Questa fic è ispirata alla canzone "When You Say Nothing At All" di Ronald Keating. E' una lettera d'amore di un ragazzo innamorato. Non ha nulla di particolare, è una semplice confessione, ma bisogna saper guardare tra le righe a volte.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
I seguenti
scritti sono tratti dal diario di Thomas R. Brown, nato il 13 settembre
1987 a New York...
Lei. Non dico altro. Soltanto il suo pronunciare, che
echeggia nel vuoto, nel buio profondo, nell'inquietezza, nella solitudine delle mie notti. Non sapevo quanto l'amore potesse
essere distruttivo prima di conoscere lei. Possono sembrare le puerili,
sconsolate e tipiche parole di uno sventurato innamorato; ma vi assicuro che nel preciso istante in cui i miei occhi incontrarono i
suoi il mondo cambiò. Era la luce che emanava, quell'aura
che brillava attorno a lei, con lo stesso incanto
di una poesia. Non parlo solo della sua bellezza, parlo di ciò che regnava all'interno
di lei, ciò che era invisibile all'esterno, ma che costituiva il nucleo della sua persona. Lo percepivo, dai suoi occhi, dal suo
sguardo magico si poteva capire tutto, riuscivo a trovare la risposta ad ogni domanda che mi ero mai posto; riuscivo a sentire i sentimenti, ogni
emozione, ogni promessa, ogni speranza, sembrava concreto. E non diceva niente, e questo bastava, e il suo silenzio svelava le vere
parole; c'era una verità, in quegli occhi, una profonda, dolce, amabile verità, l'unica che fosse mai stata tale in questo mondo. Se c'era davvero qualcosa di divino
in lei - e vi assicuro che c'era - ha lasciato un segno su di me che durerà fino alla fine. Mio cuore, mia luce, mia vita.