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Autore: Drocell    14/03/2010    2 recensioni
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Già, perché sul viso sporco di sangue di Itachi, c’era un sorriso. FanFic tributo ai due fratelli: Sasuke ed Itachi Uchiha, ma soprattutto ad Itachi, che mi ha colpito profondemente come personaggio. Al mio "sensei" Uchiha Itachi.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Tears – Lacrime

La storia di due fratelli, riuniti per l’ultima volta.

 

Il suo corpo giaceva inerme per terra, a fianco a quello del fratello ormai in fin di vita. Era riuscito nel suo intento, eppure si sentiva strano. Non era felice, anzi vedere suo fratello così lo faceva sentire male. Sentiva le lacrime uscire, così da sole, senza che lui avesse dato alcun comando al cervello.

«Perché piangi, fratellino?» chiese con un filo di voce Itachi. Sasuke non rispose, si limitò a guardare il cielo con le lacrime che gli bagnavano il viso. «Sai fratellino, sono contento di averti visto poco prima di morire. Era questo il mio desiderio...rivederti» continuò il più grande dei fratelli.

«Cosa cavolo dici, Itachi? Se fino a poco tempo fa volevi prendermi lo Sharingan ed uccidermi...come puoi dire cose del genere!» urlò, mettendosi a sedere, Sasuke.

 «Sei rimasto lo stesso stupido di sempre Sasuke. Prima del potere...vieni tu fratellino. Non ti ho ucciso perché...non avrei sopportato di perderti!» sorrise l’uomo.

 «Itachi, stai zitto! Mi confondi» disse mettendosi la testa fra le mani.

Sasuke aveva sempre sofferto per suo fratello, perché dentro di sé sentiva davvero di volergli bene. E ora si trovava lì, affianco a lui. Sarebbe morto? Cosa avrebbe fatto se Itachi sarebbe davvero morto? Non voleva nemmeno pensarci, perché non voleva che Itachi morisse. No, non adesso. Non devi morire ora...fratellone. Eppure era lì, il suo fratellone in fin di vita. Maledetto, io e la mia stupida vendetta...e dove sono andato a finire? Non sembravano pensieri di Sasuke...Sasuke Uchiha, ma in realtà lo erano. Stava davvero provando sentimenti per suo fratello. E’ questo quello che chiamano amore fraterno, forse.

 «Fratellino, su non essere triste. Infondo mi hai ucciso...no? Non era questo che volevi?» disse amareggiato Itachi.

«No! Io avrei voluto che tu non sterminassi tutto il clan...mamma e papà! Se tu non fossi così stupido, ora io, te, mamma, papà e tutto il resto del clan, saremmo nelle nostre belle casette. Io sarei ancora a Konoha, con il mio vecchio Team. Già...per te ho abbandonato quella piccola vita che mi ero costruito...e che ora sarà impossibile ricostruire. Perché lo hai dovuto fare Itachi?» singhiozzava il ragazzo. No, quello non era il comportamento adatto ad un Uchiha, ma cosa poteva farci lui? Le parole erano uscite da sole, senza che il moro avesse tempo per pensarci.

 «Avrei voluto anche io non averlo mai fatto, ma ciò che è stato è stato. Ora sarai tu a scrivere il continuo del nostro clan» rispose Itachi.

«No, Itachi. Forse per te c’è ancora una speranza...se ti portassi a Konoha...qualcuno ti curerebbe...o da qualunque altra parte!» disse Sasuke cercando –invano- di alzarsi.

«Anche a me piacerebbe fratellino. Mi piacerebbe cominciare una nuova vita. Io e te, come veri fratelli...ma non è possibile, perché io ho cambiato le cose. Ho fatto giare la ruota in un modo sbagliato...e ora ne sto pagando le conseguenze» disse l’uomo. Era malconcio. Tossiva in continuazione sangue.

