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Autore: spluccica    14/03/2010    0 recensioni
E'il seguito di " Non l'avrei mai dimenticata ", KumaxShine, E' probabile che ci inserisca anche un capitolo sul passato di Moria. "In quel momento capii quanto mi era mancata, che non sarei riuscito a separarmi facilmente da lei questa volta e che ogni cosa da quel momento in poi si sarebbe complicata."
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ho bisogno di lei

Capitolo Secondo
“Simbiosi”

Il mare luccicava come se piccoli diamanti galleggiassero sulla superficie dell’acqua riflettendo i raggi del sole, emanando iridescenti bagliori sullo scafo della nave. Il cielo sereno non offriva nemmeno una piccola tregua dalla spietata calura pomeridiana.

Io, Hogback e Absalom restavamo fuori coperta per lasciare un po’ di intimità a Shine, ma ormai erano passate due ore da quando era andata a vedere come stava suo padre dopo la visita di Hogback e faceva davvero troppo caldo per restare tutto il tempo sotto il sole. Hogback si offrì di andare a vedere che cosa stesse succedendo e sparì anche lui sotto coperta per un buon quarto d’ora, Absalom pensava che si fosse inventato una scusa per andare un po’ al fresco, poi Hogback tornò sul ponte della nave con uno straccio insanguinato in mano.
:- La Signorina si è addormentata accanto al Supremo Moria, anche lei non ha dormito stanotte, inoltre , il pianto e lo spavento devono averla provata molto, doveva essere molto stanca, l‘ho portata in una camera e l‘ho messa a letto-
Il leone fissava il panno insanguinato.
:- E quello cos’è?-
:-Oh! L’ho trovato vicino alla testa del Supremo Moria, la signorina deve averlo usato per ripulirgli la faccia dal sangue. -
Hogback appoggiò il panno su una cassa e tornò nelle stanze di Moria per continuare a medicarlo, Absalom cedette a me il timone e andò a riposare. Anche io avevo caldo, come cyborg soffrivo di più il caldo che il freddo, ma non avrei saputo cosa fare insieme a quelle persone, non mi sarei sentito a mio agio, meglio stare da solo a guidare la barca anche se schiacciato dal caldo.

Mantenni la rotta che aveva preso Absalom tutto il pomeriggio
Mi sarebbe piaciuto poter fare di più per Shine, me la immaginavo mentre con le lacrime agli occhi ripuliva il viso di suo padre dal sangue incrostato e quando poi stanca per le troppe emozioni si era addormentata senza rendersene conto.
Il pomeriggio passò silenzioso, l’atmosfera sulla nave era surreale, il vento gonfiava le vele ma senza far rumore e sembrava che anche le onde cercassero di infrangersi contro la barca il più silenziosamente possibile. Shine non si era ancora svegliata e neanche Moria, Absalom uscì a offrirmi di fare un cambio ma non ero stanco.
:- Absalom, volevo sapere dove siamo diretti -
:- Oh, su Thriller Bark non c’èra più cibo perché lo abbiamo dato tutto a Oz, siamo diretti su un isola dove potremo fare scorte, quando si riprenderà il Supremo Moria avrà fame. -
Rimasi in silenzio e continuai a manovrare il timone fino a che non scese la sera e il cielo si tinse di rosso.

