Note:
Ciao a tutti!non so se sarà
solo una one-shot o avrà un seguito,dipende se vi
piace o no…
Quindi commentate *_*!!!
P.s. perdono,so
che il titolo fa pena,ma non ho mai fantasia per inventarmeli ^^’’’
Ormai era un
ombra.
Un ombra
nascosta in un angolo freddo del
castello.
Stringeva a se la gambe.
Tremava.
Piangeva.
Odiava.
Odiava se stesso e ciò che
era diventato,solo lui sapeva,un altro carico pesante
da portarsi dietro e nascondere.
Nulla era ancora perduto,non era definitiva la sua trasformazione.
Ma aveva paura.
Paura di rivelare ciò che
era diventato.
Paura che tutti si
allontanassero da lui.
Soprattutto aveva paura che
nessuno tranne,colui che l’aveva ridotto così,potesse
aiutarlo.
La sua vita era quella degli
altri.
Non perché aveva il grave
compito di sconfiggere il Lord Oscuro,ma perché la sua
esistenza era basata sulla linfa vitale delle persone.
Sul loro sangue.
Aveva bisogno,ogni notte,di bere quel liquido caldo con un retrogusto di
ferro.
Aveva bisogno di appoggiare
le sue labbra
sulla pelle di un’anima pura,ingannarlo,per poi poter lentamente affondare i
suoi canini in quel corpo,bere fino a quando non si sentiva rinascere.
Stava sempre attento a non
far soffrire la sua preda,a non dissanguarlo, non
farsi scoprire.
Ma come avrebbe fatto ora?
Ad Hogwarts poi…
Sicuramente se ogni notte
uno studente veniva aggredito il preside,i professori
avrebbero iniziato ad indagalo,scoprendo il suo segreto.
Non voleva questo.
Continuava a pensare ad una
soluzione avrebbe dovuto parlarne,ma non riusciva…
Forse l’unica soluzione era
lasciarsi usare da chi l’aveva ridotto così,sperando
che poi,lo liberasse da quella prigionia.
Chiuse gli occhi.
Erano giorni che non bevevo
più una goccia di sangue,non si era mai sentito
peggio.
Il suo corpo lo chiedeva,scalpitava,ma non riceveva nulla in cambio.
Era ormai al limite delle
sue forze,non sapeva neanche se sarebbe riuscito a
raggiungere il dormitorio,ma forse se si lasciava andare,spegnendosi in quel
punto,solo come si sentiva ora,sarebbe stato tutto più facile.
Ma no,non
poteva.
Legato a quella maledizione,immortale fino a quando non avrebbe ceduto consegnandosi al
suo carceriere accontentando la sua richiesta.
Ma come faceva ad
accontentarlo,se farlo voleva dire rinunciare alla sua
anima,al suo amore?
Sì,il
patto era chiaro,lui lasciava stare colui che lo completava,e sarebbe stato di
nuovo libero,sarebbe tornato alla normalità,o quella che veniva definita così…
Ma separarsi da quegli occhi
argento,da quel soffici capelli biondi,dal suo odore,dalle
sue mani,dai suoi baci…No!era troppo non avrebbe più vissuto,ma così continuava
a mettere in pericolo la vita di tutti compresa quella dell’amato.
Altre lacrime scesero dai
suoi occhi color smeraldo.
Aveva appena scoperto cosa
voleva dire amare ed essere amato e doveva già rinunciarci?
Erano stati attenti nei loro
incontri estivi,sapevano che nessuno avrebbe dovuto
scoprirlo,ma non fu così.
Insospettito dagli
atteggiamenti del figlio,Lucius Malfoy l’aveva
seguito,fino ad un piccolo appartamento.
L’aveva spiato,soggiogato per farsi condurre lì,ma aveva ottenuto la
verità.
Vide il figlio, e colui che avrebbe voluto veder morto,baciarsi,coccolarsi…
Li vide unirsi in un vortice
di passione.
Li vide ansimare e poi
sorridere dopo aver provato un piacere assoluto l’uno nel corpo dell’altro
Li vide,ma
soprattutto li sentì giurarsi amore eterno.
No,non
era possibile Draco,suo figlio,non poteva amare Harry…Harry Potter!
Doveva risolvere la
situazione,doveva far cessare quella disgustosa
relazione.
Aspettò che il proprio figlio uscì dall’appartamento.
Aspettò che si allontanasse
poi entrò lui.
Harry dormiva avvinghiato al
cuscino respirando l’odore dell’amante.
Gli si avvicinò,avrebbe sistemato tutto.
Allungò la mano sulla bocca
gonfia e rossa di baci appena ricevuti del biondo compagno di scuola.
Lucius sentì altro disgusto
salirgli fino in bocca.
Il bambino sopravvissuto
aprì gli occhi di scatto,il terrore oscurò la sua
solita luce verde che aveva fatto impazzire il serpeverde.
Ormai era nelle sue mani.
