo sta guardando negli occhi.
In risposta solo il silenzio.
Gli occhi di Shisui sono davvero belli, vero, Mikoto? Lo hai sempre pensato, fin da quando era il bambino allegro e estroverso che ti correva in casa.
Ah, anche Itachi era così felice e spensierato allora.
Shisui era un vero uragano e tuo figlio, per quanto ci provasse, non riusciva a stargli dietro, ricordi?Sorridi, ricordando la volta in cui entrambi avevano asserito che una volta grandi si sarebbero sposati e tu avevi risposto che non si poteva, rischiando di far scoppiare a piangere entrambi.
Si, non si staccavano mai, sempre insieme.
Finché morte non ci separi.
Questo invece non è un ricordo tanto bello.
Distorci il naso tentando di scacciare la visione di una giovane ragazza che percorre la navata centrale di una chiesa, vestita di bianco, diretta verso il suo destino.
Hai sempre avuto la convinzione che era destino, vero?
Questo destino ti si è presentato sotto le sembianze di un uomo che avevi solo intravisto uno volta.
E' un po' crudele, come destino, non trovi?
Scuoti la testa.
Come vuoi tu, Mikoto. Tanto non puoi continuare a fingere per sempre.
Sono più di vent'anni che vai avanti sperando che prima o poi qualcosa cambi, ma guardati attorno.
Ti pare forse che ci siano stati dei cambiamenti rilevanti nella tua vita di recente?
I tuoi figli.
Ovvio, ovvio.
Intanto stai seduta a terra, l'occhio ancora incollato alle due figure stese sul letto.
Itachi sta per rispondere, lo senti. Dopotutto, sei sua madre.
E' che... Non eri obbligato a venire qui, oggi.” esordisce, infine. “Sei appena tornato da una missione, sei stanco, ferito e avresti dovuto stare a casa a riposare.”
Cocciuto.
Non si arrende di fronte all'evidenza che qualcuno possa amarlo così tanto.
Tu lo sai, vero Mikoto? Gli leggi dentro come in una sfera di vetro.
E' terrorizzato, totalmente.
Crede di non meritarsi tutto quell'amore e non riesce ad abbandonarsi completamente.
Ama e lasciati amare, dicono.
In questo momento vorresti solo andare da lui, scuoterlo e sputargli tutto quello che non capisce di sé stesso in faccia.
Ma alla fine pensi che sia soltanto troppo piccolo per avere questa coscienza di sé; e anche Shisui lo deve pensare, perché gli posa un leggero bacio sulla fronte e con il più ironico dei sorrisi gli chiede:
Dimmi, cuginetto, perché credi che venga qui ogni notte in cui mi è possibile, nella tua stanza?”
Il tuo bambino abbassa lo sguardo, mentre il più grande continua a sorridere.
Credi che continuerei a venire se solo questa fosse una cosa che non mi va bene?” gli chiede ancora “Credi che sia qui, adesso, solo perché mi sentivo in dovere verso di te?"
Puoi sentire chiaramente -o meglio, non puoi sentire- Itachi trattenere il respiro.
Sei davvero uno stupido se pensi così.” esclama tuo nipote, dandogli un lieve scappellotto sulla nuca.
Io sono qui unicamente perché il tuo letto è dannatamente più comodo del mio.”
Itachi fa una faccia sorpresa, poi, inaspettatamente, scoppia a ridere.
Sorride, suo cugino, esclamando “Baka!” e gli prende il naso fra le dita, tirandoglielo, proprio come facevano da piccoli.
Va bene, va bene, hai ragione tu: adesso basta!” sussurra il più piccolo dei due cercando di sottrarre il naso alla presa di Shisui.
Bravo cuginetto.” sorride lui, lasciandolo e schioccandogli un bacio sulla guancia.
Continui ad osservarli mentre tuo figlio gli scivola sopra, iniziando a strusciarsi contro il suo collo, mentre i baci si fanno sempre più roventi, più passionali, mentre le mani iniziano a vagare su tutto il corpo.