Sentii improvvisamente il profumo di Shine e vidi i suoi capelli rossi baluginare sul pontile, senti i suoi passi e la vidi dirigersi verso la prua della nave, si arrampicò sulla balaustra e si sedette lì , guardava il mare in lontananza.
Bloccai il timone e camminando piano mi avvicinai a lei.
:- Hai dormito bene?-
:- Abbastanza-
Lo disse tristemente, come se si sentisse in colpa.
:- Il dottore ha detto che non c’è da preoccuparsi per Moria, starà bene-
:- Non si è ancora svegliato -
Vidi i suoi occhi luccicare di lacrime, il labbro inferiore tremare leggermente, poi lei portò le ginocchia al petto e ci appoggiò la testa per nascondere le lacrime. Tratteneva i singhiozzi cercando di non farsi sentire da me ma vedevo la sua schiena sussultare e tremare.
Le appoggiai la mia mano sulla testa, che però era tanto più piccola della mia mano, quindi la accarezzai solo col palmo. Lei trattenne il respiro e si girò verso di me con gli occhi sgranati ancora colmi di lacrime. Pensai di avere fatto un mossa troppo azzardata e tolsi subito la mano, ma lei la trattenne.
La afferrò per un dito e la voltò in modo che il palmo fosse verso la sua faccia, e poi premette le sue due piccole mani nel centro della mia. Stava toccando il cuscinetto carnoso della mano.
:- Ma cos’è qui? -
La voce triste era quasi sparita e anche il suo viso era più sereno, guardava le sue mani sprofondare nel palmo della mia mano con gli occhi tondi di curiosità.
Ritirai la mano, mi tolsi il guanto e le mostrai il palmo.
Gli occhi le si spalancarono e anche la bocca si socchiuse, protese le mani per toccare ancora.
:- Attenta, toccali piano sennò verrai scagliata via-
:- Sono cuscinetti carnosi… come quelli dei gatti e dei cani! Ma come può averli un essere umano?-
:- Io ho mangiato il frutto Nikyu Nikyu, sono un uomo cuscinetto.-
Azzardò una graziosa risata e io desiderai scomparire. Forse pensò che io mi fossi offeso e moderò il tono della voce.
:- E qual è il tuo potere ?-
:- Io … ho il potere di deviare ogni cosa.-
:- Cosa signifi … -
Si interruppe e fissò lo sguardo verso le stanze sotto coperta, gli occhi fissi e attenti.
:- Si è svegliato -
Non sentivo niente, ne rumori ne voci che potessero confermare quel che diceva Shine.
Poi d’un tratto la voce di Moria squarciò il silenzio.
:- SHIINEEE! -
Shine scattò, corse velocissima verso le stanze di Moria e io la seguì, anche Hogback e Absalom stavano davanti alla porta della camera di Moria, questa si aprì sbattendo forte contro il muro, Moria non riusciva a stare in piedi, quindi si appoggiava di peso allo stipite della porta.
:- Shine! Dov’è Shine!? Non vi sarete dimenticati di andarla a prendere vero?-
:- Otosan Sono qui!-
Lui si girò verso di noi, non ci aveva visti perché eravamo nascosti dal buio, Shine fece qualche passo in avanti così che suo padre potesse vederla bene. L’espressione di Moria si addolcì immediatamente.
:- Meno male … stai bene … sei qui … meno male  -
:- Otosan! Non ti devi affaticare! Vieni con me avanti, devi tornare subito a letto -
Mentre diceva questo si era avvicinata a Moria, lo aveva preso per un dito di una mano e lo riportava dentro la stanza, lui docilmente la seguì, zoppicò fino al letto e quando ci arrivò si sedette.
:- Avanti sdraiati, non ti preoccupare, resterò qui con te.-
Hogback era entrato nella stanza e visitava Moria per essere certo che l’improvviso sforzo non avesse aggravato le sue condizioni, Absalom stava fuori dalla porta cercando di non ascoltare, e io non riuscivo a distogliere lo sguardo da Shine, osservava ansiosa i movimenti di Moria, cercando di individuare qualcosa fuori dalla norma da poter segnalare a Hogback, regalava a suo padre dolci sguardi di incoraggiamento e comprensione e stringeva forte il dito per fargli sentire era lì, vicina a lui.
Hogback terminò la visita e uscì, chiudendo dietro di se la porta, lasciando da soli Moria e Shine.
:- Fortunatamente i punti hanno retto, si è scucito solo un taglio superficiale, niente di grave-
Rimanemmo in silenzio, Absalom e Hogback si avviarono nella stessa direzione e io li seguì, ero esterrefatto, dovevo assolutamente chiederglielo.
:- Lei lo sapeva .-
Si voltarono a guardarmi.
:- Shine lo sapeva che si era svegliato, prima che lui gridasse.-
Absalom ghignò , ma probabilmente era un sorriso distorto dal suo muso da leone, e Hogback invece sbuffò.
:- Tsk! Impossibile.-
Absalom mi si avvicinò e mi chiese di seguirlo. Mentre il dottore, visibilmente seccato si ritirava nelle sue stanze. Uscimmo di nuovo sul pontile e l’uomo leone si appoggiò al parapetto della nave.
:- Hogback non ci crede ma sia io che Perona, non la conosci, un ragazza con i capelli rosa legati in due code, vestita in modo assurdo … -
Mi andò di traverso il respiro e tossii  …
:- Tutto bene? Come ti dicevo, io e Perona siamo con il Supremo Moria e la Signorina da più tempo e abbiamo assistito tante volte a cose del genere.-
:- Cosa significa cose del genere?-
Ghignò ancora.
