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Autore: dadu_013    11/03/2010    1 recensioni
E' la mia prima storia, spero vi piaccia.
"Ecco come ci siamo conosciuti io ed Anna.
Genere: Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ERA UN NOIOSO POMERIGGIO DI PIOGGIA DI PRIMAVERA.

MICHELE AVEVA FINITO DA DIECI MINUTI I COMPITI...

ERA SOLO A CASA E STAVA DAVANTI ALLA FINESTRA A GUARDARE LE GOCCIOLINE CHE CADEVANO SUL PRATO DEL PICCOLO GIARDINO...

CERCò DI CONTARE GLI SCHIZZI, CHE COLPIVANO IL VETRO, MA SI RITROVò Più ANNOIATO DI PRIMA.

CON UN SOSPIRO SI STACCò DAL DAVAZALE E SI LASCIò CADERE SUL LETTO.


Chiuse gli occhi e iniziò a pensare, a ripercorrere la sua vita.


"Di quando ero piccolo non mi ricordo molto, vivevo con i nonni paterni in in piccolo paesino di campagna.

A tre anni mi trasferii in città per frequentare la scuola materna e per stare vicino agli altri nonni.

Il primo giorno di scuola volevo tornare a casa, avevo paura di non trovare amici, e non conoscevo nessuno.

Quando entrai nella classe tutto fu più bello, essa era colorata e piena di giochi.

La cosa più bella fu quando una bambina si avvicinò a me, mi porse la sua piccola manina e con una vocina dolce mi disse -ciao!Sono Anna, diventiamo amici?- Io le strinsi la manina e le dissi il mio nome."


Gli scappò un sorriso.


"Ecco come ci siamo conosciuti io ed Anna.

Eravamo migliori amici fino a quando non si trasferì in un'altra città.

Alle elementari avevo qualche amico, ma non li sento mai
Alle medie ho conosciuto il mio migliore amico, Eugi, un tipo matto."


Sorrise di nuovo, per lui era una cosa strana sorridere.


Al liceo era tutto cambiato.

All'inizio andavo bene, ma l'anno di terza fu un delirio.

Avevo pochi amici, i voti erano tutti insufficienti, cercavo di impegnarmi, ma ci riuscivo ben poco; avevo bisogno dell'affetto di una ragazza.

Nessuna mi voleva, e io ci stavo male.

La scuola e il rapporto con i miei peggiorava e stavo sempre peggio.

Inizia ad allontanare gli amici perchè vedevo che stavano male per me.

Passavo le giornate intere davanti al computer, mi iscrivevo a broswer game e chattavo sempre.

Mi mancava la voglia di vivere, non avevo scopi per vivere.

Alla vigilia di natale conobbi una ragazza, voleva capirmi, starmi vicina, ma avevo paura di farla star male, di rovinarle la vita.

Ci scrivevamo tutti i giorni, lei voleva stare insieme a me, anch'io volevoma avremmo sofferto troppo per la lontananza e non volevo farla soffrire.

Pensavo sempre di ferirla così la allontanai.

Avevo solo un pensiero nella mente, ho solo un pensiero nella mente.


Michele iniziò a scrivere una lettera, la lasciò sul tavolo della cucina e salì all'ultimo piano del suo palazzo.

Guardava tutta la città, voleva farla finita, ma poi gli venne in mente la ragazza.

Si rese conto di amarla, di volerla...

Ora stanno insieme e, nonostante la lontananza, sono felici.

  
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