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Autore: Lux    29/07/2005    10 recensioni
Harry è neonato. James interroga Sirius sulle sue paure e analizza le proprie. Che cosa spaventa o tormenta i 'grandi' Potter e Balck? Ispirata all'omonima canzone di Cocciante.
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando me ne andrò da qui.

Quando te ne andrai da qui avrai fiori nel portone
e bandiere sul balcone e un tappeto per le scale
giallo come è giallo il sole e una lunga processione
che ti canti una canzone quando te ne andrai da qui

- Sirius …ti capita mai di avere paura?!-

-Il mito non ha mai paura James!-

-Non fare il cretino parlo sul serio…- brontolo io risentito.

-James… credo che neanche un molliccio possa rappresentare la mia più grande paura..-

-Che cos’è Sirius?!-

-Ma come siamo deprimenti questa sera! Stai cercando di soffiare il posto a Remus?-

-Sirius..- ripeto. So che non ne vuole parlare ma… devo sapere.

-Ho paura della morte James. Forza ridi ora! Sbellicati dalle risate!-

-Dovrei?-

-è una stupidata.-

-Perché? Sirius? Perché credi che lo sia?-

-Perché lo è! È da bambini..alla mia età dovrei essermi rassegnato all’idea..ma nonostante tutto io..non posso trattenermi dall’avere paura. Forse perché ci sono cresciuto in mezzo.-

-è probabile dicono che certi traumi infantili non si superino mai. Io sono convinto che sia la verità.-

-Nel mio caso lo è di sicuro.- borbotta. Un lieve sorriso spunta naturalmente sulle labbra, lo vedo occhieggiarmi storto, si forse nel è il momento adatto per sorridere.

-Non preoccuparti Sirius tu vivrai molto più a lungo di me.-

-che pessimista!-

-è così, lo so.-

-Vuoi soffiare il posto alla Vecchiaccia?!- domanda sarcastico riferendosi alla nostra vecchia ex insegnate di Divinazione.

-No no..glielo lascio volentieri quel posto! -

-Non dubitavo..altrimenti poi come faresti a mantenere i tuoi vizi!-

Stavolta tocca a me lanciargli un’occhiataccia.

-James..-

-umh-

-Perché credi di morire prima..-

-Una sensazione e poi… ricordi a scuola, quella lo diceva sempre che sarei morto giovane.-

-Sì, ma poi ci abbiamo sempre riso sopra!-

-Ora non sono più tanto sicuro che fossero solo una sacco di baggianate.-

-Come ti par..o porca! È tardi devo andare… ci vediamo Jamy.-

-Ci vediamo Siry… -

Sento la porta chiudersi alle sue spalle.

Sono di nuovo solo..io e il mio pargoletto.

Quando me ne andrò da qui voglio questa mia canzone
panni stesi sul balcone e un tappeto per le scale
con dei fogli di giornale una donna con la croce
pochi amici senza pace quando me ne andrò da qui

Non ho mai preteso troppo dalla vita.

È vero!

E non pretendo troppo ora.

Contano solo mia moglie, mio figlio e i miei amici.

Desidero solo il loro bene.

Fine.

Forse ha ragione Sirius quando dice che sto invecchiando velocemente.

Ma un figlio ti cambia, volente o nolente.

Sirius ha detto che ha paura della morte…beh ce l’avrei anch’io se fossi cresciuto nella sua famiglia.

E io di cosa ho paura?!

Dei gemiti attirano la mia attenzione… forse sta facendo un brutto sogno.

Lo guardo stringere i pugnetti vicino al viso.

È così tenero, indifeso.

Ecco di cosa ho paura.

Ho paura che questo piccolo cucciolo dolce e innocente conosca il peggio del mondo.

Ho paura che cresce senza di noi, ma soprattutto senza di me.

Ho paura di abbandonarlo!

Fa parte della mia vita da così poco eppure conta così tanto!

La morte non mi fa paura.

La morte è solo una nuova avventura.

Morire significa cominciare a vivere un’altra vita, una vita chiamata morte.

-AH! Sto pensando delle cose senza senso! Che stupido… E ora mi metto pure a parlare da solo.-

Harry strizza gli occhietti, forse si sta svegliando.

-Il tuo papà sta diventando pazzo eh?-

-Quello lo è sempre stato..-

-Sirius..-

-Non potevo andarmene senza il bacio della buona notte ti pare?-

-Ma che cosa dici?- borbotto arrossendo.

Si mette a ridere gioviale. Dannato, mi sta prendendo in giro e si diverte un mondo.

-Non ti ho detto tutta la verità…- sussurra avvicinandosi alla culla e sbirciando dentro.

Harry si è svegliato e tende le sue braccine verso di noi.


Quando te ne andrai de qui sarà lungo il tuo viaggio

per avere più coraggio avrai un tiro di cavalli
e saranno i sei più belli quando poi sarai partito
tu sarai dimenticato quando te ne andrai da qui

Vedo Sirius prendere in braccio quella delicata creaturina.

-…io ho paura di morire solo. Solo e senza amore.- sussurra al prima a me e poi al piccolo.

Un quadretto davvero affascinante!

Non c’è niente di più amorevole e dolce di un metallaro che bacia la fronte di un neonato avvolto nel broccato mentre lo stringe al petto e gli occhi di quel bambino lo guardano rapito e pieni di affetto.

Credo che neanche una madre in camice rosa possa trasmettere tanto sentimento come quei due ora.

Sirius considera Harry suo figlio e forse Harry non è ancora riuscito a distinguere bene le nostri parti.

Chi è il padre?

Chi è il padrino?

Non importa!

Saremo un tutt’uno se lo vorrai.

-Sirius quando te ne andrai da qui non sarai solo. Avrai il tuo fascino, avrai il tuo carisma e avrai noi.-

-Non hai detto che tu morirai prima di me?!-

-certo ma continuerò a vivere nei vostri cuori. E poi…Remus non ti abbandonerà mai. Vedrai che lui sopravviverà a tutti noi..-

Lo vedo in certo nell’atto di annuire ma so che si fida.

Quando te ne andrai da qui.

Non sarai solo.

Avrai tutto il suo affetto. Lui non ti lascerà mai.

Lo si capisce da quegli occhioni.

Ti vorrà sempre bene.

Per sempre.

Quando me ne andrò da qui nel mio ultimo viaggio
non mi servirà il coraggio voglio solo una carriola
e una cagna magra e sola c'è una cosa che consola
quando io sarò partito voglio che non sia scordato

Quando me ne andrò da qui sarà per sempre.

Sarà presto.

La morte è un segugio che non si può depistare.

È una lupa affamata che non si può saziare.

È una vecchia falce non perderà mai il filo.

È una vecchia nonna al cui abbraccio non ci si può opporre.

La morte è la morte.

Una straordinaria avventura eterna.

Quando me ne andrò non voglio nulla con me.

Solo il loro ricordo.

Si dice che in Paradiso ci si scorda della vita terrena…

Dei nostri cari…

Per questo voglio finire all’Inferno.

Voglio che sia un Diavolo ad aver ragione della mia anima, non un angelo.

Quando me ne andrò da qui voglio solo il loro ricordo.

Voglio solo il loro amore e la nostalgia di un tempo passato.

Voglio che non sia dimenticato ma di questo ho già certezza.

Mi avvicino e li abbraccio stretti….

Mi mancheranno….


Quando me ne andrò da qui .

  
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