:- Quando la signorina era ancora piccola successe che un giorno riuscì a sfuggirci e ad andare a giocare da sola nella foresta di Thriller Bark, gli zombie sapevano di non doverla attaccare ma non era certo compito loro fargli da balia. Lei si allontanò parecchio, arrivò fino alla spiaggia e cominciò a giocare sugli scogli bagnati, naturalmente scivolò e sbatté forte la testa, restando lì accasciata sulle rocce. -
Nel frattempo Moria si era svegliato e mentre noi ci disperavamo per cercarla venne da noi e ci chiese se Shine stesse bene, gli rispondemmo che non sapevamo dove fosse e lui andò direttamente verso la spiaggia e la trovò subito.-
:- Magari Shine gli aveva detto che aveva intenzione di andare lì o cose del gene… -
:- Parli come Hogback, Shine ci giurò di non avergli detto niente.-
Rimasi perplesso in silenzio.
:- Quello di cui parli è assurdo, telepatia senza aver mai mangiato nessun frutt… -
:- Io non ho detto niente del genere. Dico solo che a parer mio, il legame tra il Supremo e la Signorina è più profondo di quanto possiamo pensare. Per quel che ne so, da quando è nata la signorina, loro non sono mai stati separati, nemmeno per un giorno, è come se vivessero in simbiosi.-
Non ero molto convinto. Lasciai L’uomo leone ai suoi farneticamenti.
Passai davanti alla camera di Moria e sentì le voci di Shine e suo padre, stavo per passare oltre quando sentì la graziosa risata di Shine, tornai indietro e appoggiai piano un orecchio alla porta.
:- Otosan! Basta! Ahahahahah! Fermati! Ihahaha! Daaaai, Otosan! -
:- E perché mai dovrei fermarmi? Uno scricciolino come te Shine non può permettersi di darmi ordini!-
Ero troppo curioso di sapere cosa stesse succedendo, sbirciai dalla serratura e vidi Shine completamente sovrastata dal Kagemusha di Moria, lei rideva come una pazza perché l’ombra le faceva il solletico senza tregua, mi spostai un poco e vidi Moria seduto a letto con l’espressione soddisfatta.
Il Doppio di Moria si fermò e Shine riprese fiato.
:- Chiedi scusa avanti!-
:- Ihih NO! -
:- Doppelman! -
Il Kagemusha ricominciò e Moria incrociò le braccia.
:- Come ti sei permessa di chiamarmi cipollone! Chiedi scusa piccola impertinente!-
:- Ahahahahah! Nooo! Aahaha!-
Rimasi davanti alla porta per cinque minuti, visto che il solletico non sembrava funzionare Moria fece tenere Shine a testa in giù, intimandole di scusarsi. Ciò che ottenne fu una linguaccia.
Non so cosa mi spinse a entrare, però senza pensarci, spalancai la porta.
Il sorriso sparì immediatamente dalla faccia di Moria e il Kagemusha, posò delicatamente Shine sul letto.
:- Non ti ha insegnato nessuno a bussare vero Kuma no Baka ? Che diavolo ci fai qui?-
:- Il Governo mi ha incaricato di supervisionare il tuo recupero-
:- Tzk! Il mio recupero? Non sono un pac…-
:- Kuuumaa! Mi hai salvato!-
Moria guardò sua figlia, sorpreso dal tono confidenziale con cui mi parlava, con cui le permettevo di parlarmi, poi guardò me con uno sguardo indagatore ben poco amichevole.
Che razza di situazione, non avevo idea di cosa dire per giustificare la mia presenza nella stanza.
:- Kuuuma!-
Mi riscossi dai miei pensieri per guardare Shine. Lei aveva gli occhioni spalancati e mi guardava mostrandomi un adorabile sorriso.
:- Kuma-sama sei qui per la buonanotte vero?-
:- E-Eh?-
La fissai sconvolto, meno male che i miei occhiali nascondevano completamente gli occhi e della mia espressione si poteva vedere solo la bocca storta in una strana smorfia. Però grazie a Shine vidi la mia via di salvezza.
:- Certo… sono qui per darti la Buonanotte, Shine .-
:- Buonanotte Kuma!-
:- Buonanotte Shine … -
Mi girai e chiusi la porta alle mie spalle, avrei voluto ignorare Moria del tutto, ma prima di chiudere la porta, mi cadde lo sguardo e riconobbi un espressione irritata e terribilmente sospettosa. Chiusi la porta e mi inginocchiai di nuovo per guardare attraverso la serratura. Moria guardava il vuoto con la stessa espressione con cui mi aveva fulminato mentre uscivo.Poi Guardò Shine.
:- Shine … hai passato molto tempo con Kuma oggi?-
Lei ingenuamente si girò sorridendo e salì sul petto di Moria delicatamente, doveva avere delle costole rotte.
:- Abbastanza Otosan, è molto gentile non trovi? -
:- No, non trovo-
Lei rise divertita e si accoccolò contro il collo di suo padre abbracciandolo.
Lui era ancora un po’ irritato però le scostò una ciocca di capelli dalla faccia con la punta del mignolo e guardandola la sua espressione si addolcì.
:- Dormi qui stanotte?-
:- Si-
:- E’ da quando eri piccola che non dormivi con me sai Shiny? -
:- Otosan io sono ancora piccola -
Moria rise e il suo Kagemusha spense la luce.
:- Buonanotte Otosan -
:- Buonanotte Shiny -
Mi rialzai e camminando silenziosamente uscì sul ponte, non avevo mai visto Moria dimostrare affetto a qualcuno, nemmeno me lo sarei mai potuto immaginare. Alzai lo sguardo verso il cielo, ormai era scesa la notte, le stelle brillavano intensamente, l’aria fredda mi accarezzava la faccia, sentì un fruscio alle mie spalle e vidi Absalom dirigersi verso il timone. Lo seguii.
:- Guido io.-
:- No, ho dormito tutto il giorno, ormai non riesco più a stare con le mani in mano-
Lo guardai, sembrava convinto, mi avviai sotto coperta e mi scelsi una stanza, entrai e mi sedetti sul letto per leggere il mio libro. L’ultima cosa che mi ricordo è di aver appoggiato la testa contro il muro.

