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Autore: StillAnotherBrokenDream    13/03/2010    3 recensioni
Emily sta per sposarsi con l'uomo dei suoi sogni. Kevin è sposato da anni con la donna che credeva fosse quella dei suoi sogni. Entrambi scopriranno che le favole non esistono, ed è facile restare delusi, e molto doloroso....
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Bittersweet Love'
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La città era grande, eppure il destino sembrava proprio che si fosse messo a giocare con loro, facendoli incontrare mentre ent

A/n: Grazie a tutti, non mi aspettavo che la mia storia fosse così seguita e apprezzata *__* sono commossa, trenta persone tra seguite/preferiti!! Bacionissimi a chi recensisce <3 siete meravigliose!!! Capitolo diviso in due, spero vi piaccia. Io mi sono divertita XD

 

IX

(prima parte)

 

 

 

 

La città era grande, eppure il destino sembrava proprio che si fosse messo a giocare con loro, facendoli incontrare mentre entrambi svoltavano lo stesso angolo.

“Mi scusi.” disse Emily all’uomo contro il quale era andata a sbattere.

Kevin la riconobbe all’istante, al contrario di lei. “Ehi, non pensavo che il mondo fosse così piccolo!”

Emily lo guardò e sorrise imbarazzata. “Oh… Kevin! Scusami, ero distratta.”

Lui scosse il capo. “Sono abbastanza forte, non mi sono fatto male. Che ci fai da queste parti?” le domandò.

“Io lavoro qui vicino, e sto andando a prendere la mia macchina per… sai… andare a disdire il ricevimento di nozze…”

Kevin la guardò negli occhi e annuì. “Capisco… anche per te si prospetta una bella giornata…” commentò “io ho deciso di mettere in vendita il mio appartamento, sto andando in un’agenzia immobiliare.

La ragazza accennò un sorriso. “Sì, proprio una bella giornata per entrambi. Anche se da come siamo vestiti, sembra quasi che stiamo andando ad un’importante riunione.” disse guardando prima Kevin e poi se stessa.

In effetti sembravano essersi vestiti allo stesso modo: indossavano entrambi un completo blu, con la sola differenza della camicia, bianca per lei e azzurra per lui, senza cravatta. 

L’uomo si guardò addosso e rise. “Già, è strano” rifletté “ si tende a vestire così sia quando si stipula un contratto sia quando lo si scioglie. Io sto per vendere la casa che ho abitato per oltre un decennio e tu stai per dire ai ristoratori che questo matrimonio non s’ha da fare. Proprio una bella giornata…”

“Inoltre io dovrò affrontare quella… strega. aggiunse Emily con un sospiro.

“La cattiva compagna di scuola?” domandò lui pur sapendo la risposta.

Emily annuì. “Sì, se non fossi una ragazza perbene ti direi che è proprio una stronza!”

Kevin scoppiò a ridere. “Oh ma puoi dirlo” le assicurò “non mi scandalizzo di certo né ti giudicherei meno rispettabile. Inoltre hai chiamato così anche me… al maschile ovviamente. le ricordò.

La giovane si coprì la bocca con una mano. “Oh. Sì, hai ragione… l’avevo dimenticato.

“Io no, perché in quell’occasione avevi ragione..ammise lui con rammarico.

Ma questa donna lo è sempre, non in una sola occasione, è di quelle che…”

“Attenta!” esclamò Kevin spingendola verso il muro, evitando che un ragazzo in mountain bike la urtasse.

Emily trasalì portandosi una mano al petto. “Oh mio Dio…. grazie.” gli disse guardando il ragazzo sfrecciare lontano.

“Di nulla. Dicevi?”

“Dicevo” riprese “è una di quelle donne che non perde il gusto del pettegolezzo e della derisione neanche da adulta.”

“La strega che tutti vorrebbero come amica. ironizzò Kevin con un sorriso.

“Esattamente” rispose la ragazza annuendo “della peggior specie.. di quelle che ti dicono le cose per il tuo bene, e intanto ti devastano…”

Emily scosse il capo e deglutì. “Okay, lasciamo stare…” poi guardò l’orologio “.. si sta facendo tardi, in ufficio ho detto che mi sarei assentata per non più di un’ora, devo sbrigarmi.” gli spiegò con l’intento di congedarsi.

