Salve mondo di EFP. Sono iscritta in questo sito da molto e dico molto tempo. Ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicare qualcosa. Un po’ per paranoie mentali mie, un po’ per paura. Insomma ho letto tante storie su questo sito che alla sola idea si postare un qualcosa di mio mi agitava. Alla fine, mi sono fatta forza e ho deciso di postare!
Premessa: questa non è una vera e proprio poesia. Più che altro si tratta di una riflessione messa su carte in una giornata di neve (una delle tante ormai...). spero che possa interessare ed incuriosite e ditemi cosa ne pensate. Sono accettate qualsiasi tipo di critiche non sono in cerca solo di complimenti.
Buona lettura baci diddy
Ps: mi scuso in anticipo per gli orrori grammaticali T.T
Something Missing
9 marzo_
Le strade sono affollate,
le macchine sfrecciano sull’asfalto incuranti della neve
che fitta continua a cader giù.
Tutti di corsa come a voler sfuggire al tempo
che, incessante, continua a scorrere.
Sono in autobus, e sento voci attorni a me.
Voci felici. Voci arrabbiate, persino voci annoiate.
Tutti intenti a discutere della propria giornata con il loro compagno di viaggio.
C’è gente che, in completa solitudine, rimugina su se stesso,
volgendo il volto verso il finestrino, perdendosi nei loro pensieri più profondi.
Continuo a sentire voci attorno a me. mi perdo nei discorsi che mi avvolgono assimilandoli.
Ma qualcosa non va, qualcosa manca.
Mi volto verso il finestrino.
Guardo l’asfalto che imperterrito scivola sotto i miei occhi
Mentre lunghe strisce bianche discontinue vengono inghiottite da un nero oceano.
Alzo lo sguardo, ed esso si perde nei miriadi petali di neve,
che diversamente dal solito non cadono sinuosamente a terra,
incantando tutti con la loro bellezza,
ma cadono in modo disordinato, confuso,
mossi dalla furia del vento,
che impetuoso soffia, come a voler dimostrare la sua forza.
C’è un fiume.
Lo spettacolo che mi si pone davanti mi mozza il fiato.
Il prato che lo contiene ai lati
è completamente ricoperto da petali di neve.
Qualche timido ciuffo d’erba cerca di emergere da questo prato ghiacciato
Creando una piacevole composizione artistica.
Nonostante il tempo cerchi di influenzare il mio umore,
nonostante il ghiaccio cerchi di incantarmi in questa sua caduta burrascosa,
quel “qualcosa” continua a mancare.
Mi guardo attorno, senza un particolare motivo, per poi
tornare con lo sguardo verso il finestrino ormai opaco.
Cammino.
Il freddo attanaglia la mia mente.
Non riesco a pensare a nulla, fuorché al freddo che tenta di penetrare la mia pelle
Come prima reazione cerco di avvolgermi di più nel giubbotto.
Quando poi sento sussurrare nell’aria il mio nome.
Alzo il capo.
Ma attorno a me c’è solo neve.
Lo sento ancora.
Mi volto spaventata. A testa china aumento il passo.
Sento ancora una volta quella voce pronunciare il mio nome.
Ma questa volta non si tratta di un lieve sussurro nel vento,
ma di un richiamo forte e limpido
alzo il volto e ti vedo.
Vedo il tuo corpo.
Vedo il tuo viso.
Vedo il tuo sorrido capace di illuminare le mie giornate più buie.
Mi tendi la mano.
Mi avvicino allungandoti la mia.
Ma quanto riesco appena a sfiorarti tu non ci sei più.
Mi guardo attorno ma tu non ci sei più. Ancora.
Ti ho immaginato. Ancora.
Ho immaginato la tua voce. Ancora.
Ho immaginato che tu fossi li con me. Ancora.
Non mi resta che inoltrarmi nella neve.
Senza di te.
Ancora.