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Autore: Wolf    28/07/2005    2 recensioni
Giorni di veleno è quando la delusione è l'unica cosa che si può sentire, quando le cose non vanno come dovrebbero o per meglio dire quando non si vuole accettare che dovrebbero andare come vanno; Giorni di veleno è accettare la morte, l'amore e, prima d'ogni altra cosa, la vita.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L

L' Onda

 

Tenerife, 1998.

 

La sabbia,

si sgretola, infilata tra le pieghe della mia gonna.

Colori acrilici,

la mia maglietta,

la tua maglietta,

la loro maglietta.

 

E l' onda.

 

Isra suona la chitarra e da sotto i suoi capelli mori, attraverso le fiamme del falò, getta occhiate silenziose verso di me.

Certe volte non riesce a smettere/

Rimane così, intrappolato tra i miei occhi come una falena all'interno di una lampada/

Lentamente brucia/

Dolcemente brucia/

Silenziosamente brucia/

E brucia/

Brucia il suo amore/

Brucia la sua rabbia/

E brucia la sua delusione/

Brucia il suo odio.

 

Genas mi trattiene con un braccio attorno al collo,

No, Genas non mi trattiene, io trattengo lui,

Io addosso al mio peso

Io appoggio il suo peso

Genas ride/

Isra suona/

Genas canta.

 

Monica canta, attraverso sorrisi impacciati, cancellati dal sale del mare.

Si avvolge nel tiepido colore di un asciugamano rosso.

 

Isra suona, come aveva scritto/

Isra per me/

Isra per se/

Isra per un amore che da solo ha costruito e distrutto/

Isra per ciò che non dico/

Isra per ciò che dice/

Isra per ciò che non dimentica.

 

Ingrid muore.

 

Genas mi accarezza/

Mi accarezza i capelli.

 

Ingrid canta/

Isra suona/

Ingrid muore.

 

 

1997

In un sogno, per un banale incidente, si possono scambiare due persone per una sola?

 

Si può guardarli avvolgersi tra le coperte della speranza,

nascondersi tra le pieghe dei vestiti,

sul patibolo della pietà, dietro l'elefante della paura, verso l'altare del perdono.

Un uomo gay ed una donna innamorata di un altro uomo,

le tempie così vicine da fondere i propri cervelli.

Kaboom!

Fuori è caduta la prima bomba.

Kaboom!

Fuori è caduto il primo fiocco di neve.

************************

Tic - Tac

Tic - Tac

Tic - Tac

Tic - Tac

 

"Signore?"

E' un maschio.

"E' una femmina."

Chissà perchè uno si aspetta sempre che gli dicano "E' un maschio".

Troppi stereotipi strappati alla tv,

Battute rubate ai cellulari.

 

"Okay."

"Non vuole entrare?"

"Meglio di no."

Ed ora, esco sul balcone, mi accendo una bella Marlboro rossa.

"Entro... entro io... posso?"

Isra.

"Certo signore, venga con me."

E' già sparito.

***********************

Sta piangendo.

Isra.

 

Sta fumando.

Genas.

***********************

"Cosa pensavi di fare?!"

"Vedere... vedere mia figlia."

"MIA figlia vorrai dire!"

"..."

"Isra ricorda queste parole: non avvicinarti mai, mai più ad Ingrid e Blança, sono stato chiaro?"

"Blança?"

"Hai capito bene."

"Ingrid aveva detto... io e lei avevamo detto che l'avremmo chiamata Maya. Lei aveva promesso..."

"Non me ne frega un cazzo di cosa aveva detto..."

"Promesso."

"...Come ti pare, di cosa aveva promesso Ingrid, dei vostri giochini da amanti. La figlia è mia e si chiamerà Blança."

"Blança..."

"Sì Isra, Blança."

"E' bellissima."

**********************

28 novembre.

E sei mesi sono sembrati tutta la vita.

E sei mesi sono stati bruciati nel piattino delle ceneri/

In quello dei peccati/

In quello delle segrete richieste di dolore.

 

"Io ti battezzo Blança Maria Consuelo Nieto"

Tre nomi che rimbombano vuoti nel pozzo di un cognome che brucia così/

Con il vento.

 

Sta piangendo.

Isra.