“Okay ahm… se ti fa piacere ti accompagno fino alla tua macchina. le disse lui con gentilezza.

Lei sorrise. “Volentieri.” E si incamminò con Kevin al proprio fianco.

“Posso.. posso chiederti che lavoro fai?” le domandò.

“Lavoro in una piccola casa editrice come correttrice di bozze…”

Kevin la guardò incuriosito. “Una scrittrice, in pratica.”

La ragazza sorrise lusingata ma scosse il capo. “Beh no… gli altri scrivono e io controllo quello che hanno fatto.. correggo qua e là.”

L’uomo annuì. “Appunto” disse convinto “secondo me solo uno scrittore può correggerne un altro, altrimenti non avrebbe senso.

“Purtroppo le cose non sempre sono come dovrebbero essere” rispose lei amareggiata “pensa che alcuni di mia conoscenza hanno rovinato degli ottimi lavori…”

“Posso immaginare e non mi sorprende. Sai, ho notato che ultimamente è come se… il reale valore delle persone fosse passato in secondo piano, come una cosa inutile…. ho visto tante persone realmente insignificanti scavalcarne altre meritevoli e promettenti, e questo è avvilente..”

Emily lo guardò.” Sembra che tu stia parlando per esperienza. gli disse seria continuando a camminare.

Lui annuì. “Beh sì, anche se indirettamente. Io… mio malgrado ero a contatto con gente… in alto diciamo” disse gesticolando in aria “e ho visto davvero cose strane. Emeriti idioti diventare persone importanti senza capire bene il perché. si rammaricò scuotendo il capo.

“Già, come questa mia ex compagna di scuola. Lei era la più ricca e bella della scuola e lo faceva pesare a tutti. Poi da adulta ha sposato un altro ricco, figlio di ricchi. Posso solo immaginare di quanto sia aumentato il suo ego…”

C’era una cosa che Emily non avrebbe detto mai, e cioè che proprio non sopportava l’idea di vedersi sbattere in faccia il successo di Margareth quando a lei era appena crollato il mondo addosso. Lei sicuramente le avrebbe presentato il marito, le avrebbe fatto vedere come si era sistemata bene e come era felice.. invece lei era sola a dire che il suo matrimonio era saltato.

“Ecco la mia macchina” disse la ragazza indicandone una “siamo arrivati.

Kevin sembrava pensieroso. “Qualcosa non va?” gli domandò Emily.

“No, tutto okay..rispose con un sorriso.

“Beh allora grazie per la chiacchierata e la….scorta!”

“Figurati, è stato un piacere. Buona giornata e al prossimo incontro.” la salutò stringendole la mano.

Emily gli sorrise e salì in macchina, Kevin la guardò partire e poi si voltò incamminandosi nuovamente.

 

 

/-----/

 

“Carissima! Quanto tempo!” squittì Margareth McBeal accogliendola a braccia aperte, nel vero senso della parola. Infatti si produsse in un ipocrita abbraccio caloroso, che Emily si vide costretta a ricambiare.

“Come sei diventata carina!” continuò Margareth allontanandola da sé e squadrandola da capo a piedi.

“A.. anche tu stai benissimo.” farfugliò Emily con un sorriso forzato. Voleva scappare via da lì.

L’altra si strinse nelle spalle. “Beh io sono rimasta la stessa persona… la vera sorpresa sei tu!”

Come dire che Emily Porter era orribile e ora era diventata accettabile….

Strega…..

“Allora, che mi dici di te? Come vanno i preparativi per il matrimonio?” le domandò tenendola per le mani.

“Ehm.. ecco.. è proprio di questo che volevo parlarti….”

“Ci sono problemi? Dimmi tutto perché sai, io sono un’ottima organizzatrice di matrimoni! Posso aiutarti in tutti i campi…”

“No” si affrettò a rispondere Emily “è un discorso un po’ complicato…”

Marge cara, dobbiamo andare…” la interruppe un uomo apparso dal nulla alle spalle della sua ex compagna di scuola.

Lei si voltò e gli sorrise. “Sì caro, un attimo… sto parlando con una mia amica.. anzi te la presento. Emily” le disse voltandosi di nuovo verso di lei “questo è mio marito Tom.

