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Autore: Angel TR    14/03/2010    1 recensioni
Mimi Force è in dolce attesa. Incredibile a dirsi, ma è così.
L'intera famiglia Force è in visibilio: Charles è a dir poco su di giri, Trinity ha già contattato i migliori negozi e prenotato centinaia di migliaia di vestitini per la bambina.
Nessuno però sembra accorgersi del crescente esaurimento della mamma.
Una nuova esperienza, scoperte terrificanti sul parto, biberon e il girovita che aumenta, Mimi trova anche il tempo di indagare sul gemello, perchè, in fondo, sono passati solo due anni dal legame e non tutti i contatti sono andati persi...
«Il seguito di "My Wedding Day"»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Force Legacy'
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~The Yummy Mummy Drama_♥

16

Per essere stata una tragedia, non è stata poi così rumorosa. Voglio dire: non ho urlato come fanno milioni di donne, che somigliano a degli antifurto impazziti.
Il parto in acqua è stato più facile di quel che sembrava, e potevo sempre azzannare un fiore di loto, abbaiare insulti contro le massaggiatrici, incolpare quella vecchia decrepita della dottoressa Pat.
Ma non l'ho fatto.
Mmh... forse, per una piccola prima parte del parto. Forse per qualche mezz'oretta. O forse, per tutto il parto.
Quando la bambina è nata, tutto il personale che mi ha assistita ha sospirato di sollievo.
Io mi sono accasciata contro la vasca. Ho chiesto con voce stridula per tutto il tempo di darmi degli antidolorifici, ma non sono stata ascoltata.
Così, sono stata piuttosto fiera di me di averli fatti sudare, a quei quattro idioti di là. Se lo sono meritati, che cacchio. Poi, quando hanno cacciato la bambina, mi sono per un attimo paralizzata.
Era brutta, proprio bruttina.
Strillava come un'aquila ed era grinzosa, rosea come una Bubble-gum, e avvolta da una viscida coperta trasparente che era la mia placenta. Sulle infermiere ha avuto, invece, l'effetto contrario.
Erano deliziate e hanno trillato << Che bambina deliziosa! >>, mentre la prendevano in braccio. De gustibus, come diceva quel poeta di cui non ricordo il nome. L'hanno portata via da me, e mi hanno guardata come se si aspettassero che scoppiassi stile bomba atomica, invece sono stata contenta.
Non ce la facevo più a vedere quell'esserino così orribilmente brutto. Mi faceva senso.
Poi, mi hanno consigliato di dormire. E io l'ho fatto.
Al mio risveglio, sono stesa su un lettino circondato da tendine rosee, e sul mobiletto accanto, un vaso di fiori. Faccio per afferrarlo, ma il mio braccio non ubbidisce.
<< Il...vaso...di...fiori... >> Dico. Ih! Che orrore. La mia voce sembrava quella di una vecchia in procinto di morte. Un'infermiera apre le tendine, mi rivolge un'occhiata sospettosa ed afferra il vasetto.
<< A Mimi. Firmato JF. >> Legge e il suo sguardo si addolcisce. Pensa che siamo una bellissima coppia innamorata. Bhe, si sbaglia. Io non amo Jack Force. Che stupido, si è pentito ma se crede che bastino quattro roselline...
L'infermiera chiude le tendine, improvvisamente, poi ne fa capolino con un altro vaso di fiori. Questo qui è un esplosione di colori: rosso delle rose, bianco delle gardenie, giallo dei girasoli, rosa dei tulipani.
<< Complimenti, signorina Force. Hai superato te stessa con questa bambina, tesoro! Firmato KM. >> L'infermiera legge, mentre sul suo viso si forma un'espressione accigliata. Rilegge più attentamente, sottovoce.
Signorina Force. J. Force. Tesoro mio.
<< Ops! Il vaso di prima era di suo fratello! Lei non è sposata, vero? >> Sono più confusa di com'ero prima. Mi mordo un labbro. So di chi è quel bigliettino.
<< Oh...io...veramente... >> Tento di spiegare ma l'infermiera si para con le mani, come se si aspettasse che le saltassi addosso per avere tirato delle conclusioni sbagliate, veloce come un ghepardo.
<< No, no, non si preoccupi! >> E scappa via, veloce come una shopaholic davanti ad un vestito del mercatino.
In effetti, per chi non conosce la storia, tra questi due biglietti sicuramente crederebbe che un semplice "A Mimi" non eguagli un "Complimenti, signorina Force." ed un "Tesoro mio".