Il mattino dopo fui svegliato da qualcuno che bussava alla porta.
Aprì gli occhi e scesi immediatamente dal letto, andaì ad aprire e mi trovai davanti una sfavillante Shine, che chinò il capo in segno di saluto.
:- Buongiorno Kuma-sama! Ha dormito bene? -
:- Si -
Lei sorrise e percorse qualche metro lungo il corridoio per andare sul ponte.
:- Le comunico, Kuma-sama che stiamo per sbarcare su di un’isola in cui potremo fare scorte di generi alimentari, anche lei ha fame vero?-
Si girò di nuovo verso di me con una bella giravolta, inclinando il capo verso destra.
:- Si-
Sorrise e corse sul ponte. Io la seguì e subito mi saltò all’occhio una lussureggiante isola lontana solo poche miglia. Moria non era sul ponte insieme agli altri.
:- dov’è Moria? -
:- Otosan sta dormendo, non me la sono sentita di svegliarlo, più riposa prima si riprende giusto?-
Il suo sguardo era sereno e ottimista, il fatto che il giorno prima Moria si fosse svegliato l’aveva rincuorata molto. Mi ritornarono in mente le parole dell’uomo leone, guardai Shine e notai quanto tutto il suo modo di fare risultasse più allegro, persino il modo di svolazzare dei suoi capelli trascinati dal vento, sembrava più vitale. Avendola vista ieri non avrei  mai immaginato che il risveglio di Moria le avrebbe potuto restituire la sua vitalità con tanta velocità.