 

Sta fumando.

Genas/

Genas Nieto.

**********************

Toc

...

Toc

...

Toc

Non ricordavo che la luce, nemmeno quella della luna, fosse davvero così/

Forte.

 

Non ricordavo che il sapore delle lacrime, nemmeno quelle di Ingrid, fosse davvero così/

Acre/

Salato/

Pieno d'amore.

 

Tumore/

Tumore/

Non so nemmeno cosa significhi/

Tumore.

 

"Ti avevo detto di smetterla."

E piange ancora di più/

Abbracciando le mie ginocchia.

 

"Ti amo."

Le lacrime s'arrestano ma sappiamo entrambi quanto più forti di prima saranno/

Quando ricominceranno/

Ora che ricominciano.

 

"Bugiardo!!"

Ridi o piangi?

Beh, prima mi colpisci/

Una sberla dolce come il profumo del mare/

Il profumo dell'onda.

 

 

1998

"Sì Isra, hai ragione e per favore non dire niente. Non avrei dovuto tenerti lontano dalla bambina."

Passi avanti/

La bambina non è più la sua/

La bambina non è mai la mia/

Senso di possesso che ci attanaglia come in un recesso di anni.

"Andiamo."

*****************

Isra suona/

Blança ride.

 

Isra soffoca il suo sguardo su quel piccolo viso/

Un' altra nota ancora/

Ancora/

Ed il sorriso/

Quello di suo padre/

E gli occhi verdi/

Intensi come due metà d'un campo di pallone/

Intesi come piccole goccie di sciroppo alla menta/

Gli occhi verdi/

Quelli di sua madre.

 

Isra suona/

La loro ultima canzone.

 

Ingrid canta/

E poi muore.

Nel silenzio di un onda.

Ora c'è l'acqua/ tra le pieghe della gonna/ scivola come le carezze di Isra/

dolci come il tormento/ dolci come la morte/

ed il silenzio/

di ogni notte/

nell'amore più assoluto/

del vuoto/

Ed il silenzio del sapore di quell' ultima sigaretta che c'era/

ancora in mezzo a quel libro/

L'ha fumata/

L'ha spenta tra l'onda/

Non era una Marlboro/

Non l'ultima/

No/

Era una Chesterfield/

Era la sua ultima sigaretta/

L'ha fumata al posto di Isra/

Sarebbe dovuta essere/

Quell'ultima sigaretta/

Che lui non ha mai fumato/

L'ha spenta tra l'onda/

Adesso.

 

E adesso/

Isra suona la loro ultima canzone.

 

In un sogno, per un banale incidente, si possono scambiare due persone per una sola?

 

No Isra, no/

Non sbagliare la nota/

Lascia asciugare quella lacrima sul tuo viso/ dal fuoco/

Nasconditi ancora/

Tra le pieghe del mio vestito/

E l'onda mi investe/

Dolce/

Muta/

Come il tuo sguardo.

 

La più grande storia d'amore/ consumata tra un onda ed una chitarra/ mai asciugata/ come quella lacrima.

 

La faccia di Isra sta bruciando/

Ed i denti tagliano/

E le corde suonano/

E canta più forte...

 

L'onda si è immersa,

 

"INGRIIIID!! NO!"

 

Genas corre/

Corre forte in un nero vuoto/

Fresco/

Verso/ il giudizio finale/

Ogni momento è stato fatto per essere/

Inghiottito/

Dall'onda.

 

Un'altra onda riemerge/

Isra fà silenzio/

Rumoroso/ come l'inferno/

E' il loro ultimo sogno/

La loro canzone/ è finita.

 

Un'altra onda si è immersa/

è già sparita.

 

******

N.d.A. Questo racconto breve, se così si può chiamare, è dedicato a tutte quelle storie, a quelle persone, a quei momenti in cui la vita fa male, anche se è bella, anche se te l'aspetti. E' dedicato ad Alice, quella nel mio cuore sempre e x sempre, e nella fattispecie ad un' altra Alice, Aci, per tutte le cose che mi ha insegnato, per l'amicizia profonda e speciale oltre ogni come che ci lega, per la persona splendida che è.

R&R, please!!!

Grazie a tutti,

Wolf.

 

  
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