IL PENSIERO NON BASTA

“Auguri Sanji!! Hai preparato la torta?”

Lufy continuava a saltellare di qua e di la, eccitatissimo all’idea di mangiare.

“Si si, certo! Ora però calmati”

Tutti i mugigawa erano riuniti attorno al tavolo della cambusa, per festeggiare il compleanno del cuoco.

“Comunque, non è molto giusto! Il dolce avremmo almeno potuto prepararlo noi”

Nico Robin aveva parlato, mentre guardava la grande torta di panna e cioccolato che il biondo stava accingendosi a dividere.

“Oh Robin-san sei così premurosa! Ma non avrei mai permesso a te o a Nami-chan di affaticarvi! Per me è naturale cucinare, non mi pesa affatto!”

“Si il cuoco ha ragione! E poi, anche se ci fossimo impegnati , la torta non sarebbe mai uscita buona come una delle sue!” disse Franky alzando il bicchiere di cola a mò di brindisi.

“Aspetta Sanji … prima di tagliare la torta…io ti ho preso un regalo…sai, è solo un pensierino!”

Chopper stava porgendo un pacchetto incartato molto accuratamente( probabilmente dalla mano esperta di qualche commessa), al biondo.

“Oh si anche io ti ho comprato una cosuccia!”.

“Già anche io “

“Io pure”

Ad uno ad uno tutti i compagni di viaggio tirarono fuori dei bei pacchetti colorati ( molto appariscenti), più o meno grandi.

“Ragazzi non dovevate!”

Il biondo si sedette ad una sedia iniziando a scartare i pacchetti.

Dopo alcuni minuti, il cuoco aveva ormai aperto tutti i regali che aveva davanti.

“Grazie mille a tutti! Non era necessario tanto disturbo!”

“Figurati ! Nessun disturbo… solo credo che…la prossima volta faremmo meglio a consultarci prima tra di noi!” disse Nami mentre guardava i regali aperti sul tavolo.

“Già effettivamente sarebbe stato meglio” concordò Usopp annuendo.

Anche gli altri fecero segno affermativo con la testa, con un’espressione tra il mortificato e l’imbarazzato.

Nell’ordine Sanji aveva ricevuto: un libro di cucina da Chopper così come da Nico Robin; due accendini, uno da Lufy ( che stava ormai sbavando sulla torta) e uno da Usopp; per finire Nami gli aveva regalato una camicia bianca e Franky un’altra camicia, ma azzurra!!!

“Ma no, che dite ragazzi !! Sono dei bei regali ! Tutte cose di cui faccio ampio uso, non ne ho mai troppe!”

“Bhè almeno noi il regalo te lo abbiamo fatto”

Nami, nel dire quelle parole, si era girata verso lo spadaccino, che se ne stava seduto a braccia conserte su di una sedia,  a capotavola.

“Già Zoro come hai potuto non regalare nulla a Sanji? In fondo basta il pensiero, potevi almeno sprecarti!”

Usopp era salito sulla sedia, puntando il dito contro lo spadaccino, in maniera teatrale.

Zoro sbuffò, si alzò dalla sedia e si diresse verso il biondo, fermandosi esattamente di fronte a lui.

“Prendi!” disse porgendo un pacchetto tutto stropicciato, che lasciava molto a desiderare.

Il cuoco lo prese in mano: troppo piccolo per essere un libro, troppo grosso per essere un accendino e  per nulla morbido, come invece sarebbe stata una camicia.

Lo scartò lentamente, fino a rivelare la rigida copertina di un CD.

“Mozart? Come lo sapevi che…”

Zoro alzò le spalle.

“Ogni tanto lo fischietti, quando sei soprapensiero!”

Tutti i mugigawa guardavano in silenzio prima uno e poi l’altro.

“Grazie!!”

Sanji non aveva altre parole per esprimere ciò che sentiva, era davvero un bellissimo regalo.

“Mi è venuto sonno… vado sul ponte a farmi una dormita!”

Detto questo, Zoro uscì dalla stanza, lasciando dietro di se un silenzio attonito ed un cuoco sorridente.

PENSACI…UN REGALO VA BEN OLTRE L’OGGETTO.

E’ REGALATO IL TEMPO CHE SI DEDICA ALLA SCELTA DEL DONO.

E’ REGALATO IL PENSIERO CHE SI CONCENTRA SUL SELEZIONARE,

TRA TANTE,

LA COSA CHE MEGLIO SI INTONA ALLA PERSONALITA’ DI CHI LA RICEVE.

ECCO PERCHE’ IL PENSIERO NON BASTA.