Di nuovo.
Attimi così intensi eppure così fragili. Ti chiedi se sentiresti il rumore della fine di quel momento come un piatto di porcellana che si scontra con il pavimento scagliando frammenti ovunque se si accorgessero della tua presenza.
L'infrangersi di un vetro, ma non un vetro qualunque; questo è un vetro importante, vero? Come se si rompesse quello scorpione di cristallo in salotto.
Istintivamente cerchi di capire il perché hai scelto proprio lo scorpione, tu e le tue manie di capire sempre tutto di tutti, perfino di te stessa.
Scorpione, dunque.
Intanto vedi i vestiti che i due ragazzi si sono tolti cadere dal letto.
E' un animale crudele, lo scorpione.
Senti i respiri affannati di Itachi.
Fa paura, lo scorpione.
La testa di Shisui sparisce sotto le lenzuola.
Si avvicina senza che tu te ne accorga, lo scorpione.
Punti gli occhi su tuo figlio, mentre si copre la bocca con una mano, probabilmente per coprire i gemiti.
Ma te ne accorgi, poi, Mikoto. Solo che è troppo tardi.
E' quando senti un dolore intenso, quando avverti il suo veleno che ti scorre dentro, allora sai che è lui, lo scorpione.
Ma sei sicura che si stia ancora parlando dello scorpione? Oppure il discorso ha cambiato protagonista?
Ah, Mikoto, Mikoto.
Se sei così convinta che quello che si sta consumando a pochi metri da te sia il male e che porterà al male, perché non fai nulla?
Scuoti la testa con vigore.
Reagisci, dunque.
Entra. Fermali. Urla.
Rompi questo cristallo.
Smettila, smettila di piangere silenziosamente. Tanto non lo faresti mai.
No e sai benissimo il perché.
Cosa dici? Non è vero?
Forse prima dovresti guardarti allo specchio.
Sei più trasparente dello stesso vetro a cui hai pensato prima.
Te lo si legge negli occhi, mentre li osservi da lontano, da vicino, mentre gli auguri buona giornata, mentre cerchi di captare i loro segreti fra le tante parole che si scambiano.
E' forse rabbia quella? Magari tristezza? Disonore?
O gelosia?
Sai, si dice che, raggiunta una certa età, siano i figli a dover realizzare i sogni dei propri genitori.
No, Mikoto, è inutile che cerchi di negarlo: non puoi mentire a te stessa.
Tutto questo è sbagliato.
Loro non dovrebbero baciarsi così, guardarsi in quel modo semplicemente traboccante d'amore, accarezzarsi furtivi fra una missione e l'altra.
Non dovrebbero.
E' omosessualità. E' incesto.
E' contro il clan. E' contro la morale del villaggio. E' contro i principi che tu gli hai insegnato.
Farà soltanto male.
Eppure sei lì a guardarli, Mikoto.
Già, neanche tu dovresti essere qui, pensi.
Ma cosa intendi? Qui in questa stanza, in questa casa, in questo mondo, o in questa vita?
Ed è così, mentre sei troppo occupata a combattere fra ciò che è giusto in quanto madre e ciò che è sbagliato in quanto donna, fra ciò che non hai fatto e ciò che potresti fare, che gli amanti si addormentano.
Sei tentata di avvicinarti -per rimboccargli le coperte o per osservare da più vicino i segni che questo amplesso ha lasciato sul loro corpo?- ma non lo fai pensando che si accorgerebbero di te.
Sono ninja e sono stati addestrati per questo. Sono nati per questo.
Ti alzi, ritorni lentamente alla camera che dividi con il marito di un'altra e ti sdrai nel suo letto.
Questa è l'ultima volta, cerchi di convincerti in questo modo da più di un mese.
La dipendenza ti sta facendo cadere in un baratro troppo profondo per permetterti di uscirne così facilmente.
Soltanto una notte ancora, soltanto una.
Ma non smetterà mai.
Dopotutto...
come puoi uccidere i tuoi stessi sogni?