Malfoy mosse la bacchetta
facendo comparire dei lacci neri che legarono i suoi polsi,le
sue caviglie al letto.
Un ultimo laccio sostituì la
sua mano impedendo al ragazzo di chieder aiuto.
Ora avrebbe avuto vendetta.
“Me la pagherai!”soffiò
maligno Lucius per poi chinarsi su di lui.
Lo sguardo di Harry si
bloccò all’improvviso,si spense quando un dolore
fitto,mai provato,raggiunse il suo collo,la sua giugulare.
Capì subito cosa quell’uomo gli stava facendo,la
paura l’invase.
Dopo pochi secondi,per lui eterni, svenne.
Al suo
risvegli due occhi gelidi lo
fissavano,era libero dalle sue “catene”.
Rimase in silenzio.
“Almeno che tu non sia più
stupido di quanto non sei già,sai cosa ti ho fatto
–iniziò a sussurrare Malfoy- non ho completato la mia opera,o deciso di
graziarti,tu lascia stare mio figlio,fatti odiare, ed io ti ridarò la tua
vita,ma se non lo farai vivrai come un vampiro,e ben presto la tua
trasformazione sarà compiuta,hai tempo di veder tre lune piene prima che ormai
tutto,per te,sia perduto,io posso salvarti se tu lo vuoi!”spiegò prima di
alzarsi e uscire da quel luogo senza dar il tempo a Harry di parlare.
Da quel momento Harry aveva
aggredito molti ragazzi,capì ben presto che si doveva
alimentare solo di anime pure in fase si ‘evoluzione ‘.
Allontanò Draco,ma non gli fu facile.
Non sapeva come fare,gli rimaneva solo poco più di un mese di tempo e trovava
impossibile la richiesta fattagli…
Gli mancava troppo…
Poi quella mattina lo rivide,lo rivide anche alla sera,ma lo evitò.
Non riusciva neanche più a
guardarlo negli occhi.
Lacrime.
Un rumore lo fece sobbalzare,una sagoma si avvicinava.
“Harry?”sussurrò la calda
voce che amava.
Non rispose.
Il biondo lo sentì piangere,percepì lo stato di sofferenza.
Si avvicinò,inginocchiandosi a lui.
Posò le sue mani sottili e
delicate sulle spalle del cercatore rosso-oro.
Gli asciugò le lacrime con
le dita.
“Perché non me l’hai detto,harry?non ti fidavi di me?”domandò tristemente.
Nessuna risposta.
“guardami,amore,guardami!”
lo implorò ed Harry ubbidì.
Un brivido
li percorse.
“So cosa ti ha fatto mio
padre so cosa stai passando,sento che le tue forze si
stanno esaurendo,devi nutrirti!”
“Non posso Draco,non qui,mi scopriranno!”
“Devi parlare con qualcuno,Harry,fallo,fallo per me…”
“Non posso!”
“Non puoi
star male così…hai bisogno d’aiuto!”
Silenzio,Harry
dubitava che Draco sapesse anche dell’accordo che lo legava col padre,l’unico
modo per liberarsi da quell’incubo.
“Nutriti da me!” disse Draco,doveva far qualcosa subito.
“No!”
“Harry,non
essere stupido,fallo!”
“No,potrei
farti del male!”
“Non me ne farai amore,fallo,ti prego!” supplicò il biondo ancora una volta
avvicinando il suo collo alla bocca del moro,sapeva che non avrebbe resistito a
quell’invito.
Anche se non voleva,non riuscì a fermarsi,con una dolcezza mai usata lo ferì
iniziando a succhiare il liquido vitale per entrambi.
Fortunatamente si fermò
appena in temo per impedire che Draco potesse patire
per la mancanza del troppo sangue.
“Meglio?”chiese
stremato il serpeverde prima di svenire conto il petto del moro.
“Si,amore!”rispose
con un sussurro alzandosi e prendendolo in braccio,una nuova forza lo
accompagnava.
“Grazie a te,sì!”
Harry lo portò in camera,doveva riposare.
Non sapeva ancora come
sarebbe uscito da quella situazione,ma non voleva
rinunciare alla persona che amava più della sua stessa vita,ma per ora si
preoccupò solo della salute del suo angelo.
Lo sdraiò sul letto,coprendolo.
Baciò la sua fronte
sussurrandogli due semplici parole: “Ti Amo!”
A quel richiamo Draco trovò
poche forze che gli permisero di aprire gli occhi e rispondergli.
“Anch’io Harry,anch’io…sarò sempre con te,sarò sempre tuo…”
Il grifondoro si sentì
stringere il cuore e sapeva che con quelle parola
Draco intendeva dire che avrebbe aiutato Harry a sopravvivere anche se sapeva
che ogni notte avrebbe dovuto donargli il suo sangue…
Si sdraiò al suo fianco
posando la testa contro il petto di Malfoy addormentandosi per farsi cullare
dalla notte…