<< Ma...! >> Resto immobile, con lo sguardo sul bigliettino, posato come l'arma del delitto sul comò. La grafia dritta, precisa e graffiante è quella di Kingsley Martin. Kingsley, il dolce Kingsley...
Che diavolo vuole 'sto mezzo scemo? Cosa vorrebbe dire con questo stupido biglietto? E quest'enorme mazzo di fiori? Ma che si crede? No, no, no! Scio', scio'! Non si farà perdonare così in fretta. Quello che mi ha fatto mi è ancora impresso nella memoria: io non perdono!
<< Kingsley Martin... maledetto...stupido...idiota... >> Sibillo.
La tendina si apre di nuovo e io interrompo la mia sfilza d'ingiurie contro lo stupido Venator. Sulla soglia delle tendine rosa confetto, si staglia l'imponente figura di Charles, che sorride alla vista dei due vasi di fiori.
<< Vedo che hai ricevuto ben due vasi! >> Esclama, come se avessi vinto la lotteria. Lo fulmino.
<< Che vuoi dire? >>
<< Quello più grande è di Jack, scommetto! >> Povero illuso.
<< No...! >> Cerco di anticiparlo ma lui ha già afferrato il biglietto.
<< KM? Kingsley Martin? >> Fa, accigliato come l'infermiera.
E'l'espressione standard per chi credeva una cosa e invece se ne scopre un'altra tra le mani. Mi lancia un'occhiata interrogativa, più esplicita di un'urlo: "Che diavolo ci fa un biglietto di Kingsley da te?".
<< Già. >> Come sono amareggiata. << Non mi chiedere come! Non ho idea di cosa passi nella testa di Kingsley. >> Charles cammina avanti e indietro per la saletta.
<< E Jack? >> Chiede e per tutta risposta, il mio indice punta il vasetto di roselline con il minuscolo bigliettino attaccato in malo modo.
<< Q-quello? >> Sembra che Charles stia per soffocare.
Oddio, non è tempo di andare nella terza fase del ciclo, Charles.
<< Ma Kingsley è a...giusto! E'tornato da Rio qualche giorno fa! >> Mi accascio contro il morbido cuscino.
<< Jack... un vasetto minuscolo. Non mi è venuto a trovare. Sai cos'è successo? >> Giocherello con il bordo delle lenzuola di seta del letto.
<< Sì. >> Il tono grave di Charles mi fa sobbalzare. Se nemmeno lui sa come fare...sono proprio fregata. Lo guardo, in attesa di una risposta ma lui resta in silenzio. Inizio a tremare.
<< Allora? >> Esclamo, quando il mio nervosismo sale a mille.
<< Non lo so. Ho tentato in tutti i modi di farlo ragionare ma non mi ha ascoltato. Credevo che ti avesse mandato lui quel vaso enorme e, invece, ti ha spedito solo un minuscolo vasetto. >>
Sussulto. Allora quel vasetto lo ha mandato solo per tenere buono Charles! Sento il magone.
<< Jack è strano in quel ciclo. Non ha mai vacillato così tanto; non è mai andato fino in fondo. >> Continua Charles << Mimi...dovrai dargli la caccia. >> Scuoto la testa.
<< No, la caccia no... >> Mi accorgo con orrore che la mia voce è rotta dai singhiozzi. Mentre piango, Charles mi dà delle leggere pacche sulla schiena, come quando ero bambina.
<< Su, su, Mimi. >> Mi rincuora e sono sicura che, se potrebbe, mi abbraccerebbe, circondandomi con le sue braccia forti e possenti. Poi si stacca, come se si fosse scottato.
Non alzo lo sguardo; sono abituata a questi strani cambi d'umore. Jack li aveva sempre. Le sue crisi d'identità...strano come prima odiavi una cosa e poi arrivi a volerla, quasi ossessionata.
<< Buongiorno. >> La voce di Charles è fredda, sembra voglia proteggermi, come la mamma papera con i suoi piccoli.
<< Hey, Mimi! Su con la vita. >>
Questa voce mi fa alzare subito la testa. Lo vedo. Registro i suoi capelli neri, il suo abbigliamento stile CD rock, il suo viso stupendo, l'aura maliziosa e sexy che emana e diffonde per aria, stile profumo Chanel n°5.
Sulla soglia, appoggiato contro le tendine come se fossero i muri della Duchesne, c'è Kingsley Martin, che mi fissa dritto negli occhi. Poi, tipico di lui, mi strizza l'occhiolino.


Angolo Autrice
Hey! XDXDXD Finalmente qualcuno! Ti ringrazio ma ovviamente i colpi di scena non finiscono °ò°
A duplo, spero questo chap di piaccia*-*
Bacio**

  
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