Owari~

>> Memo:
Heilà!~
Salve a tutti, ascoltatori sintonizzati su questa frequenza, il mio cuore è con voi. <33
Qui è la DJ Kyoko che vi parla e che inaugura così questa nuovissima fic. u_ù
Innanzitutto, oh voi sommi lettori, sappiate che sono un disastro, un vero disastro nell'inserire introduzione, parametri vari e avvertimenti. T.T Al momento di pubblicare vedendo tutte quelle opzioni tipo, chessò, romantico, triste, eccetera (ma soprattutto il rating! Fosse per me metterei rosso a tutte le mie pubblicazioni che almeno sono sicura di aver fatto giusto ç.ç'') mi viene sempre da pensare: “Oddio, avrò messo giusto?” “E se poi è sbagliato?” “Ommadonna!”. Ma che testa di un'autrice. XD Quindi vi prego di segnalarmi errori vari ed eventuali in questo (e anche in altro XD). ^^''
Bene, chiarito ciò, iniziamo con le dovute spiegazioni su questa “raccolta”.
Innanzitutto sappiate che sono una piuttosto inconcludente, quindi non abbiate aspettative troppo grandi per me. =”=
I capitoli arriveranno uno ogni morte di papa (anche se vi prometto che tenterò di impegnarmi per essere il più veloce possibile!) e magari saranno pure cortissimi. TOT
Non credo che sarà una raccolta solamente di one shot, anzi, credo che varierò un po', passando dalle drabble, song fic, missing moments e chi più ne ha più ne metta.
La cosa fondamentale che legherà questa raccolta sarà Mikoto, insomma qui si tratterà del legame fra questa mamma (Mikoto Uchiha e da qui il titolo “Okasan” in giapponese appunto “Mamma”) ed i suoi figli, in particolare Itachi. In particolare-particolare il legame protagonista sarà una specie di triangolo fra Shisui, Itachi e Mikoto; non un triangolo amoroso ma un triplice legame.
Quello tra una madre suo figlio, una zia e suo nipote e due cugini che in questo caso sono anche amanti. Uao.
Chi mi conosce sa perfettamente la mia passione per questo pairing e, ovviamente, parlando di Uchiha, non potevo non inserircelo, no? XD
Ma tralasciamo-
L'ultima cosa importante che volevo dire è che, avete letto il capitolo? Siete scandalizzati? Bene!
Sappiate che questa raccolta non sarà tutta così! T.T
Ci saranno capitoli più allegri (sicuramente), alcuni più tristi e altri proprio comici (tenterò, d'altronde, chi è poeta tragico per sua natura è anche un poeta comico <3).
Poi ogni capitolo sarà staccato dagli altri, questi non saranno in ordine temporale e alcuni magari non avranno proprio niente in comune con gli altri. (Insomma, potrei anche decidere di inserire una AU)

L'ultimissima cosa: ci tenevo a spiegare il perchè di questo titolo.
In effetti è un po' complicato, però mi piaceva, quindi l'ho inserito ugualmente.
Il significato di veglia innanzitutto è duplice: ovvero indica sia Mikoto che effettivamente sta sveglia ma anche il suo spirito di madre che in un modo alquanto inquietante e forse perverso (ò.ò) veglia su suo figlio. Come per controllare ogni sua mossa, il che è giustamente sbagliato, in questo caso. XD
Poi la “Vergine” è Mikoto intesa come madre ma è anche Maria, la vergine per eccellenza, la quale potrebbe essere quella “dea” a cui ci si riferisce all'inizio.
Occhei, fanno un po' pena come note, non fateci caso!
Che complicazioni inutili. XD

Comunque, ringrazio coloro che leggendo sono arrivati fin qui e ringrazio ancor di più coloro che magari lasceranno un commentino. <3

Kyoko~

  
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