Sbarcammo sull’isola mezz’ora dopo.
Dovevamo andare a cercare cibo commestibile, Absalom si occupava di cacciare la carne, il dottore dell’inventario, io e Shine decidemmo di occuparci di frutta a verdura.
Pensai che avrei potuto stare un po’ solo con lei, avremmo camminato insieme nella giungla, potevamo parlare un po’ e anche se fossimo rimasti in silenzio mi sarebbe andato bene, se fosse inciampata l’avrei aiutata a rialzarsi e mi avrebbe sorriso.
Sarebbe stato bello stare un po’ soli insieme.
:- Shine!-
:- Otosan! Che ci fai in piedi! Devi riposare!-
Mi girai e vidi Moria che scendeva tranquillo dalla nave mentre Shine gli correva incontro.
Non era tutto Moria però, era solo la sua testa sul corpo ombra di Doppelman.
:- Io faccio quel che voglio.-
:- Ma Otosan!-
:- Niente ma!-
Mi guardò, mi venne incontro e mi oltrepassò, si fermò pochi passi più avanti di me guardando la giungla con le braccia incrociate.
:- Allora Shine, andiamo a cercare da mangiare? -
:- Se ti dicessi di no mi ascolteresti?-
:- No-
:- Allora  non è che io abbia molta scelta-
Corse verso di lui lo scalò fino ad arrivare sulle sue spalle, dove si sedette. Moria cominciò a camminare e Shine si girò verso di me.
:-Kuma-sama lei non viene? -
:- Arrivo -
Gli andai dietro.
Guardandola seduta felice sulla spalla di suo padre, mi piombò addosso la verità, che non avevo visto  fino a quel momento, non sarei riuscito ad allentare il loro legame, sarebbe sempre riuscito a intromettersi come in quel momento. Maledetto Moria. Stupida Simbiosi.

Fine Secondo Capitolo
Continua …

 Fatemi sapere se vi piace questo capitolo o se il tono della storia secondo voi è calato troppo.
Mi piacciono le critiche perché voglio poter scrivere qualcosa di cui, quando sarò più grande non potrò vergognarmi. Avvertimento : non credo che scenderò in particolari troppo Hentai, per prima cosa non si addice ai personaggi, secondariamente se gli facessi fare cose del genere l’amore tra Kuma e Shine diventerebbe troppo carnale mentre io voglio che sia piuttosto Platonico e psicologico.  ( come dovrei fare poi a far fare cose del genere a un bestione alto tra i tre e i quattro metri e una ragazzina … ) Inoltre desidero veramente finirla questa Fanfiction, quindi non temete, non credo che vi lascerò a mezza storia. Terribile quando succede =( . Non dimenticate di commentare e grazie della lettura.
  
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