Emily lo guardò e restò sorpresa: non era come se l’era immaginato. Tim Fraser non era quell’adone che tutti si aspettavano avrebbe sposato la mitica Margareth Mc Beal. Era un ometto di media statura, forse qualche centimetro più basso di sua moglie, con la calvizie che minacciava di portargli via tutti i capelli e un viso… ossuto e spigoloso.

“Piacere di conoscerti Emily, Marge mi ha parlato molto di te. le disse lui con lo stesso sorriso di plastica della sua signora.

“Piacere mio, Tom…”

“Bene cara, cosa volevi dirmi a proposito del tuo matrimonio? Se c’è qualche piatto che non ti convince, basta dirlo che lo cambiamo subito!”

La ragazza stava per rispondere quando si sentì chiamare.

“Emily!”

Riconobbe la voce dell’uomo dietro di lei e si voltò immediatamente.

Kevin si avvicinò a grandi passi, con un sorriso smagliante sul volto. Ma che diavolo ci faceva lì?

“Scusami tesoro… ho fatto più in fretta che potevo. si scusò prendendole la mano e baciandone il dorso.

Margareth fissò il nuovo arrivato con occhi sgranati, mentre il povero Tom divenne più piccolo di quanto già non fosse.

“Lei è… Frank, suppongo.” azzardò Marge tendendogli la mano.

“Sì, sono io. Piacere di conoscerla ... Elizabeth?”

“Margareth.” lo corresse piccata “Margareth McBeal, piacere di conoscerla.”

“Oh mi scusi.. è che hanno un suono simile.. lei è il signor?” disse rivolgendosi all’ometto accanto a lei.

“Tom Fraser.” I due si strinsero la mano, o meglio Kevin quasi stritolò la mano dell’altro.

“La coppia di ristoratori più famosa della città, è un vero onore!”

Ma si accorgevano o no che il presunto Frank li stava semplicemente prendendo in giro?

Emily seguiva la scena sbalordita, non aveva idea di cosa fosse saltato in mente a Kevin e non aveva idea di quello che sarebbe successo.

“Dunque.. hai già detto ai signori del nostro.. piccolo contrattempo?” le domandò Frank.

“No.. stavo appunto per parlarne…” rispose incerta, ma decidendo di reggergli il gioco.

“Beh sì.. è un po’ imbarazzante ma… siamo stati costretti a spostare la data delle nozze. Aspettavamo di avere le chiavi del nostro nuovo appartamento entro pochi giorni, ma ahimé pare che ci vorrà ancora qualche settimana. Quindi siamo qui per disdire la prenotazione…”

Emily capì immediatamente e trattenne a stento un grande sorriso: Kevin era corso in suo aiuto….. aveva capito la situazione e ora era lì a recitare la parte di Frank. Quell’uomo era un santo!

“Oh mi dispiace!” si rammaricò Marge battendo le mani “È un vero peccato che il matrimonio sia saltato!”

“E’ solo rinviato” precisò Kevin mettendo un braccio intorno alle spalle della sua presunta fidanzata “e speriamo che questo non comporti… problemi per voi.

“Oh no, si figuri! Per la mia cara amica, questo e altro!”

Kevin ed Emily si scambiarono un’occhiata eloquente: l’ipocrisia di quella donna era davvero spropositata.

Se c’è qualcosa da pagare, una penale….” si offrì il finto Frank, cioè Kevin, con l’espressione più seria che aveva.

“Non si preoccupi” rispose Marge con un sorriso di plastica “solo che l’acconto per la prenotazione….

Kevin scosse il capo energicamente. “ È ovvio che quello resta a voi, non dovete pagare per i nostri contrattempi. disse sorridendo.

Emily si morse l’interno della guancia per non ridere, Kevin era… a dir poco bello e brillante, mentre in confronto Tom era solo l’imitazione di un uomo, e il poveretto se ne rendeva conto! Inoltre Margareth guardava con occhi strani il fidanzato della sua cara amica….

“Bene, chiarita la situazione, direi che è ora di andare, vero amore?” le disse Kevin stringendole le spalle.

Lei annuì con un sorriso. “Sì, hai.. hai ragione.”

“E’ stato un piacere conoscerla… Margareth, e ci scusi ancora per il breve preavviso…” la salutò Kevin porgendole la mano.

