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Autore: Luna95    14/03/2010    11 recensioni
Lo sapevano tutti che cosa faceva Jane, il venerdì.
Tutti ne erano disgustati o perlomeno intimoriti: già la figura di Jane era motivo di terrore per le guardie, soprattutto se nuove, ma quella sua abitudine sorpassava i limiti di comune umanità… se così si può definire.
Demetri si fece forza e batté le nocche sul legno massiccio della porta.
Genere: Dark, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Demetri, Jane, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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il rosso ti dona Demetri non avrebbe mai fatto ciò che stava per fare. Andava contro ogni principio che si era imposto in secoli di duro autocontrollo.

Se solo non fosse stato costretto…

Un leggero rumore di acqua in movimento lo riscosse dalle sue cupe meditazioni, reindirizzando completamente i pensieri al fine della sua visita.

Non doveva distrarsi.

Di solito il compito veniva affidato a Heidi o Alec, più esperti e pazienti; lui se n’era sempre tirato fuori.

Questa volta, però, Aro era stato molto chiaro nei suoi ordini: dai a Jane istruzioni per la sua prossima missione.

Demetri non capiva perché proprio quel giorno in quell’ora.

Lo sapevano tutti che cosa faceva Jane, il venerdì.

Tutti ne erano disgustati o perlomeno intimoriti: già la figura di Jane era motivo di terrore per le guardie, soprattutto se nuove, ma quella sua abitudine sorpassava i limiti di comune umanità… se così si può definire.

Demetri si fece forza e batté le nocche sul legno massiccio della porta.

<< È aperto >>.
Il vampiro deglutì e avanzò con cautela.

<< Demetri? Che vuoi? >>.

Bene, Jane non era di cattivo umore: la voce risuonava apatica come sempre.

<< Aro vuole che t’informi della tua nuova… >>.

Demetri non finì la frase; la voce gli era morta in gola.
L’odore era più forte di quanto pensasse.

Maledizione.

<< Entra. >>
Era un ordine secco, impartito con freddezza calcolata.

Demetri entrò nell’immenso bagno, anche se desiderava con tutte le sue forze non farlo.

“Solo uno stupido non l’avrebbe fatto”.

Gliene avevano parlato, è vero, ma vederlo dal vivo era terrificante. Disgustoso, anche se attraente... era tutto così sbagliato.

Jane era immersa completamente nella vasca di marmo bianco a eccezione delle piccole gambe candide, di cui sporgevano le ginocchia appuntite.

“Oh mio Dio”

Il resto era solo sangue.

Demetri cercò di non mostrarsi turbato.

<< Quante ne hai uccise, stavolta? >>

La piccola vampira sorrise: era il sorriso crudele di un bambino.

<< Stavolta solo venticinque >> ammise, sottovoce.

Essendo un vampiro non avrebbe mai immaginato di rimanerne scandalizzato... a dire il vero metà di lui non lo era per niente, anzi: i canini gli pulsavano dolorosamente e anche la gola gli doleva terribilmente... un bruciore insopportabile. Istinto primordiale. 

Non capiva come Jane potesse essere così tranquilla in quella vasca, come potesse giocare con il contenuto come un bimbo gioca con l’acqua del bagnetto.
Come riuscisse a mantenere un autocontrollo ferrato così incredibile davanti a una così ingente quantità di tentazione.
Per lui era insopportabile. 

Forse lei c’era abituata... o forse era semplicemente pazza.

Il suo venerdì era dedicato alla cura dell’animo.

Un bagno rilassante nel sangue di vergini.

   
 
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