Sasuke non disse nulla, non sapeva cosa dire più che altro. Così suo fratello continuò a parlare. «Sono sempre stato l’orgoglio di nostro padre, il più potente del clan, e...gli ho delusi tutti. Non ho fatto nulla di buono nella mia vita, e solo ora me ne accorgo. Ora che è troppo tardi per aggiustare ciò che ho rovinato...distrutto. Una famiglia, un clan, ma soprattutto un fratello. Tu, Sasuke. Come ho fatto a farti ridurre così? Mangiato dall’odio e dalla vendetta, il tuo cuore non vedeva nulla oltre questo. Sei addirittura andato da quel viscido di Orochimaru…per uccidermi. Ed hai ragione a volerlo fare...al posto tuo avrei fatto la tua stessa cosa. E’ solo...che avrei voluto conoscerti di più, avrei voluto condividere con te esperienze, situazioni...momenti. Avrei voluto passare più tempo con te, e magari farmi perdonare –anche se quello che ho fatto è totalmente imperdonabile. Avrei voluto essere un fratello» concluse.

Sasuke, a quelle parole, iniziò a singhiozzare sempre più forte. Tremava, anche mentre parlava. «Ita-Ita-Itachi...lo sei ora un fratello!».

Il più grande dei due sorrise. «Fratellino» disse alzando la mano e, sforzandosi con tutto sé stesso, avvicinarsi al fratello ed accarezzargli i capelli «promettimi, che tornerai davvero a vivere. Lascia da parte l’odio, e torna dai tuoi amici. Sai, Naruto sta uscendo fuori di testa, per riportarti al villaggio».

«Naruto...quel teme!» sorrise il ragazzo. Era da tanto che non vedeva il suo migliore amico.

«Gli vuoi un bene immenso, si capisce. Sennò, assetato di potere com’eri, lo avresti ucciso a tempo debito. Promettimi solo questo, ti prego» continuò.

«Si, si fratellone. Ma non voglio che tu...che tu...che tu muoia!» singhiozzò il ragazzo.

«E’ giusto che vada così. A quel tempo non ti uccisi, solo perché ti volevo bene. Sei stato il mio fratellino. E lo sarai sempre. Anche io, un duro come me, dentro pensavo solo al mio fratellino. Ora tu hai ucciso me, come è giusto che sia». Ormai stava per succedere, ormai era sul punto di morire.

«No! Itachi non è giusto!» urlò il ragazzo.

«Sasuke, mi raccomando. Torna dai tuoi amici. E...fratellino...» disse alzando la mano verso il volto del fratello «ti voglio bene» gli puntò due dita sulla fronte, come faceva sempre in passato.

«Anche io fratellone» rispose Sasuke.

In quel momento, la mano di Itachi cadde, come se qualcuno l’avesse lanciata. Lentamente Itachi chiuse gli occhi...per sempre. Un urlo di dolore, uscì dalle labbra tremolanti di Sasuke.

«Perché Itachi!? Perché?» urlava, chinato sul corpo senza vita del fratello.

In quel momento il cielo diventò grigio, fulmini si liberarono dal cielo, e pioggia cadde sui corpi dei due fratelli.

«Vedi fratellone? Il cielo piange per te...non sei la brutta persona che hai detto di essere...no, forse si lo sei. Ma se dal cielo cadono lacrime, vuol dire che qualcuno sta piangendo per te. Anche se sono l’unico, continuerò a piangere per te...come tu...hai pianto fino ad adesso. Perché non l’ho notato prima? Stavi piangendo…di felicità forse

Già, perché sul viso sporco di sangue di Itachi, c’era un sorriso.

 

Già fratellino, felice di essere stato un fratello per te, anche se per pochi minuti.

 

End~

*** è.é mi ero dimenticata di scrivere xD Prima di tutto, buonasera a tutti ^^ Allora, questa fan fic è nata nel bel mezzo del nulla mentre bevevo il thè delle 17.00 e vedevo l'ep. 138 di Naruto Shippuden. Dato che Sasuke ed Itachi sono due dei miei personaggi preferiti, e soprattutto sono affezzionatissima ad Itachi, ho deciso di scrivere questa -che io definisco- cosa è.é Sarà un po' sgrammaticata, senza un minimo di logica...ma è non lo so, una creazione del mio inconscio, ecco tutto. Quindi, spero vi piacca ^^ P.s. Sensei, sarai sempre un eroe. Itachi-sama ♥
  
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