“Si figuri, sono cose che capitano! Per qualsiasi cosa, non esitate a chiamarci, okay Emily cara?”

“Sì certo…” rispose incerta.

“Beh non a breve, comunque” intervenne Kevin “abbiamo intenzione di fare una breve vacanza in Francia.. un assaggio di luna di miele, diciamo.” annunciò entusiasta.

Emily lo guardò per un attimo ma subito tornò a guardare i loro interlocutori: non voleva far vedere loro che quella era una bugia enorme.

Che coincidenza! Anche noi stiamo per partire per un romantico week-end!” replicò Margareth sorridendo “Adoro il francese e non vedo l’ora di esercitarmi nel parlarlo!”

Vraiment? irez-vous?*” domandò Kevin sfoggiando il suo perfetto accento francese.

La coppia di fronte a loro si guardò spaesata, mentre Emily per poco non iniziava a saltellare dalla gioia.

Li stava umiliando, la boria di pochi minuti prima era scomparsa, seppellita sotto le loro costose scarpe. Quell’uomo era un genio!

“Ecco… noi…”

“Anche Frank conosce un po’ di francese.. vi ha appena chiesto dove andrete.” spiegò Emily accennando un sorriso che rischiava di trasformarsi in una sonora risata.

“Ah… ahm… a Parigi.. sì un fine settimana a Parigi.” farfugliò Margareth a disagio per la pessima figura appena fatta.

Kevin era sorpreso nel vedere che Emily l’aveva capito… beh forse con il lavoro che faceva era normale conoscere almeno un’altra lingua.

“Oh capisco… classica meta per turisti. Noi andremo in Provenza.. dall’altro lato del paese..” spiegò con sufficienza.

I due annuirono. “Sì, sappiamo dov’è.” rispose la donna mandando indietro i capelli in un gesto quasi stizzito.

“Bene.. allora arrivederci.” salutò Kevin prendendo Emily per mano.

“Arrivederci… a presto! Ciao Emily, è stato un piacere rivederti!” le disse Margareth ma senza abbracci o baci.

I due uomini si lanciarono uno sguardo ostile. “Arrivederci.” dissero uno dopo l’altro.

La presunta coppia di fidanzati si voltò e si incamminò fianco a fianco, entrambi sorridendo compiaciuti.

Appena usciti dal locale, evitarono di guardarsi per non scoppiare a ridere, raggiunsero l’auto di Emily e solo allora i loro sguardi si incontrarono.

“Ti prego non ridere…” gli bisbigliò lei mordendosi un labbro.

Kevin scosse leggermente il capo. “Tenterò.. anche se in realtà ci sarebbe poco da ridere.. ma adesso andiamocene… se ti va ne discutiamo davanti una tazza di caffé, al bar di fronte il tuo ufficio.…” le propose guardando dietro di lei.

Vide la signora Marge spiare dalla porta, e prontamente alzò la mano e la salutò con un sorriso. Lei ricambio e sparì dietro una tenda.

“Stava spiando?” gli chiese Emily vedendo il suo gesto.

“Sì” confermò l’uomo “voleva salutarci di nuovo, forse…”

Emily ridacchiò ed aprì la portiera della propria auto. “Allora a più tardi….e.. grazie!”

Kevin sorrise guardandola negli occhi. “A più tardi… ed è stato un piacere.”

La ragazza salì sull’auto e Kevin chiuse la portiera. Aspettò che lei ripartisse e poi raggiunse la propria macchina, qualche metro più lontano.

Aveva appena fatto una cosa un po’ stupida e forse anche un tantino illegale, ma si sentiva allegro. Dopo settimane, stava bene.

Mise in moto e partì.

 

 

To be continued

 

 

Note: * credo che la frase in francese sia abbastanza corretta, se non lo è chiedo scusa =__=!

 

Spoiler: ammettiamo.. c’è stato una specie di colpo di fulmine tra questi due… anche se ancora non lo sanno *__*!!! La felicità arriverà anche per loro, ovviamente, ma passeranno anche attraverso il dolore…

Naturalmente arriverà anche il “pop-porno” XD (molto soft però, odio la volgarità e la rozzezza O__o!!)

 

 

 

   
 
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