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Autore: shun87    13/03/2010    1 recensioni
Perchè quando tutto crollerà io sarò dall'altra parte del fiume a veder passare il tuo cadavere
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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nota: ringrazio tanto lady butterfly per la rencesione sulla storia orologio, mi ha fatto molto piacere :). Come al solito tutte le mie fanfic nascono sempre a causa di avvenimenti nella vita reale, e anche questa non fa eccezione. Ammetto, è poco curata rispetto all'altra, ma è uno sfogo per una situazione che ho vissuto e per cercare di mantenere naturale lo stato d'animo che impregna questa fic, ho deciso di intervenire il meno possibile tentando di rendere il tutto il meno artificiale possibile (cancellando gli orrori orotgrafici, speriamo di averli beccati tutti). Benchè la storia sia abbastanza breve, è un polpettone focalizzato su di un unico sentimento: l'odio.


 

Ti guardo, mentre con passo sicuro ti allontani dalla vetrina del negozio che porta l’insegna di “Motivi”.
So bene che non mi hai visto, mi sono nascosto appena ho intravisto la tua faccia, avvolta da quegli orridi ricci, crespi e mal curati, stagliarsi attraverso la folla che intasa questa via di Napoli;
è strano sai vederti qui, lontano dal tuo piccolo paese di provincia, dove ti rintani con lui ed io non posso raggiungervi.
Decido di seguirti, oramai sono vittima dei miei impulsi, ma prima, voglio assaporare questo momento, l'attimo prima della distruzione, del confronto che porterà me o te alla disfatta;
si cara la mia rivale, maledizione delle mie notti solitarie, ho deciso di affrontarti e dio me ne è testimone, giuro che uno dei due, stavolta , dovrà soccombore.
Esco dalla rientranza del portone, quello che è stato il mio caldo rifugio fino a qualche attimo fa. Nonostante tremi leggermente e il mio passeggiare non risulti così sicuro come vorrei,
un sorriso si staglia sulle mie labbra, al solo pensiero che, se i passanti non fossero così presi da loro stessi mi guarderebbero torvamente.
Sai mia cara nemesi, ho sempre avuto manie di protagonismo, proprio come te, ma almeno non me ne vergogno.
Ti fermi nuovamente, e i tuoi capelli ondeggiano nell’aria a causa del movimento e ti guardi in giro, ed io capisco il perchè. Non stai cercando un altro squallido capo di qualche griffe commerciale, da aggiungere al tuo
insulso guardaroba, No! milioni di fotoni hanno raggiunto le tue terminazioni nervose e ti sei sentita la schiena avvampare.
Ecco, ruoti il tuo viso verso di me e i nostri occhi si incrociano; rimani sbalordita, io invece, nonostante l'impulso che ho di fuggire via o almeno di abbassare lo sguardo lo tengo fisso su di te e in un millesimo
di secondo nascondo l’ agitazione, soffocandola nello strato più basso del mio io, violentado me stesso e ti fronteggio.
Nero contro nero, per noi due, ora non esiste niente più intorno, i miei occhi diventano buchi in cui rischi di essere risucchiata, perché tutto l’odio che provo ora, finalmente posso mostrartelo apertamente, 
non più limitandomi a sparlare di te con i miei amici, davanti ad una birra o una canna.
Il mio sguardo ti ha colpita, ti senti affogare e cerchi perciò di ricomporti. D'altronde non è bello far vedere al proprio nemico le sensazioni che intasano ogni fibra del tuo essere, ma ti conosco troppo bene, sono anni che ti osservo, studio e mi informo, per lasciarmi illudere da te. Prevedo i tuoi giochi mentali, lui me ne parla sempre, per me sei come un libro aperto!
Tutto inutile, sogghigno, con i miei denti che sfiorano il tuo collo non riesci a trovare quella falsa calma che vuoi mostrarmi. La tua debolezza mi nutre, ora mi sento dannatamente forte.
Leggimi, guardami negli occhi e vedi quello che ho voglia di urlarti ma non posso per via della troppa gente.
Forti tremiti ti sconquassano, non mi fermo devi provare tutto quello che per colpa tua ho patito e patisco! Devi capire cosa si prova ad essere sempre al secondo posto, a passare la notte in un letto troppo grande per una sola persona.
La senti questa sensazione che ti fa male? si esatto così ti voglio vittima ed io carnefice.
Comprendo che sei crollata, quando ti inginocchi a terra,
sbuffo troppo facile! Non solo hai ceduto, ma ti sei resa ridicola anche davanti agli occhi di questa folla che ora ti si accalca intorno per vedere cosa hai. Tu che hai sempre odiato la compassione ed ora ne sei vittima.
Con fare seducente e altero mi giro dandoti le spalle, per farti comprendere come sei inutile alla mia vita e cosa è la vera classe.
Avverto i tuoi occhi supplichevoli sulla mia schiena, che si fanno largo attraverso i corpi che si ammassano a fianco a te, che chiedono venia, che mi implorano di non distruggere il tuo nido.
, penso, ma vorrei urlartelo in faccia, cosa credi? che mi sprechi per te?!La vittoria è sempre stata mia, e te ne accorgerai col tempo, questo incontro è servito solo a rendere più forte la mia presenza che aleggia su te e su lui.
Soddisfatto me ne vado capendo che in realtà tu non sei altro che una debole, e non quel rifugio caldo e accogliente che vuoi sembrare per lui.
Si cara mia tieniti la sciocca e finta stabilità perchè quando tutto crollerà io sarò dall'altra parte del fiume a veder passare il tuo cadavere e a scoparmi tuo marito.

  
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